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Autore: TheGhostOfYou    21/06/2012    3 recensioni
Piccola flashfic su Alice Paciock
‎- Alice - mormorò Frank mentre i bianchi fiocchi di neve cadevano sulle guance, già bagnate dalle lacrime - Alice non piangere, ce la faremo, vedrai -
I lunghi capelli della ragazza volarono insieme alla neve, a quella neve che lei amava tanto. Aveva solo vent'anni, Alice. A vent'anni era giusto vivere, sorridere ed essere felici; si toccò il ventre, Alice, prima di voltarsi verso la donna vestita di scuro che avanzava verso di lei.
Anche dopo che la sua mente brillante decise di abbandonarla, Alice Paciock continuò ad amare la neve, e a credere nelle favole.
Si chiedeva spesso chi fosse quel ragazzino paffuto che veniva a trovarla ogni due mesi e che le sorrideva in modo timido; non si ricordava di Neville, suo figlio. Si ricordava solo di quella farfalla, la cui breve vita l'aveva tanto affascinata parecchi anni prima; ecco, Neville era come quella farfalla, la rendeva felice.
- Sono qui mamma, sono qui - mormorò il ragazzino, vedendo che lei allungava la mano verso di lui.
Pianse Alice, in quell'istante. Pianse di felicità.
E per un istante ebbe ancora vent'anni.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Nulla è stato costruito per durare
 

Nothing's ever built to last.
You're in ruins.

Green Day - 21 Guns

 

Era la farfalla più bella che avesse mai visto. Volava sulla neve, ed Alice pensò a quanto fosse strano vedere una farfalla d'inverno. Il professor Silente si avvicinò a lei e guardò insieme a lei quell'animale meraviglioso.
- Vivrà per sempre? - chiese nella sua ingenuità da undicenne.
- Alice, mia cara Alice... Ci sono vite che non sono destinate ad avere un lieto fine come nelle favole che ami leggere - rispose l'uomo, con una nota di tristezza nella voce - Niente è stato costruito per durare -
Poi se ne andò com' era arrivato. La piccola Alice guardò il vuoto lasciato dal Preside e vide in lontananza un ragazzino buffo, cicciotto, con i capelli neri scompigliati e l'aria impacciata. Sembrava così piccolo in mezzo a tutta quella neve che le fece tenerezza.
Si avvicinò a lui e gli sorrise, sedendosi sulla neve proprio di fronte a lui.
- Sono Alice - disse, allungando la mano e sorridendo a quel ragazzino spaesato.
- Frank - rispose lui, arrossendo subito.
Lei scoppiò a ridere, trovandolo proprio buffo.

Non sapeva che sarebbe diventato l'amore della sua vita.

*

Le cose belle sono destinate a svanire come la neve al sole, Alice.


Lei si avvicinava minacciosa a loro, ma Alice pensava a Neville. Nevicava, quel giorno, come il giorno in cui aveva conosciuto Frank, come il giorno in cui aveva scoperto di essere incinta. 
Aveva paura, Alice, ma guardò con sfida Bellatrix che avanzava arrancando nella neve; era destinata a morire, lo sapeva bene, ma cercò comunque la mano di Frank, come se quello potesse bastare a salvarla.


‎- Alice - mormorò Frank mentre i bianchi fiocchi di neve cadevano sulle guance, già bagnate dalle lacrime - Alice non piangere, ce la faremo, vedrai -
I lunghi capelli della ragazza volarono insieme alla neve, a quella neve che lei amava tanto. Aveva solo vent'anni, Alice. A vent'anni era giusto vivere, sorridere ed essere felici; si toccò il ventre, Alice, prima di voltarsi verso la donna vestita di scuro che avanzava verso di lei. Il ventre che aveva ospitato con amore il suo Neville per nove mesi.
Chiuse gli occhi.

Le favole non esistono, Alice.

*
 
Anche dopo che la sua mente brillante decise di abbandonarla, Alice Paciock continuò ad amare la neve, e a credere nelle favole. 
Si chiedeva spesso chi fosse quel ragazzino paffuto che veniva a trovarla ogni due mesi e che le sorrideva in modo timido; non si ricordava di Neville, suo figlio. Si ricordava solo di quella farfalla, la cui breve vita l'aveva tanto affascinata parecchi anni prima; ecco, Neville era come quella farfalla, la rendeva felice.
- Sono qui mamma, sono qui - mormorò il ragazzino, vedendo che lei allungava la mano verso di lui.
Pianse Alice, in quell'istante. Pianse di felicità.
E per un istante ebbe ancora vent'anni.

*

Piccolo pensiero del giovedì, spero vi piaccia.
   
 
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