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Autore: Erikuccia    23/06/2012    0 recensioni
Dopo la morte della sorella Jackson deve prendersi cura dei 5 nipoti. Tra mille peripezie, amici che arriveranno e quelli che lo abbandoneranno Jackson dovrà destreggiarsi alla meglio per riuscire a rappresentare la famiglia per i nipoti.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Nikki Reed
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV JACKSON

DALLAS

Io, Vanessa, Kellan e Nikki eravamo appena entrati in un taxi per andare a quella che era la casa di mia sorella. Lo era. Ora non lo è più. Mia sorella non c'è più. Ancora no riuscivo a capacitarmi di quello che era successo. Ero però fiero di lei e del fatto che aveva sacrificato la sua vita insieme a quella di suo marito per salvare dei bambini. Ero molto orgoglioso di lei.

-Jack?- mi chiamò Vanessa facendomi alzare lo sguardo che era fisso sui miei stivali neri.

-Si?-

-Siamo arrivati guarda.- disse indicandomi il giardino della casa ora stipato di macchine.

Scesi dal taxi seguito dai miei amici e ci dirigemmo all'entrata. Sentivo un dolore enorme dentro di me. Ogni passo che mi avvicinavo sentivo il cuore accellerare e terribile sensazione di solitudine e tristezza impossessarsi di me.

Fummo accolti da mia madre che vedendomi mi abbracciò stretto e lasciò cadere solo poche lacrime. Poi fu il turno di salutare mio padre e le mie altre tre sorelle, Ryann, Kelly e Brittney.

Però appena si avvicinò il fratello di Charlie se ne andarono tutti con la scusa di andare a parlare con le altre persone presenti al funerale.

-Ciao Jackson- mi salutò Reeve.

-Ciao.- risposi solamente.

-E' arrivato il loro avvocato qualche ora fa...- cominciò a dirmi ma lo interruppi.

-So che prendersi 5 bambini è una grande spesa e sarò lieto di collaborare per il mantenimento dei ragazzi così le spese non peseranno solo su te e tua moglie!-

-Non è quello il problema....- provò a dire ma questa volta fu interrotto dai miei nipoti che, avendoci sentito parlare, erano usciti per salutarci.

-Zio Jack!- esclamarono i gemelli Monroe e Christopher insieme.

-Ciao campioncini!- li salutai mettendomi in ginocchio per stringerli a me. Loro non riuscivano ancora bene a capire cosa era successo, erano troppo piccoli.

-Ciao zio!- disse Eric abbracciandomi.

-Ciao campione!- salutai scompigliandogli i capelli. Lo guardai e apparte gli occhi lucidi per il tanto piangere stava benissimo fortunatamente.

Guardai dietro di lui e vidi la mia nipote maggiore con in braccio il più piccolo.

-Jessica! Tesoro vieni qui!- dissi e dopo aver dato un buffetto a James lo diedi in braccio a Vanessa in modo da poter stringere mia nipote. Mi abbracciò forte nascondendo il viso nel mio collo che sentii venire bagnato da calde lacrime.

-Zio... sono contenta che sei qui! Per fortuna sei arrivato.- mormorò prima di lasciarmi andare.

Sorrise mesta e si allontanò seguita da tutti i fratelli.

Sospirai e cominciai a salutare tutti i presenti ringraziandoli per la loro presenza.

Ad un tratto però Reeve mi prese da parte ancora. Non mi piaceva stare solo con lui per cui trascinai Vanessa con me.

-Dimmi Reeve come posso aiutarti?- chiesi.

-Dovrei parlarti in privato Jackson.- disse riferito alla presenza della mia amica.

-Davanti a lei puoi dire tutto. Non ci sono segreti tra di noi.- risposi.

-Bene.... Come ti dicevo prima questa mattina è arrivato l'avvocato di Michelle e Charlie.- cominciò a dire.

-E come io ti ho detto prima ti aiuterò economicamente per il bene dei bambini.- sbottai.

-Non hai capito. Michelle e Charlie hanno lasciato la custodia dei ragazzi a te.- dichiarò.

-Cosa?- domandai.

-Hai capito. Hanno dato la custodia a te.-

-Perchè?-

-Mi sono fatto la stessa domanda. Il loro avvocato ha detto che Michelle ha insistito parecchio per essere certa che lo avesse scritto bene.- disse Reeve.

-E Charlie?-

-Charlie si è sempre fidato di Michelle e ora io mi devo fidare di Charlie.- concluse prima di andarsene lasciandomi li senza parole.

-Jack? Tutto bene?- mi chiese Kellan arrivando al mio fianco con Nikki.

