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Autore: Ludwig10    21/06/2012    4 recensioni
Thor/Loki.
Questa Fan Fiction tratta le vicende che coinvolgeranno Thor e Loki dopo il film "The Avengers".
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Sorpresa, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 3
3 - Sweet escape.


Loki e Thor erano nella sala dei trofei di Asgard, dove in quel momento si trovava lo scettro che i Chitauri avevano affidato al moro per conquistare i terrestri.
"Questa idea non farà felice nessuno, Thor."
"Da quand'è che segui le regole, eh?"
"Da quand'è che tu non le segui?"
In prossimità dell'entrata si sentivano dei passi veloci, poi il silenzio, ed infine il rumore di qualcosa che tentava di abbattere la porta.
Thor guardò Loki con un sorrisetto soddisfatto, mentre l'altro aveva uno sguardo che rasentava la perplessità.
"Qualora dovessero mai arrestarci, dirò che è stata tutta una tua idea, almeno andremo insieme ed allegramente nell'aldilà" disse Loki con tono sarcastico.
"Tu non credi che io lo farò veramente, vero?"
"Non penso tu ne abbia il coraggio, dopo quello che è successo con i giganti di ghiaccio."
Il dio lo guardò con aria di sfida.
"E va bene, lo hai voluto tu."
E dicendo questo, azionò lo scettro che avrebbe permesso la loro fuga da Asgard.


1 ore prima.


"Non lo capisci, Loki! I nostri genitori progettano di ucciderti, DOMANI!"
Loki guardò il fratello, perplesso. Non riusciva a capire se quello fosse uno scherzo o meno e neppure se gliene importasse qualcosa.
"Con 'ucciderti' intendi che hanno intenzione di togliermi la vita o in senso metaforico?"
"Smettila di fare il bambino. Con ucciderti intendo che hanno intenzione di prendere quel poco di dignità che a quanto pare ti è rimasta, metterla alla mercè di tutti e poi consumarla fino a che non esalerai l'ultimo respiro." rispose il dio con voce ferma e seria. Loki sembrò finalmente aver capito la gravità della situazione, e grazie al cielo Thor si era già offerto di aiutarlo a fuggire altrimenti il suo orgoglio non avrebbe mai permesso di chiederglielo.
"... E va bene. Qual è il tuo piano?"
"Se non sbaglio, quando arrivasti sulla Terra, usasti uno scettro. E se ti dicessi che so dov'è?"
"Ti direi che il piano andrebbe bene, ma sicuramente il luogo sarà sorvegliato, così come questa cella."
"Uscire da questo posto non sarà troppo difficile, posso usare una qualsiasi scusa. Il vero problema sarà entrare nella sala dei trofei con te."
"Mmm, forse ho un piano. Ascolta bene..."


