NOVE MESI DOPO…..

“Yuuuuuuuuu!!!Mi si sono rotte le acque!!!!!” gridò Miki dalla cucina. “Che cosa?!” sobbalzò Yu dal letto “corriamo in ospedale, non c’è tempo da perdere”.

   Yu e Miki vivevano ormai felici da qualche mese nella loro casa. Era abbastanza grande e l’aveva progettata Yu. Era di due piani: aveva una grande sala e una cucina bella spaziosa, due bagni, una camera da letto per loro due, la cameretta per il nascituro, lo studio di Yu e un’altra stanza vuota. Inoltre vivevano abbastanza vicino ai loro genitori.

Yu aveva aiutato Miki dolorante a entrare nella macchina. I due si avviarono alla volta dell’ospedale. In macchina Miki urlava come una forsennata: “Yu, non c’è la faccio più, ti prego sbrigati, sento che sta per nascere”. “Sto andando più veloce che posso, siamo quasi arrivati, non ti preoccupare.. Poi però mi spieghi che cosa ci facevi in cucina” disse Yu. “Avevo le mie solite voglie.. Ahiaaaaaaaaa” gridò Miki. “Ecco, ecco siamo arrivati, aspetta che vado a chiamare un dottore” disse Yu. “Si, ma sbrigati!!Accidenti! Ma non abbiamo nemmeno pensato al nome.” disse la ragazza. “Ora non importa” gridò Yu correndo. Yu trovò un dottore: “Dottore, dottore la prego mi aiuti, mia moglie sta per partorire in macchina”. “Certo,certo” disse il dottore mentre sollecitava due infermiere a prendere una barella. Il dottore e le assistenti appoggiarono Miki sulla barella, mentre Yu le teneva stretta la mano. “Yu, non mi lasciare” gridò Miki. “Non ti preoccupare, sono qui con te: dottore posso assistere anch’io al parto?” chiese il ragazzo. “Ma certo che può! Però bisogna avvertire i vostri parenti, dia il loro numero all’infermiera” rispose il dottore. “Si, si certo le do il numero dei nostri genitori.” Detto fatto. Miki fu preparata per essere portata immediatamente nella sala parto e all’evento si preparò pure Yu che si augurava di non svenire…

Entrati nella sala parto i dottori di procurarono di vedere se il bambino doveva nascere di parto naturale oppure se era necessario fare un cesario… Per fortuna il bambino era in posizione normale. “Allora signora Matsuura” disse il dottore “è pronta? Mi raccomando quando glielo dico io spinga forte”. “D’accordo!Spero di farcela. Yu ti prego dammi la mano” implorò la ragazza. “Certo amore sono qui con te, non ti lascio.” rispose il ragazzo. Miki cominciò a spingere e a spingere ancora più forte. “Forza signora, sta uscendo, un’ultima spinta” disse il dottore. Yu era lì vicino a lei, sudato, in preda al panico, sembrava stesse per partorire lui. Un’altra spinta e…. finalmente è nata!!! “Ecco, è una splendida bambina” disse il medico “ha fatto un po’ di fatica ma ne è valsa la pena, vero signora?”. Il dottore diede la piccola in braccio alla madre “E’ bellissima, ti assomiglia molto, sai Yu?”disse; e porse la piccola tra le braccia del padre. “Oh, piccolina mia! Non sai quanto ti abbiamo desiderato” disse Yu. “Allora, signori Matsuura, come volete chiamarla?” disse il dottore. “Non so” disse Miki “tu che nome proponi Yu?” “Potremmo chiamarla come tua madre o mia madre” rispose il ragazzo. “No, non prendertela Yu ma preferirei scegliessimo un altro nome” disse la ragazza. Ci fu qualche secondo di silenzio, poi Yu propose:“Perché non la chiamiamo Alyssa? Bello no?”. “Si, mi piace! È un bel nome!” rispose Miki. Allora prese in braccio la piccola e le disse: “Ti piace il tuo nome Alyssa?” disse Miki. E la piccola Alyssa sorrise. “Direi proprio di si!” rispose Yu.

Ammazzatemi se volete… Lo so ho tardato moltissimo a scrivere un altro capitolo ma dopo sono stata impegnata con la scuola e avevo poco tempo per scrivere. Comunque spero che questo capitolo vi piaccia e che vi piaccia soprattutto il nome della prima figlia di Yu e Miki. Spero recensiate questo capitolo e spero a presto il prossimo.