Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: Disneyana    21/06/2012    11 recensioni
E se una ragazza con una vita fin troppo ordinaria si trovasse a vivere una serata straordinaria? Se lei, pienamente convinta che un evento del genere non potrà mai più ripetersi, decidesse di non porre alcun freno ai suoi desideri?
Questo è solo l'inizio di un'avventura che porterà la nostra protagonista a scoprire se stessa, un terribile segreto e il vero significato della parola "passione".
"...Combattevo ogni giorno con un forte impulso: quello di fuggire. Fuggire da tutta quella serenità per trovare la capacità di urlare, impazzire, amare e perchè no? anche soffrire. Avevo la costante impressione di vivere come addormentata, i miei giorni erano così uguali, noiosi, insopportabilmente equilibrati. Ecco perchè amavo il cinema: perchè mi portava altrove..."
Se amate Johnny Depp, se vi piace sognare, se vi piacciono le storie con qualche mistero e molto pepe...allora questa è la fanfiction giusta.
Mi raccomando recensite! :D
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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XIV. Il giorno del caos: parte seconda 

Johnny, come promesso e senza chiedere altro, mise in moto. Sapeva che avevo bisogno di scappare da lì, di andare il più lontano possibile da Vesna, non avrei sopportato di incrociare di nuovo quegli occhi grigi dipinti di disprezzo. 

Qualche piccola manovra e l'enorme mezzo di trasporto, fu fuori dal campo. Si immise nel traffico. Viaggiammo un pò senza sapere bene dove andare, lui si mantenne in strade periferiche. All'inizio il silenzio fu piacevole, guardavo la strada scorrere veloce, cacciando via con tutte le mie forze i brutti pensieri, sfrozandomi di apparire serena.

Dopo circa dieci minuti parlò : << Hai deciso dove andare?>>

In realtà non ci avevo nemmeno pensato. Lui non sembrava impaziente di ricevere una risposta, sembrava che lo avesse chiesto tanto per parlare, ma a me dispiacque vederlo lì che guidava senza una meta, solo per assecondarmi, in quello che avrebbe dovuto essere il suo giorno di riposo, dopotutto una volta tornato a Londra lui avrebbe dovuto lavorare. Cercai di pensare a cosa poteva piacergli, rilassarlo... Ma certo, il mare,ovvio!
 A Johnny di sicuro piaceva il mare e con la temperatura caldissima di quel giorno, sarebbe stato perfetto. Accesi la radio, feci girare la monopolina cercando fra le varie stazioni una musica allegra che mi accompagnasse, mentre lo mettevo al corrente della mia decisione ( stranamente pensavo che una musichetta avrebbe reso più allegra e convincente anche la mia voce). Lui mi lanciò un'occhiata dubbiosa. Forse pensava che il recente trauma, mi avesse del tutto rimbecillita. Non potevo dargli torto...
Poi trovai la "colonna sonora" adatta, in realtà non conoscevo quel brano, ma mi parve sufficientemente frizzante.
<< Johnny ho deciso di andare a mare. Che ne pensi?>>

Lui aveva una faccia basita; << E per dirmelo hai prima dovuto cambiare venti stazioni radio?!>>

<< Ma certo. Quando uno è in una macchina e sta andando a mare, la cosa che non deve ASSOLUTISSIMAMENTE mancare è la musica!Non lo sapevi? >>

Sta volta rise << Tu sei strana ragazzina!>>

<< Allora che ne pensi? Ti va? Così ti rilassi un pò, ti sto facendo vivere un weekend terribile...>>

