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Autore: Rouge_san    22/06/2012    3 recensioni
Maka Albran, diciotto anni. La sua vita cambierà alla sua prima volta a letto con Soul. Lui l'abbandonerà a se stessa in un terribile momento. Da sola la nostra protagonista si ritroverà a contare solo su Kid. Un nuovo nemico si nasconde nell'ombra.La Shibusen sarà a rischio. Soul ormai diventato falce della morte tenterà di proteggere la persona che ama. Tuttavia otto anni di assenza sono molti e quando il nostro eroe ritroverà la sua Maka dovrà fare i conti con qualcosa più grande di lui...Due gemelli indemoniati.
Dal capitolo uno...
L’unico ricordo che avevo di lui, è in loro.
In loro, già. Il mio più prezioso tesoro…I miei due splendidi figli.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'After you, the show must go on'
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Anche se non trovi le parole
hai girato il mondo dentro a un cuore...
anche se puoi perderti a cercare
hai girato il mondo dentro a un cuore
e devi dire grazie a te se resti come sei
dire grazie a te che
non ti lasci mai
anche se non riesci più a dormire
perché non ci credi che è la fine
anche se non puoi ricominciare

hai girato il mondo dentro a un cuore intero  ( Anche se non trovi le parole-Elisa)

-Maka -Soul -Hayate -Yuki

 
 

