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Autore: _MoonShine_    21/06/2012    10 recensioni
Lui voleva solo l'anima di quell'umana, solo quella. Voleva tornare a casa vincitore.
Lui non voleva che accadesse tutto questo. E ora si ritrovava a volere lei, solo lei.
E lei voleva lui. Ma lui era come un inferno, lui era l'inferno.
E l'inferno non era mai stato così attraente.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Shade, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 MALEDETTO AMORE 

 

Quando Fine si svegliò, Shade non c’era più. Si chiese più volte dove fosse, anche se il fatto che se ne fosse andato nel bel mezzo della notte non la sorprendeva.
-Non pranzi con me- ripeté Fine per capire meglio la situazione. Lei e Rein erano arrivate a scuola, ed era da poco suonato l’intervallo.
Le due erano in classe, Fine era di fronte alla sorella con il suo pranzo in mano. La fissava abbastanza seria, da chi sta facendo un ragionamento mentale alieno. Il suo tono era un misto tra scocciato e poco stupito.
-Mi dispiace!- disse Rein sorridendole colpevole e facendo un piccolo inchino da chi vuol farsi perdonare.
Detto questo corse fuori dall’aula dove, nel corridoio di fronte alla classe, la aspettava Bright. Fine guardò la sorella allontanarsi verso le scale per il giardino insieme al fidanzato. La stava mollando per lui?
-Scusa Fine, ho promesso a Bright di passare con lui l’intervallo, quindi non pranzerò con te oggi. Domani però andiamo come al solito sul terrazzo, ok?- Le aveva detto.
Fine sbuffò irritata. Odiava il fatto che sua sorella preferisse stare con Bright anziché con lei, è vero che era il fidanzato, ma lei era sua sorella!
Si diresse verso il tetto della scuola e si mise a mangiare da sola. In fondo non le dispiaceva, poteva guardare il cielo tranquillamente.
-Ciao- disse una voce allegra.
Fine abbassò la testa spostando la sua attenzione sul resto della terrazza. Proprio di fronte a lei, inginocchiata e a pochi centimetri dalla sua faccia, c’era una ragazzina dai capelli corti rosa. Milky?
-Ahh!- urlò di colpo spaventata Fine. Non si aspettava di trovarsi davanti qualcuno. Le sembrò di aver già vissuto quel momento, ritrovarsi senza preavviso una persona così vicina a lei che le aveva detto “Ciao!”. Chi era? Shade.
Paragonando quei due momenti, notò che gli occhi di quella ragazzina e quelli del demone che conosceva erano molto simili.  Erano dello stesso colore, avevano la stessa lucentezza e quella particolarità che non aveva mai visto negli occhi di un umano.
-Scusa- le sorrise la ragazzina buttandosi all’indietro e sedendosi per bene a gambe incrociate di fronte a Fine.
-T-tu ti chiami Milky, giusto?- chiese, si ricordava bene vero?
-Esatto- rispose lei sorridente facendo un cerchio con l’indice e il pollice.
-Che fai qui? Non frequenti questa scuola, vero?- chiese ancora Fine notando che Milky non indossava l’uniforme, nemmeno quella delle medie. E poi non l’aveva mai vista nell’istituto. In effetti non l’aveva mai vista da nessuna parte prima di quella volta.
-Volevo parlarti..- disse lei assumendo un’espressione un po’ vaga e guardando il cielo.
Fine la fissò interrogativa, era lì per parlare con lei? Ma come era entrata nella scuola? Strano che non si fossero accorti di “un’intrusa”.
Vedendo che Milky non apriva bocca la incitò a parlare con un “Dimmi pure” seguito da uno dei suoi inimitabili sorrisi.
La ragazzina per un primo momento si limitò a fissarla inespressiva. Pensava a come, in umana del genere, ci potesse essere un potere così grande e particolare. Non aveva mai sentito parlare di nessuno con un’Anima Speciale che abbia un potere simile. Un potere che poteva suggestionare le cose, gli avvenimenti e la natura.
