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Autore: ferao    23/06/2012    8 recensioni
Raccolta di missing moments di "Una brezza lieve"!
***
#1: Erano ridicoli, tutti e tre: lei, lui e la situazione in cui si trovavano.
#2: Ci incastriamo alla perfezione, pensò per tutto il tempo che durò quel lungo bacio.
#3: Non pensava ad altro, nemmeno mentre l’odore di lei lo avvolgeva.
#4: È il primo giorno ed è come se ne fossero passati mille.
#5: La amava. La amava da morire.
#6: E tutto ricominciava da capo.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Percy Weasley | Coppie: Audrey/Percy
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Una brezza lieve'
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#5: La paura




La amava. La amava da morire.
Amava il suo odore, i suoi capelli, la sua pelle. Amava le sue labbra. Amava le sue mani che lo accarezzavano nel buio, amava le sue gambe che gli stringevano i fianchi. Amava i suoi sospiri, la sua voce, amava starsene tra le sue braccia senza pensare a niente se non a quanto amava ogni singola parte di lei.
Sono tuo. Prendimi. Fa’ di me quello che vuoi.
Si morse la lingua per non dirlo ad alta voce. Era un pensiero così ridicolo e melenso che avrebbe fatto ridere persino Audrey – che in genere non aspettava altro che Percy le dicesse almeno una parola tenera. Frasi come quella erano inflazionate, sfruttate fino all’osso dalla letteratura e dalle arti; pronunciarle nel ventesimo secolo non aveva più molto senso, si rischiava solo di passare per sciocchi.
Eppure era esattamente ciò che Percy pensava e sentiva. Niente di meno.
Chiedimi quello che vuoi. Sono tuo.
Se qualche mese prima gli avessero detto che si sarebbe sentito così, che avrebbe pensato quelle cose, di sicuro Percy avrebbe fatto una smorfia amara e abbassato lo sguardo, rimuginando su quanto fosse impossibile il verificarsi di un’eventualità del genere.
Lui non era in grado di provare sentimenti di quella portata; tantomeno era probabile che esistesse qualcuno pronto a ricambiarlo.
E invece.
Farò tutto quello che vuoi. Farò qualsiasi cosa per te.
Ciò che maggiormente stupiva Percy era il fatto che, alla fin fine, non c’era un motivo per cui avrebbe dovuto pensare quelle cose. Non un motivo razionale, almeno.
Voleva solo… che Audrey fosse felice. Tutto lì. Non aveva doppi scopi né interessi in gioco, non avrebbe ottenuto nulla in cambio; anzi, al contrario, di certo avrebbe dovuto sacrificare qualcosa – forse se stesso.
Eppure non gli importava. Tutto, dai suoi interessi fino alla sua completa esistenza, sembrava tremendamente irrilevante rispetto alla felicità di Audrey. Non c’era nulla che non avrebbe potuto fare per lei.
 
Prendimi. Fa’ di me quello che vuoi. Sono tuo.
Percy amava Audrey, da morire; avrebbe fatto qualsiasi cosa gli avesse chiesto. Anche cambiare. Anche chiedere scusa. Anche tornare indietro.
Lo avrebbe fatto senza nemmeno pensarci. E questo lo spaventava.
 
Forse era meglio non parlarle della sua famiglia. Non per il momento, almeno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Rimase solo con la sua stupida paura, come quel pomeriggio. L’idea di parlare a Audrey della sua famiglia lo fece rimanere muto, come se un tremito interiore gli impedisse di parlare e gli legasse la lingua e il cuore. Il suo cuore.
Un cuore d’asino, sempre e comunque.
(“Una brezza lieve”, capitolo 17)








 
 
 
 
 



Ma salve, cari! Ben ritrovati!
Dunque, come avete visto questo missing moment non è un vero e proprio missing moment: più che altro, volevo dare un senso al motivo per cui Percy non si confida con Audrey circa la sua situazione familiare. Ne avevo già parlato nel capitolo 17, dove dicevo che Percy non ne parla con Audrey perché non si sente pronto ad affrontare quell'argomento e perché, in generale, gli manca il coraggio; qui ho approfondito ulteriormente la questione: Percy non ne parla perché ha paura che Audrey lo convinca a fare marcia indietro, a tornare sui suoi passi e di conseguenza a fare qualcosa che non vuole. Un po' cervellotico, ma ehi, è di Percy che stiamo parlando.
Spero vi sia piaciuto. Se no, è colpa dell'ispirazione, che invece di mettermi in mente situazioni nuove e originali - possibilmente riguardanti ALTRI personaggi - mi fa pensare a questi due, a UBL e a tutto ciò che li riguarda. Uff.

Grazie come al solito ad Agne e anche a Charme, le quali sono due delle poche persone al mondo in grado di ridarmi fiducia in me stessa.
A presto, e grazie di aver letto!
Sempre vostra
Fera
   
 
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