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Autore: _Lady Cassiopeia_    24/06/2012    0 recensioni
Louis si ritrova davanti ad un pezzo di carta e decide di fare quello che non ha mai avuto il coraggio di fare. Scriverle. Già, scrivere a Eleonora, così lontana nel tempo e nello spazio eppure più vicina che mai nel suo cuore.
E se chiedere perdono gli era sempre stato difficile, per lei avrebbe fatto pure quello.
Finalmente ha capito cosa vuole, ora sa che nessun'altra potrà essere lei.
Era poi così in ritardo per dirle che l'amava, che non era mai riuscito a perdonarsi per quelle parole orribili che le aveva rivolto?
Era poi così tardi per avere la possibilità di amarla come lei meritava?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Everything about you.

 

Questa lettera è scritta da Louis, le parti in grassetto sono frasi che lui ha pronunciato in passato.

Spero possa piacervi.

 

 

 

Cara Eleonora,

 

Ricordo ancora tutto, sai?

Ricordo ogni singolo momento; ogni pensiero dedicato a te è ancora qui, a frullarmi nella mente nonostante ormai siano passati anni.

Sono ben due anni che non ci vediamo, due lunghissimi anni in cui tu sei tornata alla tua vita e io ho cercato di riprendere in mano la mia.

Ho detestato Lei, sai? L'ho detestata per tutto il tempo perché non era te,perché il suo nome evocava te, perché tu in quel poco tempo che abbiamo passato assieme mi hai donato tutto quello che potevo cercare.

Tutto quello che nessun'altra potrà donarmi.

L'ho capito, sai?

Non mi hai scordato neppure tu, Harry non è proprio bravo a tenere i segreti all'interno della band e voi due siete praticamente entrati in simbiosi.

Ne sono geloso, troppo.

Una cosa stupida, vero?

Il tuo fidanzato non brucia nel vedere quell'immenso anello che Hazza ti ha regalato in segno di amicizia?

Io si, muoio solo al pensiero che lui ti vizi come dovrei fare io, anzi, io dovrei fare di più visto che voi due siete soltanto amici.

Eppure sono qui, come sempre a pensarti senza neppure avere il coraggio di guardare la tua foto che ho salvato sul cellulare.

Eleanor è qui con me, dovresti saperlo.

Lei è ancora qui con me, nonostante tutto.

E tu, sei con lui?

Hai più provato quelle emozioni, dopo quella sera?

Cazzo, dovrei odiarti.

In una sola serata hai messo in discussione la mia intera esistenza.

Stronza.

E ti amo, me ne sono accorto alla fine, sai?

Tu l'hai capito? Hai finalmente compreso che nulla potrà mai scalfire quello che proviamo l'uno per l'altra?

Hai capito che ora, quando finalmente ti rivedrò, farò l'impossibile per tenerti con me?

Per averti per sempre?

Che stupido, scrivere su un pezzo di carta i propri pensieri dovrebbe aiutare, io mi sento solo più impaziente nel rivederti.

Ci siamo conosciuti grazie ad un concorso, “A dinner with 1D”, un sogno per molte, la realtà per te e le tue due amiche.

Avevate vinto, vi invitammo a raggiungerci per bere qualcosa assieme per poter così decidere la data del tanto atteso evento.

Ricordo ancora come tu e le tue amiche vi siete imposte per poterci portare a casa di una di voi per cucinarci qualcosa.

Non ho mai amato l'Italia come quel momento, giuro.

E ringrazio ancora il fato per aver fatto si che il management accettasse senza troppi problemi.

Avevate fatto un'ottima impressione, visto quanto eravate carine e disponibili.

Mi hai affascinato subito, sai?

I capelli corti, con un taglio che prevedeva la presenza solo del ciuffo ad incorniciarti il volto mi avevano stregato, potevi permettertelo comunque.

Lo sappiamo entrambi, i tuoi lineamenti bellissimi venivano risaltati ancor di più con quel taglio che invece il tuo fidanzato non apprezzava particolarmente.

E' uno stupido, quella è stata la prima cosa che ho pensato di lui, sai?

E non ho ancora cambiato opinione, in tutto questo tempo.

Eri vestita perfettamente, con un paio di pantaloni beige, una maglia piuttosto morbida bianca e una bella giacca di un colore tra il blu e il grigio tremendamente retrò ma maledettamente perfetta su di te.

Indossavi pure una collana lunga; borsa e mocassini abbinati.

Ho visto Harry illuminarsi, stamparsi in faccia quel sorrisetto che usa quando vuole rimorchiare qualcuna e ho subito pensato che no, lui non doveva averti.

Tu dovevi essere mia.

Ti ho guardata sorridere a tutti, in particolar modo a Hazza e ho subito pensato di aver perso, poi improvvisamente ti sei seduta al mio fianco sostenendo di essere la mia più grande sostenitrice nonostante odiassi le carote. Sono scoppiato a ridere, specie quando hai detto a Paul di avvisare che non c'erano problemi se avessi cantato di più, ti saresti presa cura tu di tutti i miei pargoli.

Allora ho capito che forse, per una volta, potevo essere io quello fortunato.

