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Autore: DebDS    24/06/2012    2 recensioni
Può, una sola persona, distruggere il tuo mondo e, allo stesso tempo, renderlo migliore di quanto sia mai stato?
Va verso la porta e, prima di chiudersela alle spalle, si volta verso di me con un sorriso.
–Ci sarà modo.-
Inarco le sopracciglia.
–Ci sarà modo di conoscerci meglio.-
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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VII

 

 

 

 




 

Sono seduto nella sala costumi del teatro da… troppo, ho perso la cognizione del tempo.

Mattia mi ha baciato. Mattia.

E ora sono qui, non a chiedermi perché lo abbia fatto, ma perché per qualche secondo io abbia avuto voglia di rispondere al bacio.

Cioè. E’ tutto assurdo. La scena in sé per sé è assurda. Mattia che mi bacia.

Io… non so, forse l’ho solo immaginato. Dev’essere stato un sogno, sì.

Non è stato un sogno, lo so. Ma non riesco comunque a capacitarmi di come sia potuto accadere.

Effettivamente Mattia non ha mai accennato ad una ragazza che gli piacesse, né a qualche sua ex, ma questo non vuol dire nulla, cioè, semplicemente non abbiamo mai parlato di ragazze…

Scuoto lentamente il capo, cercando, invano, di scacciare via tutti questi pensieri. Con una mano mi sfioro le labbra, non potrebbe essere stato davvero un sogno? Forse sto ancora sognando…

Chiudo gli occhi e sbatto la testa contro il muro. Forse sto impazzendo. Già, mi sembrava strano che fosse sceso un angelo dal cielo e mi avesse dato l’opportunità della mia vita, forse sono diventato pazzo e ho solo immaginato tutto questo, Dardani, l’Accademia, Mattia….

Riapro gli occhi e mi alzo, non è stato un sogno e non sto impazzendo, semplicemente un mio compagno di stanza mi ha baciato. Semplicemente.

E perché mi è piaciuto?

Mi è piaciuto? No. Non mi è piaciuto, io… ero stanco, non capivo nulla in quel momento.

Ero stanco, non drogato, riuscivo ancora a ragionare!

E allora perché voglio baciarlo?

Sbuffo e lascio il teatro, non posso rimanere chiuso lì per sempre.

L’orologio nel corridoio segna le tre del mattino. Adesso saranno tornati tutti. Adesso staranno tutti dormendo… Mattia starà dormendo… no?

Apro lentamente la porta, Simone dorme, è stranamente silenzioso stanotte, non oso guardare il letto di Mattia.

Mi spoglio lentamente e mi metto sotto le coperte, sempre attento a non guardare la parte sinistra della stanza.

Mi giro e mi rigiro nel letto, non voglio guardare il letto di Mattia, ma non posso non farlo. Apro gli occhi.

E’ vuoto, non è tornato in camera.

Sono un coglione.

 



 

 

 

-Corsi, svegliati!-

Apro gli occhi e mi stiracchio. Non so perché, ma ho un senso di vuoto allo stomaco, come quando ti risvegli dopo un brutto sogno.

-Finalmente! Sto cercando di svegliarti da venti minuti!-, dice Simone mentre prende una maglia a caso dall’armadio e la mette velocemente.

Mi strofino gli occhi e mi metto a sedere. –E perché? Oggi non abbiamo lezioni, per una volta che posso dormire di più!-

-Be’, abbiamo da fare, Mattia non si trova da nessuna parte, dobbiamo cercarlo.-

Boom.

Mi torna in mente tutto quello che è successo ieri sera e chiudo gli occhi sospirando.

Simone mi guarda per qualche secondo. –Tu sai dove può essere?-

Non ho il tempo di dire una parola che la porta della stanza si apre ed entra Carlo tutto esaltato. –Ci siamo baciati! Ieri sera, ci siamo baciati!-, alza il pugno in aria in segno di vittoria.

Ci siamo baciati. Ieri sera.

-Carlo, era mezza ubriaca, ecco perché vi siete baciati, probabilmente ora non se lo ricorda nemmeno.-, risponde Simone annoiato.

