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Autore: R Artemis    23/06/2012    1 recensioni
Fu solo allora che Chris lo notò. Shannon non portava occhiali scuri o altro a coprirgli gli occhi. Vide il suo sguardo per la prima volta: occhi di uno strano verde scuro con venature color nocciola la fissavano, osservavano e penetravano i suoi occhi, disarmati contro la forza dell'osservatore.
Segnati da tratti di sofferenza, ma anche di dolcezza, sembravano aver immobilizzato il mondo circostante.
Christel si ristabilì da quei pochi secondi che le erano parsi infiniti e riprese il suo pezzo.
Prese tra le mani il nastro rosso che portava al collo, con legata una chiave, e la pose intorno al collo di lui.
Gli si avvicinò, e sempre tenendo lo sguardo fisso su quello di Shannon, poggiò le sue piccole labbra sulle sue, sfiorandogli il viso con una mano.
Breve, ma dopo aver rubato un battito al cuore della ragazza, il bacio finì, e lei si allontanò da lui correndo nella direzione opposta.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ci hai fatto prendere un bello spavento, lo sai Chris?"
"Mi spiace, io..non.." 
"Smettila su, fatti abbracciare" e Dom strinse tra le sue braccia la ragazza, facendo attenzione a non farle del male.
"Ehi ehi ragazzino, con calma." il medico che teneva sotto controllo Chris si avvicinò al lettino. 
Era un ragazzo, sulla trentina si direbbe, alto, capelli neri ed occhi scuri tanto quanto il capelli. Sarebbe stato anche un bel ragazzo, ma forse vederlo con quel camice bianco faceva pensare solo che tu stai male e lui deve curarti.
Era la prima volta che Chris lo vedeva perchè anche prima di entrare in coma era sempre stata in uno stato confusionale a causa dell'incidente.
"Bentornata, tesoro, come ti senti?" chiese in tono rassicurante.
"Bene, grazie" 
"Qualche dolore? Disturbi?"
"No, solo.. La testa.."
"Tranquilla, è normale..passerà in fretta" e intanto controllava la reattività dei suoi occhi, e infine le auscultò il cuore, controllando anche i macchinari che aveva di fianco.
"È tutto ok, signorina. E voi" continuò lui rivolgendosi a Jared e Dom che erano di fianco a lui "state attenti a non affaticarla. Potete restare con lei, per ora" e uscì dalla stanza.
"Dom io..devo chiamare Shan"
"Certo Jay, resto io con lei"
Il cantante fece per uscire ma dopo solo due passi trovò il fratello venire di gran corsa verso di lui.
"Si è svegliata, vero?" e quando il minore annuì, cercando di capire come avesse potuto saperlo, Shannon era già davanti alla stanza della ragazza.
La vedeva ora sorridere e parlare con il suo migliore amico, tranquilla e..viva. 
Sentì il cuore iniziare ad accelerare, quasi a sentire il suono dei suoi battiti. Un dolce sorriso gli decorò le labbra, rivelando la felicità di quel momento, quando si avvicinò piano e lei.
"Christel.."
La ragazza si voltò e incontrò quello sguardo, quegli occhi, quasi come fosse la prima volta. Sentì dei brividi percorrerle il corpo, e rimase qualche attimo, che a lei sembrò interminabile, a rispecchiarsi in quegli occhi, a riscoprire quello strano colore. 
Gli sembravano parte di lei, della sua vita, ma.. non ricordava altro.
Shannon le si avvicinò ancora, fino a sfiorarle la mano. 
Lei..quello sguardo. Sembrava..diverso.
"Ciao, piccola"
Al tocco della sua mano, lei sentì qualcosa scuoterla, una sensazione che aveva già provato in passato, lo sentiva, ma ora le sembrava nuova, strana. Avrebbe voluto tenere la sua mano stretta nella sua per sempre, finchè quel dolce calore che provava l'avrebbe accompagnata, ma qualcosa le impediva di farlo.
Confusione, ecco cosa c'era in quegli occhi.
"Tu non.."
"..Non ricordo..non ricordo te"
Avrebbe voluto mentirgli. Avrebbe voluto mentirgli per poterlo tenere al suo fianco, per poter guardare ancora dentro quegli occhi in cui si celava la sua vita, avrebbe voluto sapere tutto su di lui. Invece quel tocco le lasciò la mano, quella sensazione la abbandonò quando lui chiuse quegli occhi, chiuse la possibilità di farle rivivere la sua vita, e uscì da quella stanza, lasciando una strana confusione nella sua testa. 
Shannon sentì il cuore sprofondare sentendo quelle parole, vedendo quegli occhi non riconoscerlo, non ricordarlo, non ricambiare il suo amore.
Come aveva potuto essere così stupido? Eppure il medico lo aveva avvertito, ma lui aveva preferito non dar peso a quella ipotesi, aveva preferito cestinarla, convinto che non le sarebbe mai potuto succedere una cosa del genere. Come aveva potuto pensare che le cose si sarebbero sistemate? Magari essere felice con lei.. 
Forse era vero, alcune persone sono destinate ad amarsi, ma non a stare insieme. Cos'era stato? Il destino forse? Il destino aveva voluto che le loro anime non si incrociassero. E aveva vinto. 
Era impotente davanti a tutto ciò, non poteva far altro che vederla ogni giorno, e proteggerla, come aveva sempre fatto, questa volta non da lui, ma proteggerla dal mondo, quel mondo che li aveva separati.
 
