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Autore: AngelOfSnow    24/06/2012    2 recensioni
{ Ecco a voi il continuo de:"Il Canto Della Maga". Spero vi piaccia }
Non potevo sopportare come la mano di Cristian toccasse la guancia di quel corpo; oramai non era più mio, ma di Fubuki. Vedo come Yuuki parli allegramente, Rika battibecchi con Yue, Kain e Ruka finalmente come coppia e non come amici...
"Soffri Sakura?"
"..."
Non rispondo alla voce che in quell’ultimo mese mi avesse “tenuto compagnia”: Devil Satoshi, lo zio di Yue.
"Avanti Sunny, come fai ad osservare la tua vita passarti davanti senza dire nulla, eh? La Cross Academy... peccato che la distruggerai a breve!"
La risata rimbomba macabra su tutto, portandomi un moto di rabbia e disgusto infinito.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa, Takuma Ichijo, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Sakura's Saga. '
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Capitolo 24: LEssere.

 - Essere un uomo, essere un vampiro...
Quando la soglia fra i due è così visibile da scinderli in razze?
Chi è davvero il mostro fra i due? -


Non avrei permesso a nessuno di ostacolarmi, nemmeno alla persona per cui ho costruito tutto questo. No, non sarei sceso così in basso da perdere il lume della ragione, beandomi della sensazione di vittoria, per cedere alla fine, proprio davanti al traguardo. Non mi conoscono e non sono così idiota come quel Kuran.
<< Dannati... >>
<< Lo ripeti un po’ troppo spesso, Devil. >>
Ringhio all’indirizzo del moro, che osserva la scena con occhi critici e alquanto freddi. Poco mi importa, ho bisogno di ristabilizzare il mio equilibrio.
Con stoica calma rimetto tutto quello che avevo rovesciato al suolo con i miei poteri ed esco dalla stanza, ripercorrendo la strada verso il salone.
<< Fubuki è morta. >>
Annuisco dandogli conferma e rimango per alcuni secondi fermo a contemplare il vuoto davanti a me.
<< Sinceramente gli ero affezionato. >>
<< Immagino. >>

Sicuramente Kyosuke non è la persona adatta per parlare di “attaccamento” ad una cosa o persona.
Ghigno in modo mesto al suo indirizzo e mi siedo al mio solito scarno contemplando quello vuoto al mio fianco. Non mi stupisco del fatto che si sia ribellata, Haruhy, anche io al suo posto mi sarei sentito braccato ed umiliato, ma comunque io sono nel mio corpo e lei, bhè, lei no. Morta una, sarebbe morta anche l’altra e il ricordo di mio nipote con esso. Un colpo di tosse mi fa ricordare appena della presenza del moro e lo guardo in modo piccato.
<< Cosa? >>
Il sorriso sghembo di Kyosuke è qualcosa che avrei preferito non vedere.
<< Stiamo perdendo, Devil e Kaname è allo stremo.... come pensi di agire? >>
Le parole sono superflue evidentemente non se ne rende nemmeno conto, ma proprio domani avremo il così tanto anelato 25 e non ho in mano Haruhy, no, troppo furba per scapparci, ma solo due inutili Sanguepuro. Sorrido. In fondo, nella vita, ci vuole un pizzico di inventiva.

<< Trovato nulla? >>
Annuisco dirigendomi verso la stanza in cui la principessina giace ancora sotto l’influsso dei nostri poteri.
<< Apri gli occhi, bambolina di pezza. >>
Ipnotizzata, con gli occhi rossi e lucidi per colpa della flebile resistenza, sorrido di sbieco alla mora, carezzandole i capelli con una leggera carezza.
Utilizzo ancora i miei poteri e va a prendere il fratello con movimenti delicati ed armoniosi.
<< Uh, sei irritante! Fai tutto con una calma e con una perfezione degne di nota! >>
Geme e non posso fare altro che ghignare: per domani deve essere tutto perfetto, a costo di dover creare dei vampiri io stesso.
<< Grazie. >>
Mormoro prima di andare a chiudermi nello studio, ricalcolando i miei piani: avrei preso due, anzi perché no?, tre piccioni con una fava.
<< Scacco matto. >>
Il pedone, l’alfiere e la regina sarebbero presto caduti nelle mie mani.

*****
 

 
<< Non soffrite il caldo, voi? >>
Gemo con una strana sensazione calda, simile ad una sauna a temperature impossibili, risalire lentamente il corpo.
<< Concentrati! >>
Il ringhio di Yagari mi rimette in corpo un po’ di buon umore, visto e considerato che siamo seduti tra le macerie dell’uscita secondaria davanti alla scalinata color sabbia, tra le spoglie dei nostri nemici. Da quanto non facevo un po’ di ginnastica?
Ridacchio divertito guardando il mio migliore amico sbuffare un alito di fumo in modo rilassato e pacato.
<< Cosa? >>
Ringhia ed io scuoto il capo alzandomi in piedi.

