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Autore: lonely_heart    22/06/2012    0 recensioni
La famiglia che non è famiglia. Una bambina con una grande immaginazione. La violenza. Un orco simpatico - o forse no?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Papà e mamma litigano, come al solito. Gridano forte. Li si sente fino in strada. Ma nessuno vi fa caso. In quel posto, che sia per rabbia o per terrore, è normale sentire urlare adulti e bambini.
Mamma fa la prostituta. E’ fuori tutte le sere. A volte torna a casa in compagnia di qualcuno. Lo fa per mantenere il resto della ‘famiglia’. Papà non lavora. Anche lui però è fuori tutte le sere. Lui vuole i soldi della mamma per comprarsi la droga. Non gli bastano mai. A volte torna a casa ubriaco. Urla forte e butta tutto per aria. Poi picchia la mamma. Continuano a gridare finché uno dei due non cede. Di solito è sempre la mamma.
La bambina non capisce come mai stiano insieme. La sua mamma e il suo papà non fanno altro che litigare. Anche lei è stata picchiata da papà un paio di volte. Niente di grave, tutto passa prima o poi. Quando cominciano ad urlare di solito esce di casa. Ha imparato che è meglio stare alla larga da mamma e papà in certe situazioni.
La bambina se ne va lontano da quel posto che dovrebbe chiamare casa. Si rifugia in un mondo speciale, un mondo tutto suo.
Quando esce di casa diventa un coniglietto. Un piccolo coniglietto bianco. Ma non è solo lei che si trasforma. Tutto in quel posto cupo e triste diventa bello agli occhi della bambina.
I lampioni della luce si trasformano in grandi querce che offrono riparo agli uccellini; la strada consumata diventa un sentiero acciottolato; le case dai muri scrostati e sbiaditi diventano delle meravigliose grotte dove altri coniglietti trovano rifugio. Eh sì, perché il coniglietto bianco non è solo. Ci sono altri coniglietti come lei. E non solo quelli. Ci sono anche i lupi.
Alcuni lupi sono cattivi. Sono grandi e grossi e fanno tanta paura. A loro piace andare in giro per il bosco a spaventare i coniglietti. O altri lupi.
Non tutti i lupi però sono cattivi. Alcuni hanno solo paura.
Al coniglietto i lupi non fanno paura. Lei riesce a camminare inosservata lungo il sentiero. E’ come invisibile. Nessuno si accorge di lei.
A volte si sentono dei colpi fortissimi. Tutti tremano a sentirli. E poi, dopo uno di quei colpi, qualcuno rimane a terra, immobile. Spesso sono i coniglietti ad essere colpiti. Lei ne ha visti tanti distesi a terra dopo quei colpi. Se li ricorda perfettamente uno per uno.
Quando esce la bambina continua a camminare, invisibile, e nessuno vi fa caso. Rimane fuori per ore, finché non fa buio. Ma a lei piace. In quel posto ci sono tante cose da vedere. La bambina, con la sua fantasia, fa sembrare tutto bello.
In fondo al sentiero c’è una grotta. La più bella di tutte. Lei ci va spesso, in quella grotta. E’ circondata da grandi cespugli, dove ci sono sempre un sacco di belle farfalle. Dentro la grotta vive un orco. Ma non è cattivo. La bambina va sempre a trovarlo. Con lui si diverte. Insieme guardano la televisione, mangiano cose buone e si divertono tanto. E’ stato lui che le ha insegnato a leggere e a scrivere. Le ha fatto un po’ da papà. La bambina è tanto felice. Felice, di avere quell’orco simpatico come amico.
A volte però succedono cose strane, in quella grotta. Le luci si spengono e si alza il sipario su un mondo dove non esistono vestiti e vergogna. Lei non capisce bene quello che succede, ma lascia che l’orco faccia quello che vuole, visto che sono tanto amici. Passano intere ore al buio, solo loro due, e succedono cose orribili, che fanno accapponare la pelle. Cose che nemmeno si possono immaginare.
Lei, che è troppo piccola, troppo ingenua per rendersi veramente conto di quello che succede, quando tutto finisce, se ne torna a casa. E di nuovo diventa un coniglietto. Cammina lungo il sentiero, attraversa il bosco, e torna a casa da mamma e papà, che nemmeno fanno caso  lei.
Le sue giornate trascorrono così. Niente scuola. Niente amici. Solo quell’orco simpatico, che molto gentilmente l’accoglie nella sua grotta.
 
Un giorno però la bambina non torna a casa.
Nessuno si accorge della sua assenza. Mamma e papà non lo notano subito. Solo dopo un paio di giorni si accorgono che qualcosa è cambiato. Ma non se ne dispiacciono. Meglio così.
La bambina scompare, invisibile, nella morte come lo è stato in vita. Il suo ricordo aleggia nell’aria per un po’, ma poi si dissolve, come il resto. Non rimane niente. Niente.
Solo quell’orco simpatico – che poi forse tanto simpatico non era – si ricorda di lei per un po’. Ma poi trova un’altra bambina. Un’altra piccola anima innocente. Sola e fragile. Un’altra bambina da amare. E anche lui si dimentica del coniglietto. Quel piccolo coniglietto invisibile che per tanto tempo l’ha considerato uno di cui fidarsi. L’ha considerato l’unico, vero amico.

  
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