21/06/2012
2 recensioni“You Saved Me”
-“Harry basta! Sto cercando di studiare, cazzo.” Ero esasperata, quel ragazzo mi stava assillando.
-“Che devi studiare?” mi rispose tranquillo.
-“Inglese, domani ho lo scritto. Come vorrei non avere questo esame e starmene al mare.” Sbuffai. –“Giornate belle come questa e io qui sopra i libri, ti pare giusto?”
-“Quando ho avuto gli esami io c’erano delle giornate schifose, quindi, me ne stavo abbastanza tranquillo” mi disse strafottente. Lui e la sfiga, non vanno mai a braccetto.
Io invece sembro averci fatto l’abbonamento.
-“Renditi utile e chiedimi i tempi verbali.” Gli chiesi dandogli il libro.
-“Okay okay, mmmh… con cosa si usa Will?” domandò.
-“Allora, Will è un futuro, e si usa quando bisogna parlare di un’azione, che però non è sicura. Ad esempio se domani sarà tempo bello oppure no.” Risposi gesticolando.
-“Bravissima, e che tempo bisogna usare nella frase “smetti di studiare e dammi un bacio”?”
-“Quindi, il present simple ma non sono sicura perché..” quando capì che non era una domanda per studiare lo guardai con la testa piegata da un lato, e lui scoppiò a ridere.
-“Adoro quando mi fai queste facce, sei così coccolosa!” disse prendendomi le guance e cominciando a tirarle.
-“Harry smettila! Mi da fastidio, sei peggio di mia nonna!” lui continuò a ridere ancora di più.
-“Harry se non la smetti di ridere giuro che ti taglio un riccio alla volta.” dissi puntandogli un righello contro.
-“Da quando i righelli tagliano?” e continuava a ridere questa testa di cazzo.
-“E poi, i miei capelli piacciono più a te che a me, ti faresti un dispetto da sola.” Okay, si aveva ragione.
-“Dettagli, ora però stai zitto.” Dissi distogliendo lo sguardo dai suoi occhioni verdi.
Quanto li amavo. Anche i miei erano verdi, ma in confronto ai suoi non erano niente.
Mi ci potevo specchiare, sembrava di vedere il cielo, ma di un altro colore.
-“Stai zitto Harryyy stai zittooo!” incominciò a farmi il verso. Ora lo uccido.
-“Smettila.” Gli ordinai.
-“Smettilaa!” e continuava.
-“Harry giuro che ti meno, basta.”
-“Harryyy giuro che ti meno! B-A-S-T-A!” non ne potevo più.
Lo attirai a me e lo baciai.
Oh, almeno stava zitto.
Si, il problema è che non riuscivo a staccarmi.
Mise le braccia intorno alla mia vita, ed io intorno al suo collo. Cominciai ad accarezzargli quei ricci che tanto amavo, e lui a farmi i grattini sulla schiena.
Stavo per morire lì.
Si staccò per un attimo e mi disse:” Harry 1, Cher 0.”
Gli diedi un coppino, e mentre rideva rincominciai a baciarlo.
Avete presente cosa significa non riuscire ad avere il controllo di se stessi? Fare delle cose e neanche rendersene conto? Non riuscire a controllarsi o addirittura muoversi, perché qualcosa, o qualcuno, te lo impedisce?
Harry stava facendo tutto questo. Con un semplice bacio, riusciva a controllarmi, ad avere il controllo su di me, a mandarmi completamente fuori di testa.
Con lui, io avevo rincominciato a vivere. Dopo la morte di Jenny, non trovavo più un senso, a tutto ciò che facevo. Come potevo, d’altronde, far finta di niente e rincominciare la solita vita senza la mia migliore amica? Era molto più di un’amica, era mia sorella. Non era il sangue a renderci così unite, era il conoscere l’altra meglio di te stessa, il sapere cosa avrebbe fatto l’altra anche prima di lei, il capirsi con uno sguardo, era questo che ci rendeva così unite.
Ma un cazzo di tir, guidato da uno fatto di chissà che, era riuscito a dividerci.
Ero stata in depressione per mesi, non riuscivo più a vedere una luce. Era come se mi trovassi in un buco nero, senza riuscire ad uscirne.
Poi, era arrivato Harry.
Stavo andando a trovarla al cimitero, quando un ricciolino mi fece inciampare.
Non lo presi a parolacce, solo perché mi trovavo in quel luogo, ma la mia occhiataccia gli fece intendere parecchio.
Da quel momento lo incontrai sempre nello stesso posto, almeno due volte a settimana.
E voi direte, wow, che bel posto romantico.
Già, è vero, non c’è niente di romantico, ma quel ragazzo mi ha salvata, in tutti i modi in cui è possibile salvare una persona.
-“Amore, non dovevi studiare?” mi distrasse dai miei pensieri.
Guardai per l’ennesima volta quell’angelo, che mi aveva portato in salvo.
-“Lo studio può aspettare.” Mi sorrise e la casa si illuminò.
E comunque, io credo, che ci sia lo zampetto di Jenny.
Eggià, lei si impicciava sempre dei ragazzi con cui uscivo.
Da dove mi è uscita questa OS, non ne ho idea.
Ma devo dire che mi piace tanto :3
Non è il massimo della gioia, ma mi sentivo un po’ triste e mi sono sfogata.
Spero vi piaccia.
Un bacio :3