Redention: Remains
Protagonisti: Joker, Noah's Ark Circus
Nulla sarebbe stato più come prima.
Fortunatamente.
Perché nessuno in quella compagnia (soprattutto lui, Joker) avrebbe voluto tornare per strada,
a morire di fame.
Ed anche perché per un certo periodo erano stati tutti felici.
Un periodo breve, certo.
Ma degli occhi che la felicità non l'hanno mai vista sono facilmente accontentabili.
Delle labbra che non hanno mai assaggiato i sorrisi sono facilmente saziabili.
E allora quell'allegria rimaneva chiusa nei cuori, come le braci nel camino.
Anche se si attraversava un periodo difficile.
Anche se si era separati.
Nulla sarebbe stato più come prima.
Sfortunatamente.
Perché era sempre più difficile andare avanti, non provare dolore.
Un vento gelido affievoliva sempre più quel fuocherello che tenevano nel cuore.
E i tempi bui non facevano altro che logorare ciò che di loro rimaneva.
Quasi fossero bambole dimenticate. Orrende bambole a cui mancava un pezzo.
La felicità rischiava di scatenare in loro una reazione allergica.
Perché le loro labbra erano troppo arrugginite ed inesperte per sorridere.
Ed i loro occhi ancora abbagliati da quel raggio di Sole che squarciò le loro tenebre.
No. No, almeno lui. Lui doveva sorridere. Doveva farlo per tutti.
Perché lui era l'unico che sapeva farlo, e che poteva insegnarlo agli altri.
Doveva farlo per evitare l'oblio vero e proprio.
Sorridere per non impazzire.
Non importa se forzatamente.
Sorridere per non ricordare.
Non importa se il ricordo è quello buio della fame
o quello rassicurante della felicità.
-Joker! Che ci fai lì? Tra poco cominciamo!, dice Wilde- Una voce poco distante richiamò l'attenzione di Joker, distogliendolo dai suoi cupi pensieri.
-Snake... Arrivo subito...- Rispose sorridendo.