"E lui che ci fa qui?" chiese una guardia, non appena vide Thor e Loki uscire dalla cella.
"Ho ricevuto l'ordine di spostarlo di cella, in preparazione all'esecuzione di domani."
"Esecuzione? Quale esecuzione?"
"Diamine" pensò Thor "non lo hanno ancora detto a nessuno!"
"Senta buon uomo" disse con tono pacato il biondo, e lo prese a parte "non è ancora una cosa ufficiale, ma domani Loki verrà giustiziato. Ho ricevuto l'ordine da Odino in persona di spostarlo di cella, e pensavo che dunque avesse informato anche voi della questione, ma a quanto pare mi sbagliavo. Se volete potete andare a chierglielo di persona, noi aspetteremo qui il vostro ritorno, va bene?"
"Ma no, non credo ce ne sia bisogno, infondo sei il figlio di Odino, un eroe. Andate pure. Ah, un'ultima cosa: vorrei ricordarti che il carcerato che stai trasferendo, tuo fratello Loki, è un mago dei sotterfugi e degli imbrogli. So che quello che sto per dirti è superfluo, ma non vorrei che ti arrecasse alcun danno. Sta molto attento."
"Sì, lo so. Grazie mille." detto questo, i due si allontanarono, salirono le interminabili scale ed uscirono dalle prigioni.
"Ok, d'ora in poi dovremmo stare molto attenti, non sarà facile ingannare gli altri come lo è stato con Aslak." disse il dio, ma non sentendo alcuna risposta si girò a controllare se il fratello fosse ancora lì. Fisicamente c'era, ma era evidente che stesse pensando a qualcos'altro, e a giudicare dallo sguardo, cupo e straziato, doveva essere qualcosa che lo feriva molto.
"Cosa c'è Loki?"
"Cos-... Ah, ero sovrappensiero. Dicevi?"
"A cosa pensavi?" chiese con tono preoccupato il biondo.
"Nulla, e comunque non mi sembra il momento opportuno questo. Andiamo, prima che qualcuno scopri che non mi trovo più nella mia cella."
"Ma..."
"THOR!" esclamò il moro, quasi come per sgridare il dio.
"... D'accordo. Ma non finisce qui, questo è sicuro. Non appena saremo liberi, mi dirai tutto quanto."
"Sì sì certo" rispose Loki, con tono beffardo. "Ora però andiamo." e i due si diressero nella sala dei trofei. O almeno tentarono, perchè Thor vide in lontananza i suoi vecchi amici: Volstagg, Sif, Hogun e Fandral. Prese subito il fratello e lo nascose nella stanza più vicina, mentre lui rimase fuori.
"Ehi eroe!" lo salutò il suo amico Volstagg.
"Amici miei! Cosa ci fate in giro da queste parti?" domandò nervosamente il dio.
"Un giro di perlustrazione, niente di che. In fondo la cella di Loki e qui vicina, e tutti noi sappiamo di che cosa è capace."
"Che cosa intendi con giro di perlustrazione?" esclamò Thor.
"Intende che tutti noi conosciamo tuo fratello." si intromise Sif "E sappiamo che non è di certo un santo. Sinceramente penso che sia una delle persone più meschine che io abbia mai incontrato e non so cosa darei per vederlo marcire nella cella dove ora è imprigionato. Ragione per cui ci troviamo qui, intendiamo tenerlo d'occhio."
"Appunto" esclamò Fandral "Temiamo che lui possa scappare con uno dei suoi soliti 'giochetti', e non possiamo di certo permetterlo, non dopo quello che ti ha fatto. Se ci ripenso, quel farabutto, mi viene una rabbia e --"
"Ora basta." disse con tono fermo e irritato Thor. "Badate bene alle vostre parole, state pur sempre parlando di Loki, persona alla quale sono sempre stato molto legato. Proclamate di conoscerlo quando in realtà non avete la benchè minima idea di chi sia o avete mai provato ad avere una vera e propria conversazione con lui.
Per voi è facile parlare così, voi cresciuti normalmente e senza nessuno che vi oscurasse, mentre lui si è sempre sentito inferiore e solo. Io se fossi in voi non parlerei in questo modo di lui, non ne avete alcun diritto, ma soprattutto, non sarete MAI il guerriero che lui è. Quindi evitate discorsi del genere che infangano solo il suo onore."
I quattro rimasero a guardarlo, scossi e dubbiosi. Non capivano il perchè di quella reazione, nè tantomeno le parole. L'unica che scorse qualcosa fu Sif.
"Ah, capisco." disse. "Ora se vuoi scusarci, abbiamo un compito da continuare. Buonanotte Thor." e detto questo, tutti e quattro si allontanarono.

