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Autore: Ladychic    21/06/2012    3 recensioni
La storia ha come tema principale il pessimismo di Oliver Baston e la sfortuna di Katie Bell; il racconto si concentra sulle vicende dei due ragazzi a Hogwarts e non solo.
(Ecco uno stralcio tratto dalla storia)
«O Oliver, sono una frana» sbuffò dopo cena Katie raggiungendo sconsolata Oliver nel divano.
«Anche se i tuoi continuano a ripetere che non è successo nulla, sono così desolata!»
«Ah Katie! Non preoccuparti! Non è colpa tua!» cercò di tranquillizzarla lui.
La giovane si mise le mani sul viso.
«Ovunque vada la sfortuna mi perseguita! Dovrei farmi rinchiudere in una camera isolata, così non provocherei rischi e danni alle altre persone!»
«Ma che sciocchezze vai dicendo?! Quali rischi e danni! Ti ripeto che non è successo niente di grave, certo.. escluso il tappeto completamente incenerito, il vaso della bisnonna Mildred andato in pezzi e la quasi crisi di panico di mia mamma…»
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katie Bell, Oliver Wood/Baston
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Dopo la II guerra magica/Pace
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La ragazza sfortunata

Katie Bell era da sempre stata una ragazza molto sfortunata, soggetta a numerosi incidenti di vario tipo: molte volte imbarazzanti, altre volte addirittura pericolosi.

Fin dal suo primo giorno ad Hogwarts aveva mostrato a tutti gli abitanti del castello quanto talento avesse nell’attrarre ogni tipo di calamità.

Non ancora arrivati nella Sala Grande per partecipare alla cerimonia dello smistamento, la ragazza era stata presa di mira da Pixie il quale le aveva rovesciato addosso un intero pentolone di inchiostro, ricoprendola completamente dalla testa ai piedi.

Sebbene la professoressa McGranitt avesse fatto del suo meglio per far tornare la situazione quanto più normale possibile, il colorito leggermente bluastro della piccola Katie Bell aveva riscosso un grande interesse tra gli studenti presenti nelle quattro tavolate.

“In quale casa sarebbe capitata quell’esserino nero-bluastro?” Era la domanda che passava nella mente di Oliver Baston, ragazzo del quarto anno, alto, muscoloso, atletico, sicuramente futuro capitano della squadra di Quiddicht di Grifondoro , che dall’alto dei suoi tre lunghi anni già trascorsi tra le mura di quel castello, derideva i poveri ragazzini undicenni che tremanti si apprestavano a coprirsi gli occhi con il capello parlante.

«GRIFONDORO!»  In seguito alla sentenza del capello, Katie Bell raggiunse il tavolo dei Grifoni, non prima, ovviamente, di aver inciampato a causa del suo mantello troppo lungo rimasto incastrato nello sgabello.

Si, era decisamente una ragazza sfortunata pensò Oliver, così come l’intera scuola.

***

La prima volta che Oliver Baston parlò con Katie Bell, fu durante il primo anno della ragazza, subito dopo Halloween. L’incontro fu ovviamente  causato da un evento sfortunato nel quale la ragazza era incorsa.

Poco prima di entrare in Sala Comune, poco prima di varcare il quadro della Signora Grassa, la borsa di Katie si scucì “misteriosamente”,  e i tre grossi libri, più una decina di pergamene che la borsa conteneva, si riversarono lungo il corridoio.

«Non te ne capita mai una buona, vero?» Esclamò Oliver riconoscendo la ragazza che durante la cerimonia gli aveva provocato  grosse risate, molto rare per un tipo estremamente depresso come lui. «Serve aiuto?»

Il ragazzo si inginocchiò ed iniziò a raccogliere tutte quelle scartoffie, ma non ricevendo alcuna risposta dalla ragazzina, sollevò lo sguardo su di lei, temendo che si fosse potuta offendere.

«Scusami, io non volevo.. non l’ho fatto con cattiveria, non era mia intenzione dire..»

«Che sono la strega più sfortunata del mondo? Tranquillo, ormai ci ho fatto l’abitudine. Sai, penso che qualcuno il giorno della mia nascita mi abbia fatto il malocchio o qualche strano incantesimo della sfiga; ma cosa posso farci?»

Le parole della ragazza fecero sorridere Oliver il quale per la prima volta notò i grandi occhi verdi di Katie.

