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POV JACKSON
DALLAS
Io, Vanessa, Kellan e Nikki eravamo appena entrati in un taxi per andare a quella che era la casa di mia sorella. Lo era. Ora non lo è più. Mia sorella non c'è più. Ancora no riuscivo a capacitarmi di quello che era successo. Ero però fiero di lei e del fatto che aveva sacrificato la sua vita insieme a quella di suo marito per salvare dei bambini. Ero molto orgoglioso di lei.
-Jack?- mi chiamò Vanessa facendomi alzare lo sguardo che era fisso sui miei stivali neri.
-Si?-
-Siamo arrivati guarda.- disse indicandomi il giardino della casa ora stipato di macchine.
Scesi dal taxi seguito dai miei amici e ci dirigemmo all'entrata. Sentivo un dolore enorme dentro di me. Ogni passo che mi avvicinavo sentivo il cuore accellerare e terribile sensazione di solitudine e tristezza impossessarsi di me.
Fummo accolti da mia madre che vedendomi mi abbracciò stretto e lasciò cadere solo poche lacrime. Poi fu il turno di salutare mio padre e le mie altre tre sorelle, Ryann, Kelly e Brittney.
Però appena si avvicinò il fratello di Charlie se ne andarono tutti con la scusa di andare a parlare con le altre persone presenti al funerale.
-Ciao Jackson- mi salutò Reeve.
-Ciao.- risposi solamente.
-E' arrivato il loro avvocato qualche ora fa...- cominciò a dirmi ma lo interruppi.
-So che prendersi 5 bambini è una grande spesa e sarò lieto di collaborare per il mantenimento dei ragazzi così le spese non peseranno solo su te e tua moglie!-
-Non è quello il problema....- provò a dire ma questa volta fu interrotto dai miei nipoti che, avendoci sentito parlare, erano usciti per salutarci.
-Zio Jack!- esclamarono i gemelli Monroe e Christopher insieme.
-Ciao campioncini!- li salutai mettendomi in ginocchio per stringerli a me. Loro non riuscivano ancora bene a capire cosa era successo, erano troppo piccoli.
-Ciao zio!- disse Eric abbracciandomi.
-Ciao campione!- salutai scompigliandogli i capelli. Lo guardai e apparte gli occhi lucidi per il tanto piangere stava benissimo fortunatamente.
Guardai dietro di lui e vidi la mia nipote maggiore con in braccio il più piccolo.
-Jessica! Tesoro vieni qui!- dissi e dopo aver dato un buffetto a James lo diedi in braccio a Vanessa in modo da poter stringere mia nipote. Mi abbracciò forte nascondendo il viso nel mio collo che sentii venire bagnato da calde lacrime.
-Zio... sono contenta che sei qui! Per fortuna sei arrivato.- mormorò prima di lasciarmi andare.
Sorrise mesta e si allontanò seguita da tutti i fratelli.
Sospirai e cominciai a salutare tutti i presenti ringraziandoli per la loro presenza.
Ad un tratto però Reeve mi prese da parte ancora. Non mi piaceva stare solo con lui per cui trascinai Vanessa con me.
-Dimmi Reeve come posso aiutarti?- chiesi.
-Dovrei parlarti in privato Jackson.- disse riferito alla presenza della mia amica.
-Davanti a lei puoi dire tutto. Non ci sono segreti tra di noi.- risposi.
-Bene.... Come ti dicevo prima questa mattina è arrivato l'avvocato di Michelle e Charlie.- cominciò a dire.
-E come io ti ho detto prima ti aiuterò economicamente per il bene dei bambini.- sbottai.
-Non hai capito. Michelle e Charlie hanno lasciato la custodia dei ragazzi a te.- dichiarò.
-Cosa?- domandai.
-Hai capito. Hanno dato la custodia a te.-
-Perchè?-
-Mi sono fatto la stessa domanda. Il loro avvocato ha detto che Michelle ha insistito parecchio per essere certa che lo avesse scritto bene.- disse Reeve.
-E Charlie?-
-Charlie si è sempre fidato di Michelle e ora io mi devo fidare di Charlie.- concluse prima di andarsene lasciandomi li senza parole.
-Jack? Tutto bene?- mi chiese Kellan arrivando al mio fianco con Nikki.
-Mi hanno affidato i bambini- dissi senza guardarli. Il mio sguardo era fisso su ragazzi. I due più grandi erano seduti sul divano in silenzio mentre i gemelli per terra giocavano con delle macchinine e il piccolo James dormiva nel suo passeggino.