"Sif, conosco quello sguardo, cos'hai in mente?" le chiese Hogun.
"La reazione che poco fa ha avuto Thor mi ha insospettita, insomma mi è parsa al quanto esagerata e sconclusionata. Ha sempre tenuto a Loki, questo è certo, ma da quando sono tornati dalla Terra, qualcosa in lui nei confronti del fratello è cambiato. So che forse esagero, ma credo che dovremmo andare a controllare la cella di Loki."
"Come sei esagerata! Da quand'è che non ti fidi di Thor?" esclamò Volstagg.
"Da quando ha cominciato a vivere in funzione di Loki." disse con tono serio Sif "Da quando, ogni volta che si parla di lui, i suoi occhi si illuminano, e comincia a lodarlo e a proclamare la sua grandezza e difenderlo a spada tratta. Andiamo, non vorrete farmi credere che sono l'unica ad averlo notato!"
"No, non sei l'unica." disse Fandral.
"E va bene, andiamo a controllare la cella." e detto questo, si diressero verso le scale che portavano alla torre. Una volta arrivati, chiesero ad Aslak se potevano entrare a controllare se il prigioniero stesse bene.
"Intendete Loki? Mi dispiace, ma se l'è portato via il fratello poco fa."
"Cosa?? E perchè mai li avresti lasciati andare?" chiese infuriata Sif.
"Beh, perchè mi aveva detto di aver ricevuto ordine da Odino di spostarlo di cella vista la sua imminente sentenza di morte."
"Strano, abbiamo appena incontrato Thor e con lui Loki non c'era e, senti senti, non abbiamo mai sentito alcun ordine del genere da parte di Odino visto che eravamo di ritorno dalle sue stanze e lui non ci aveva accennato niente!" urlò con tutto il fiato che aveva in gola Sif "Quindi, oh essere inutile e senza cervello, la prossima volta che qualcuno, chiunque esso sia, viene qui dicendo di aver ricevuto un ordine da Odino o chiunque altro, vedi di controllare prima di far evadere UN ASSASSINO ED UNO PSICOPATICO!" urlò ancora una volta Sif e, detto questo, si diresse con gli altri per dare l'allarme a tutto il reame.

"Puoi uscire Loki, se ne sono andati." e dalla porta uscì il fratello, tutto bagnato ed emanava odore di... sapone?
"Grazie mille Thor." disse con voce sarcastica "Ma la prossima volta evita di buttarmi dentro il ripostiglio degli inservienti, grazie!" Thor tentò di trattenersi, ma purtroppo scoppiò in una fragorosa risata.
"Sì sì, prenditi pure gioco di me." e detto questo, il moro si diresse verso la sala dei trofei.
"Ehi dai scusami, è solo che sei così buff-" e ricominciò a ridere.
"Resti lì a fare il completo ritardato o vieni con me? Perchè sai io farei tutto da solo ma purtroppo mi serve il tuo aiuto, e credimi che ammetterlo mi fa sentire totalmente inutile e idiota!"
"E va bene, arrivo, arrivo." e i due si diressero verso la sala dei trofei.

"Hai sentito anche tu un rumore provenire da quella parte?" chiese una guardia.
"Già... sarà meglio andare a vedere." rispose l'altra, quando Loki sbucò da un angolo ed i due, preoccupati, cominciarono ad inseguirlo.
"Sbrighiamoci, il trucco non potrà durare per molto ancora." disse Loki a Thor ed i due entrarono nella sala.

"Loki fermati, è un ordine!" urlò una guardia al finto-Loki, quando Volstagg andò a sbatterci contro, facendolo sparire.
"Cosa è successo?" chiese Fandral.
"Eravamo di guardia alla sala dei trofei, quando abbiamo sentito un rumore. Siamo andati a controllare ed abbiamo visto Loki, così lo abbiamo rincorso, solo che quest'armadio gli è andato contro facendolo sparire. Sinceramente non capisco cosa significhi."
"Significa che siete due perfetti deficienti e come tali vi siete fatti fregare!" disse Sif. "Ora andate insieme a Volstagg e Fandral da Odino ad informarlo che Loki è evaso di prigione con l'aiuto di Thor mentre io e Hogun proveremo a fermarli insieme ad altre guardie. Avanti!"

