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Autore: CiuffoJonas    23/06/2012    8 recensioni
"Un completo disastro. Io sono un disastro."
"No non dirlo."
"Perché non dovrei se pure mia madre non mi vuole? Sono solo un errore. Uno stupissimo errore."
"No senti. Non dirlo ok? Forse sarai anche un errore, ma sei un bellissimo errore. L'errore più bello che i tuoi genitori abbiano mai fatto"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve belle donzelle :3
Prima di lasciarvi al capitolo, volevo dire una cosa che mi ha sconvolto.
I KOALA NON HANNO LA CODA!
D:
Ma voi lo sapevate? Cioè ci sono rimasta male.
E questo ha influenzato il capitolo.
Perciò se fa schifo ringraziate Madre Natura per non aver dato la coda ai Koala v.v

Almeno un codino, dai!
Va be.
Buona lettura ♥

Tranquille! La mia mia migliore amica mi ha detto che sono un Koala con la coda :"D
Tutto ok C:
Ringraziamo tutti la mia Paperotta: *in coro* "Grazie Paperotta"

Devo smettere di postare quando ho la febbre.
Senza ombra di dubbio.

Ciuffo Il Koala Con La Coda.



 

Kate scese rapidamente le scale di marmo bianco, maledicendosi per quell'attimo di debolezza che l'aveva spinta ad andare dalla figlia.


Eppure..
Eppure qualcosa l'aveva spinta a entrare in quella casa. Qualcosa l'aveva spinta a guardare ancora gli occhi di Jonathan.
Perché sapeva bene che quel ragazzino insolente aveva ragione: non poteva perdere Amy senza lottare.

 

Non appena uscì dalla porta di legno scuro, sentì l'aria riempirle i polmoni di nuovo.

Si tirò indietro i capelli scompigliati e tornò lentamente verso casa.
Pronta per una nuova vita.
Una nuova vita senza Amy.

Una nuova vita vuota.

 

Nick guardò Amy, mentre lentamente si asciuga le lacrime sulle guance.

Non avrebbe mai pensato che le cose sarebbero andate così.

La ragazza tirò su col naso rumorosamente mentre cercava invano di poter capire.

Due colpi forti e decisi fecero sobbalzare i due ragazzi.

Jonathan entrò senza tante cerimonie, guardando prima Amy, poi Nick.

Non disse nulla, non gli importava.

"Quanto tempo pensi ti ci voglia per andartene?" I freddi occhi dell'uomo si piantarono in quelli di Amy.

 

Un cielo azzurro contro l'altro.

Ma il primo cielo era burrascoso, pieno di tanti perché irrisolti, sospesi tra le nuvole grigie e intinse di rimorsi e rimpianti.

Il secondo cielo, invece, era sereno. Nonostante qualche nuvoletta vaporosa di un bianco latteo. Un cielo che sapeva perdonare, un cielo che era in attesa del sole, un cielo aperto a ogni pioggerella che poi avrebbe portato un arcobaleno.

 

"Che significa..?"

"Sei forse stupida?" La sua voce era dura, con una punta di ironia che fecero colorare le guance di Amy di rosso.

"No.. Io.. Io pensavo che saremmo stati.. Insieme.." Sussurrò l'ultima parola quasi con paura, interrompendo la connessione con lo sguardo del padre.

Una risata roca e gorgogliante si propagò per l'intera stanza.

Suo padre stava ridendo di lei.

Nick non sopportò quella risata e quel comportamento strafottente un secondo di più. Si alzò bruscamente e si vestì.

Prese i vestiti di Amy poggiati sul fondo del letto passandoli alla ragazza, che lentamente bagnava il piumone di acqua salata.

"Vestiti Amy."
La ragazza lo guardò ed esitando mezzo secondo obbedì.

Jonathan continuava a guardarli con quel sorriso stampato in faccia, come fosse stato il padrone del mondo.

"Bravo ragazzo! Vedo che siamo fatti allo stesso modo!"

Nick incenerì l'uomo con uno sguardo traverso.

