La
ragazza sfortunata
Katie
Bell era da sempre stata una ragazza molto sfortunata, soggetta
a numerosi incidenti di vario tipo: molte volte imbarazzanti, altre
volte
addirittura pericolosi.
Fin
dal suo primo giorno ad Hogwarts aveva mostrato a tutti gli
abitanti del castello quanto talento avesse nell’attrarre
ogni tipo di
calamità.
Non
ancora arrivati nella Sala Grande per partecipare alla cerimonia
dello smistamento, la ragazza era stata presa di mira da Pixie il quale
le
aveva rovesciato addosso un intero pentolone di inchiostro,
ricoprendola
completamente dalla testa ai piedi.
Sebbene
la professoressa McGranitt avesse fatto del suo meglio per far
tornare la situazione quanto più normale possibile, il
colorito leggermente
bluastro della piccola Katie Bell aveva riscosso un grande interesse
tra gli
studenti presenti nelle quattro tavolate.
“In
quale casa sarebbe capitata quell’esserino
nero-bluastro?” Era la
domanda che passava nella mente di Oliver Baston, ragazzo del quarto
anno,
alto, muscoloso, atletico, sicuramente futuro capitano della squadra di
Quiddicht
di Grifondoro , che dall’alto dei suoi tre lunghi anni
già trascorsi tra le
mura di quel castello, derideva i poveri ragazzini undicenni che
tremanti si
apprestavano a coprirsi gli occhi con il capello parlante.
«GRIFONDORO!» In seguito alla
sentenza del capello, Katie Bell raggiunse il tavolo dei Grifoni, non
prima,
ovviamente, di aver inciampato a causa del suo mantello troppo lungo
rimasto
incastrato nello sgabello.
Si,
era
decisamente una ragazza sfortunata pensò
Oliver, così
come l’intera
scuola.
***
La
prima volta che Oliver Baston parlò
con Katie Bell,
fu durante il primo anno della ragazza, subito dopo Halloween.
L’incontro fu
ovviamente causato
da un evento
sfortunato nel quale la ragazza era incorsa.
Poco
prima di entrare in Sala Comune, poco prima di varcare il quadro
della Signora Grassa, la borsa di Katie si scucì
“misteriosamente”, e
i tre grossi libri,
più una decina di pergamene che la borsa conteneva, si
riversarono lungo il
corridoio.
«Non
te ne capita mai una buona, vero?» Esclamò
Oliver
riconoscendo la ragazza che durante la cerimonia gli aveva provocato grosse risate, molto rare
per un tipo
estremamente depresso come lui. «Serve aiuto?»
Il
ragazzo si inginocchiò
ed iniziò
a raccogliere
tutte quelle scartoffie, ma non ricevendo alcuna risposta dalla
ragazzina,
sollevò
lo sguardo su di lei, temendo che si fosse potuta offendere.
«Scusami,
io non volevo.. non l’ho fatto con cattiveria, non era mia
intenzione dire..»
«Che
sono la strega più sfortunata del mondo? Tranquillo, ormai
ci ho
fatto l’abitudine. Sai, penso che qualcuno il giorno della
mia nascita mi abbia
fatto il malocchio o qualche strano incantesimo della sfiga; ma cosa
posso
farci?»
Le
parole della ragazza fecero sorridere Oliver il quale per la prima
volta notò
i grandi occhi verdi di Katie.
Era
sollevato per il fatto che non si fosse offesa, ed era ancor più ammirato
dal suo comportamento così
spontaneo, allegro
e decisamente positivo, comportamento che lui, già negativo
e tendente alla
depressione di natura, non avrebbe di certo avuto trovandosi nella sua
“sfigata” situazione.
«Piacere,
Oliver Baston, portiere della squadra di Quiddicht» disse il
giovane sollevandosi e porgendo una mano alla ragazza.
«Katie
Bell, la ragazza sfortunata».