-Ti ha detto del tuo potere?- chiese quasi fredda fissandola dritta negli occhi.
Fine perse un battito a quella frase. Potere..? Allora lei era a conoscenza di.. ma come.. come lo sapeva? E poi perché lo sapeva? Allora quello che aveva sempre sospettato sul fatto che Milky fosse un demone come Shade era vero. Magari quei due si conoscevano anche, doveva essere così per forza.
Fine annuì seria.
-Sei un demone?- le chiese poi cercando di mantenere un tono serio e tranquillo, anche se dentro di sé era agitata e non sapeva nemmeno il perché.
Milky le sorrise, un sorriso enigmatico, quasi maligno, tipico dei film horror.
-Sì- disse in modo inquietante.
Fine annuì leggermente e abbassò la testa. Ma che volevano tutti questi demoni? Solo la sua anima? Accidenti, magari ora veniva a scoprire che metà scuola era di origine demoniaca!
Le balenò in mente un pensiero. E se Milky fosse qui per Shade? Se fosse qui per quello che gli stava succedendo, che gli stava succedendo per colpa sua? Forse voleva fargliela pagare. O peggio, se era la sua fidanzata? Ma i demoni non provano amore, quindi.. ah, il cervello di Fine andava in fumo.
-È per Shade, vero?-
-Ti avevo detto di stare attenta a quello che desideravi-
È vero, Milky l’aveva avvertita. Ma lei non sapeva a cosa si riferisse, non la conosceva nemmeno. E poi non sapeva ancora dei suoi “poteri”, di quello che poteva fare. Non ne aveva la minima idea.
Abbassò la testa con aria colpevole. In fondo era colpa sua, non c’erano scusanti.
Milky notò il disagio di Fine, il senso di colpa che le si leggeva in faccia. Se fosse stata lei a fare una cosa simile a qualcuno non le sarebbe importato nulla, in fondo non poteva provare sentimenti, lei era ancora un demone e quindi non aveva un cuore. Cos’era il dispiacere?
-Però.. sembra che Shade sia felice così- disse a bassa voce guardando il cielo.
Fine a quella frase alzò lo sguardo fissandola. Era vero? Shade le aveva detto che a lui andava bene così, però non sapeva se fosse vero. Ma se anche lei lo diceva, magari..
-Tsk! L’amore! Beato Shade che ora riesce a capirvi, voi umani- disse Milky alzandosi e stiracchiandosi nella dolce brezza del mattino. Era una frase retorica quella?
-Ci si vede- disse dandole le spalle e alzando una mano in segno di saluto.
Fine la vide lanciarsi dal tetto della scuola con un semplice saltello. Che!?
Si precipitò subito vicino alla ringhiera e si sporse. Milky non c’era più. Ma perché si sorprendeva? Lei era un demone.
 
Durante il percorso verso casa, Rein non fece altro che chiacchierare amabilmente con il suo Bright. Fine camminava dietro a loro di qualche passo per dare ai due la giusta atmosfera da fidanzati, ma dentro di sé avrebbe tanto voluto strozzare quel damerino che prendeva tutto il tempo che sua sorella di solito dedicava a lei.
Sbuffò per l’ennesima volta accorgendosi che quei due non le prestavano la minima attenzione.
Cambiò strada, dirigendosi verso il parco. Tanto Bright e Rein non se ne sarebbero accorti nemmeno. Rein magari ci avrebbe fatto caso solo dopo aver chiuso la porta di casa, ritrovandosi da sola e annoiata.
Si diresse verso il parco che di solito attraversavano per tornare a casa, quel giorno avevano percorso le vie del centro città.
Andò sulla collinetta che amava tanto, quella nascosta tra gli alberi dove si metteva sempre ad osservare il cielo e dove ogni tanto si arrampicava sul suo albero preferito dal quale molte volte aveva rischiato di cadere.
Vide una figura vestita di scuro sdraiata per terra, con la schiena un po’ alzata e appoggiata al tronco del SUO albero.