-Mi hanno affidato i bambini- dissi senza guardarli. Il mio sguardo era fisso su ragazzi. I due più grandi erano seduti sul divano in silenzio mentre i gemelli per terra giocavano con delle macchinine e il piccolo James dormiva nel suo passeggino.

-Cosa?- domandò Nikki.

Sospirai e spiegai tutto ai miei amici che, esattamente come me, rimasero senza parole.

-Non so cosa le sia passato per la testa!- dissi infine.

-Perchè?- mi chiese Vanessa

-Perchè Reeve e la moglie sono i genitori perfetti. Oppure Ryann o Kelly! O i miei! Io sono solo....- non sapevo come finire la frase.

-Sei solo cosa?- intervenne Kellan.

-Lo zio simpatico della california!- conclusi semplicemente.

-Certo ma che ama quei bambini dal loro primo istante di vita.- disse Vanessa appoggiandomi una mano sulla spalla.

-Ok ma ora che faccio? La loro vita è qui! Non posso portarli a Los Angeles! Soprattutto a metà anno scolastico!- esclamai iniziando a farmi prendere dal panico.

-La scuola è finita Jack!- disse Nikki sorridendomi.

-Ma che dico? Sono io che devo trasferirmi qui!-

-Non è così che risolverai le cose Jack!- borbottò Kellan incrociando le braccia.

-Devo pur fare qualcosa no? Charlie odiava la california! Devo pensare a cosa volevano loro no?-

-No, devi pensare a 5 rette per il college, 1 matrimonio e 4 cene di addio al celibato.- disse Nikki ravvivandosi i capelli.

-Non lo so ok? Basta devo pensare!- sbottai e senza dire una parola andai al piano di sopra.

Entrai in camera di mia sorella e suo marito e mi sedetti sul loro letto. C'erano ancora dei vestiti sparsi in giro e io raccolsi un maglione e inavvertitamente feci cadere un foglio dal comodino. Lo guardai, era una fotografia. Ritraeva noi 5 fratelli. Erano tutte e 4 vicino a me che cercavo di abbracciarle tutte insieme. Ardua impresa.

Accarezzai la sua immagine sorridente e guardai un'altra foto appoggiata sul cassettone. Ritraeva lei con mamma e le nostre sorelle. Foto di sole donne.

Ne guardai un'altra ancora. Eravamo io e lei da bambini. Mi spingeva sull'altalena.

Presi anche l'ultima foto che c'era e la guardai. Eravamo io e lei a casa dei nostri genitori a Midland. Era stata fatta il Natale prima. Eravamo io e lei sorridenti che ci stringevamo in un tenero abbraccio. Non resistetti più e le lacrime cominciarono a solcare le mie guancie.

Dopo alcuni minuti però notai altre due fotografie sul comodino.

Una ritraeva lei circondata dai bambini e l'altra me con Jessica appena nata tra le braccia.

Fu in quel momento che capii cosa era giusto fare.

Mi alzai e mi misi le fotografie nella tasca interna della giacca. Scesi le scale e appresi che i miei genitori e le mie sorelle erano tornati al cimitero per un altro saluto a Michelle e Charlie.

Trovai i miei amici e, prima che parlassero, presi la parola.

-Casa- dissi solo.

-Ok! Ottima scelta!- esclamò Kellan dandomi una pacca sulla spalla.

-Naturalmente cercherò un'altra casa.....- cominciai ma fui interrotto da Vanessa.

-Perchè? Hai già una casa e piuttosto grande!-

-Si Nessa ha ragione!- concordò Nikki

-Ragazzi io non posso chiedervi questo!- mormorai.

-Tu non ci chiedi niente. Hai bisogno di noi! Stiamo in un attico a 3 piani vuoi vedere che non troviamo il posto?- disse Kellan.

-Ma voi.... le vostre vite....- borbottai imbarazzato dalla loro disponibilità.

-Jack.... Per te faremmo qualsiasi cosa per cui non pensarci neanche a andartene!- esclamò Nikki sorridendomi.

-E poi amico mio noi abbiamo bisogno di te!- disse Kellan.

-E tu di noi!- concluse per lui Vanessa.

-Ma ci avete pensato bene? Non sono canarini!- mormorai.

-Non importa se ci abbiamo pensato o meno. Lo facciamo e basta.- confermò Vanessa guardandomi negli occhi.

-Grazie. Siete i migliori. Davvero- dissi commosso.

-Si lo sappiamo!- sorrise Kellan.

-Vado a dirlo ai ragazzi. Loro non sanno nulla ancora.-

Vanessa mi sorrise e mi baciò una guancia esattamente come fece Nikki. Mentre Kellan mi diede l'ennesima pacca sulla spalla.

Sospirai e mi avviai verso il divano dove erano ancora posizionati i miei nipoti.

  
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