"Io non sono come lei. Mai lo sarò. Non sono un vigliacco e nemmeno sono uno stupido arrogante. Se vuole che Amy se ne vada se ne andrà. Ma sappia che ogni contatto con lei si interromperà quando varcheremo la soglia di casa. Non provi a cercarla mai più."

Il ragazzo prese Amy per mano e la fece uscire dalla porta. Si fermò all'improvviso sentendo la risata di Jonathan.
Strinse i pugni ma gli pizzicavano ancora.

Tornò sui suoi passi e colpì Jonathan in piena guancia; l'uomo cadde a terra colto alla sprovvista.

"Tanto per chiarire, è Amy che ci guadagna a non avere uno stronzo arrogante come lei come padre. Andiamo, Amy."

 

Uscirono di casa in silenzio, uno accanto all'altra.

Amy era ancora confusa, in meno di cinque minuti la sua famiglia si era ancor di più sfasciata.

Nick, invece, era ancora piuttosto nervoso; forse aveva esagerato, ma nessuno poteva fare del male ad Amy, specialmente davanti a lui.

Oltrepassarono il cancello e camminarono lungo l'isolato.

Amy non riusciva a vedere la fine di quella strada; non sapeva che fare. Con sua madre era tutto finito, e stavolta lo aveva scelto lei.

Quelle parole le erano sfuggite di bocca, quasi come una piccola rivincita vero il comportamento di sua madre.

Ma suo padre non la voleva.
Come non aspettarselo? Era solo una vendetta, la sua.
Ed Amy era l'esca perfetta.

 

"Amy? Siamo arrivati.."

La ragazza fece mente locale e si guardò attorno: lo steccato bianco, il dondolo in giardino, le tende chiare.
Casa.
"P-Perché siamo qua..?"

Guardò il ragazzo perplessa, non riuscendo a capire.

O forse era Nick che non capiva che era finita.

"Tu e tua madre dovete parlare.." Aprì il cancello e la invitò a entrare spingendola con la mano sulla sua schiena. "E' da troppo tempo che rimandate."

La guidò gentilmente ma con sicurezza su per il vialetto in sassi grigi; bussò alla porta in legno di castagno un paio di volte.

Dopo messo minuto la donna aprì; rimase stupita nel trovare i ragazzi. Ma cambiò subito l'espressione con una arrogante.

"Beh? Ti ha già scaricato papino? Non sai dove andare e torni qua?"

Amy non rispose, si limitò ad asciugare altre lacrime salate che le pizzicavano le guance.

"La smetta Kate. Per una volta metta quel suo fottuto orgoglio da parte. Sapete entrambe che avete molto da dire e che avete l'una il bisogno dell'altra." Kate fece per interromperlo ma Nick continuò a parlare, spingendo Amy in casa. "Adesso voi parlate. Io sto qua fuori e nessuna delle due esce finché non avete risolto."
"Come osi ragazzino?!"

"E' lei che mi costringe con il suo comportamento infantile e arrogante!"

La donna si ammutolì, poggiò la borsa con la quale stava per uscire sul tavolo e prese posto sul divano.

Amy guardò Nick negli occhi con un'espressione spaventata e dubbiosa.

Nick le ammiccò incoraggiante baciandole le dita delle mani.

"Tranquilla piccola.. Andrà tutto bene. Io sono qua fuori.."

Amy annuì piano ed entrò facendo lo stesso percorso della madre.

 

Ormai erano passati dieci minuti da quando entrambe avevano preso posto sul divano.

Una di fronte all'altra, l'una aspettando le parole dell'altra.

"Questa situazione è ridicola. Chiusa in casa da un ragazzino. Da non credere."

Amy guardò la madre e,forse si sbagliava, ma credeva di sentire nella sua voce una punta di volontà per poter parlare con la figlia.

"Già.. Quando Nick si mette una cosa in testa non demorde.."

"Me ne sono accorta." Soffiò pigramente la donna, mentre si sistemava sui cuscini.

"Mi.. Mi dispiace mamma.. Per prima.. Scusami.. Non volevo dire quelle cose.."

La donna la guardò con uno sguardo quasi di rimprovero.