Si avvicinò piano vedendo quel ragazzo che fissava le nuvole bianche passare nel cielo con sguardo perso.
-Shade- sorrise lei svegliandolo improvvisamente dai suoi pensieri. Chissà cosa ci faceva lì.
Shade  spostò lo sguardo su di lei mettendosi dritto sulla schiena come se fosse incredulo di quello che stava vedendo.
Fine si sedette di fianco a lui ai piedi dell’albero.
-Cosa fai qui da solo?- chiese appoggiando la cartella e sorridendogli.
Shade si limitò a fissare la ragazza accanto a lui. La vide sventolargli la mano davanti, sapeva che quando Fine faceva qualche domanda voleva una risposta subito, odiava essere ignorata.
Fermò di colpo la mano che Fine gli stava passando davanti agli occhi, prendendola per il polso. Sentiva che i suoi poteri si indebolivano sempre di più man mano che diventava umano, ma la sua velocità era rimasta quella.
La spinse di colpo a terra facendola sdraiare sotto di sé. La fissava intensamente, senza proferire parola. I suoi occhi erano pieni di sensazioni ed emozioni confuse, probabilmente nemmeno lui sapeva cosa stesse provando in quel momento, non era abituato.
-S-Shade.. che..-
Il ragazzo la zittì unendo ancora una volta le loro labbra in un bacio più violento dei precedenti, più passionale e desideroso.
Fine sgranò gli occhi presa alla sprovvista per l’ennesima volta. Perché non reagiva? Perché lo lasciava fare? Forse perché non voleva allontanarlo da sé, forse perché lo voleva anche lei.
Senza rendersene conto chiuse gli occhi e rispose al bacio iniziando a muovere in sincronia con Shade le loro labbra, esplorando ogni minimo angolo della sua bocca.
Dopo poco Shade si staccò per prendere fiato. Prendere fiato? Lui di solito non aveva bisogno di respirare, che seccatura. Però doveva ammettere che gli era piaciuto, la gioia e il piacere di quei respiri affannati erano la soddisfazione di un bacio davvero passionale.
Rimase lì a pochissimi centimetri da Fine. La ragazza lo fissava rossa in viso ma sembrava meno agitata del solito. Si era persa nei suoi occhi, in quei pozzi cobalto tanto profondi da non poter trovare una via d’uscita.
-Scusa- le disse ancora a pochissimi centimetri da lei –devo ancora abituarmi a questi.. sentimenti- aveva detto la parola “sentimenti” come quando un bambino ripete una parola di cui ha appena imparato il significato. Già, Shade doveva ancora farci l’abitudine, doveva ancora imparare a controllarsi, a resistere a certi impulsi che il suo cuore gli chiedeva. Non sapeva che fosse così difficile contenersi, o almeno ora che erano le prime volte che provava questo sentimento, era davvero complicato.
Fine continuava a guardarlo negli occhi, quei maledetti, bellissimi occhi.
Quel momento di silenzio e imbarazzo tra i due venne interrotto improvvisamente dal cellulare di Fine. La suoneria fece sobbalzare i due, che si alzarono di scatto.
-P-pronto?- rispose Fine rossa in viso guardando Shade con la coda nell’occhio. Lui fissava l’erba davanti a sé.
-S-sì.. scusa. Sono andata al parco, ora arrivo- disse lei facendo un finto sorriso e cercando di tenere un tono di voce normale. Rein era preoccupata, evidentemente dopo aver salutato Bright si era finalmente ricordata di sua sorella.
Si alzò prendendo in mano la cartella, guardò Shade. Lui la fissava con uno sguardo che non gli aveva mai visto. Nei suoi occhi leggeva delusione.. tristezza? Sembrava quasi che non volesse che lei se ne andasse.
-D-devo tornare a casa.. ciao- disse lei abbassando la testa e voltandosi per dirigersi verso casa.