Thor e Loki si trovavano finalmente nella sala dei trofei. I due cominciarono a cercare il bastone, quando Loki lo trovò. Non gli piaceva molto quell'oggetto, portava alla mente brutti ricordi che il moro in quel momento non avrebbe voluto avere nella testa. Rimase qualche secondo ad osservarlo, ricordando tutto quello che aveva causato sulla Terra poco tempo prima, non con pentimento, non riusciva ancora a provare un tale sentimento verso gli umani, ma con dolore, poichè era il motivo per il quale lui ora si trovava qui, a scappare dai suoi genitori che reclamavano il suo sangue. I suoi genitori. Non degli estranei qualsiasi.
"Loki l'hai trovato?" chiese Thor. Sentendo quella voce gli tornò in mente che poco prima il dio lo aveva difeso apertamente di fronte ai suoi amici, senza alcuna vergogna o timore per ciò che potessero pensare. Anche se tutti lo avevano abbandonato, lui poteva ancora contare su Thor, e questo, stranamente, in qualche modo lo rincuorava.
"Sì, eccolo qui." e dicendo si diresse verso il fratello.

"Questa idea non farà felice nessuno, Thor."
"Da quand'è che segui le regole eh?"
"Da quand'è che tu non le segui?"
In prossimità dell'entrata si sentivano dei passi veloci, poi il silenzio.
"Sappiamo che siete lì dentro. Fateci entrare e vi promettiamo che le vostre punizioni saranno ridotte, altrimenti vi saranno conseguenze maggiori per le vostre azioni, questo è quello che vi manda a dire Odino." ma nessuno rispose. Così improvvisament
e si sentì il rumore di qualcosa che tentava di abbattere la porta.
Thor guardò Loki con un sorrisetto soddisfatto, mentre l'altro aveva uno sguardo che rasentava la perplessità.
"Qualora dovessero mai arrestarci, dirò che è stata tutta una tua idea, almeno andremo insieme ed allegramente nell'aldilà" disse Loki con tono sarcastico.
"Tu non credi che io lo farò veramente, vero?"
"Non penso tu ne abbia il coraggio, dopo quello che è successo con i giganti di ghiaccio."
Il dio lo guardò con aria di sfida.
"E va bene, lo hai voluto tu."
E dicendo questo, azionò lo scettro che avrebbe permesso la loro fuga da Asgard.
Thor e Loki furono immersi da un lampo di luce, ed i due finirono per ritrovarsi sulla Terra.


I due si ritrovarono sdraiati su una piattaforma posta molto in alto.
"Guarda un po' chi abbiamo qui." disse un uomo avvicinandosi a loro. I due alzarono lo sguardo, ed esclamarono insieme un fragoroso
"TU!"
"Sì, io!" esclamò l'uomo, sorseggiando del whisky.
Si trovavano sopra un torre, che riportava, in lettere cubitali e ben illuminate, il nome 'Stark'.


Buonasera a tutti!
Okay, so che pubblico questo capitolo con un ritardo mostruoso rispetto allo scorso. Mi dispiace molto, purtroppo sono stata molto impegnata con la scuola, ma adesso sono completamente libera e senza debiti, quindi avrò tempo da dedicare a questa FanFiction!
Vorrei ringraziare prima di tutto BlackRaven, Cristy_p, Nadir, Laray218, Zeolime e Miry1410 per aver recensito lo scorso capitolo: grazie infinite, non avrei avuto la spinta necessaria per continuare questa storia senza il vostro entusiasmo e le vostre belle parole. Spero che questo capitolo non abbia deluso nessuno di voi, e vorrei aggiungere che il titolo l'ho preso da una canzone di Gwen Stefani.
Vi ricordo che se volete che la FanFiction continui, recensite recensite e recensite! Mi fareste un immenso piacere e mi aiutereste a capire ciò che pensate di quello che scrivo, cosa estremamente importante per me :)
Un abbraccio a tutti voi! Grazie mille a tutti voi e a coloro che hanno aggiunto la storia alle seguite, preferite e da leggere (siete troppi, non riesco a ringraziarvi uno per uno, mi dispiace xD)
Ludovica.




  
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