<< Non prendertela, ma non mi va affatto. A me non piace il mare...>> disse sbruffando.
CCHE?! Rimasi di stucco. Passava la maggior parte del tempo ai Caraibi, suo nonno era un marinaio, per il mondo intero lui era il pirata Jack Sparrow, possedeva uno yacht , un'isola nel pacifico e NON GLI PIACEVA IL MARE?!
Mi lanciò un'occhiata e quando vide che ero rimasta a bocca aperta, scoppiò a ridere in quel suo modo ritmico e travolgente <<  Sto scherzando ragazzina!! Io ADORO il mare. Io vivo per il mare e ADORO anche questa tua idea!!>>  Continuava a ridere, lo stesso feci io dandogli un pizzicotto su un braccio e facendolo saltare un attimo << Ahu!!>>
<< Te lo sei voluto! Mi prendi sempre in giro!>>
" E  ADORO il tuo modo di prendermi in giro..." formulai nella mia mente.
<< Dunque...ora quello che mi chiedo è: a Roma c'è il mare Beatrice?>>
<< Certo! Almeno credo... Ad Ostia...solo che non so come ci si arriva...dovrebbe esserci qualcosa come...ah si! La via del mare...percorrendola si incontrano molte spiaggette. Se la troviamo, scegliamo un posto e... SPLASH!>>
<< Bene allora troviamola!! >> Prese il cellulare per accedere alla connessione internet o forse per attivare il navigatore satellitare. Ma io avevo un navigatore migliore... e poi mi servivano informazioni aggiuntive.Quindi telefonai a Stefania.
<< Steeeefff!>>
<<  Heilà! Allora fuggitiva che non sei altro, com'è Roma?! >>
<< Mmmhhh...in realtà non ho visto molto di Roma...ma vorrei vedere il mare e vorrei vederlo adesso. Senti...non è che mi faresti da navigatore?! Siamo in giro...io ti dico in quale zona ci troviamo e tu mi dici dove andare per raggiungere le spiagge di Ostia. Sei a casa no? >>
<< Sei un'opportunista!>> disse scherzando
<< Dai non fare così! Dunque...se sei a casa dovresti andare su google maps e...>>
<< Si si, lo so come si fa! Hai dimenticato che l'esperta sono io?! >>
<< Si però...cioè mi serve che cerchi una spiaggetta non troppo affollata...Anzi proprio isolata se ne esistono!>>
<< Disgraziata, ma che intenzioni hai?!>> Disse maliziosa.
<< Noooo Stef...è solo che LUI è famoso! Lo hai dimenticato? Se andiamo in un posto pieno di gente, finisce che lo riconoscono e addio relax e benvenuti paparazzi!>>
<< Mmhhh..se se, certo...Faccio finta di crederti! Dai dimmi dove ti trovi adesso...>>
Glielo dissi e lei cercò. Intanto avevo fatto cenno a Johnny di accostarsi, avevo preso il mio diario ( non c'era altro su cui scrivere in quel camper) e mi ero segnata tutte le indicazioni finendo per disegnare una mappa e mille nomi di strade. Il tutto conduceva ad un piccolo lido circondato da scogli, che Stefania stava osservando su google earth.
<< Però dovreste parcheggiare il camper in uno spiazzale che sta più avanti , penso sia un parcheggio a pagamento, ma non potete fare altrimenti dato che state viaggiando su un enorme camper... poi  fate un pò di strada a piedi, tornate indietro...diciamo a ...cento metri,no,no più di cento metri...oddio da qui non lo capisco...! Comunque dovreste vedere una stradina con una curva molto stretta. Da qui vedo che c'è parecchia vegetazione quindi sarà difficile individuare la stradina...che tra l'altro è molto scoscesa, quindi mi raccomando non ti spiaccicare a terra! La spiaggia non è visibile dalla strada, ed è quasi irragiungibile, perciò non credo ci sarà qualcuno...più che una spiaggia è uno sputo di sabbia circondato da scogli...ma il DIVO dovrà accontentarsi, perchè gli altri sono tutti lidi attrezzati e molto esposti... >>
 << Ovviamente Stef sappi che se ci perdiamo me la prenderò con te!>>
<< Con me?! No no, non voglio responsabilità mia cara! Ti mando il link in un sms, così vi orientate meglio...il riccone ce l'ha una connessione internet sul suo cellulare, no?>>
<< Si certo...>>dissi rassegnata al fatto che Stefania, per motivi sconosciuti al mondo e fuori da ogni logica, avrebbe sempre avuto da ridire su Johnny. La mia iperprotettiva e irrazionale Stef!
<< Senti Bea... parliamo di cose più serie...come mai vuoi andare a mare? Voglio dire, hai già risolto? L'hai trovata? Hai parlato con lei?>>
Un groppo mi salì alla gola e deglutii respirando a fondo. Avevo promesso a me stessa che sarei andata oltre. Ero a Roma con Johnny, tra qualche giorno non lo avrei più rivisto...volevo passare quel giorno a mare con lui e godermelo. Poi, sarei tornata a piangermi addosso, se prorpio dovevo. Ma ADESSO... adesso i miei casini dovevo dimenticarli, seppellirli in un angolo remoto della mia mente e VIVERE.
<< Stef...di lei ti racconto quando torno...ora non mi va...OK?>> La mia amica capì subito. Mi conosceva troppo bene. La salutai affettuosamente e lei:
<< Mi raccomando non farti stuprare da quello lì!!>> Non risposi, feci una risatina molto poco spontanea pensando:
 " Mi piacerebbe molto, se questo qui mi stup...NO! Non devo pensare queste cose!!"
Riattaccai e sorrisi a Johnny, che nel frattempo aveva aperto il mini frigo , si era fatto pane  e marmellata e me ne stava porgendo una fetta. La addentai e gli comunicai:
<< Capitano abbiamo una rotta!>>

