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Autore: ShimizuBookman_    24/06/2012    3 recensioni
Cosa mi prende?
L'assassina sbattè più volte la testa contro il muro, riprendendosi da quello che Cesare Borgia aveva appena fatto di lei. Lei, che era stata una delle allieve preferite di Ezio Auditore, aveva ceduto alle lusinghe e alle pretese di un principe viziato e narcisista. Lei, che aveva sempre posto il credo sopra di ogni cosa.
E se Cesare avesse scelto un'assassina, al posto di sua sorella Lucrezia? E se Xavier si trovasse tutto ad un tratto, a dover scegliere fra i due uomini più importanti della sua vita?
{ Cesare Borgia x Xavier ( Personaggio originale inventato)}
{Xavier sarebbe come dire -> Chiara. Solo che Xavier suona più figo.}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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'Dove.. dove cazzo sono?'

Si mise a sedere e si guardò attentamente intorno, scrutando i dettagli della camera che le stava davanti.

Le tende rosso sangue erano lievemente scostate, da cui filtrava un minuscolo raggio di sole. Un pò di luce in una giornata oscura e piovosa.

Si grattò la nuca mentre passava alcune dita sulle lenzuola di velluto nero e cercava una traccia di chi l'avesse portata lì.

Non ricordava molto della sera precedente, a dir la verità. Ricordava solo che Cesare l'aveva tenuta prigioniera a Castel Sant'angelo e lì l'aveva torturata.. ma poi cos'era successo? Per un istante pensò che l'avesse drogata, ma non era nei metodi del Borgia.

Sussultò quando sentì l'altra parte del letto,che fino ad allora era rimasta coperta, scoprirsi rivelando una spalla pallida e muscolosa, insieme ad una nuvola di capelli neri, sparsi a ventaglio sul guanciale.

Con la punta delle dita cercò di non svegliare l'uomo mentre abbassava ancora le lenzuola e vedere chi fosse in realtà, chiunque fosse doveva essergli grata, l'aveva salvata da..

Tremante, fermò la discesa fino a scoprire gli zigomi in rilievo, il mento magro ma le spalle larghe e sudate, la barbetta che ricopriva parte del suo volto. Cesare Borgia.

Con orrore si scostò da lui, cercando di rimanere con le lenzuola sul seno e più coperta possibile, cercò a tentoni i suoi vestiti, senza successo.

Per un attimo pensò di svegliarlo e chiederglielo, ma poi l'idea che si potesse arrabbiare per vederla andar via le fece fermare il cuore per un istante.

Era stranamente troppo calma, troppo.. rilassata. Aveva i muscoli del torace che le dolevano, ma in modo sopportabile. Anche le spalle e le gambe non facevano troppo male, erano solo intorpidite. Alcuni lividi violacei e gialli cominciavano a spuntare sul suo collo e su parte del seno, che Xavier osservò con sguardo di disgusto e tremore.

Davvero aveva ceduto a uno come lui? Davvero gli aveva permesso di farla sua, nonostante lo odiasse così tanto da potergli tagliare la gola senza pensarci due volte? Lui la voleva tutta per sè? Non aveva intenzione di ucciderla, come aveva fatto con gli altri? E Lucrezia?

Mille domande affollarono la mente dell'assassina che si sedette a terra e si prese la testa fra le mani, tirandosi degli schiaffi sperando che tutto fosse stato solo uno stupido incubo. Ma era reale.

Non ebbe il tempo di alzarsi che sentì l'altra parte del lenzuolo impigliata, e quando si girò a controllare che cosa l'avesse fermato vide la mano di Cesare, e lui, stringerlo con sguardo arrabbiato e possessivo.

- Dove pensi di andare, assassina? Non abbiamo ancora finito noi due.

- Che vuoi Cesare? Lasciami andare, ora!

Cercò di prendere il bracciale con la lama che era caduto dal comodino e facendo così si scoprì, lasciandosi nuda e indifesa agl'occhi di lui che scorse lo sguardo lungo le forme della ragazza, leccandosi le labbra compiaciuto.

- Devo ammettere che... per non volerlo affatto, ieri sera hai ceduto parecchio..

- Che cosa? Non è vero, io non ho ceduto ad una vile serpe come te!

Gli sputò in faccia, stringendosi un lembo del lenzuolo sul corpo e puntandogli la spada contro la gola.

- Che caratterino.

Con lo stesso lembo la tirò a sè, facendole cadere lama e spada e mettendosi su di lei, oscurando la luce che entrava dalla finestra con il suo corpo.

- Lasciami andare ti dico! Ezio te la farà pagare per questo..

- Se avesse voluto fermarmi mi avrebbe ucciso tempo or sono. Invece? Ci ha lasciati soli ieri sera, mentre tu mi pregavi di essere posseduta, con quel visetto..

- Non costringermi a sputarti di nuovo in faccia, perchè lo faccio! Sei un bastardo! come hai osato?! Siamo nemici, noi due!

Lasciò sfuggire una risatina divertita dalle labbra, diversa dalla solita, mentre strusciava il bacino contro quello di lei, di nuovo nuda.

- Non.. basta, Cesare..

- Ti ho detto che non ho ancora finito, occhietti dolci. Finchè non urlerai non mi fermerò neanche dovesse entrare Ezio..

- I-io amo lui, perchè non lo capisci?

Alcune lacrime scivolarono lungo le guance dell'Assassina che lo guardò con sguardo implorante.

- Ma ami anche me.. no?

Asciugò le lacrime con i pollici, tirandosi il lenzuolo sulla schiena.

- No, io non ti amo! e tu non ami me! Hai solamente voglia di scopare..

- Anche se fosse? ho trovato una persona che la pensa come me..

- Ti sbagli!

Mentre disse questo lasciò che il corpo di Cesare scivolò nel proprio, inarcando la schiena e graffiandogli le spalle a sangue, rimanendo impotente contro il bacino di lui che si muoveva sul suo e alla fine cedette, urlando il suo nome con uno spasmo, lacerando le lenzuola a metà.

Quando lei si mise i vestiti lo guardò per un'ultima volta prima di uscire, appoggiato al guanciale con i capelli nuovamente scompigliati.

- Riferisci questo al tuo maestro.. tu non sei più sua. Sei mia, e solo mia, Xavier.

Uscì, lasciandolo solo e correndo per le strade di Roma che si affollavano sempre di più con l'arrivo del pieno giorno, pregando che Ezio l'avesse perdonata e che sarebbe stata pronta ad uccidere .. Cesare Borgia.

  
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