<< Direttore Cross. >>
A richiamo, seguo Hanabusa e Kain mentre ci dirigiamo verso il punto in cui la presenza di Rido Kuran ha smesso di gettare un’ombra passeggera sul mio  istituto e sui miei  ragazzi.
Adesso tocca a quel pazzo scatenato di Devil.
Cauto mi avvicino a Zero che è seduto contro il tronco di un albero a guardare il sole con occhi diversi.
No, anche lui è cambiato.
<< Dobbiamo andare, Rika è con loro e Yue mi ha donato i suoi poteri a questo scopo. Yuuki... >>
Sospiriamo insieme e con un fluido movimento è in piedi.
<< E’ in pericolo, come Kaname-kun. >>
<< Kaname-kun, per me, potrebbe anche scomparire. Quello che conta è eliminare quel pazzo una volta per tutte. >>

Sorrido all’espressione così seria e piccata che ha assunto il mio figlioccio e lo abbraccio, senza rifletterci, venendo per pochi secondi ricambiato.
<< Andiamo. Ragazzi... >>
Mi rivolgo ai due nobili vicino a noi.
<< Avremo bisogno di tutti voi, nessuno escluso, quindi se vole- >>
<< Stiamo parlando di andare a recuperare i nostri amici, Direttore Cross, non ha bisogno di chiedercelo... se ben nota, siamo tutti qui. >>
Le parole infuocate del biondo mi fanno tremare appena sul posto. Quel brivido di soddisfazione non era altri che il flebile brivido della vittoria: avevo cercato di insegnare a dei perfetti estranei e vampiri, cosa significasse la parola famiglia e loro l’avevano assimilata creandone una, da proteggere e amare.
Ci sono tutti i membri dell’ex Night Class.

<< Voi non sentite caldo? >>
Mormora Ruka ancorata al braccio di Kain, che scuote la testa allontanandola gentilmente. Sorrido annuendo e mi meraviglio di vedere anche i germogli dell’amore.
L’unico ghigno di soddisfazione alle parole combattimento e distruzione, arriva dalle labbra di Yagari che, volenti o nolenti, ci avrebbe seguito. Lo guardo con un sorriso da stregatto, mentre  gira appena il volto guardandomi di sottecchi.
<< Non è quello che pensi! >>
Mormora, e rido a bassa voce scuotendo il capo.
<< Certo, certo, Yagari. >>

*****
 

 
Certamente mio figlio sa proprio il fatto suo e, non mi piace assolutamente
<< Avrei dovuto ucciderlo. >>
Invece, contro ogni mio volere Devil lo aveva risparmiato privandolo di qualche forza, a me invisibile, che non gli permetteva di utilizzare i suoi poteri per molto tempo, sfiancandolo.
Eppure quel moccioso era riuscito a cancellare del tutto la riuscita del nostro piano, a parte Yue, che ha fatto, in un modo o nell’altro, la fine che meritava, mio figlio era riuscito a scappare.

<< Oh, bhè... >>
Sospiro un alito di fumo alla fragranza di cannella, avendo percepito già da tempo l’avventura montana che proprio i diretti interessati stavano compiendo.
<< Se n’è aggiunta un’altra... mh, bene. >>
Finisco di montare il mio gioiellino e mi sdraio sul tetto, con il mirino ben posizionato e la concentrazione sulla mia presenza ridotta al minimo.

Non mi avrebbero visto e, al diavolo i piani così lenti e noiosi di Devil, avrei finalmente raccolto il corpo della ragazza, carico del sangue necessario per completare finalmente le nostre trasformazioni negli Esseri supremi. Sarebbe stato bello, anzi no, sarà bello sottomettere vampiri di ogni ceto e controllare i più pericolosi per i miei scopi e, ovviamente sarebbero stati ben diversi da quelli di Devil, dove il sangue avrebbe preso a scorrere come semplice acqua corrente.
Un fruscio diverso da tutto il resto della natura mi riporta con i piedi per terra.
<< Eccovi. >>
Sputo via il mozzicone e miro al petto del mio discendente.
Sparo...

Cade al suolo tra gli urli disperati del mio obiettivo e della vampira.

Premo nuovamente il grilletto sulla riccia e... vedo la scena fermarsi per perdere consistenza proprio sotto i miei occhi.

<< Trovato. >>
Scatto di lato quando sento la voce di Haruhy, o Sakura che sia è uguale, lambire prepotentemente e malignamente l’orecchio.
Sul tetto, in modo soddisfatto, stanno tutti e tre, mio figlio compreso, ridendo sguaiatamente.
<< Ti abbiamo fregato alla grande. >>
Mormora Cristian, sopendo un sorriso.