Dopo esserci persi almeno un centinaio di volte,aver richiamato Stefania senza però trovare soluzione e aver seguito il navigatore satellitare che a quanto pare navigava malissimo, dato che ci invitava ad immetterci contromano in certe corsie assurde; decidemmo che era meglio accostarci in una piazzola di sosta.
<< Dobbiamo chiedere indicazioni.>>
Lui scese con me e ci piazzammo fuori dal camper sperando che qualcuno si fermasse. Ovviamente eravamo in una strada statale, mica in mezzo alla città, dunque non era cosa facile che qualcuno si fermasse, passavano tutti velocissimi, alcuni rallentavano un pò ma poi proseguivano. Mi venne un'idea.
<< Johnny... potresti tornare sopra il camper e non farti vedere?>>
<< E perchè mai?>>
<< Fidati...>> dissi con un sorrisetto malizioso. Avevo ancora addosso la mia canotta/vestito/pigiama, che per inciso era parecchio corta, forse avrei dovuto cambiarmi; in un giorno normale, una persona normale, non va in giro con un indumento che di solito usa per dormire, ma questo non era un giorno normale ed io avevo oramai avevo mandato all'aria, ogni regola e convinzione,  dunque non me ne fregava un bel niente di come ero vestita. Per rendermi visibile ai passanti, mi piazzai fuori dal camper, dal lato opposto rispetto a dove era parcheggiato, così da far credere che fossi sola. Mi sciolsi i capelli, scossi la testa per renderli vaporosi e mi misi a fare l'autostop. Ok, magari non ero Angelina Jolie (questo era certo!), ma ero pur sempre una ragazza con un mini abito, apparentemente sola... nonostante la fretta, qualcuno si sarebbe fermato. Almeno lo speravo, sennò avrei solo rimediato una grossa figura del cavolo...
<< Ma che cosa diavolo fai Beatrice?!>> Mi urlò  Johnny dal finestrino.
<< Istigo i passanti a fermarsi.>> Affermai più convinta di quanto in realtà non fossi.
<< Tu sei matta, così li istighi solo a rapirti!>> Disse divertito scuotendo la testa,  lasciandomi intendere che secondo lui non avrebbe mai funzionato.
 Aveva appena finito la frase, che una macchina rallentò e mi si accostò. Caspita, c'era voluto poco! La mascella di Johnny era in caduta libera: eravamo stati un quarto d'ora a cuocere sotto il sole e adesso in meno di un minuto, avevo raggiunto il mio scopo. Non ci credevo nemmeno io. Allora funzionavano davvero questi metodi!
<<  A bbella, ma cche ffai sotto sto sole cocente?! Viè en macchina cò me che te porto sulla luna: llà se sta più freschi!!>>
 Bene, mi era capitato il peggior burino di Roma. Osservai il "gentile" automobilista; sembrava uscito da una scenetta di Zelig o ancora meglio da un film di Verdone. Indossava una canotta gialla larga tipo hip hop, masticava vistosamente un chewingum, aveva sugli occhi un paio di orribili occhiali da sole con effetto specchiante e montatura bianca ed i capelli erano legati in un codino con un elastico fucsia.
<< Sei gentile ma non mi serve un passaggio. Vedi io e il mio amico ci siamo persi...>> indicai Johnny affacciato al finestrino del camper, << Dovremmo trovare l'uscita per raggiungere la Via del mare, per Ostia.>>
<< Che ppeccato che stai già en compagnia...>> si tolse gli occhiali e masticò ancora squadrandomi tutta con una faccia da mandrillo, io più che essere intimorita da quell'attegiamento mi trattenevo dal ridere << ...comunque ce state vicini, è solo che l'uscita l'avete già ppassata...>> Mi spiegò dove dovevamo andare e poi  prima di andarsene premette il pulsante per abbassare il finestrino dal lato del passeggero, alchè si sporse un pò in modo da farsi vedere da Johnny e urlò: << Ah sceeemo! Ma che se va a perde ttempo a mmare se ch'ai un camper con sopra na rragazza come questa?! Ma io nno llo so...è vero quello che se dice: chi c'ha er pane non c'ha ei denti! >>
Poi si rivolse nuovamente a me << AH fata turchina...? >> riferendosi al colore della mia canotta << ...sei sempre en tempo ar salì sulla mia macchina è? Perchè sai, l'amico tuo lla, me sembra tutto frocio!>> Questa volta non riuscii a non ridere  e tra una risata e l'altra riuscii solo a rispondere: << Grazie dell'offerta, ma non posso piantare il mio amico qui!>>
<< Contenta tu..Sciao tessoroooo!>> Urlò mentre sgommava via.
Io ero piegata in due dalle risate e guardavo Johnny che affacciato al finestrino aveva una faccia a punto interrogativo.

