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Autore: Niky McGregor    22/06/2012    3 recensioni
questa ff è frutto della mia mente stupida e contorta e parla di come Sam a Dean si ritrovano in Italia, più precisamente a Merano, la mia città, dove gli capiterano cose assurde!!! Visto chè la mia prima ff su di loro, beh siate clementi!! XDXD buona lettura!!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 8

Litigi

 

Le tre ragazze se ne erano andate da dieci minuti e il giovane Winchester stava cercando un modo per liberarsi da quelle corde.

 

Niente da fare, la rossa lo aveva privato di qualsiasi oggetto, telefono e coltellino compresi,

Sconfortato prese a guardarsi attorno e il suo sguardo si puntò su una pietra piuttosto appuntita messa su uno scaffale.

 

Speranzoso mosse la sedia in avanti ma l'unica cosa che ottenne fu di scivolare lui stesso. Ecco ora sì che stava comodo...

 

-Stai zitta stronza!! Tu ci hai messo in questo casino e tu te lo risolvi, io ora vado a liberarlo!!- urlò la voce di Sara. 

 

Sam voltò la testa e vide la mora giungere a passo di carica verso di lui.

 

Ma Gloria era dietro di lei e la prese per i capelli spingendola a terra.

 

-NO FERME!- gridò Monica, gli occhi spalancati.

 

Il ragazzo la vide tentare di avvicinarsi a Gloria ma questa era in preda a una rabbia nera e  con non molta fatica la spinse via, mandandola a cozzare contro uno dei scaffali.

 

-Tu sei proprio pazza!- la insultò Sara, alzandosi e passandosi un amano sulla bocca.

 

-Innanzitutto non mi chiami stronza, puttana e secondo tu non liberi proprio nessuno, hai capito??- la aggredì l'altra di nuovo.

 

Monica non si muoveva più tanto era terrorizzata.

 

Fu un attimo, Sara prese Gloria per i capelli e le assestò una ginocchiata in pancia. La rossa rimase ferma un secondo poi tornò all'attacco.

 

Le spinse contro il muro e poi iniziò a tirarle pugni raffica sul viso e sulla pancia.

 

Ormai Sara non riusciva più a difendersi e anche lei finì a terra. Il volto pieno di sangue e uno sguardo cattivo negli occhi. Tuttavia non proferì parola limitandosi a prendere un fazzoletto da uno degli scaffali bassi.

 

Gloria si sistemò i capelli e si voltò verso Sam, un sorriso soddisfatto a incorniciarle il viso.

 

-Devono capire chi è il capo... per carità le adoro ma certe volte Sara tende a esagerare!- gli disse, di nuovo con voce stridula.

 

Andò verso Monica e la tirò su, porgendole un bicchiere d'acqua.

 

-Scusa tesoro, non volevo reagire così ma tu non dovevi intrometterti- si scusò con voce fintamente dolce.

 

-Ma smettila di trattarmi come una deficiente!! Tu te ne approfitti solo perché non so difendermi, ma io ne ho le palle piene sinceramente!- urlò Monica alzandosi e fronteggiandola.

 

-Oh,bene!- la schernì Gloria – ora vuoi essere indipendente vero? Non ti fanno più comodo i miei soldi allora?- aggiunse poi.

 

Il volto della bionda sbiancò ma la sue espressione determinata rimase lì dove era.

 

-Tu non vali niente Gloria! La gente ti parla solo perchè le fai pena non lo hai ancora capito? Tu non hai più un cuore.. sei fredda,falsa, approfittatrice.. mi avrai anche aiutato con i soldi ma la verità è che lo fai perché hai paura di rimanere sola e sarà quello che succederà se continui a fare così!- ribatte poi, dirigendosi verso Sam e iniziando a sciogliere i nodi delle corde.

 

Questa volta la rossa non reagì... si sedette sulla sedia tenendosi la testa fra le mani e iniziando a piangere silenziosamente.

 

Una volta liberato, Sam si massaggiò i polsi e chiese indietro i propri oggetti.

 

Senza alzare la testa, Gloria indicò lo scaffale sul quale era caduta Monica.

 

Prese tutto e senza voltarsi uscì da quel posto.

 

-Aspetta, Sam!- gridò Monica correndogli dietro.

 

-Che volete adesso?- le aggredì lui.

 

-Po...Possiamo venire con te, vorremo incontrare Dean- spiegò la bionda con tono supplichevole.

 

Sara si era lavata la faccia e stava qualche passo dietro all'amica.

 

-Si, tanto mi dovete dite dove andare, ma la rossa, quella Gloria, non viene.- acconsentì.

 

Entrambe annuirono e Sam compose il numero di suo fratello e attivò la chiamata.

 

-Pronto?- 

 

-Dean? Mi hanno liberato.. dove sei?- lo salutò Sam.

 

-Oh, Sammy, finalmente! Io sono in una specie di piazza con un albero enorme... aspetta c'è un negozio.. ah si si chiama Athesia! Vieni subito così ce ne andiamo!- spiegò il maggiore.

 

-Ok, farò il più presto possibile- annuì Sam, chiudendo la chiamata.

 

-Bene dovete portarmi in una piazza con un grande albero al centro..- annunciò alle due che lo fissavano con un intensità tale che se avesse potuto sarebbe andato a fuoco.

 

-Ah, verso il Duomo! Ok, andiamo ci vuole poco..- rispose Sara, cominciando a camminare.

 

Dopo un po' che camminarono, una ragazza dai capelli neri e lunghi, leggermente mossi, pelle candida e occhi verdi li fermò.

 

-Allora è vero!- esclamò.

 

-Vero cosa?- chiese Sam allarmato.

 

-Tu sei Sam, cioè non Jared, Sam!- disse quella.

 

-Sì sono io....- ribatte lui.

 

-Oh... che bello! Io sono Vanessa e sono una giornalista... io amo Supernatural!- squittì la ragazza spalancando gli occhi.

 

“Ma qui in Italia sono tutte pazze?” si ritrovò a chiedersi Sam

 

 

Ecco qua l'ottavo capitolo di questa storia! XD spero vi sia piaciuto!!

 

So che è più violento degli altri ma l'ho scritto in un momento di frustrazione (le mie sorelline sanno di che parlo) e questo è uscito fuori!!

 

Mando un bacione alle mie sorelline e vi salutoo

Mi raccomando lasciate qualche commentoo!! 

 

Baci baci

TheWinchesterGirl

   
 
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