 
Capitolo 8

 
Ero in camera di Hayate,ma non avevo sonno, quindi continuato a guardare il soffitto.
 «Hai sonno?» Mi disse quel piccoletto.
«No, tu?»
  «Nemmeno…Come conosci la mia mamma?»
«Diciamo che eravamo…Compagni di scuola e di avventure»
   «Lei era una tua amica?»
«Molto di più»
    «Ah, migliore amica,allora?»
«No,non proprio…»
    «Vabbè,da quanto tempo non vi vedete?»
«Da otto anni…»
    «Oh quindi da prima che nascessi io…Mhhh, ok!»
«Quando siete nati tu e tua sorella?»
  «Il 19 Agosto,perché?»
«No,nulla…Senti Hayate, com’è tuo padre?»
«Te l’ho già detto,no? Non lo so com’è»
  «Provi rancore nei suoi confronti?»
«Non proprio, certo, c’è l’ho con lui per averci abbandonati,ma non potrei mai odiare mio padre. Mi chiedo solo se  ci vuole  bene e se non ci abbia abbandonati solo perché eravamo un peso»
  «Tua madre? Tua madre ha un suo ricordo?»
«Si quello si! Ha una foto di papà nel cassetto del suo comodino»
  «E tu e tua sorella non avete mai provato a prenderla?»
«Certo che ci abbiamo provato! Ma sono stati tutti buchi nell’acqua!»
  «Perché?»
«Perché mamma si era svegliata entrambe le volte perché aveva sete, ma quando vedeva me e mia sorella frugare nei cassetti ci riempiva di solletico!»
  «Non mi sembra una punizione tanto brutta»
«Se la vedi dagli occhi di un bambino si!! Quando si è piccoli gli adulti sono più forti, quindi mamma aveva un sacco di assi nella manica! Poi oltre al solletico ci ha riempiti di coccole! Così il giorno seguente quando a colazione ci da il bacio del buongiorno io e mia sorella siamo corsi sul divano! Due volte ci abbiamo provato, poi ci abbiamo rinunciato a prendere la foto, il nemico era troppo forte!»
«Ahahahah!»
«Contento che tu ti diverta!»
«Scusa.  Com’è invece la cosa delle rane?»
 «Oh, bè per quella ho una collezione, vieni!»
Hayate si alzò dal letto, e io lo segui. Aprì l’armadio e dietro ad un ammasso di vestiti c’era un tabellone.
Un tabellone gigantesco, con le letterine magnetiche attaccate.
«Vedi questo?»
  «Ah-Ah»
«io e mia sorella lo abbiamo ribattezzato come “lo scaccia pretendente”»
 «In che consiste?»
«Vicino ad ogni letterina magnetica, che sono tutte in ordine alfabetico, ci sono scritti i nomi dei pretendenti di mamma e il modo e il tempo in cui li abbiamo cacciati di casa»
 Era incredibile, quel ragazzino aveva le mie stesse ide, per non contare la stanza in disordine, uguale alla mia! E se i gemelli fossero i mie figli? No,impossibile! Io non sapevo neanche della loro esistenza, mentre il padre vero sì, suppongo!
«Tu e tua sorella siete dei geni!»
«Lo sappiamo,ma non rilasciamo autografi, siamo ancora troppo piccoli!»
  «Scommetto che non sai fare la tua firma!»
«Guarda che ti metto i ragni sotto il cuscino e non le rane!»
  «Allora dormo,e sai, piccolo dovresti farlo anche tu!»
«In effetti ho un po’ di sonno!»
   «Vedi?»
«Sai,mi piacerebbe che fossi tu, mio padre...Notte!» Ed in un secondo Hayate era bello che andato. Tuttavia, le sue parole mi avevano lasciato pensare. 
Se fossi davvero io loro padre? Otto anni…Io e Maka l’abbiamo  fatto giusto otto anni fa!  Agosto, ci tolgo nove mesi…OTTOBRE!! Ad Ottobre io e Maka siamo andati a letto insieme. Forse c’era una possibilità! Però avevo bisogno di una conferma, e Maka da sola non me lo avrebbe mai detto. Dovevo prendere la foto nel cassetto.
 Avevo sorpassato la camera di Yuki e quella di Kid ,anche se vuota, ad un passo più che normale.
Ero davanti a camera di Maka, entrai.
  Era una stanza, molto bella. La stanza era bianca e grigia, sulla destra c’era una vetrata che prendeva una parete. Le finestre della vetrata erano aperte, e fuori c’era un’enorme terrazzo che si affacciava sul mare. In un angolo a destra c’era un tavolinetto con una poltrona di velluto bianco. Sopra il tavolino in ebano c’era un portatile in ricarica, si vede che Maka lo usava per lavorare.
Infondo da come aveva detto Yuki, lei era una giornalista.
  In centro alla stanza c’era un letto matrimoniale, con le lenzuola grigie e i cuscini bianchi. Sulla sinistra c’era Maka che dormiva serena. Alla destra del letto c’era un mobile con sopra uno specchio a due ante, probabilmente lo utilizzava per tenerci dentro trucchi e roba varia, alla sinistra invece ecco il comodino. Mentre dietro di me ‘era una porta che portava ad un bagno.
Cercai di fare silenzio, andai alla sinistra del letto, vicino al comodino. Cercai di aprire i cassetto, quando mi sembrò che qualcosa mi osservasse. Mi voltai e vidi due smeraldi brillare senza sosta nella notte.
«Che cosa stai facendo,maniaco!»
  Si era alzata e mi aveva chiuso le mani nel cassetto.
«Ahia!!! Che dolore!!»
  «Così impari a guardare nei cassetti altrui, e ora fa silenzio e tornatene in camera o finiremo per svegliare i bambini!»
«Ecco, giusto, proprio di questo ti volevo parlare, dei Tuoi figli! Anzi,no del loro padre!»
  «Ebbene? Che vuoi sapere?»
«Chi è?»
  «Non ti interessa!»
«Oh, invece tu me lo dici! Perché se no io non me ne vado di qui!» Le ero saltato addosso come un’animale, ma volevo risposte, e le avrei ottenute!
