THINKING OF YOU

Mi rigirai nel letto, cercando una posizione adatta. Avevo sonno, mi sentivo le gambe molli, la testa pesante, segno evidente della stanchezza, ma non riuscivo a dormire.
Ogni volta che mi appisolavo, ecco che il suo volto, così perfetto, statuario, mi appariva alla vista, e mi svegliavo di colpo, madida di sudore.
Ormai erano svariate notti che lui era entrato nella mia mente. Da quando ci eravamo dati quel fottuto addio, consapevoli di non poter avere un futuro insieme, consapevoli che quella sarebbe stata l’ultima volta che ci saremmo visti.

E' facile fare paragoni se hai avuto
un assaggio della perfezione
come una mela appesa ad un albero
io colgo la più matura,
ho ancora la radice

Iniziò tutto quando avevamo sedici anni. Lui era un ragazzo solo ed in preda alla paura, dell’orrore che lo circondava, obbligato a diventare un Mangiamorte, uno dei seguaci di Lord Voldemort, costretto a fare cose orribili, come un omicidio. Fu in quell’occasione, che capii che Draco Malfoy non era quel ragazzo che avevo sempre creduto. Per me fu come conoscerlo per la prima volta. Accorgermi che tutto quello che era stato di lui, fosse solo una maschera, crollata così, da un giorno all’altro, scoprendo un ragazzo timido, insicuro, con una grande paura di rimanere solo ed un immenso bisogno d’affetto. Quasi mi faceva tenerezza…
E fu così che iniziammo a stare insieme. Segretamente, ovvio. Io cercai di aiutarlo, mi avvicinai a lui sempre di più, e lui, se anche un po’ titubante, non rifiutò le mie attenzioni. Nei suoi occhi leggevo solo il disperato bisogno di avere al proprio fianco una persona che lo amasse.

12 Marzo… ci siamo baciati.

Se ripenso a quella data fa male, oh si, ma molto male, perché ora lui è così distante da me.. non poteva funzionare, lo sapevamo entrambi. Quando mi baciò, insieme all’emozione e alla gioia di quel momento, avvertivo anche un senso di malinconia, mi chiedevo “Per quanto sarebbe durato?” poco, davvero poco. Mi sono illusa, ecco tutto. Anche se sapevo che presto o tardi ci avrebbero diviso, io passavo le notti a sognarlo,  a sognarci, io, lui, due figli, una bella casa con giardino.. La vita che tutti sognerebbero. E dopo un anno e qualche mese, le cose andarono come previste.

avevo il meglio e lo rimpiango
come ho potuto lasciarti andare?
e adesso, adesso che ho imparato la lezione
che ho toccato il fuoco e mi sono bruciata
penso che dovresti sapere che
 
Lui non scelte né il bene, né il male. Fuggì, insieme alla sua famiglia, lasciandomi sola, mentre combattevo per liberare il nostro mondo. Lo vidi un’ultima volta, girato di spalle, mentre percorreva l’uscita del castello mano nella mano di sua madre, un fugace istante, la sua chioma bionda, la sua posizione eretta… Quella fu l’ultima volta che lo vidi.
Ed ora sono sposata, ho due figli, Hugo e Rose, ho una carriera, una vita che ho sempre desiderato. Già, ma non c’è lui.

quando sono con lui
penso a te, che cosa faresti se fossi stato tu
quello che ha passato la notte con me?
vorrei guardarti negli occhi

il suo ricordo mi uccide. Ma è l’unica cosa che mi resta di lui. Avrei potuto trattenerlo, baciarlo un’ultima volta, ma a che sarebbe servito? Sarebbe giunta comunque una fine. La fine di noi.

camminerai e camminerai
butterai giù la porta e
mi porterai via, senza più errori
perché  vorrei stare nei tuoi occhi

sono passati tanti anni ormai. Chissà ora cosa ne è di lui. Se si è sposato, se ha una famiglia…
oh, fa male. Vorrei rivederlo. Vorrei dirgli che dopo tutti questi anni non l’ho mai dimenticato.
Dirgli che quando sono mio marito, penso a lui…
Penso sempre e solamente a lui…