Flight

"Tra poco parte l'aereo e noi siamo ancora a casa, mamma sbrigati!"
"Tranquilla amore mancano ancora due ore..."
"Mamma sai è tutto l'anno che aspetto questo momento, e so anche quanto tu sia una lumaca a guidare..."
"Dai, ho fatto. Tu hai preso tutto?"
"Si ho preso tutto ,muoviamoci però!"
Ah scusate io sono Roberta, ho 17 anni e abito a Torino. Sto per partire con la mia classe (della quale poco mi importa), ma sopprattutto con le mie migliori amiche, in vista della gita che abbiamo atteso per tre anni. Una gita studio di tre settimane a Londra, e io sono veramente elettrizzata. Finalmente siamo arrivati all'aereoporto dopo varie infrazione del codice stradale (miracolo! Mia madre che non si ferma allo stop. Questa è da segnare...). Vedo Linda che mi viene incontro. È una ragazza dolcissima, alta nella norma, ha degl'occhi bellissimi tendenti al marrone verde, è simpaticissima, con lei mi faccio sempre un sacco di risate; l'ho conosciuta il primo giorno di scuola e da allora non ci siamo più separate. Arriviamo al punto di ritrovo, dove, come al solito sono già tutti presenti e io e Linda siamo sempre le solite ritardatarie... Dopo varie occhiataccie della Stregaprof iniziamo a salire sull'aereo, dove mi capita il posto numero 17 della fila 17 e tra l'altro partiamo di venerdì 17 (pure la iella ci voleva oggi! Iniziamo bene la gita...). Il tempo che le hostess facciano i loro soliti gesti , accendo l'i-pod e addio mondo.

"Roby, svegliati siamo arrivate finalmente!"

Ecco Linda che con voce esaltata mi urla nelle orecchie nonostante io mi fossi appena svegliata (il che comporta non farmi domande), ma dopo poco la sua allegria contagia anche me. All'uscita dell'aereoporto ci attende un pulmino che ci porterà in hotel. Durante il tragitto si intravedono il museo di Madame Ttoussaund e il Big Ben, si respira aria umida, il tempo è nuvole ma qui è un' abitudine, e si, fa anche un freddo becco. Imbocchiamo una via, e in lontananza si iniziano a sentire delle urla e la strada inizia a riempirsi di ragazze con cartelloni e scritte ovunque. Arriviamo davanti a un palazzo color crema che ha dei bellissimi balconi pieni di decorazioni e fiori ovunque; è un hotel a 4 stelle. La strega lo ha scelto perchè è a pochi passi dalla scuola che dovremmo frequentare (che divertimento!! Sprizzo allegria da tutti i pori... Ma perfavore). Scendo dal pulmino e vedo ragazze che urlano qualcosa di incomprensibile (o almeno per me, dato che io e l'inglese non andiamo d'accordo), altre che piangono. Io e Linda ci scambiamo qualche sguardo perplesso ed entriamo nella hall, dove la strega inizia a discutere con l'autista (ma possibile che sta donna abbia sempre da lamentarsi?)
Dopo un po' di attesa Linda riceve le chiavi e saliamo in camera, una camera bellissima molto accogliente, tv al plasma, frigorifero (questo mi servirà di sicuro), bagno con doccia e con uno di quei bellissimi balconi che si affacciano sull'intera città. In camera con noi c'è anche Susanna una ragazza che ho conosciuto al mare 6 anni prima e che un giorno si è trasferita da Genova a Torino, e con mia immensa sorpresa me la sono trovata in classe. È alta, capelli ricci castani, occhi marroni e un fisico da modella da far invidia anche a me. Io non mi ritengo brutta ma nella media, sono alta capelli neri, occhi castani, e fisico nella media. Ormai noi tre siamo inseparabili, siamo come i tre moschettieri, solo al femminile.
Iil tempo di mettere a posto un po' di cose e un pomeriggio libero per Londra ci attende.