Tra le zucchine e le mele
Le tue mani si muovono velocemente mentre sistemi la spesa nella dispensa, cercando di mettere tutto; spingi lo zucchero, lo schiacci tra le varie spezie per far posto alle altre cose che hai comprato. Getti uno sguardo al disordine che hai creato e togli tutto, ricominci l’operazione dall’inizio, sapendo che quella benedetta dispensa non servirà mai allo scopo, perché è troppo piccola e perché quando l’avete scelta, lui non ha ascoltato le tue obiezioni. Non ti ascolta mai. Sei così esasperata che non riesci a essere lucida; vorresti mandare Fatture Orcovolanti al sale e anche alla tua testolina, perché sai di aver fatto troppi acquisti. Batti il pugno sul tavolo bianco e decidi di lasciare tutto lì, consapevole che Harry, quando vedrà il disordine, comincerà a borbottare e a scuotere la testa, rimproverandoti di essere così poco simile a tua madre. Non ha nemmeno idea di cosa tu stia passando, non vede il tuo nervosismo, troppo preso da sé e dalla promozione appena ricevuta. Ti costringi tutti i giorni a sorridergli e a stampargli un dolce bacio al suo risveglio, quando sai che entrambi non provate più le stesse emozioni di un tempo. I due adolescenti, quei ragazzi, che si erano baciati di fronte a tutti in Sala Comune, non ci sono più: non sono semplicemente cambiati, ma è come se avessero preso la stessa strada insieme e poi, uno si sia fermato a bere un caffè, mentre l’altro ha proseguito il suo cammino. Tu stai ancora aspettando Harry e lo fai da troppo tempo, vero, Ginny? Quante volte hai detto a Harry che quella dispensa era troppo piccola e che ne serviva un’altra? Quante volte hai chiesto a Harry di rinunciare a una missione perché avevi paura per lui? Quante volte ti ha guardato e ti ha risposto? Il tuo errore è stato pretendere lui. Tutto. Semplicemente tutto. E questo è stato il vero sbaglio. Chiudersi in un solo amore e chiedergli tutto, ma non avere nulla in cambio da lui. È la stessa sensazione di tanti anni fa; quando Harry aveva deciso di andare nella Foresta Proibita senza trovare il tempo di dirti addio. Era riuscito a parlare con Neville e a dirgli cosa doveva fare, e poi ti era passato accanto. Anche se indossava il Mantello dell’Invisibilità, l’avevi sentito, saresti stata capace di riconoscere ovunque l’odore di Harry, l’avevi sognato per così tanto tempo che le tue narici non riuscivano a starne senza. Il tuo corpo aveva cominciato a vibrare, consapevole della grande vicinanza; avresti voluto rilassarti, accasciarti per pochi istanti su di lui, e invece lui ti aveva superata. Non si era fermato, trovando il gesto poco opportuno, o forse non aveva mai pensato di farlo. Tu eri lì, una presenza nella Sala Grande in mezzo a tante persone. Una formichina facile da schiacciare. Non sei mai stata indispensabile per lui, Ginny, ma solo un disegno di carta, immobile e senza spessore, per creare la sua famiglia perfetta, il completamento dei suoi sogni infranti. Hai costruito la tua esistenza intorno a lui, plasmandola come argilla e modellandola secondo i suoi desideri, mettendo in un cassetto i tuoi; non avevano importanza dopotutto, o almeno non per Harry. La terra ha cominciato a tremare sotto i vostri piedi sin da subito. Trema sempre, tutti i giorni. Sei in quella fase in cui sei pronta a lasciare la casa all’istante, appena percepisci la scossa: le scarpe ai piedi, vestita con un maglione abbastanza pesante e il necessario nelle tasche. Sei pronta a uscire, a scappare, prima che tu finisca sotto le macerie del tuo matrimonio. Hai scritto anche una lettera con l’inchiostro rosa e non sai nemmeno il perché di quella scelta particolare. Sai soltanto che avevi scritto, riscritto, strappato, appallottolato tante lettere e poi, quando hai preso quella penna, sei riuscita finalmente a parlare con lui. Non l’avevi mai fatto e la sensazione che hai provato ti ha quasi stordita. Ti sei sentita libera. Anche ora, mentre muovi i primi passi verso l’uscita e respiri piano, creando piccoli sbuffi di vapore. Fa freddo fuori, ma hai il maglione caldo e le scarpe ai piedi. La lettera con l’inchiostro rosa è sempre accanto allo zucchero, tra le zucchine e le mele. Per il titolo si ringrazia la consulenza fantastica di Jaybree che mi ha consigliato di puntare sulle zucchine, ahaha! Questa storia ha partecipato al contest “Nessuno si salva da solo” di PotionFang e si è classificata prima!!! *batti il cinque, Ginny* Ed ecco il suo bellissimo giudizio: Prima classificata: Tra le zucchine e le mele - roxy_xyz Grammatica e Sintassi 9,80/10 Punteggio quasi pieno, se non fosse per qualche virgola fuori posto e un tempo verbale che è scappato dalla consecutio temporum: “Quante volte avevi detto...” sarebbe meglio “quante volte hai detto...” dato che nelle frasi successive, che sono strutturate allo stesso modo, usi il passato prossimo. Stile 5/5 Sullo stile niente da dire. È un testo pulito e scorrevole, senza superflui artifici linguistici, ma non per questo poco accurato. L'uso della seconda persona, poi, permette di immergersi bene nelle sensazioni di Ginny ed è stato davvero una buona scelta. Originalità 9/10 Sebbene i motivi che hanno portato Ginny a “stancarsi” di Harry siano tra i più comuni – incomprensioni, mancanza di comunicazione e di attenzione – hai gestito molto bene la situazione. Non so da dove ti sia venuta l'immagine di Ginny che mette a posto la spesa nella credenza, ma quello è stato davvero un bel punto di partenza! Così come la lettera lasciata esattamente lì, tra le zucchine e le mele appunto. Una scelta molto particolare anche quella dell'inchiostro che ti ha salvato dalla banalità. Credibilità 5/5 La credibilità merita il punteggio massimo. Non è certo raro che in una relazione si vengano a presentare certe dinamiche, perciò non posso che darti ragione e annuire convinta davanti alla tua storia. IC 5/5 Punteggio massimo anche qui. Hai parlato di una Ginny adolescente durante la battaglia di Hogwarts totalmente innamorata di Harry, che sogna il suo odore e saprebbe riconoscerlo tra mille altri, ed è proprio come ce la presenta la Rowling, attenta a ogni cosa di lui, a suo modo. La Ginny adulta è diversa, quasi rassegnata alla piega che ha preso la sua relazione, ma non per questo meno determinata a far sentire la sua voce. Avrebbe potuto andarsene e basta, lasciarlo senza una spiegazione, ma è testarda e convinta di quello che fa, così scrive una lettera ad Harry per dirgli tutto ciò che non è riuscita a dirgli a parole. Uso citazione 5/5 Sulla citazione non ho davvero nulla da dire. È usata molto bene, incastrata perfettamente con le riflessioni di Ginny e il suo personaggio. Totale 38,80/40