Neanche il tempo di fare un passo che il suo polso venne bloccato da una forte e calda mano. Shade la fece rigirare di colpo, avvolgendola tra le sue braccia in un dolce e possessivo abbraccio.
Fine aveva la testa completamente immersa nel petto di lui, il suo cuore andava a mille, Shade sicuramente le avrebbe fatto venire un infarto quel giorno!
Sentiva che anche il cuore del ragazzo andava molto veloce, i suoi battiti erano limpidi e rapidi, una melodia bellissima. Sorrise involontariamente al pensiero che era stata lei a far battere quel cuore.
-Ti amo- disse lui ad un tratto stringendo la presa e avvicinandola di più a sé. I loro corpi si toccavano, erano uno contro l’altro.
Fine sgranò gli occhi incapace di recepire a fondo il messaggio di quella frase. Ti amo, due parole che racchiudevano un significato enorme, un emozione impossibile da descrivere. Poteva davvero Shade essersi innamorato di lei? No, lui non lo voleva. Era stata lei a desiderare che Shade fosse umano e che potessero stare insieme, lui altrimenti non si sarebbe innamorato di lei anche perché non avrebbe mai potuto.
-No..- sussurrò lei come in tranche. Di colpo quei pensieri le occupavano tutta la mente, la gioia di prima stava svanendo piano piano. Questo era successo per i suoi poteri, magari Shade era pure contrario. Era lei che lo comandava, che gli faceva fare quello che voleva come una marionetta. Non era giusto, e i sentimenti di Shade non erano.. veri. No.
Shade allentò un po’ la presa, non capiva perché Fine avesse detto..
-No- ripeté lei con voce tremante. Staccò la testa dal petto del ragazzo guardando a terra.
-Fine, cosa..-
-Tu non mi ami veramente!- disse lei alzando un po’ la voce mentre piccole lacrime le riempivano gli occhi.
-Ma che dici?- sussurrò Shade senza rendersene conto. La fissava confuso, odiava vederla piangere.
Lei si staccò del tutto da lui allontanandosi di qualche passo.
-Q-questi non sono i tuoi sentimenti! Sono io che ti sto comandando come un burattino, tu mi ami perché sono io a volerlo, non tu!- disse scoppiando a piangere. Non lo guardava, non voleva guardare i suoi occhi. Si sarebbe persa di nuovo in essi e avrebbe rischiato di fregarsene di quello che stava succedendo, non pensando a Shade, a quello che voleva lui.
Lui cercò di avvicinarsi, di dirle qualcosa, ma lei continuava a indietreggiare fino a che non la vide scappare via in lacrime.
Davvero pensava che i suoi sentimenti fossero “finti”? Può darsi, può darsi davvero che quello che provava era perché Fine lo aveva desiderato, anzi era così. Ma in fondo quei sentimenti li provava, aveva un cuore adesso ed era naturale innamorarsi. Era sicuro che se fosse stato umano fin dall’inizio, lei sarebbe stata l’unica ragazza che avrebbe potuto amare davvero.
Cosa c’era di sbagliato?
 









Ok, non ci sono scusanti. Lasciatemi dire le mie ultime parole:
     Lo so che avevo detto che avrei aggiornato due giorni fa (anche se ero in ritardo comunque), ma ho avuto un sacco di imprevisti:
     -mi si era impallato internet (fortunatamente era questione di una sera -.- e poi uno non si deve incazzare)
     -ieri sono andata all'Acquatica e sono tornata a casa distrutta dopo una giornata intera lì, per non parlare dell'abbronzatura con scottatura incorporata -.-
     -e oggi pomeriggio sono stata fuori con gli amici e poi all'allenamento 
                      (Sì, lo so non sono mai a casa, i miei se ne lamentano sempre)
Comunque spero vi sia piaciuto, e dopo questo via con i sassi, e robe varie :) Uccidetemi pure :D
L'ultima mia volontà è di aspettare solo che riesca a leggere le fic che hanno aggiornato. Le recensisco e poi posso anche morire :)
Ciaao belle!
  
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