<< Cosa accidenti mi ha detto quello?!>> Chiese indicando col pollice la strada e sgranando gli occhi vedendomi ridere a quel modo. Lo raggiunsi e salii a bordo.
<< So doveee...aahahhaah>> Dovevo dirgli che sapevo dove andare, ma non riuscivo a formulare la frase, mi era presa la ridarella. << Joh...dobbiamo tornare...ahahahaha!!>> mi tenevo la pancia, lui era perplesso più che mai << ...tornare indietro!>>
<< COSA-HA-DETTO-QUELLO?!>> Scandì le parole, stava morendo dalla curiosità, rideva sotto i baffi vedendo me in quello stato.
<< Rido così...perchè aahahaah>> Mi lanciò un'occhiata storta e seccata <<  No Johnny, non te lo posso dire cosa ha detto! Comunque, mi ha fatto ridere lui più che altro, il modo in cui era conciato, l'accento romanaccio...insomma anche a tradurlo non sarebbe così esilarante!>>
<< Guarda che se non me lo dici, ti butto fuori da questo camper!>> disse scherzoso.
<< Ok! ok....ehmmm...ma niente! Mi ha fatto qualche avance del tipo... vieni ti porto sulla luna che la si sta più freschi...eccetera, ma detto così non fa ridere...Poi quando ha parlato con te...beh..>>
<< Beh?!>>
<< Ti ha dato dello scemo. Ha detto che... che...>> mentre ridevo, contemporaneamente arrossivo << ...che  se hai un camper con sopra una...ragazza , non vai certo a passare il tempo a mare...  poi ha aggiunto che "chi ha il pane non ha i denti" infine mi ha chiamata "fata turchina", con una voce ed un tono tutt'altro che soavi che mi hanno letteralmente stesa dal ridere e mi ha invitata a salire sulla sua macchina perchè secondo lui eri ... beh, si...omosessuale! >>
Lui mi fissò a bocca aperta e tra il divertito e l'indignato esclamò d'impulso: <<  Ma senti questo!! Vorrei vedere lui al posto mio con... con...>> E si bloccò come se avesse detto  chissà cosa.
<< Al posto tuo con cosa?!>>
<< Con due figli e il doppio dei tuoi anni!>> sbottò agitando le mani con eloquenza, come se quella fosse una questione insormontabile, oltre che la cosa più ovvia dell'universo.
Dopo dieci secondi di imbarazzante silenzio, durante i quali io non sapevo decidermi se ridere o morire di vergogna, lui con un tono del tutto diverso aggiunse: << E poi... io sono qui per soccorrere una damigella in difficoltà, non certo per irretirla! Comprendi?! >>  
Io risi e lo canzonai: << Ah salve Capitan Sparrow! Siete forse venuto per soccorrere il vostro imbranato alterego?!>> Lui strizzo gli occhi, con fare stizzito e buffo, io decisi di chiudere la conversazione, prima che diventasse troppo imbarazzante.
<< Allora guido io Johnny?>>
Ennesima faccia basita << Come scusa?!>>
<< Beh dobbiamo raggiungerla quella spiaggia, o no? E comunque non essere tanto stupito, io so guidare sai!>>
<< Già è tanto se arrivi ai pedali!>> Lo fulminai con gli occhi e lui mise in moto.
Dopo un ora circa ( avevamo fatto una sosta in un auto grill , per pranzare e darci una rinfrescata) arrivammo al parcheggio descritto da Stefania, erano quasi le quattro del pomeriggio. Era in effetti un parcheggio custodito e a pagamento, ma meglio così dato che il camper era in affitto.
 Ci incamminammo cercando la famosa stradina, fui io ad individuarla, stava dietro uno steccato alto circa un metro.
<< Johnny eccola! Su scavalchiamo!>>
<< Non è che ci arrestano?>>
<< MADDAI!! Casomai facciamo i turisti scemi...funziona sempre.>>
<< Oppure potresti "sciogliere i capelli"...anche quello a quanto pare funziona!>> disse con una faccia da schiaffi, riferendosi alla scena di prima.
<< Se non avessi "sciolto i capelli" mister Depp, ora staremmo ancora cercando!>>
<< Aaahhh...smettila!>> Si avvicinò veloce e prima che potessi dire anche solo proferire sillaba, mi aveva già depositata con non molta gentilezza, dall'altro lato dello steccato.In un attimo fu dentro anche lui e mentre lo fissavo con la faccia irritata per quei suoi modi, come se niente fosse disse : << Su, andiamo!>> porgendomi la mano. Non potevo certo non prenderla...
Così, tenendomi per mano, mi fece strada tra le piante. Io avevo dei sandali e non era facile camminare sullo strano pietrisco di quel percorso , che oltre tutto, era talmente in discesa da dare l'impressione che si potesse cadere giù a picco, finendo direttamente in mare. In effetti rischiai più volte di scivolare, ma tanto lui era sempre lì pronto a prendermi!
<< Oh mamma! La cinquantenne in questo momento sembro essere io!>> Esclamai costatando la sua agilità e reggendomi energicamente alla sua mano, mentre uno dei miei piedi , faceva surf sulle pietruzze mettendo a rischio la mia vita.
<< Ehy, ne ho quarantotto di anni!>> disse , regalandomi un sorriso stupendo , che ricambiai.
Finalmente arrivammo alla meta. Mi resi subito conto, che quel posticino isolatissimo valeva la fatica. Come aveva detto la mia amica, la spiaggia era minuscola,cinque o sei metri di larghezza, non di più, una piccola conca simile ad una mezza luna nella quale entrava lentamente la risacca, facendo rotolare ogni volta piccole conchiglie e sassolini che la erano depositati.  Ai lati era delimitata da alti scogli che impedivano di vedere oltre, dietro stava  la lunga salita piena d'alberi e piante varie dalla quale eravamo appena sbucati e davanti a noi  si mostrava in tutto il suo splendore un'invitante quanto smisurata distesa d'acqua. C'era la pace lì, un piccolo angolo di paradiso, i miei problemi erano lontani anni luce.
Dopo un attimo di contemplazione Johnny mi guardò e chiese << Bagno?>>
<< Certo che si!>>
Afferrai bordi del mio vestitino, per toglierlo...ma mentre mi accingevo a farlo mi bloccai.
Avevo messo in una tracolla due tovaglie, una bottiglia d'acqua, perfino delle merendine ed una crema protettiva comprate all'autogrill e non avevo pensato all'unica cosa indispensabile quando si va a mare: il costume! Non avevo indossato il costume!!
Ma dico? Si può essere più stupide? SI PUO'?! No, non si può. Mi voltai nuovamente a guardare Johnny con in faccia dipinta un'espressione da :"lo so, sono una perfetta ebete, cerca di compatirmi!". Stranamente vidi che lui si era tolto la maglietta, ma aveva ancora addosso i jeans e mi osservava con una faccia molto simile alla mia. Anche lui se ne era dimenticato!
Non fu necessario dire nulla, scoppiammo a ridere come due pazzi, insieme, nello stesso preciso istante. Io avevo le lacrime agli occhi, lui aveva lasciato cadere la maglietta sulla sabbia per poi buttarsi a terra a sua volta,  stava seduto  e si piegava in avanti ridendo come un matto . Io continuavo a dire : << Siamo due scemi, due perfetti scemi!!>> Johnny  annuiva dandomi ragione senza riuscire a parlare, tanto era scosso dalla risate.

