~Tate~
Torno in seminterrato con il sorriso stampato sul volto. Forse Emily sarebbe stata colei che mi avrebbe fatto dimenticare Violet una volta per tutte.
Emily. Non riesco a smettere di pensare al suo magnifico sorriso, al modo in cui mi guardava. No, non posso essere innamorato di Emily.
Perchè lei è viva e io non lo sono più dal 1994. Ma se lei morisse potremmo stare insieme. No, non voglio pensare a queste cose.
Gironzolo per il seminterrato con aria sognante mentre canticchio canzoni d'amore.
Arriva Violet.
-Che stai facendo?- chiede, squadrandomi.
-Niente- rispondo, freddo. Era la prima volta che rispondevo a tono di fronte a Violet. Grazie ad Emily.
-Hai visto la nuova famiglia? Quella stronza di Emily ha pensato di buttare i miei CD-
-Io ho visto te mentre facevi finta di strangolarla in cucina. E lei non è una stronza, chiaro?-
-Uh, a qualcuno piace Emily- canticchia Violet.
-Già, mi piace. Vorrei baciarla, coccolarla. Vorrei essere il suo ragazzo. Non vorrei solo scoparmela, come ho fatto con te-
-Vaffanculo, Tate- dice con voce tremante, con le lacrime agli occhi. Violet sparisce davanti a me. Che sensazione magnifica.
Era vero quello che ho detto su Emily o cercavo solo di far incazzare Violet? Sì, pensavo davvero a me e Emily fidanzati.
***
Mi sistemo sulla poltrona nello studio di Lauren. Sono passati due giorni dall'ultima seduta.
-Allora, Tate, come stai?- mi chiede Lauren.
-Benissimo. Talmente bene che penso di non aver più bisogno di aiuto-
Lauren sorride.
-Cosa te lo fa dire?-
-Ho conosciuto una ragazza. Penso che mi piaccia davvero. È così diversa da Violet. In realtà quando sono con questa ragazza mi dimentico totalmente di Violet-
-Dimmi, Tate... posso sapere chi è questa ragazza misteriosa?-
-Ehm, non credo che le piacerà saperlo-
-È mia figlia Emily?-
-Come fa a saperlo?- chiedo, sorpreso.
-Una donna certe cose le capisce. Ieri ho visto come la guardavi, e ho visto come lei guardava te. Secondo me stareste bene insieme-
-Anche secondo me, signora Johnson-
Violet appare alle spalle di Lauren. In mano ha un foglio che dice: Fuori, ora. Voglio parlarti.
-Tate, sabato è il compleanno di Emily e tu sei il suo unico amico adesso. Ti va di venire qui a cena?-
-Ne sarei onorato. Un'ora è passata, posso andare?- Lauren annuisce e io esco velocemente per andare a sentire che vuole Violet.
Vado a cercarla e la trovo in cucina insieme a Moira che sta preparando la cena.
-Che vuoi, Violet?-
-Moira, puoi lasciarci soli?- chiede Violet. Moira annuisce ed esce dalla cucina.
Violet è diversa. Indossa un succinto abito nero con una grande scollatura e un paio di scarpe rosse col tacco.
Si siede sul tavolo della cucina e mi attira a sé.
-Cosa vuoi?- chiedo, distogliendo lo sguardo.
-Voglio risolvere. Dai, noi litighiamo un momento e ti vai a sbavare dietro a Emily Johnson? Oh, Tate, non ci si comporta così-
-Tu mi hai lasciato, Violet. Mi hai detto di sparire. Io ti amavo, ma ora basta. Ho sofferto troppo per te e ora ho la possibilità di essere felice con una ragazza meravigliosa-
Mi allontano, Violet si alza e mi segue.
-Tu sei mio, Langdon-
-Ero tuo-
-Se non posso averti io, non ti avrà nessuno-
-Tu non mi vuoi... tu vuoi che io non stia con Emily-
Violet scoppia a ridere.
-Pensi che lei voglia stare con te? Ma anche volendo, non potreste avere una relazione normale e tu sai perchè-
-Troveremo un modo. Ora vattene-
Emily entra nella stanza e Violet scompare. Appena mi vede sorride in modo così dolce e allegro che non posso fare a meno di andare da lei e abbracciarla. Ricambia calorosamente. -Sorpresa- le sussurro -sono tornato per te- Emily ride.
-Mai avuta sorpresa più bella, Tate- dice, prendendomi la mano. La stringo, felice. È così calda. È calda perchè è viva, e io non ho contatti con i vivi da tempo.
Violet è dietro Emily e ci sta squadrando. È in quel momento che mi avvicino ad Emily e la bacio dolcemente; non perchè c'è Violet, ma perchè me lo dice il cuore.
Angolo Autrice!
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Baci, G.