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Autore: Ludwig10    18/05/2012    6 recensioni
Thor/Loki.
Questa Fan Fiction tratta le vicende che coinvolgeranno Thor e Loki dopo il film "The Avengers".
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Sorpresa, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2- Io e te
2- Io e te.

I due stettero a guardarsi negli occhi per quella che sembrò loro un'eternità. In realtà erano passati solo pochi minuti, quando Thor ruppe quel silenzio con un "Ciao, fratello". Loki scostò immediatamente gli occhi dal dio, girando nervosamente la testa in tutt'altra direzione. Anche Thor spostò il suo sguardo, incurvando il capo verso il basso, e balbettando disse "Sei arrabbiato con me, vero?"
"Arrabbiato? Non direi. Piuttosto irritato dalla tua presenza. Pensavo che tu ed i TUOI genitori stesse felicemente allietandovi della vittoria e della mia reclusione."
"Allietandoci? Loki, ma che dici, lassù stiamo tutti piangendo per averti perduto. Nostra madre mangia a malapena e nostro padre.. beh, lo sai, lui non da mai a vedere la sua sofferenza, ma puoi star sicuro che pianga dentro di sé."
"Avermi perduto? Non mi pare che mi abbiate perduto se mi tenete recluso nei bassifondi del palazzo, dai quali nessuno è mai fuggito." rispose ironicamente Loki. Thor però non era in vena della solita sottile ironia del fratello, e amareggiato, guardandolo negli occhi disse "Sai che non lo facciamo per divertimento. E sai che quando dico perduto, intendo che ti abbiamo perso spiritualmente. Hai idea di quante persone tu abbia ucciso sulla Terra, o di quante avresti potuto? E per quale ragione poi, solo per vendicarti di me?"
"Mi duole deluderti fratello, ma io non credo di essermi "perduto spiritualmente". Forse tu e tutti gli altri non siete mai riusciti a comprendermi appieno. Se ci rifletti bene, ogni essere evita ciò che gli è sconosciuto, è questa è la triste sorte che è toccata a me. Ma sentiti, poi dicono che sono io quello con le manie di protagonismo! Mi spiace dirtelo, ma non gira tutto intorno a te, sai? Esistono altre persone, come me, che tu hai oscurato con la tua arroganza, sfrontatezza..." mentre diceva tutto ciò, Loki stringeva i pugni e digrignava i denti, e alzandosi in piedi le parole uscivano dalla sua bocca come un lamento, come se stesse per crollare per il dolore da un momento all'altro "stupidità e...". Non riuscì a finire la frase. La sofferenza si fece più intensa e al gigante di ghiaccio si annebbiò per un momento la vista.
Quando riaprì gli occhi, Thor era lì: si era precipitato a sorreggere il fratello, che rischiava di finire al suolo, e con fare preoccupato disse "Non mangi da giorni ormai".
Loki non rispose. Era troppo impegnato ad esaminare attentamente ogni singolo tratto del volto del dio del tuono: i lineamenti del viso erano coperti da un po' di barba, che però lo rendeva ancora più bello, le ciocche dei capelli gli cadevano quasi armonicamente sul suo viso perfetto, ma c'era una cosa che preferiva in assoluto. I suoi occhi. Quegli occhi celesti, nei quali si perdeva, e senza i quali si sentiva perso.
Anche Thor si ritrovò a fissarlo: i suoi occhi azzurri gli ricordavano molto quelli di un cucciolo sperduto, che vuole mostrarsi a tutti i costi grande agli occhi degli altri, ma amava particolarmente il contrasto di questi, e della sua carnagione chiara, con il colore nero dei capelli, e questo era per lui ciò che lo rendeva così bello.
Thor e Loki si scambiarono uno sguardo intenso. Senza accorgersene le loro labbra si sfiorarono, e il tutto sfociò in un bacio appassionato. Thor afferrò fra le mani la testa di Loki, e la premette contro la sua, mentre l'altro, tenendogli saldamente le spalle, lo avvicinava verso di sè. I due si desideravano, e questo era ben evidente. Forse troppo, è fu proprio per questo motivo che Loki si staccò bruscamente dal dio e, guardandolo, disse "Cosa sto facendo?". Thor rimase anche lui per un attimo confuso, non riuscendo a replicare, così il gigante di ghiaccio si alzò di scattò, andando verso l'altra parte della stanza. A questa reazione il dio si girò verso di lui e, guardandolo, disse "Penso nulla di sbagliato".
"Nulla di sbagliato, dici? Ho baciato il mio peggior nemico. Ho baciato te!" Mentre diceva questo, Loki era disorientato. Thor comprese subito che non stava dicendo quelle parole con cattiveria, ma solo perchè era confuso. E come dargli torto, in fondo anche lui lo era, non riusciva a capire cosa fosse accaduto, ma nonostante tutto nessuno dei due sembrava riuscire ad ignorarlo. Avevano provato un forte sentimento in quel momento, che sarebe stato difficile cancellare così facilmente. Ma purtroppo loro ancora non ne avevano compreso l'importanza. Così Thor si rialzò da terra e si diresse verso la porta, la aprì e, guardando per terra, forse perchè non aveva il coraggio di varcare la soglia o perchè non intendeva quello che diceva, disse "Allora è meglio che facciamo finta che nulla di tutto ciò sia accaduto. Ci vediamo, Loki".
Attraversando la porta intravide Loki che, seduto, ed immerso nei suoi pensieri, guardava un punto fisso della parete senza dire nulla.