Quando si fu un pò calmato disse << Ragazzina, io il bagno lo DEVO fare, c'e troppo caldo! Ti scandalizzi se mi vedi in mutande?!>> rideva ancora.
"Figurati mi stai già davanti a torso nudo, tutto sudato e sorridente ... se poi ti spogli completamente, potrò solo avere un infarto, che vuoi che sia!"
La mia bocca fortunatamente pronuciò parole diverse << Penso sia un ottima idea, anche perchè il solo pensiero di quella salita...>> e indicai dietro con una smorfia << ...mi terrorizza! Farò lo stesso anche io, se non è un  problema.>>
<< Speriamo non ci siano paparazzi in giro... >> disse alzandosi da terra e facendomi l'occhiolino. Si sbottonò i jeans e...Oh signore santo benedetto c'era John Christopher Depp II in mutande davanti a me!
Mi correggo, non erano mutande, erano dei boxer blu scuro. Ora, lo so che dei boxer non sono molto diversi da un costume, o almeno in linea generale, perchè in quell'istante mi resi conto che in realtà erano MOLTO diversi, dato che i costumi, non erano certo così attillati! Con quei boxer si vedeva TUTTO e non è che quel che si vedeva fosse poco! Mi resi conto di stare diventando gradualmente di un rosso fluorescente, ne ero sicura perchè sentivo il sangue affluirmi velocemente alle guance.
" Beatrice guarda altrove...Beatrice GUARDA ALTROVE!!"
Ok, ero una ragazza con diversi problemi, avevo appena avuto la conferma che mio padre era un criminale e avevo pianto come una disperata quella mattina, quindi può sembrare strano il fatto che in quel momento non ci fosse altro nella mia mente, se non la visione di Johnny in mutande...ma non dimentichiamo il concetto fondamentale: ero pur sempre una ragazza e lui era..beh era lui!
I miei ormoni avevano deciso di ammutinarsi e stavano facendo la guerra al mio cervello.Fui però abbastanza rapida nel distolgliere lo sguardo, evitando così che si rendesse conto del modo in cui lo stavo osservando.
Mi lanciò un'occhiata tranquillissima, come se starsene la mezzo nudo fosse la cosa più normale del mondo << Io vado ok?>>. Si avviò verso l'acqua.

