Prese la mia mano,guardandomi intensamente negli occhi.
Vedevo sfocato,non capivo nulla. Non era stata una buona idea esagerare con la vodka in una festa del genere.
La mia migliore amica era sparita-non si sa dove- e io mi ritrovavo con un ragazzo che mi stringeva la mano e mi aiutava a non cadere.
Nella poca luce della stanza riuscivo a vedere solo i suoi occhi. Emanavano talmente tanta brillantezza che tutte le stelle ne erano invidiose.
Mi accarezzava lentamente le guance arrossate e con la mano libera mi accarezzava la schiena. Mi sentivo al sicuro nelle braccia di un perfetto sconosciuto.
Nella frazione di un secondo le sue morbide e calde labbra si adattarono alle mie.
Era un bacio lento,pieno di emozioni. Di lì a poco le nostre lingue cominciarono a sfiorarsi,rincorrersi in una danza lenta,ma passionale.
Cominciò a sfilarmi dolcemente il vestito accarezzando con le sue mani la mia schiena,facendomi rabbrividire ad ogni contatto.
Gli sbottonai la camicia per cominciare a sfiorare il suo petto muscoloso.
Con delicatezza estrema mi poggiò sul letto della stanza e si adattò sopra di me.
Mi sfilò abilmente il reggiseno e io feci lo stesso con i suoi jeans. Mi accarezzò dolcemente il seno, tremando.
Prese a baciarlo nel modo più delicato possibile.
Prese a baciarmi il ventre e – avendomi sfilato anche le mutandine-posò un altro dolce bacio sulla mia intimità.
C’era solo dolcezza in quei gesti. Niente volgarità,solo amore.
Gli tolsi i boxer-sentendo la sua erezione contrò il mio interno coscia- ed entrò sicuro in me.
Si muoveva lentamente,non voleva farmi male. Presi a baciargli il collo e ad accarezzarlo. Si sfilò da me e poggiò la testa sul mio petto.
Non avevo ancora visto il suo viso,solo i suoi occhi dato il buio che vi era nella stanza. Mi ero innamorata del suo sguardo, della sua dolcezza.