Carlo gli lancia un’occhiataccia. –Tu dici quello che ti pare, loro saranno felici per me!-, sposta lo sguardo su me e poi sul letto di Mattia. –Ehi, ma dov’è…?-

-Non lo sappiamo, ieri non è tornato in camera, dobbiamo cercarlo.-

-Oh… be’, avete parlato con le ragazze?-, chiede con aria maliziosa. –Magari ha passato la notte con una di loro…-

No, non ha passato la notte con una ragazza. No.

Simone sbuffa. –Mi credi così idiota? Ho già chiesto alle ragazze, non c’è da nessuna parte. Ah, a proposito, la tua innamorata aveva un’aria abbastanza trafelata quando sono andato in camera sua, io non mi farei prendere troppo dall’entusiasmo per quel bacio.-

Carlo lo fulmina con lo sguardo. –Non puoi essere semplicemente felice per me?-

Si sono completamente dimenticati di me. E per me è un bene. Vorrei tornare a dormire e svegliarmi tra qualche mese, non ho la forza per far nulla.

-Ehi, Danny, allora? Ieri sera sei stato con lui, no?-

-Eh?-, chiedo riportando l’attenzione su Simone.

-Mattia. Scomparso. Ricordi?-

Annuisco lentamente. Cosa devo dire?

Carlo guarda la mia espressione stanca. –Avete litigato?-

Ecco, forse così potrebbe andare. Abbiamo litigato e lui non è tornato in camera. Che è più o meno la verità. –Sì, abbiamo litigato.-

-Perché? Voi andate sempre d’accordo.-, dice Simone aggrottando le sopracciglia.

Alzo le spalle. E adesso? Che rispondo?

-Lascialo stare, dai. Hanno litigato e basta, adesso sai perché non è tornato in camera.-

Ringrazio mentalmente Carlo.

Simone sbuffa. –Quindi… dove lo cerchiamo?-

-Ma perché dovresti cercarlo? Forse è nervoso e non ha voglia di compagnia. Lasciagli sbollire la rabbia, poi tornerà lui.-, dice Carlo e si avvia verso la porta. –Vado a cercare la mia amata, a dopo!-

Rido vedendo l’espressione beata di Carlo e quella esasperata di Simone. –Se continua così, credo che lo perderemo molto presto.-, Simone mi guarda inarcando le sopracciglia. –Che fai ancora nel letto? Ormai sei sveglio, alzati, ché andiamo a fare colazione!-

Forza e coraggio, ecco di cosa ho bisogno stamattina.




 

 

 

 

 

-Signor Luigi!-

Simone ovviamente non ha minimamente ascoltato Carlo e mi ha trascinato dal custode per vedere se ha visto Mattia.

Il Signor Luigi mi guarda per qualche secondo, poi si rivolge a Simone. –Cosa vuoi?-

-Ha per caso visto Mattia? Il ballerino del primo anno che sta sempre con noi?-

Il custode scuote il capo. –No, non l’ho visto.-

Simone annuisce e si allontana, faccio per seguirlo, ma il Signor Luigi mi trattiene per un braccio. –Vi ho visti ieri sera…-

Mi blocco e il mio cuore batte più velocemente, non ho minimamente pensato che qualcuno potesse aver visto ciò che è successo ieri sera.

-E credo di sapere dove sia il tuo amico.-

Guardo il custode passandomi la lingua sulle labbra secche. –Dove?-

Indica il teatro con la testa. –E’ entrato poco dopo che te ne sei andato tu, stanotte.-

-Grazie.-, annuisco e raggiungo Simone.

-Che voleva?-, chiede il mio compagno di stanza vedendomi arrivare con aria scossa.

-Crede di aver visto un ragazzo simile a Mattia entrare in teatro, stanotte.-

Simone inarca le sopracciglia. –E perché non l’ha detto a me?-

Bella domanda. –Non so, credo non si fidi molto di te.-, invento sul momento.

Ma Simone sembra crederci. –Okay, quindi si va in teatro?-

-Vai tu, io non mi sento molto bene, vado in camera.-

Simone scrolla le spalle e sia avvia verso il teatro.

Sono proprio un vigliacco.

 

 

 







 

 

 

 

 



 

Nota d’autore:

 

 

Scusate, purtroppo è un brutto momento e faccio un aggiornamento super veloce.

Grazie a chi legge, ricorda, segue, preferisce, recensisce la storia. Grazie, davvero.

A mercoledì.(:

Un bacio.

Clì.

  
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