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Autore: Freccia_9    23/06/2012    6 recensioni
Pensieri sull'eclissi di un'amicizia. Cosa sei ora? Tornerai?
L'eclissi dura ormai da un anno, e non accenna a finire.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai non credo più in te. O meglio, non credo più in noi. Ci ho messo un po'. Non è stato affatto semplice.
Quel pomeriggio di ottobre l'aria profumava d'autunno. La frase con cui hai scelto di lasciarmi è stata “tu per me non esisti più”. Mica stronzate. Un'anno di amicizia sparato via così. Totalmente disintegrato. Non sono rimaste neanche le macerie, neanche una minima briciola a ricordarci che io e te una volta eravamo qualcosa, assieme. Hai tirato fuori il pulsante “reset” della tua vita e POOF, ecco nuovi amici, nuove risate, nuovi abbracci.
Siamo arrivati a fine partita ed hai fatto le sostituzioni. Hai tolto chi era stanco. O meglio, chi ti aveva stancato.
Che poi, in fondo, mica siamo stati male? Dai, dimmi la verità. Eravamo carini, almeno questo.
Tu, con i tuoi capelli rossi e gli occhiali che ti ostinavi a tenere sempre. Perennemente immersa nel tuo mondo. Le T-Shirt dei tuoi cantanti preferiti, le mille Converse, la camera tappezzata dei disegni dei Green Day. Le videochiamate fino a Palermo.
Io, con le mie mille paranoie e fissazioni, la voglia di cambiare il mondo. L'inspiegabile convinzione che se fossi stato simile a te non ci saremmo mai separati.
Ma tu avevi bisogno di me, non di un'altra te.
Però io non sono riuscito a cancellarti. Ti penso ancora. Tanto. Troppo. Continuo, spinto da una forza che non controllo, a modificare i miei spostamenti per riuscire ad incrociare il tuo sguardo. Com'è stupido,eh? Eppure non me lo risparmio mai.
Ti penso soprattutto di sera, prima di addormentarmi. Il riflesso dei tuoi occhi mi brilla nella mente, e mi soffermo a riflettere su cosa ci ha portato a questo punto. Ragiono sui perchè e sui per come, salvo poi arrivare sempre alla stessa conclusione: doveva succedere, punto.
Probabilmente è solo un tentativo di autoconvincermi che senza tutti i miei errori sarebbe finita comunque. Più volte mi sei comparsa anche in sogno. Non scherzo. Eri lì. Col tuo faccino da bimba. Era lì anche quella macchiolina rossa sotto l'occhio sinistro che rappresenta ancora oggi la mia idea di tenerezza. Era lì il tuo fottuto sorriso che mi ferma il cuore. Quello è sempre stato da qualche parte nella mia testa. Ed eri sempre lì per perdonarmi, riaccogliermi tra le tue braccia. Non ti dico che trauma quando mi sono svegliato.
Mi chiedo se di tanto in tanto parli di me. O almeno mi pensi. Mi rifiuto di pensare che io ti manchi.
Che ti manchi l'odore della pizza al piatto comprata sotto casa con cui facevamo merenda.
Che ti manchino i tuoi che ci accompagnano al cinema e poi mi pagano anche il biglietto.
Che ti manchi la mia testa sul tuo grembo mentre guardiamo un film sul tuo divano.
Che ti manchino gli abbracci prima di risalire a casa.
Che ti manchino i fogli scritti coi pennarelli scarichi.
Che ti manchino le magliette che mi regalavi.
Che ti manchino le magliette che ti disegnavi.
Che ti manchi arrivare a Pescara in bici.
Che ti manchi la mia testa sulla tua spalla in autostrada.
Che ti manchi Piazza San Pietro o Roma in notturna.
Che ti manchi la nostra espressione mentre vedevamo John Lennon farsi fare un pompino.
Che ti manchi portarmi la camomilla prima di andare a letto per paura che non dorma.
Che ti manchino i 5 chili di Nutella in Autogrill. I pop-corn che ci facevamo quotidianamente.
Che ti manchi arrabbiarti per le mie stronzate e perdonarmi dopo due giorni, ma sempre con lo sguardo da mamma severa.
Che ti manchino i supplì-matrioska.
Che ti manchi l'immagine di me che steso sul parquet gioco a calcio col tuo cane.