Cercai di ricordare cosa indossavo sotto la canotta...Dunque...mutandine microscopiche nere e...sopra. Sopra? Oh cavolo, sopra non avevo niente! Io ero una che non riusciva a dormire con il reggiseno, di notte non lo mettevo, la canotta non era attillata perciò non si vedeva granchè e con tutto il casino che era successo non mi ero cambiata... Di male in peggio uffa!
Beh, avrei fatto il bagno così com'ero. Mi diressi verso l'acqua, Johnny era gia abbastanza distante, si era fatto una bella nuotata arrivando al largo, quando vide che stavo entrando in acqua tornò indietro e mi raggiunse poco dopo la riva. L'acqua mi arrivava appena sopra le ginocchia ed io temporeggiavo ad entrare. Mi osservò con una faccia ironica, sicuramente perchè stava costatando il fatto che ero ancora vestita. Poi mi indicò con l'indice da testa  a piedi e cominciò con tono canzonatorio: << Ragazzina...non vorrei essere indiscreto, ma credo di doverti fare notare che...>> Non lo lasciai finire e tutto d'un fiato dissi :
<< Non me la posso togliere!>>
<< Ti è...rimasta attaccata addosso?>> chiese con un sopraciglio alzato.
Io sbruffai << Senti, io lo so che ti diverti come un matto a mettermi in imbarazzo, ma ti comunico che sta volta non ci riuscirai. Dunque... io ho quasi venticinque anni e non sono una bambina, tu...beh tu sorvoliamo sulla tua età... >> dissi ironica << ...comunque siamo due persone adulte e non trovo nessun imbarazzo a dire, che non posso togliere la canotta perchè non indosso niente sotto.>> incrociai le braccia davanti al petto fissandolo altezzosa e sperando di non arrossire.
Lui sgranò gli occhi, sembrava che gli fosse andato qualcosa di traverso. E che cosa mai avevo detto?!
<< E perchè?!>> chiese come uno bambino che non si spiega per quale ragione bisogna studiare la matematica.
<< Volevo dire che non indosso il reggiseno...io, cioè...la notte non lo indosso,  perchè mi dà fastidio e oggi quando mi sono svegliata ho dimenticato di metterlo. Ora che hai colmato la tua curiosità, stendiamo un velo pietoso su questa conversazione?!>> Feci con un faccia implorante.
Lui sta volta mi osservò malizioso... e non certo in viso! << Non si nota sai?>>  io divenni color pomodoro e Johnny con  un mezzo sorriso  si diresse minaccioso verso di me prendendomi in giro : << Allora sei una nudista! Una svergognata nudista!!>> così dicendo mi afferrò per le gambe caricandomi su una spalla come un sacco di patate, mentre io pensolando  urlavo << NOOOO!!! LASCIAMIIII!!>>
<< Devi essere punita per la tua mancanza di pudore!!>> rideva. Andò verso l'acqua più alta, e mentre io non la smettevo di urlare colpendolo con mille pugni sulla schiena, mi lanciò facendomi finire sott'acqua. Riemersi tutta infuriata annaspando , andai verso lui per vendicarmi, ma fu battaglia persa, perchè lì l'acqua era proprio alta e data la mia statura toccavo a malapena stando sulle punte. Gli saltai addosso da dietro prendendolo per le spalle e cercando di annegarlo, ma lui più che altro se la rideva tranquillo << Ma che stai cercando di fare?!>> Dopo dieci minuti di lotta  ero sfinita e Johnny aveva le lacrime agli occhi per il forte ridere. Era arrivato il momento di arrendermi. Lo mollai e nuotai in direzione della riva.
<< Ehy ma dove vai? Batti in ritirata?>>
<< Mi arrendo ok?! Oddio! Qui tocco a malapena... Devo andare più in là a riposarmi o annegherò!>>
<< Ma smettila! Dai ti reggo io, ti prometto che non ti faccio annegare!>> Mise una mano sul cuore in segno di giuramento, con una faccia più divertita che mai.
<< Non mi fido di te!>>
Scuotendo la testa fece due passi ( non è che mi fossi allontanata di molto, come nuotatrice facevo pena)  fermò la mia fuga prendendomi in braccio, esattamente come si fa con in bambini, mi passò un braccio sotto le gambe ed uno dietro la schiena.
" E questa è la seconda volta oggi..."
Ma se prima mi aveva depositata subito e con poca grazia, oltre lo steccato, ora non accennava a farlo, così gli passai un braccio attorno al collo e mi lasciai andare per riprendere fiato. Non mi dispiaceva affatto stare in quella posizione, era un pò imbarazzante si, ma mi sentivo bene, infinitamente bene! Tra le sue braccia , appoggiata al suo petto, fluttuando dentro un mare stupendo...era magico.
Mi sembrava assurdo riuscire a sentirmi così serena, dopo le cose che avevo  appena scoperto.
Il mondo mi era crollato addosso, eppure in quel momento, in quel preciso istante, sotto i suoi occhi dolci e scuri, ero felice. Lui mi scrutava senza dire niente, col suo tipico mezzo sorriso sghembo alla Jack. Avrei voluto ringraziarlo...ma dire "grazie" non mi sembrava abbastanza.
Non dissi nulla ,d'impulso gli posai un bacio dolce, lento e leggero, su una guancia.
Mi rivolse uno sguardo talmente serio e intenso da farmi sentire al centro dell'universo e tutto si fermò: non c'era il rumore delle onde,non c'era il mondo, non c'era niente...solo lui.
 I suoi occhi si spostarono sulla mia bocca, ero appoggiata al suo petto ed ebbi l'impressione che il suo cuore stesse accelerando i battiti. Si avvicinò di poco al mio viso, non così vicino da baciarmi, ma abbastanza da stordirmi... I suoi occhi erano ancora fissi sulle mie labbra, poi tornarono ad incrociare i miei, mi sentivo morire e trattenevo il fiato, il sangue pulsava nelle mie vene ed i polmoni erano incapaci di riempirsi d'ossigeno.
 Ero in attesa; in attesa di un bacio che desideravo tanto e la paura in me cresceva, mentre vedevo il dubbio farsi spazio nei suoi occhi, che come specchi, riflettevano troppe cose, mi confondevano..In un attimo avevo visto il sorriso abbandonarli, la passione possederli e adesso una strana angoscia invaderli.
 Cosa, cosa passava nella sua mente? Era Vanessa? Era l'altra donna? Ero io?
Chiuse un attimo le palpebre, vidi la sua fronte contrarsi ed un secondo dopo, inspiegabilmente, insensatamente, non ero più tra le sue braccia.
 Le punte dei miei piedi sfioravano di nuovo la sabbia del fondale, lui di fronte a me stava accennando un sorriso così lieve e incerto, che per un istante pensai fosse frutto della mia immaginazione. Mi sfiorò una guancia lentamente, con il dorso della mano e con  voce bassa  disse:
 << Ho appena scoperto che i baci delle fate turchine fermano il tempo...>>
Ogni parte di me, non faceva che interrogarsi e torturarsi. Ero certa che qualcosa fosse successo, ero certa del modo in cui mi aveva guardata,dei suoi battiti veloci, non potevo essermi ingannata, i suoi occhi e la sua voce  me lo stavano dicendo anche adesso. Sapevo che entrambi ricordavamo quei baci scottanti, fuori da ogni regola e logica, che ci eravamo scambiati mesi prima. Non poteva averli dimenticati. Ma allora perchè adesso stavo lì di fronte a lui che non mi sfiorava più, che sembrava improvvisamente volermi allontanare? 
Ero confusa... non potevo dire nulla, solo cercare di celare i miei sentimenti. Così mi sforzai di sorridere, un sorriso era la sola risposta che riuscivo a dare alla frase da lui pronunciata.
 Se solo non fossi stata innamorata, se fosse stato solo desiderio fisico, forse avrei agito in maniera diversa, spregiudicata, forse avrei preso quel viso sfacciatamente bello tra le mie mani, per ricoprirlo di baci. Ma era inutile negarlo, per quanto lo conoscessi da poco tempo, per quanto fosse assurdo, io lo amavo e  quindi non potevo farlo... non potevo superare il confine e trasformare la nostra amicizia, in sesso. Perchè per lui sarebbe stato solo quello: sesso. E a me sarebbero rimaste in mano un pugno di mosche e molta delusione...Il suo cuore era già troppo affollato, perchè potessi entrarci anche io. Meglio che fosse mio amico, meglio fingere di non provare alcuna attrazione. E poi non ero certa che lui fosse davvero attratto da me, insomma dopotutto avrebbe potuto avermi, lo sapeva che avrebbe potuto, eppure mi aveva lasciata andare concludendo quel momento con una delle sue frasi gentili e nulla più.
 Mio malgrado un brivido mi scosse.
<< Hai freddo?>> aveva ancora un tono strano e incerto.
Parlai con un tono leggero, fingendo che nulla fosse accaduto << Si! >> era una bugia << Ho freddo, infatti credo che adesso uscirò... ehmm...vado. >> Mi voltai senza aspettare risposta e nuotai verso la spiaggia lasciandolo la.
<< Io... ti raggiungo tra un pò.>> Sentii che si tuffava.
Mentre camminavo nell'acqua con il cuore e il cervello urlanti,  gli eventi della giornata mi passarono davanti agli occhi: la faccia di Vesna ed il suo sguardo freddo, il campo pieno di baracche dal quale ero fuggita senza voltarmi indietro, il sorriso di Johnny, il suo modo di ridere, di scherzare, di essere. Le sue braccia intorno a me...Il mio cuore non aveva fatto altro che battere come un tamburo impazzito per tutto il giorno, ed ogni volta per emozioni diverse, aveva battuto per il dolore, aveva battuto per la paura, poi lo aveva fatto per le risate, per l'eccitazione e dopo ancora per l'emozione. Adesso batteva di delusione.
Ascoltando quel suono rimbombarmi nelle orecchie, seppi che per sempre avrei ricordato questo giorno: un giorno pieno di eventi e di sensazioni contrastanti. Tutto era pura confusione, tutto era caos.