Thor salì le scale nervosamente, e cercando di fare chiarezza, uscì dal palazzo per prendere una boccata d'aria fresca. Mentre rifletteva su ciò che era appena successo, sentì Odino e sua madre, Frigga, che parlavano.
"Non credo sia una buona idea. E' pur sempre nostro figlio!"
"Sì ma ha tradito le nostre aspettative, tutta la fiducia che gli abbiamo dato!" disse Odino, con tono amareggiato.
"So che dobbiamo dare il buon esempio, ma... non è un po' eccessivo?" singhiozzò Frigga.
"Duole anche a me, lo sai. Ma purtroppo la decisione è stata presa. Domani faremo giustiziare Loki nella pubblica piazza, è deciso." e, con occhi disperati, si diresse con fare nervoso verso le sue stanze, mentre Frigga, singhiozzando, lo seguì in silenzio.

Loki intanto si era affacciato alla finestra, ripensando alle parole del dio, e constatò fra sè e sè che sarebbe stata la cosa migliore fingere che non fosse accaduto nulla. Ma chissà per quale ragione questo non lo fece di certo sentire meglio, e bruscamente cominciò a camminare per la stanza. D'un tratto sentì dei passi molto violenti che si avvicinavano alla sua cella, la porta si aprì e per la seconda volta apparve Thor, che con voce affannata e preoccupata disse "Devo portarti via da questo posto."
"Cos-"
"Non c'è tempo da perdere, ora o vieni con me o morirai!"
"Cos'è, un qualche ricatto sadomaso? No grazie, passo." disse Loki mettendo le mani in avanti e girandosi dall'altra parte.
"Non lo capisci, Loki, i nostri genitori progettano di ucciderti DOMANI!"


Et voilà, ecco il secondo capitolo! :D
Spero che vi piaccia, so che qualcuno di voi forse si aspettava più di un semplice bacio, ma volevo chiarire che io non voglio rendere le cose.. semplici, diciamo. Nel senso che io credo che per piacerti davvero una coppia, debba esserci un percorso dietro, ed io voglio intraprenderlo, voglio farvi immergere più profondamente in questa coppia, magari non so facendo le cose un po' più con calma, ma dandogli un senso, non scrivendo una fan fiction tanto per (se volete potete mandarmi anche a quel paese, non mi offendo).
Vorrei ringraziare le persone che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie davvero, mi ha dato la voglia di andare avanti con la storia essendo questa la mia prima fan fiction. Ed anche quelle che l'hanno aggiunta alle seguite, grazie mille, spero di non deludervi!
Vi chiedo solo di continuare a recensire (o cominciare a farlo), mi aiuta molto e mi da la voglia di continuare la fan fiction. Un saluto, alla prossima!
Ludovica.


















  
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