<< Non pensavo che ci riuscissi Sakura! >>
Le risate cominciano a scemare ed io aspetto, sinceramente colpito da questa mossa mentale. Degna della mia stima bellica.
La nera è davanti, ad indicarmi che lei è la più forte, ad indicarmi chi sia e che ruolo abbia. Illusa.
<< Devo ammetterlo, mi stavo beando sull’averti ucciso. >>
Incrocio le braccia al petto e sposto una ciocca di capelli dietro la spalla.

<< Dov’è Devil? >>
Già, mi meraviglio che li stia facendo passare.
<< Non sei soddisfatta dalla mia presenza, ragazzina? >>
Mormoro facendogli spuntare un sorriso sadico. Mi preparo all’attacco che sta caricando e mi stupisco appena della velocità con cui Cristian l’abbia fermata.
<< Lascia fare a me. >>
Uuuuh, dovrei avere paura per caso?
Rido divertito dalla fierezza d’animo con cui pronuncia quelle parole e sguaino la mia spada, aspettando un avversario da abbattere, non ha importanza con quale nome mi si presenti, o quale legame ci unisca perché...
<< ... Se mi si mette contro, è solo una figura da abbattere. >>

 

*****
 

 
Per fortuna nostra avevo avuto modo di percepirlo solo dal suo sghignazzare sommesso a kilometri di distanza ed elaborare così un modo facile ed efficace per attaccarlo.
Infatti, troppo facile.
Rimango in allerta e, silenziosa, applico delle barriere sui corpi delle presone che ho tanto a cuore.
<< Ok, ma sta attento. >>
Mi faccio da parte congiungendo le braccia al petto avvicinandomi a Rika: se ci avessero attaccati di soppiatto, non saremmo stati scoperti.
I miei occhi ardono sulla schiena dell’uomo che amo e non posso fare a meno di sorprendermi della quantità di calma con cui sta sostenendo il suo sguardo: verde nel verde, divisi solo da una linea immaginaria che divide il bene e il male.

Mi spiace pensarlo ma, dannazione, spero che possa morire presto, così da passare al primo obiettivo. Remo al pensiero di poter tenere fra le dita il cuore di Devil e fremo al pensiero che mi sarei riscattata anche per il dolore provato dalla perdita dei miei genitori e di Yue...
Non posso più attendere, ma il mio cuore mi incatena qui, a coprire le spalle a ciò ce mi permette di andare avanti.
<< Sakura... tutto bene? >>
Mormora Rika, consapevole che no, non va affatto bene, e che si, andrà meglio solo quando avrei visto il vessillo cremisi della mia vendetta e liberazione.
<< Più o meno. >>
Annuisco e accenno ad un piccolo sorriso, prima di catalizzare tutte le mie attenzioni sulla scena.
Entrambi si guardano con rancore e Cristian ha già sfoderato le pistole come il padre la spada. Non resta altro che aspettare il loro inizio.
Spinta da non mi ricordo quale sentimento, afferro saldamente la mano di Rika, stringendola in modo ben saldo, venendo subito ricambiata.

 

*****
 

 
Sarebbe morto, qui e adesso.
<< Papà... >>
Sputo fra i denti e lo vedo ghignare, sorpreso dal mio appellativo.
<< Come, mi chiami ancora in quel modo? >>
Non bado alla provocazione e lo guardo, indispettito e pronto a scattare in qualsiasi momento. Siamo alla resa in dei conti.
<< Hai ucciso tu mia madre, vero? >>
Annuisce e non perdo la calma, ricordandomi che è un predatore e non un uomo. Ed io non sarò la su preda.
<< Perché? >>
Scatta in avanti cercando di colpirmi, ma lo evito velocemente spostandomi di lato e sparando un colpo, che lo centra alla gamba. Non un fiato esce dalle sue labbra.
<< Perché tua madre era corrotta, e lo sei anche tu, mio caro! >>
Non mi accorgo del movimento che compie la lama, fino a quando un fendente mi colpisce la gamba, la stessa che lui aveva ferita.
Soddisfatto, forse, continua a caricare fendenti con entrambe le mani, alternando tre colpi ad una piccola pausa di colpi circolari o dritti. Con una delle pistole, blocco la lama della spada e riesco ad avvicinarmi a lui, gemendo appena per lo sforzo.
<< Parla! >>

