Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Laura00    22/06/2012    1 recensioni
Ci sono altri due tipi di mondi oltre al nostro.
Il primo è il mondo degli angeli, sulle nuvole, di cui Asastra, una ragazza di 16 anni ne fa' parte. Il suo desiderio era vincere, ma grazie ad un demone, Ailen, capisce che demoni e angeli sono allo stesso equilibrio. Il secondo mondo, è proprio quello dei demoni.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Due mondi diversi.
Milioni di anni fa', il mondo era in guerra. Asastra era una ragazza di 16 anni. I suoi occhi, limpidi, celesti, mentre i suoi capelli biondi. Lei era un angelo, nata sulle nuvole. Sua madre era morta un anno fa' e suo padre solo tre mesi fa'. Quel luogo era orribile. Lavoro era l'unica parola che esisteva. Coloro che abitavano li, avevano un capo, lui era Lorveg, il suo posto era al trono sospeso tra' le nuvole. Asastra era forte, astuta e molto attenta a tutto. Amava combattere e li veniva facile. I suoi compagni erano forti, si, ma lei continuava a credere di essere la migliore. La sua amica era Joarin. Parlavano sempre insieme, specialmente all'ora della pulizia. Il cuore di Asastra si spezzò in due piccole parti quando seppe che l'amica era morta in battaglia. La sua vita, da allora, non era più stata la stessa, non parlava più con nessuno, odiava combattere e odiava i demoni.. coloro che l'avevano uccisa. Una notte, l'altro mondo ( quello dei demoni ) attaccò il loro. Lorveg ordinò a tutti di andare in attacco. I compagni di Asastra si misero subito al lavoro ed andarono contro i demoni, degli esseri spietati, pieni di odio, senza cuore. Asastra prese la sua spada e attaccò. Non aveva voglia di uccidere, ma era l'unica cosa da fare. Qualcosa però, riusciva a distrarla da tutto quel sapore di vendetta, tutto quell'odio verso i demoni, era un ragazzo, poco più alto di lei, dai capelli neri e gli occhi color miele. Si avvicinò abbassando la spada e lasciando che gli altri combattessero anche per lei. - e tu chi sei? - chiese con voce tesa, era un demone, il suo aspetto non era infatti dei migliori, era fermo però, non aveva nessuna voglia di combattere, o almeno sembrava. - io sono Ailen, tu? - chiese, - perchè non combatti? potrei anche ucciderti - esclamò Asastra abbassando le soppracciglia, - questo mondo fa' schifo, perciò sei libera di scegliere, puoi uccidermi e lasciare che il mio sangue porti a un'altra morte inutile, oppure andartene e lasciare che mi uccida qualcun'altro dei tuoi amici, in uno dei due modi, tanto, morirò no? -, era strano il suo modo di pensare le cose, doveva essere successo qualcosa di orribile dato che non voleva più uccidere. Asastra disse subito: - io non voglio uccidere, sai, anch'io la penso così.. o perlomeno, simile.. -, lui abbassò gli occhi e quando li rialzò disse: - tu non puoi capire quello che succede nel mio mondo, quello che provocate voi. L'odio e il disprezzo è quello per cui viviamo. Quì non ci sarà mai pace, perchè sappiamo tutti combattere ugualmente, nessuno conquisterà mai quello che vuole. La guerra è inutile -, quelle parole fecero taquere Asastra, lei voleva avere un motivo per essere contro di lui, ma non lo aveva. Ailen, aveva ragione, la guerra era inutile. Joarin era morta per niente. Se solo potesse mettere fine a tutto questo.. se solo potesse dare una fine a questa guerra, sarebbe tutto più facile. Quando i demoni si ritirarono, dopo aver ucciso una decina di angeli, Asastra andò dal capo, Lorveg, - cosa vuoi? - chiese lui con voce arrabbiata, - sono venuta per chiederle un favore -, lui si voltò e la guardò per un secondo, - di che favore si tratta, Asastra? -, lei si schiarì la voce e sicura chiese: - mi sembra ora di finire questa stupida guerra, non serve continuare a uccidere persone diverse da noi, che ne dice? -, a quelle parole, Lorveg, si infuriò, - Almin, Voista! - gridò a due dei lavoratori come lei, - cosa succede? - domandarono dopo essere arrivati, - portatela nelle prigioni - esclamò con un perfido sorriso. Loro la accompagnarono fino a laggiù. Le prigioni erano luoghi che Asastra non aveva mai visto prima, erano luoghi segreti, poche nuvole dove stare, e se percaso mettevi un piede dove non vi erano nuvole, rischiavi di caderne sotto. La chiusero li dicendo: - cos'hai fatto? -, - gli ho solo chiesto di finire questa guerra, stiamo morendo tutti, è inutile continuare in eterno, non puoi vincere e nè perdere contro i demoni, siamo allo stesso livello - disse lei. Gli altri se ne andarono senza parole. Asastra si sedette su una nuvola, appoggiando le braccia sulle gambe. Ora basta, era finito il tempo delle sofferenze, Asastra si alzò e si lanciò nel vuoto.
Ailen, era sulla terra, caso fortunato, la vide, si voleva forse uccidere? allora prese il volo verso di lei, le sue ali erano nere, un po' stropicciate, ma resistenti. Riuscì a prenderla per un soffio, e scesero giù. - Ti volevi uccidere? - chiese lui, - perchè mi hai salvata? potevo morire e vivere in pace, e poi lo hai detto tu che tanto saremo morti in un modo o nell'altro - rispose lei con voce confusa, era ancora sotto sciok da quel lancio. Lui rise ed esclamò: - questo è vero, però non c'era bisogno di lanciarsi nel vuoto.. -, - perchè hai delle ali? - chiese ricordando che non le aveva, - be, il capo ha voluto che avessimo un vantaggio in più di voi -, "deve essere stato orribile" pensò, ma si rifiutò di dirlo. - Ora che mi hai salvata sono in debito con te, cosa posso fare? - chiese subito, - vieni con me - esclamò.
Asastra capì subito che in qualche modo Ailen aveva saputo che era nelle prigioni e che se sarebbe tornata la', la sua vita sarebbe stata inutile. Allora lo seguii. - Non mi sembra tanto giusto però, infondo, mi stai ancora salvando in questo modo -, lui si fermò e la guardò un secondo, poi disse: - se riesci a salvarti, mi fai solo un favore, così siamo pari -, i suoi occhi divennero lucidi, nessuno aveva mai detto una cosa simile. Arrivarono sotto terra, Ailen, riuscì a far arrivare Asastra in una stanza, era solo terra, sembrava si soffocasse. Per Asastra era l'inizio di un nuovo mondo, l'inizio di una nuova vita, l'inizio di una nuova amicizia.
Continua..
  
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