***
Mancavano
appena tre giorni al primo settembre 1991. Il portiere di
Grifondoro, quell’anno sicuramente capitano della squadra,
varcò
la porta del
Ghirigoro per acquistare i libri di testo necessari per lo svolgimento
del suo
quinto anno ad Hogwartz. Solo pochi giorni prima in quella stessa
libreria
aveva messo piede Harry Potter, il bambino sopravissuto, colui che
aveva
sconfitto colui che non deve essere nominato, e che
quell’anno, per la prima
volta tornava a vivere nel mondo magico. Sarebbe diventato un ottimo
cercatore,
forse uno dei migliori che Grifondoro avesse posseduto, ma questo
Oliver, non
poteva ancora saperlo. La confusione era l’elemento dominante
in quella piccola
libreria, mamme e studenti vociferavano senza sosta, chiunque sfogliava
libri a
più non posso, il luogo era talmente affollato che spesso si
ricevevano
spallate. L’attenzione di Oliver, inizialmente attratta da un
manuale sul
Quiddicht, si spostò
su un vecchietto che arrampicatosi su una scala a
pioli alquanto traballate cercava di sfilare dalla cima di uno scaffale
polveroso un grossissimo libro. Il giovane non impiegò
più di due
secondi per capire che quel grosso libro gli sarebbe caduto di mano e
sarebbe
andato a finire esattamente sopra la testa di una ragazza dai capelli
castani
che intenta a leggere, non sospettava minimamente di poter essere
spiaccicata a
terra da un libro.
«Attenzione,
spostatevi di sotto!!!» urlò
il vecchietto
non appena il libro gli sfuggì
di mano.
Chi
poteva esserci sotto la traiettoria di quel libro se non Katie
Bell?
La
ragazza, si coprì
la testa con le mani e strinse gli
occhi, preparandosi allo scontro che… però
non avvenne.
«Bella
parata ragazzo!»
«Complimenti,
che presa!»
«Per
fortuna, l’ha salvata!»
Katie
puntò
con estrema lentezza i suoi occhi verdi su quelli
nocciola appartenenti al ragazzo che in quel momento le sorrideva
tenendo
stretto in mano il libro come se fosse una Pluffa.
«Baston!»
«Ciao
Bell! Noto che ancora la sfortuna ti perseguita»
La
ragazza mostrò
al giovane un sorriso, semplice, spontaneo, di
gratitudine.
«Già,
ma pare attenuarsi un po’ quando ci sei tu nelle
vicinanze»
Oliver
si imbarazzò
immediatamente, nervoso si portò
una mano a
grattarsi la nuca.
«Beh,
un tiro così
semplice non poteva di certo sfuggire ad
un portiere del mio livello!»
In
quel momento una ragazza dai lunghi capelli neri richiamò
Katie e le
ricordò
del loro imminente appuntamento da Madama McClan.
«Allora
ci vediamo tra tre giorni, ah, ovviamente grazie mille per
avermi risparmiato l’ennesimo bernoccolo!» Esclamò
Katie
raggiungendo l’amica.
Angolino autrice:
Il
pessimismo cosmico di Oliver Baston e la sfortuna provvidenza di Katie
Bell
Cari lettori
e lettrici. Questa è la mia prima fan fiction sul mondo di
Harry Potter. Ho voluto
scrivere riguardo qualcosa su cui la Rowling non si è
soffermata molto: sulle
vite di due membri della squadra di Harry. Spero di essere riuscita a
riportare
al meglio i caratteri di entrambi, dai libri si può notare
solamente il fatto
che Katie non sia molto fortunata e che Oliver sia veramente un
paranoico, beh
io ho premuto molto su questi due aspetti!
Ah, piccolo
chiarimento: la storia si concentrerà per lo più
tra il primo, il secondo il e
il terzo libro (ricordiamoci infatti che Oliver si
diplomerà) tuttavia il
racconto dovrebbe arrivare al periodo della guerra magica, forse
addirittura un
pochino oltre. (Ho già scritto numerosi capitoli!) Non
voglio dire altro!
Spero in
qualche commento, il prossimo capitolo lo pubblicherò tra
qualche giorno!
Un bacio,
Chiara.