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Autore: fatimazucchi    24/06/2012    1 recensioni
Quanto una decisione o il Destino possono influenzare la nostra vita?
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Questa one-shot l'ho scritta diverso tempo fa. Fatemi sapere cosa ne pensate (:
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Successe di nuovo. Non sopportavo come riusciva a farmi cambiare umore nel giro di appena cinque secondi. E poi mostrava quel suo sorriso in grado di stravolgere ogni parte di me; mi faceva sentire di nuovo vivo:umano. Ed era terribilmente frustrante sapere che per quanto io potevo amarla, ciò che ci divideva non sarebbe cambiato. Il giorno precedente mi aveva sussurrato all’orecchio un «grazie» e d’improvviso avevo perso il senso delle cose. Grazie? Io mi stavo mettendo tra lei e la sua vita e mi ringraziava? Era così diversa, così perfetta... ed ogni volta che il suo sguardo incontrava il mio, sentivo quasi un brivido attraversarmi la spina dorsale. Mi chiesi se ciò che provavo poteva davvero attraversare le distanze, ed ero quasi totalmente certo che spesso si fosse posta lo stesso interrogativo. Jeremy pensava che l’incantesimo si sarebbe spezzato solo se fossimo riusciti a trasformare l’amore in energia vitale, il che risultava impossibile anche per un demone. Ma se il mio futuro sarebbe stato al fianco di Daphne, forse sarei riuscito a credere che, nonostante le circostanze, il lieto fine esiste per ognuno. Sentivo un vuoto dentro che si colmava solo col vederla, col toccarla dolcemente: coll’ amarla; perché lei era parte di me ed era parte del mio mondo: era il mio tutto. Udii la sua voce non lontano dal portone d’ingresso e mi affrettai a raggiungere quel melodioso suono. Ed eccola al trotto del suo puledro  lungo la staccionata affrettarsi verso la mia direzione, ma portava con sé un senso d’inquietudine che mi scosse lo stomaco. Appena fu vicina, scorsi nel suo viso dell’insicurezza che non mi aveva mai mostrato, nonostante capii che cercava di trattenersi. Le sue emozioni si rifletterono rapidamente su di me.
«La vita terrena sa porre degli ostacoli»
Fui travolto da parole che non acquisivano alcun significato senza una sua spiegazione. Una lacrima scivolò sulle sue guance rosee. Prima che potesse scendere da cavallo battei la forza di gravità prendendo il volo fino a raggiungerla e la strinsi forte. Altre gocce di chiaro dolore continuarono a formarsi dai suoi, quasi rassegnati, occhi smeraldo.
«Amore mio, cosa significa?» Chiesi cercando di far assorbire a quelle parole tutta la delicatezza possibile.
«Che sta venendo a prendermi» sussurrò piano.
«Di chi parli?» Rabbrividii nella lunga attesa che ci fu tra la mia domanda e la risposta che attendevo con un ansia troppo umana e dolorosa per essere stata formata dalla mente di un essere divino. Sembrarono secondi infiniti. Il mio sguardo cercò il suo, ma inutilmente poiché teneva basso il viso per nascondere il dolore che lo segnava.
«la Morte»        

  
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