«Togliti! Guarda che sei in una posizione favorevole per le mie gambe!»
  Guardai in basso e vidi la sua gamba destra molto vicina ad un punto molto delicato!
«Non lo farai, vero?!»
  «Oh, scommettiamo?»
Il calcio arrivò dritto e doloroso. Colpito in pieno,però! Che Dolore! Voleva la guerra? E proprio guerra avrebbe avuto!
 Dopo essermi leggermente ripreso mi diressi verso il bagno, presi il bicchiere che Maka usava per tenere gli spazzolini , lo  riempii d’acqua gelida e gli lo versai addosso!
«Ahhh! Ma sei matto?! Mi farai prendere un raffreddore, cretino!»
  «Per un po’ d’acqua tutta sta scena? Io allora? Cosa dovrei dire dopo quel calcio? Ti posso assicurare che faceva più male rispetto a due gocce d’acqua!»
  «Quanto sei noioso! Che vuoi sapere?»
«Chi è il padre dei gemelli?»
   «Non te lo posso dire, va bene non me la sento!»
«Sai vero che se non me lo dirai tu, lo scoprirò da solo»
   «Si»
«Dimmi solo perché li ha abbandonati»
  «Lui non sa di loro»
«Tu, lo ami?»
   «Immensamente. Nonostante tutte le sofferenze che mi ha causato lo amo ancora»
«Lo hai più rivisto?»
   «Si,da poco…»
Sentire quelle parole era stato come  ricevere una pugnalata al cuore.  L’avevo persa per sempre, la lontananza non rafforza per nulla l’amore,anzi lo distrugge.
«Vabbè, vado ad asciugarmi..»  dette quelle parole, Maka scivolò e si ritrovò addosso a me.  Il suo seno era lontano qualche millimetro dal mio naso. Iniziò a uscirmi qualcosa dalle narici, che mi metteva visibilmente in imbarazzo.
«Ehi, Soul ti esce il sangue dal naso!»
  «Eh, come?»
«Vieni qua»
Prese delicatamente la mia testa e la mise sulle sue gambe, e con un fazzoletto iniziò ad asciugare il sangue.
  «Sei davvero un caso perso!  Il lupo perde il pelo ma non il vizio,eh?»
«Ė perché tu sei sempre più bella che il sangue esce!»
Sul suo viso si era creato un live accenno di rossore, forse non era vero che l’avevo persa. Non so chi è il padre questo è vero,ma posso essere io come un altro. Forse avevo una possibilità!
«Perché mi dici queste cose?»
  «Che intendi?»
«Mi fai di nuovo credere di essere speciale! Mi fai sentire la  persona più felice del mondo e poi mi abbandoni!»
  «Non era mia intenzione  abbandonarti quella sera…»
«Sta di fatto che mi hai lasciata lo stesso»
 Mi sentivo l’uomo peggiore del mondo, un verme. Come avevo potuto?
 «Io ti chiedo scusa…»
  «Tu non hai alcuna colpa, sono io che..»
«No! Tu sei un’ospite e io ti sto facendo venire il latte alle ginocchia ,s-sono monotona,scusa»
«Io mi scuso con te per tutto il dolore che ti ho inflitto»
Una cosa che non credevo possibile accadde. Mi prese delicatamente il viso e lo portò al suo, baciandomi appassionatamente per qualche istante. Ero felicemente sorpreso.
«Quanto ho desiderato che mi dicessi quelle parole»
  «Perché,mi hai ba..»mi zittì con il dito.
«Non è importante. Ora voglio solo averti al mio fianco, per una volta dopo otto anni voglio averti al mio fianco»
Ci sdraiammo  sul letto e ci addormentammo l’uno tra le braccia dell’altro.
 La mattina dopo, non avevo fra le braccia la mia Maka, bensì la piccola Yuki.
«Buongiorno Soul!»
   «Che ci fate voi due qui?»
«Diciamo che volevamo fare i terzi in comodo!»
 «Ragazzi che ci fate qui?»
  «MAMMA!» Gridarono all’unisono i gemelli.
«Forza, a fare colazione!»
«Sii!!»
«Per me latte e biscotti»
  «Va bene, per te Yuki?»
«Latte e cereali!»
  «Forza,ragazzi, scendete»
«Ok,mamma!»
 «Buon giorno, Soul»
«Buon giorno,Maka»
  «Tu che vorresti per colazione?»
«Caffè,grazie»
Scendemmo anche noi in cucina, e dopo la colazione Hayate sentenziò:
«Mamma ti ricordi dei ricevimenti e delle pagelle?»
  «Ah, mamma ti ricordi che mi devi far fare il vaccino?»
«C-COME; OGGI?»
  «Si,mamma, oggi!»
«Ok, ho capito… Yuki, io e te andiamo a fare il vaccino! Hayate, tu vai con Soul a prendere le pagelle!»
«Cosa? E c-cosa dico alle insegnanti?»
  «Non lo so di loro che sei suo padre!» Disse indicando Hayate
«M-Ma Kid ? Non aveva lui quell’appellativo?»
   «Lui dice sempre di essere lo zio! Loro non hanno mai visto il padre!» Disse correndo su e giù mentre si metteva un paio di scarpe.
 «I-Io non so se…»
«Buona  fortuna! Noi vi raggiungeremo il prima possibile!» Disse mentre lei e sua figlia uscivano a prendere l’auto.
Quando uscirono dal parcheggio e svoltarono l’angolo,  capii he ero fregato. Come mi sarei comportato davanti alle loro insegnanti?
Spazio Autrice:
Io: Sapete oggi le mie cugine sono venute a trovarmi e ho fatto leggere loro la ff...
Maka: Ebbene? Che ne pensano?
Io: Soul è fara i personaggi più odiati, anzi no, mi correggo è il più detestato di tutti!
Soul: Ma come?
Io: Mentre i gemelli sono risultati più apprezzati insieme a Kid!
Kid e i gemelli: Davvero?! Che bello!
Io: Vabbè, nel prossimo capitolo vedremo Soul alle prese con gli insegnanti di Hayate, e verrà a conoscenza di un grande segreto, come la prenderà? After You capitolo 9! Non perdetevelo!



 

  
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