-Cosa?- domandò Nikki.
Sospirai e spiegai tutto ai miei amici che, esattamente come me, rimasero senza parole.
-Non so cosa le sia passato per la testa!- dissi infine.
-Perchè?- mi chiese Vanessa
-Perchè Reeve e la moglie sono i genitori perfetti. Oppure Ryann o Kelly! O i miei! Io sono solo....- non sapevo come finire la frase.
-Sei solo cosa?- intervenne Kellan.
-Lo zio simpatico della california!- conclusi semplicemente.
-Certo ma che ama quei bambini dal loro primo istante di vita.- disse Vanessa appoggiandomi una mano sulla spalla.
-Ok ma ora che faccio? La loro vita è qui! Non posso portarli a Los Angeles! Soprattutto a metà anno scolastico!- esclamai iniziando a farmi prendere dal panico.
-La scuola è finita Jack!- disse Nikki sorridendomi.
-Ma che dico? Sono io che devo trasferirmi qui!-
-Non è così che risolverai le cose Jack!- borbottò Kellan incrociando le braccia.
-Devo pur fare qualcosa no? Charlie odiava la california! Devo pensare a cosa volevano loro no?-
-No, devi pensare a 5 rette per il college, 1 matrimonio e 4 cene di addio al celibato.- disse Nikki ravvivandosi i capelli.
-Non lo so ok? Basta devo pensare!- sbottai e senza dire una parola andai al piano di sopra.
Entrai in camera di mia sorella e suo marito e mi sedetti sul loro letto. C'erano ancora dei vestiti sparsi in giro e io raccolsi un maglione e inavvertitamente feci cadere un foglio dal comodino. Lo guardai, era una fotografia. Ritraeva noi 5 fratelli. Erano tutte e 4 vicino a me che cercavo di abbracciarle tutte insieme. Ardua impresa.
Accarezzai la sua immagine sorridente e guardai un'altra foto appoggiata sul cassettone. Ritraeva lei con mamma e le nostre sorelle. Foto di sole donne.
Ne guardai un'altra ancora. Eravamo io e lei da bambini. Mi spingeva sull'altalena.
Presi anche l'ultima foto che c'era e la guardai. Eravamo io e lei a casa dei nostri genitori a Midland. Era stata fatta il Natale prima. Eravamo io e lei sorridenti che ci stringevamo in un tenero abbraccio. Non resistetti più e le lacrime cominciarono a solcare le mie guancie.
Dopo alcuni minuti però notai altre due fotografie sul comodino.
Una ritraeva lei circondata dai bambini e l'altra me con Jessica appena nata tra le braccia.
Fu in quel momento che capii cosa era giusto fare.
Mi alzai e mi misi le fotografie nella tasca interna della giacca. Scesi le scale e appresi che i miei genitori e le mie sorelle erano tornati al cimitero per un altro saluto a Michelle e Charlie.
Trovai i miei amici e, prima che parlassero, presi la parola.
-Casa- dissi solo.
-Ok! Ottima scelta!- esclamò Kellan dandomi una pacca sulla spalla.
-Naturalmente cercherò un'altra casa.....- cominciai ma fui interrotto da Vanessa.
-Perchè? Hai già una casa e piuttosto grande!-
-Si Nessa ha ragione!- concordò Nikki
-Ragazzi io non posso chiedervi questo!- mormorai.
-Tu non ci chiedi niente. Hai bisogno di noi! Stiamo in un attico a 3 piani vuoi vedere che non troviamo il posto?- disse Kellan.
-Ma voi.... le vostre vite....- borbottai imbarazzato dalla loro disponibilità.
-Jack.... Per te faremmo qualsiasi cosa per cui non pensarci neanche a andartene!- esclamò Nikki sorridendomi.
-E poi amico mio noi abbiamo bisogno di te!- disse Kellan.
-E tu di noi!- concluse per lui Vanessa.
-Ma ci avete pensato bene? Non sono canarini!- mormorai.
-Non importa se ci abbiamo pensato o meno. Lo facciamo e basta.- confermò Vanessa guardandomi negli occhi.
-Grazie. Siete i migliori. Davvero- dissi commosso.
-Si lo sappiamo!- sorrise Kellan.
-Vado a dirlo ai ragazzi. Loro non sanno nulla ancora.-
Vanessa mi sorrise e mi baciò una guancia esattamente come fece Nikki. Mentre Kellan mi diede l'ennesima pacca sulla spalla.
Sospirai e mi avviai verso il divano dove erano ancora posizionati i miei nipoti.