Era sollevato per il fatto che non si fosse offesa, ed era ancor  più ammirato dal suo comportamento così spontaneo, allegro e decisamente positivo, comportamento che lui, già negativo e tendente alla depressione di natura, non avrebbe di certo avuto trovandosi nella sua “sfigata” situazione.

«Piacere, Oliver Baston, portiere della squadra di Quiddicht» disse il giovane sollevandosi e porgendo una mano alla ragazza.

«Katie Bell, la ragazza sfortunata».

***

Mancavano appena tre giorni al primo settembre 1991. Il portiere di Grifondoro, quell’anno sicuramente capitano della squadra, varcò la porta del Ghirigoro per acquistare i libri di testo necessari per lo svolgimento del suo quinto anno ad Hogwartz. Solo pochi giorni prima in quella stessa libreria aveva messo piede Harry Potter, il bambino sopravissuto, colui che aveva sconfitto colui che non deve essere nominato, e che quell’anno, per la prima volta tornava a vivere nel mondo magico. Sarebbe diventato un ottimo cercatore, forse uno dei migliori che Grifondoro avesse posseduto, ma questo Oliver, non poteva ancora saperlo. La confusione era l’elemento dominante in quella piccola libreria, mamme e studenti vociferavano senza sosta, chiunque sfogliava libri a più non posso, il luogo era talmente affollato che spesso si ricevevano spallate. L’attenzione di Oliver, inizialmente attratta da un manuale sul Quiddicht, si spostò su un vecchietto che arrampicatosi su una scala a pioli alquanto traballate cercava di sfilare dalla cima di uno scaffale polveroso un grossissimo libro. Il giovane non impiegò più di due secondi per capire che quel grosso libro gli sarebbe caduto di mano e sarebbe andato a finire esattamente sopra la testa di una ragazza dai capelli castani che intenta a leggere, non sospettava minimamente di poter essere spiaccicata a terra da un libro.

«Attenzione, spostatevi di sotto!!!» urlò il vecchietto non appena il libro gli sfuggì di mano.

Chi poteva esserci sotto la traiettoria di quel libro se non Katie Bell?

La ragazza, si coprì la testa con le mani e strinse gli occhi, preparandosi allo scontro che… però non avvenne.

«Bella parata ragazzo!»

«Complimenti, che presa!»

«Per fortuna, l’ha salvata!»

Katie puntò con estrema lentezza i suoi occhi verdi su quelli nocciola appartenenti al ragazzo che in quel momento le sorrideva tenendo stretto in mano il libro come se fosse una Pluffa.

«Baston!»

«Ciao Bell! Noto che ancora la sfortuna ti perseguita»

La ragazza mostrò al giovane un sorriso, semplice, spontaneo, di gratitudine.

«Già, ma pare attenuarsi un po’ quando ci sei tu nelle vicinanze»

Oliver si imbarazzò immediatamente, nervoso si portò una mano a grattarsi la nuca.

«Beh, un tiro così semplice non poteva di certo sfuggire ad un portiere del mio livello!»

In quel momento una ragazza dai lunghi capelli neri richiamò Katie e le ricordò del loro imminente appuntamento da Madama McClan.

«Allora ci vediamo tra tre giorni, ah, ovviamente grazie mille per avermi risparmiato l’ennesimo bernoccolo!» Esclamò Katie raggiungendo l’amica.

«Ah, figurati! Ci vediamo a scuola!»


Angolino autrice:

Il pessimismo cosmico di Oliver Baston e la sfortuna provvidenza di Katie Bell

Cari lettori e lettrici. Questa è la mia prima fan fiction sul mondo di Harry Potter. Ho voluto scrivere riguardo qualcosa su cui la Rowling non si è soffermata molto: sulle vite di due membri della squadra di Harry. Spero di essere riuscita a riportare al meglio i caratteri di entrambi, dai libri si può notare solamente il fatto che Katie non sia molto fortunata e che Oliver sia veramente un paranoico, beh io ho premuto molto su questi due aspetti!

Ah, piccolo chiarimento: la storia si concentrerà per lo più tra il primo, il secondo il e il terzo libro (ricordiamoci infatti che Oliver si diplomerà) tuttavia il racconto dovrebbe arrivare al periodo della guerra magica, forse addirittura un pochino oltre. (Ho già scritto numerosi capitoli!) Non voglio dire altro!

Spero in qualche commento, il prossimo capitolo lo pubblicherò tra qualche giorno!

Un bacio, Chiara.

  
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