Camera numero
centotré - I -
✠ ~
Il fatto che io debba dividere la stanza con lui mi preoccupa.
Vedo le valigie sparse sul letto -correggo, su entrambi i letti- e sono tutte sue. Nemmeno hanno la decenza di essere chiuse, ci sono più mutande lì (Mein Gott, tutte rosse e d'un patriottico tricolore) che in un negozio di intimo.
Credo pure di aver accidentalmente rischiato la vita scivolando su uno dei suoi pennelli, oppure pestando nolente cartacce e schizzi temperati di ogni più vario colore.
Lo conosco da soli 10 minuti, eppure tutte le volte che lo guardo dritto negli occhi già ho l'ansia.
Si chiama Feliciano, sta blaterando chissà quali idiozie rivolto a me, ed io nemmeno so che sta cercando di dirmi.
▐▐ ~
Voglio il letto vicino alla finestra.
Non so bene come la pensa il mio inquilino al proposito, ma dato che "chi tace acconsente", vorrà sicuramente cedermi il posto.
Che gentile.
A vederlo fa un poco paura, così grande e grosso- spero che non se ne salti fuori con i sandali sopra le calze, o che beva così tanto da scambiarmi per qualcosa da prendere a botte (sono certo che ha già fatto furore in una palestra, prendendo a cazzotti più forte che può i sacconi rossi. Ha l'aria di averlo fatto più volte).
Precisando: è enorme, e pure tedesco. Non che mi dispiacciano, ma sono così stramaledettamente quadrati nel loro modo di vivere, con tutte le loro regole, ed i loro segni di riconoscimento per noi italiani.
Si porta a dietro solo una valigia ed una cartelletta per i fogli di tecnica, credo che si sia stabilito qui per iniziare lo stage di ingegneria all'università.
Adesso gli richiedo come si chiama- prima non mi ha risposto, forse il mio inglese fa davvero così schifo.
Ha degli occhi magnifici.
✠ | Ludwig ▐▐ | Feliciano
Blacket's Time:
Precisazioni flash- si parla, in pochissime parole, due ragazzi giunti in un dormitorio Toscano per iniziare gli stage e studi universitari verso la consueta metà giugno.
L'ennesima spiluccata di GerIta.
Che posso farci, mi è entrata sottopelle, ed in estate fa furore.
Questa, comunque, è una sottospecie di raccolta a capitoli - si può vedere come raccolta per la brevità in sè del capitolo, ma il tutto ha uno svolgimento ed una trama che ha comunque un inizio ed una fine.
I capitoli saranno davvero brevi, un concentrato di visioni o pensieri, ed aggiornerò probabilmente (salvo imprevisti) ogni due giorni.
Dico due giorni, solo perchè mi è saltato in testa di fare così.
FORSE il raiting si alzerà più avanti -non troppo, ci manca- e verranno apportate le modifiche necessarie alle informazioni genrali della storia.
Ditemi se proseguire, se fermarmi, se dovrei dedicarmi al giardinaggio- lasciate un commentino o un breve parere se voltete, sarà comunque molto gradito! Grazie infinite a voi, lettori :)
Baci, Blacket.