POV JOHNNY

"Sto diventando matto! Sto decisamente diventando matto...no stupido! Ma che cazzo combino?! Mi comporto come un ragazzino idiota  del cazzo! L'unica cosa che dovevo fare in questi giorni era tenermi a distanza, aiutarla in questa faccenda di sua madre e poi sparire. Sparire!
E invece? Invece non riesco a tenere a freno, nè queste dannate mani, nè la lingua!
L'altra sera, per poco non le ho detto che sto pensando a lei fin da quella volta a Venezia... e adesso quasi la bacio per poi mollarla in mezzo all'acqua,  in quel modo, senza dire un bel niente, come un perfetto ebete! Ma poi che bisogno c'era di prenderla in braccio?! E' possibile che non riesco ad avere un pò di autocontrollo Dio santo?!
Ah...ora me ne vado a  nuotare al largo e dovessi pure arrivare in Sardegna,  giuro che non mi fermo finchè non mi sarò dato una calmata... ben mi sta!

Sono certo che lei non si rende nemmeno conto di quello che provoca in me...non si rende conto che quando si avvicina...io muoio! Muoio guardando il modo in cui sorride, i suoi occhi così grandi e trasparenti...il suo corpo, il suo corpo che un attimo fa non aveva segreti... sotto quella stoffa bagnata che le si era attaccata addosso e che avrei volentieri strappato via... Cazzo! E' meglio non pensarci o finisce che arrivo davvero in Sardegna!
 Ed oggi? Oggi dopo quello che si è sentita dire, dopo quello che ha subito, ha trovato la grinta per andare avanti...è venuta qui e so che sta facendo uno sforzo enorme. E' incredibile come riesce ad essere forte e fragile allo stesso tempo. Lei è incredibile! Non fa che stupirmi, con ogni gesto...Non me lo aspettavo quel bacio, mi ha colto di sorpresa.E' così spontanea e dolce, ho continuamente voglia di proteggerla, di stringerla...di averla!
Mi ha stregato e nemmeno io so come. Eppure dopo Venezia ho cercato di svagarmi...come si chiamava quella modella? Uhmmm...Clarisse...Larisse...Di che colore erano i suoi occhi? Ah! Non ne ho idea cazzo! Non ne ho idea, perchè da quella dannata sera a Venezia, ho voglia solo di lei...non avrei dovuto portarla in albergo, non avrei dovuto fare nulla di quello che ho fatto, ma come potevo immaginare che sarebbe rimasta così impressa nella mia mente e nei miei sensi? E' tutto talmente privo di logica...
E la notte della prima,quando mi sono fermato ho perfino fatto la mia stupida battuta...com'era? Ah si : " ...non riesci a seguire te stessa, vorrei rincontrarti il giorno che riuscirai a farlo..."
 Si proprio bravo Johnny, bella battuta da film! Mi si è rivoltata contro, perchè non credevo certo arrivasse quel giorno! E ora? Ora che invece l'ho rincontrata, ora che l'ho conosciuta? Ora che mi sono reso conto che le cose belle che avevo visto quella notte, erano solo una minima parte della sua meraviglia? Ora, come me  ne esco?