"Rob! Cos'è quel cappello?"
"Sono un lupo" disse l'amico con tranquillità.
"Jared, lo stai facendo diventare matto.."
"Ehi io non ho fatto niente!" si difese il cantante alzando le mani e ridendo guardando l'amico con indosso il suo cappello. "Vado a chiamare gli altri.."
E mentre Robert la salutava con ancora sul capo il cappello di Jared, nella stanza entrarono Tomo, Vicki, Sophie e Alex.
"Siete..tutti qui.."
"Certo piccola, non ti avremmo mai lasciata sola.."
Chris era circondata dai suoi amici, dalla sua famiglia. Si sentiva a casa..sentiva di poter fare qualunque cosa, con loro al suo fianco. Avrebbe fatto qualunque cosa, per loro.
Ma sapeva che le mancava qualcosa, una parte di lei. Si sentiva a metà, come se non fosse completa, ma non riusciva a capire cosa, non capiva cosa le servisse per sentirsi completa, viva..davvero. 
Ad un tratto vide Jared uscire dalla stanza, parlare un attimo con una ragazza che aspettava lì fuori, e poi sparire dalla sua vista.
La ragazza restò lì, si sedette su una sedia fuori dalla stanza e per un attimo i loro sguardi si incontrarono. 
Non riuscì a provare nulla, se non dolcezza, tenerezza verso quella ragazza. 
Non sapeva nulla di lei,o almeno non ricordava..avrebbe dovuto? Avrebbe dovuto come per l'altro uomo di poco prima? 
No, per lui era diverso.. Lui era diverso. L'aveva sentito, e lo sentiva ancora adesso..
 
"Ehi, Shannon.." Jared trovò finalmente il fratello nel giardino dell'ospedale, seduto su una panchina ad osservare un piccolo oggetto che aveva tra le mani, un plettro gli sembrava. "Come..come stai?" l'altro semplicemente sospirò, non togliendo lo sguardo dall'oggetto "ok domanda stupida.."
"Non ricorda nulla..di me. Non ricorda ciò che abbiamo passato, i..pochi momenti trascorsi insieme..i suoi sentimenti.."
"il medico dice che è normale..una parte della sua memoria può aver subìto danni..forse qualcosa che l'ha impressa molto, può essere stata modificata o..rimossa. O, semplicemente, la parte che cercava di dimenticarti, in questo periodo, ha preso il sopravvento.."
"L'ho..persa.."
"No, io credo che la parte che ti ama è ancora dentro di lei, nascosta, che tenta di uscire magari.. Nei suoi occhi, quando ti ha visto prima, ho ritrovato quel luccichio che non la lasciava mai quando ti vedeva, o semplicemente quando ti pensava.. Non l'hai persa, Shannon, devi solo ritrovare la vera Christel, fare in modo che si ricordi di te..che ritrovi l'amore. Puoi farcela, lo so."
"Ho paura.. Pensavo di averla ritrovata, di poter essere..felice, grazie a lei. E invece mi sbagliavo.."
"La ritroverai, ne sono sicuro. Fa in modo che i vostri ricordi riaffiorino, fa che si ricordi di te"
Il maggiore sospirò, stringendo ancora più forte l'oggetto che aveva tra le mani. "Ci proverò.."
 
Il cielo sopra di loro era incredibile. Solo le stelle e la luna, quella sera così visibile, facevano loro compagnia.
Poco prima, lui era entrato nella sua stanza, svegliandola e sussurrandole solo "Voglio farti vedere una cosa".
Lei sorrise dolcemente.
Poteva anche non aver alcun ricordo di quell'uomo che la teneva tra le braccia, ma sentiva che poteva fidarsi di lui, sentiva che lui l'avrebbe protetta, che l'aveva fatto in passato e che l'avrebbe sempre fatto. 
Lui la condusse fuori dall'ospedale, sopra di una piccola collinetta che accostava l'edificio.
Ora si trovavano lì, seduti, in mezzo all'erba, ad ammirare quello spettacolo che li sovrastava.
Quelle stelle così lontane, che lei adorava, che la facevano sognare, che le ricordavano casa..ma casa è dove si trova il cuore e..il suo non sapeva proprio dove fosse..
"Ho pensato che potesse piacerti..mesi fa ti trovai sdraiata su una panchina ad osservare questi corpi celesti..sembravi così affascinata.."
"Io..vorrei ricordare.." abbassò lo sguardo, sentendosi inutile e sbagliata davanti a tutto questo, davanti a lui.. C'era qualcosa, c'era stato qualcosa con lui ma..non ricordava nulla. "Scusami.."
"Ehi angelo.." sussurrò lui, sfiorandole il mento con le dita per farle alzare il volto "Ritroverai quei ricordi, i nostri ricordi" era a pochi centimetri di distanza. Lei poteva sentire il suo odore, e percepì una strana sensazione, come qualcosa di..passato. Ma nella sua mente continuava ad esserci solo oscurità, buio che infestava ogni suo ricordo, lo nascondeva alla sua mente, e lei continuava a sentire solo..confusione. 
Shannon si inebriò ancora una volta del suo profumo, che gli era mancato tanto. Sentì l'impulso di sfiorare quelle piccole labbra con le sue, di riprovare quelle emozioni perse tempo fa, ritrovate solo nei sogni. Ma si ritrasse leggermente, prendendo il suo iPhone e le cuffiette. Le poggiò delicatamente nelle orecchie di Chris e premette il pulsante 'play'. 
Le note di -Hurricane- la ripercossero. Si immerse in quelle note, in quelle parole, una per una, fino alla fine, mentre Shannon la circodava tra le sue braccia, facendole appoggiare la schiena contro il suo petto.
Si sentiva al sicuro, protetta. Si sentiva quasi a..casa. 
Sentiva di provare qualcosa, che quella canzone non era una qualunque, che ne aveva vissuto parola per parola. 
Ma la sua testa era un continuo vortice, un tornado, un uragano.
  
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