"Hai davvero il coraggio di chiedermi scusa?"

"Io.." La guardò e quasi si scusò per le scuse appena fatte.

"Se continui così quello ti mette i piedi in testa e crederà che sono gli uomini a comandare."

"Già.. Forse.."

Un altro silenzio imbarazzato calò nel soggiorno di casa.

Adesso Kate si sentiva in dovere di dire qualcosa, ma il groppo alla gola cresciutole negli ultimi diciassette anni le impediva di parlare.

"Mamma..?"

"Mmm?" La guardò incuriosita.

"Perché non.. Perché non proviamo a cominciare da capo? Fingiamo che niente sia successo.."

"No Amy.. Non si può. Il passato non si cancella e.. Ho fatto troppi errori."
"Ma.. Io ti perdono mamma.. Io.. Io voglio che abbiamo un buon rapporto.. Come Nick e la sua mamma.." La voce di Amy era quasi supplichevole e arrivò nelle orecchie di Kate come una litania insopportabile.

"Non posso perdonarmi Amy.. Mi dispiace.." Le lacrime cominciarono a solcare le guance asciutte.

"Per favore mamma.. Ti prego.."
"Amy.. Per favore.." La donna si alzò mentre i singhiozzi le impedivano di dire una parola.

Si appoggiò alla parete bianca cercando di calmarsi e ricomporsi.

Amy si alzò e le andò incontro abbracciandola lentamente con esitazione.

Kate rimase immobile sentendo quel contatto così improvviso e insolito.

Le braccia di Amy si strinsero con maggior forza intorno al suo corpo, facendo scogliere quel groppo che la opprimeva.
Con gesti goffi le cinse la schiena, stringendola a sé.

Sospirò sorridendo e asciugandosi le lacrime contro la spalla.

Sentì la maglietta bagnarsi e si accorse che anche Amy piangeva.

"Che donnicciola sei.. Piange per tutto, eh?" Amy sorrise sentendo quel tono giocoso e affettuoso, soprattutto sentendo che anche lei stava piangendo.

"Anche tu stai piangendo.."

"Solo perché mi stai pestando un piede.."

"Cos..?" Amy si tirò leggermente indietro per controllare ma la madre la tirò a sé accarezzandole i capelli.

"Sei proprio una credulona, eh?"

"Ti voglio bene mamma.."
"Anche io Amy.. Scusami davvero.. Scusa.." Altre lacrime uscirono prepotenti da i suoi occhi gonfi mentre accarezzava i capelli biondi della figlia.

Era un inizio.

Anzi, l'inizio della loro nuova vita insieme.

Da madre e figlia, finalmente unite.
 



Saaaalve!
*strombazza soffiandosi il naso nei fazzolettini di carta*
A qualcuno serve un fazzoletto? *sventola la scatola per aria*

Non avrei mai pensato di finire questa storia, perchè sinceramente non volevo.
Mi ero affezzionata a Amy, Nick e anche a Kate.
A dirla tutta, quando ero partita non avrei pensato che avrebbe presto questa strada, ma va be :'3

Voglio ringraziare tutti voi che avete letto la storia, chi ha commentato, chi l'ha messa tra i preferiti, chi l'ha messa tra le seguite e ricordate.
Davvero
G R A Z I E :3

Come premio per il vostro affetto, ho deciso di fare una One Shot (anche se le odio da morire) su Nick e Amy, e se volete sarà in stile "Free Jerry" :'D
La pubblicherò in settimana (credo :D) quindi state su questo canale (?)

Vi informo anche che nel forno sono pronte altre bozze di storia, ma nessuna mi sta convincendo.
Perciò preparatevi a rivedere questo Koala con un'altra storia su EFP :D

Non c'è altro da dire.. *piaaaaaaaaaaaaange disperata*
Solamente un grande grazie.
Vi adoro dal profondo deli mio cuore.

Preparatevi alla one shot :3
Un Bacione, Ciuffo ♥

PS: se mi volete contattare ecco i miei recapiti (?)

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Non c'è altro da dire, ci si becca belli! :D

 

   
 
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