Era una fresca notte d’estate. Il cielo nero era coperto quasi interamente da minacciose nuvole grigie. La luna e le stelle non erano visibili, dando all’ambiente circostante un apparenza di desolazione e buio praticamente totale.
Nella foresta tutto taceva, a parte il verso di qualche uccello notturno che era udibile e che rompeva l’equilibrio del silenzio.
L’unica figura umana che era visibile, in quel momento, in quel posto che pareva tanto inospitale, era quella di un misterioso incappucciato. Era di statura alta oltre la media, indossava una mantello nero con un cappuccio che gli copriva quasi interamente il viso, lasciando scoperti solo la bocca e il mento. Indossava inoltre dei vecchi stivali marroni. Erano solo questi i particolari che si potevano evincere da quell’uomo tanto misterioso.
Avanzava a passo lento, a fatica, trascinandosi e appoggiandosi al suo vecchio bastone di quercia nera. La gamba sinistra gli doleva, impedendogli di avere un’andatura fluida e costante. Non era stato più lo stesso da quel giorno.
Erano passati ormai ottant’anni dall’accaduto ma per lui sembrava come fosse avvenuto ieri, tanto era ancora forte il dolore, sia fisico che mentale.
Nonostante la fatica avanzava senza sosta verso la sua meta. Era quasi giunto nei pressi del piccolo villaggio di Tenk, che si trovava ai confini meridionali del grande regno di Vanat.
Aveva già viaggiato e visitato già numerose città e cittadine pur di trovarlo, nonostante questo rappresentasse per lui un grande pericolo. Se lo avessero individuato le guardie del regno per lui sarebbe stata una scocciatura, considerando che era un ricercato. Ma doveva adempire alla sua missione, era l’unico in fondo in grado di portarla a termine. Sapeva che avrebbe riconosciuto il suo obiettivo, una volta che se lo fosse trovato davanti. Anche se non immaginava come, visto che non aveva la minima idea del suo aspetto fisico. Continuava a camminare a passo lento ma costante, verso la sua nuova meta.
Era notte fonda ma lui riusciva a vedere nitidamente grazie ai suoi straordinari occhi. Doveva sbrigarsi a portare a termine il suo compito, visto che la guerra era alle porte. Dopo circa tre ore da quando si era addentrato nella foresta di Kirton, arrivò al limitare del piccolo villaggio di Tenk, che si ergeva all’interno di una immensa radura sgombra da alberi. A proteggere la minuscola cittadina vi erano delle basse palafitte in legno.
Un’unica guardia era a protezione dell’entrata.
Questa guardo l’uomo misterioso e disse: << Non si può entrare all’interno di Tenk a quest’ora della notte, vige il coprifuoco >>
Evidentemente il membro dell’esercito del regno non aveva la minima idea di con chi aveva a che fare. L’incappucciato infatti lo guardò per un lungo istante e poi avanzò, a passo sicuro. La guardia non oppose la minima resistenza, quasi come fosse paralizzata.
L’uomo era entrato nel villaggio senza incontrare la minima difficoltà.