Mi piaceva il tuo cane. Ce lo hai ancora? Dimmi di si.
E le cuffie verdi della WESC? Hai ancora anche quelle
Mi piacerebbe sapere qualcosa di te. Oramai sto finendo col pedinare anche i profili Facebook dei tuoi amici, dato che tu mi hai bloccato. Loro con me sono piuttosto gentili. Non gli hai detto cattiverie su di me? Immaginavo di si. Ma magari le hai tenute tutte per te, non sei mai stata troppo espansiva.
Ma, tornando a noi, devo dirti una cosa. Il tuo ragazzo mi è antipatico. Forse perchè in un certo senso ha rubato e distrutto il mio posto come unico uomo della tua vita.
Ricordi quando dicevi che non dovevo scoraggiarmi, che non dovevo lasciare che nessuno mi impedisse di essere quello che sono, che dovevo sempre credere in me stesso?
Eri la stessa persona che mi ha eliminato? No. O forse si. Forse sono cambiato io.
Forse i miei complessi perenni di essere quello sbagliato dei due, sempre quello non all'altezza che doveva rincorrere e prendere esempio da te mi ha portato ad annullarmi. A polverizzare le mie particolarità per diventare uguale a te. Ma tu non volevi un sosia, e avevi ragione. Mi stancherei pure io a stare ogni giorno con una persona identica a me, sai che rottura.
Tu avevi bisogno di quella forza che io cercavo proprio in te. Il cane che si morde la coda.
Ti prego, per favore dimmi che non è tutto finito. Dimmi che ho un'altra ultima possibilità. Che l'1% del tuo cuore è ancora libero per me. Sorridi ancora mentre cammini verso di me.
Il tuo sorriso mi ha sempre scosso. Neanche quando Paolo Maldini ha alzato la Champions League ad Atene nel 2007 ho sentito battere così forte il cuore nelle orecchie. Ancora oggi, quando ti vedo ridere mi si stringe lo stomaco.
Vorrei correrti incontro e dirtelo, che mi manchi. Vorrei dirti che la bicicletta è ancora pronta, e che abbiamo una pedalata dentro la fontana de La Florida ancora in sospeso. Magari l'avrai fatta. Col tuo ragazzo. O col tuo nuovo migliore amico.
Dimmi che lui non è simpatico come me. Dimmi che faresti volentieri a cambio e mi faresti tornare. Non mi importa nulla, ti perdono. Non preoccuparti. Ti perdono di ogni cosa. Però tu aprimi ancora la porta di casa con la maglia dei Ramones e gli shirts, ti prego. Scrivi ancora 200 volte “tanti auguri, ti voglio bene” sul cd di Awesome As Fuck.
Mi farai mai esistere di nuovo? Se ci incontreremo tra 3 anni mi guarderai ancora negli occhi serrando i denti? O peggio, passerai oltre come fossi un fantasma? Non lo so. Non sono mai stato bravo a provare rancore. Lo sai, sono un tipo buono di natura.
Eri così buona anche tu, così dolce. Ti ho fatto tanto male da farti diventare perfida? Scusa.
Davvero, credimi. Non ti ho mai voluto male. Non te ne vorrò mai, per alcun motivo al mondo.
Tu mi hai cambiato la vita. Sarebbe ridicolo cancellare tutto ciò che provo.
Eppure tu lo hai fatto. Forse sono stupido io. Si, sono sempre stato troppo buono.
Non riesco a non esserlo.
Vabbè ora sto delirando, penso che chiuderò.
Solo un'ultima domanda.
Fran, quanto cazzo è lunga quest'eclissi? Ricorda che io sarò qui seduto ad aspettare la luce.
Fino in fondo.


P.s.: Quando torni porta della cedrata, l'attesa mi mette sete.

 


Ragazzi, ho un messaggio per tutti voi. DITE SEMPRE LA VERITA'. Per qualsiasi cosa, state certi che la verità è la cosa giusta. Non mentite a chi volete bene, e non pensate che esistano bugie a fin di bene. Esisono bugie e basta, e per il vostro bene, evitatele.

Comunque, Fallin si becca la seconda dedica di fila :3 Se la incontrate mentre recensisce storie a caso su EFP ditele che è una delle persone più forti che abbia mai conosciuto e che le voglio bene, ma non ho il fegato di dirlo davanti al suo faccione c.c
  
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