Anche lui, mentre cerca di fare resistenza ha il respiro più grave e più profondo. Ringhio infastidito quando sorride.
<< Tua, madre, è... >>
Annaspa cercando di sbattermi via, ma con l’altra, sparo al su braccio, facendogli tremare appena il braccio con la spada. Dannazione non cede.
<< ...stata trasformata in un vampiro, da un Sanguepuro, pochi minuti prima di darti alla luce. Lo stavamo lottando, quel verme e l’ha morsa, di soppiatto, lasciandola al suolo concentrandosi solo su di me. Fu Devil a salvarmi e, sotto certi aspetti, salvarci. Ma io poi uccisi tua madre subito dopo averti dato alla luce. Tsk, se non gli saresti servito, saresti morto! >>
Annuisco senza timore o rabbia in corpo. Adesso è tutto chiaro: era già condannato all’inferno e questa sua presa di posizione non era forzata, bensì voluta... nulla che avrei potuto gestire con le  parole o con la semplice lotta. Nulla che mi avrebbe impedito di poter portare a compimento la mia vendetta.
Questo non è un uomo e nemmeno un vampiro.
 È inutile immondizia che sporca questa terra con la sua singola presenza.

 

*****
 

 
... E’ inutile immondizia che sporca questa terra con la sua singola presenza.
Annuisco rapito dai pensieri del biondino: che io abbia reso potente lo Tsucase sbagliato?
Stanno ancora lì a lottare senza esclusioni di colpi, fendenti e poteri. Sembra divertente, ma c’è una grande differenza fra i due: Kyosuke sta lottando senza ragionare, affidandosi agli istinti, mentre Cristian, sta utilizzando una logica razionale e ben fredda, mirando a posti di poca importanza ma che avrebbero fatto in modo di rallentare l’avversario.
Due spari e Kyosuke è in ginocchio sul tetto del mio enorme palazzo, con gli arti sfiniti dai numerosi colpi ben assestati.
Tocca a me...

*****
 

 
Come se stessi semplicemente pesando le sorti di una creatura fuori dai miei schemi, alzo le pistole al centro del suo capo e lo guardo con un certo rammarico.
Il sangue oramai ci ha completamente ricoperti e le ferite sono nei posti più disparati del mio corpo e del suo. Sono sfinito fisica mente ma ancora attivo e presente mentalmente.
<< Non biasima- >>
<< Non ti sto biasimando. Sto semplicemente chiedendomi perché hai giocato così sporco per tanti anni arrivando perfino ad uccidere tua moglie... se avevi l’intenzione di uccidermi e ne avessi avuta possibilità, questa è sfumata oggi. >>
I suoi lineamenti sono duri, proprio come quelli di un animale che sta conoscendo per la prima volta la vista dalla gabbia.
Si addolciscono di colpo, trasformandosi in un sorriso tenero.
<< Questa non è la vita che avevo intenzione di costruire per la mia famiglia... >>

Sgrano gli occhi e non ho il tempo di ribattere che esplode.
Esplode solamente la testa, ricoprendoci di liquidi e parti di emisfero mentre il corpo, da prima rigido e composto, si accascia interamente contro il tetto.
Sono ancora fermo ed immobile con le pistole puntate contro il suo corpo quando Sakura mi cinge in un abbraccio.
Sono ancora in quella posizione quando comincia ad abbassare le pistole con dei movimenti calmi e rassicuranti, parlando con altrettanta dolcezza.
Sono ancora in quella posizione, quando mi abbraccia passando le braccia da dietro il collo fino a poggiare una mano sopra gli occhi...
<< L’avrei potuto salvare... l’avr- >>
<< Stà tranquillo è tutto passato... stà tranquillo, mh? >>
Riprendo lucidità solo quando compie quel gesto, stringendola a me. Mi rendo conto che stia piovendo, solo quando alzo gli occhi al cielo e lo vedo, illuminato da un fulmine alle sue spalle, Devil.
<< Vi sto aspettando! >>

Ride sguaiatamente e non sto fermo a guardare: veloce alzo la pistola e sparo, colpendolo di striscio ad un braccio, zittendolo.
<< Oh, la vostra risposta?! >>
Ride ancora e scompare, mentre irrigidisco i pugni, ancora viscosi a causa del sangue di mio padre.
Ricevo un abbraccio anche da parte di Rika che ricambio con forza.
<< Non avresti potuto fare nulla... >>
Mormora ed io annuisco.
<< Forse... ma forse l’avrei potuto salvare. >>
Stringo i pugni continuando a stringere, sollevato in parte.
<< Che diavolo è successo qui?! >>
Stupiti guardiamo l’espressione sconvolta del Direttore Cross, che non ha fiatato, e quella accigliata e disgustata al contempo. Tra la massa Zero è quello messo lateralmente e lascio andare Rika, che si precipita fra le sue braccia.
<< E... Takuma? >>
Commentiamo insieme io e Sakura, guardandoci poi...
<< Sono qui! >>
Urla da un albero su cui è seduto a penzoloni. Il suo sorriso arriva da una punta ad un'altra punta del viso e Sakura al mio fianco, in uno sbuffo dice...
<< Stupido ebete patentato... >>
Facendoci scoppiare a ridere.  

   
 
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