 Non ne ho idea...So solo che in questi pochi giorni con lei, ho dimenticato chi sono, tutti gli orpelli e le finzioni del mondo in cui vivo, sono lontani anni luce quando lei è presente. Non  mi ha mai guardato, nè trattato, come Johnny Depp  l'attore...ho percepito fin dall'inizio che non era interessata ai miei personaggi o alla mia fama... Mi ricordo perfettamente il suo sguardo, il tono della sua voce quando al party dopo la premier, ha detto " Credo di aver visto tutti i tuoi film..." Pensavo partisse con la solita sfilza di osservazioni sui miei personaggi, invece ha detto una delle cose più belle che mi siano mai state dette: " ...questo sorriso non appartiene a nessuno dei tuoi personaggi, appartiene a te e non riesci a non farlo uscire fuori...è bello che tu non riesca a mentire quando si tratta di sorrisi..."
SBANG! E' stato in quell'istante che la mia testa ha detto "tu sei mia"...non sono stato io a pensarlo, la mia mente ha formulato questo pensiero contro la mia volontà!! Che follia!!
 E' riuscita ad entrare in contatto con ME e non con la mia immagine, ci è riuscita con una semplicità ed un'immediatezza incredibili.
E adesso più la conosco più ne sono preso, catturato...Cosa provo di preciso? Non ne ho idea. Non posso essermi innamorato così presto, non avrebbe senso. So soltanto che ho voglia di lei  e non posso averla. L'ultima cosa che le serve adesso sono altri problemi, altre persone che la feriscano. Nella mia vita ho sempre fatto ciò che mi sentivo e per la prima volta non posso fare ciò che sento, ciò che vorrei...E' una cosa nuova per me e non so' gestirla come dovrei.
Ma le ho detto che può fidarsi di me e sarà così, non mi approfitterò di lei...ha bisogno di qualcuno di cui fidarsi adesso, non di un uomo incapace di ragionare!
 
Se fosse davvero una stupida ragazzina, non mi farei scrupoli, ma è anche vero che se lei fosse una stupida ragazzina, non proverei ciò che provo... Ma la realtà è che lei è una miriade di magnifche cose ed io sono solo uno con troppe complicazioni.
La verità è che non lascerò Vanessa.
Nè ora nè in futuro,non posso. Se solo potessi...se solo potessi adesso non starei nuotando fino a perdere il fiato, se solo potessi adesso starei facendo l'amore con lei dentro questo mare... Ma non posso!
Nessun giudice affiderebbe mai a me i bambini e Vanessa sa essere davvero vendicativa. Non me li farebbe vedere per un bel pezzo. So che ne sarebbe capace.
Sono due giorni che non me li fa sentire, fa così per la lite avuta a Londra... fa così perchè non l'ho seguita in corridoio e non l'ho fermata. Ma fermarla per cosa? Per raccontare balle? Io non la amo, io le voglio bene, un bene infinito, ma non la amo! Eppure non posso lasciarla...e starò con lei perchè non posso fare altrimenti, non ci sono altre soluzioni.  Starò con lei...e penserò a questa "ragazzina" che mi ha letteralmente sconvolto con la sua essenza...
Beatrice troverà qualcun altro, qualcuno che possa viverla ogni giorno, che possa starle accanto sempre e quello non sono io. Non voglio diventare lo stronzo che l'ha presa una notte per poi sparire, farò di tutto per non diventarlo...Anche se non è facile, perchè adesso Beatrice è tutto ciò che voglio e tutto ciò che non vorrei volere!

http://www.youtube.com/watch?v=MZq-TvO4lh0

Splendori! Rieccomi qua con un nuovo capitolo ^.^
Mentre lo scrivevo ho avuto enormi dubbi... hmmmmm... bah! ò.ò


Dunque ci sono alcune cose che ci tengo a dire:
Innanzitutto io non sono di Roma e purtroppo l'unica volta che ci sono stata ero di passaggio, perciò non conosco la città( anche se avrei tanta voglia di visitarla!). Ho ambientato la storia lì perchè in effetti ci sono diversi campi rom e perchè mi piaceva l'idea...Non sono certa che una spiaggetta nascosta come quella che ho descritto, ci sia veramente, ho solo ipotizzato che tra tanti lidi se ne possa trovare uno simile (dalle mie parti è così).

Se così non è
vi chiedo di non volermene e adottare quella che in teatro viene chiamata "sospensione dell'incredulità" che tradotto sarebbe...beh chiudete un occhio e fate finta che sia vero! Please!! :D

Inoltre voglio sottolineare che con il personaggio del "burino" non voglio offendere nessuno e non credo certo che i romani siano tali, ma in tutte le città ci sono dei tipi poco...beh poco sofisticati! E poi serviva un pò di comicità per tirare sù l'umore di Beatrice e poter scrivere questo capitolo un pò più spensierato dei precedenti, (nonostante il paranoico finale xD).

Infine ancora una volta voglio porvi qualche domanda perchè ho diversi dubbi.

Quando ho iniziato a scrivere questa storia mi ero ripromessa che l'avrei raccontata tutta dal punto di vista della protagonista , ma mi sono resa conto che i comportamenti di Johnny andavano motivati, insomma io nella mia testa sapevo perfettamente il perchè di tutte le sue incertezze, era giusto perciò metterne a parte anche voi.
Ho deciso di aggiungere a questo capitolo la parte finale con le paranoie del nostro caro attore. Pensate che abbia sbagliato? Che questa cosa rovini la narrazione? Io nell'indecisione alla fine ho deciso di inserire il Pov di Johnny, ma vorrei sapere se questa novità è gradita o se ha creato confusione.


Concludo con un discorso che non c'entra nulla, o quasi. Ho appena letto che J. e Vanessa si sono lasciati ufficialmente... :( :( :(  Sogni e fanfiction a parte, la cosa mi ha davvero rattristata, mi piacevano come coppia!! Uffaaaaaaaaaaaa!!!!! Voi che ne pensate?


TANTI BACI RAGAZZE BELLE!!!! CI SENTIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO CHE IN EFFETTI NON HO IDEA DI QUANDO ARRIVERA'.... VABE' MA TANTO VOI MI ASPETTATE NO? NO?! ;D
  
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