Il problema Eleanor non si presentò, te lo giuro.

Per tutto il tempo che ho trascorso in tua compagnia, quel pomeriggio, non ho mai pensato a Lei.

C'eri solo tu, non mi era mai capitato prima.

Harry, come sempre, aveva capito appieno il mio stato d'animo.

C'era troppa elettricità tra noi due perché gli altri non se ne accorgessero, ma questo l'hai capito poi, giusto?

Ricordo la cena, la tua dolcezza quando – per curiosità- ci siamo presentati con ben un'ora di anticipo mentre voi ragazze eravate in pieno dei preparativi.

Ricordo come mi hai sorriso, come ci hai abbracciati dicendo di fingere che fossi bellissima.

Ma lo eri, davvero.

Non l'hai mai capito appieno quanto realmente tu sia bella.

Sei sempre stata carina con tutti per tutta la serata anche con quel pervertito di Hazza che ormai stava annegando immerso nella sua stessa bava.

Sei stata lentissima a mangiare quella sera, le tue amiche ti presero in giro di continuo, ma alla fine sei riuscita a finire in tempo con Niall- che aveva mangiato quattro volte te- e ti eri fatta amare ancor di più.

Era stata una bella serata, davvero.

Nessuno schiamazzo, nessuna prova d'amore esagerata ma un'ottima serata tra amici di vecchia data con dell'ottimo cibo italiano.

Avremmo dovuto fare più spesso cene di quel genere, i ragazzi lo ripeterono per i mesi seguenti con una frequenza che mi fece innervosire non poco.

Poi ti sei alzata per andare a fumare, prima del caffè era una tua cerimonia, quella della sigaretta.

Odio il fumo, sai?

Lo odio ancora, lo odierò sempre credo.

Ti ho seguita, senza neppure inventarmi una scusa plausibile.

Ti volevo.

E quando sono uscito ti ho trovata li, in piedi, con la tua sigaretta tra le labbra e non ho potuto pensare ad altro se non a quanto fossi sexy.

Mi sono avvicinato, mi hai sorriso.

Non ti ho dato il tempo di aprire bocca perché ti ho baciato subito, d'impulso.

Mi hai allontanato inizialmente, ricordi?

Dicevi che eravamo entrambi fidanzati, che quelle cose non si facevano.

Che tu odiavi tradire così.

Sarà solo per questo momento, poi ognuno tornerà alla propria vita. Nessuno saprà nulla e poi pensa che io odio il fumo, quindi siamo pari, non credi? Io faccio una cosa che tu odi, tu ne fai una che odio io!

Ridesti.

E ti trovai ancor più bella, se possibile.

Finisti la sigaretta, ti guardai per tutto il tempo in silenzio e quando finalmente la spegnesti, allacciasti le tue braccia al mio collo baciandomi con una foga che mi rapì all'istante.

Non ho più provato nulla del genere, la mia passione è rimasta intrappolata in quel giardino, dietro al nostro cespuglio.

Non fu forse la cosa più romantica, lo ammetto, ma le emozioni che provai sono ancora qui, vive nel mio petto, per ricordarmi che non sei solo un sogno.

Sei vera e potresti davvero essere mia.

Ho un po' di paura, sai?

Rivederti potrebbe farmi male.

E se tu fossi andata oltre?

Non credo riuscirei accettare un tuo rifiuto, sai?

Ricordo gli sguardi di tutti, quello leggermente allarmato delle tue amiche, quello stranito dei ragazzi.

Non potevano capire, non allora.

Ora sanno, hanno capito e mi danno costantemente dell'idiota.

Hanno ragione, probabilmente.

Ricordi poi, quando io e i ragazzi siamo venuti a festeggiare la tua laurea?

Non puoi averlo scordato.

Vederti dopo un anno è stato un toccasana, sai?

Proporti di venire in tour con noi per ben due settimane, un sogno.

Tu mi avevi abbracciato ringraziandomi di cuore, dicendo che non vedevi l'ora di poterci vedere in concerto.

Avevi fantasticato forse un po' troppo, no?

Essere fidanzato non mi aveva permesso di dedicarti troppe attenzioni se non a letto.

Eri in lacrime, alla fine dell'avventura.

Avevi parlato con le tue amiche e le due, dopo un po', avevano cominciato a capirti e a detestarmi.

Non le ho più viste nonostante entrambe spesso escano in giro per il mondo con Niall e Zayn.

Loro non vogliono vedermi fino a quando non avrò deciso, da ottime amiche quali sono.

Perché sembra essere mia la scelta.

E lo è.

Ho paura, dici sia comprensibile?

Ricordo il ti amo che mi hai sussurrato dopo la nostra ultima notte d'amore, ricordo i tuoi occhi pieni di lacrime e suppliche mentre ti dicevo che stavi farneticando.

Sesso e amore non vanno di pari passo, non l'hai ancora capito?

Ti avevo ferita, innegabile.

E ti avevo guardata salutare gli altri con affetto, ti ho lasciata andare.

Bella come e forse più di prima, con quelle iridi castane piene di vita, le labbra morbide e piene, seducenti, i lineamenti un po' più decisi, più maturi.

Stavi diventando donna, stavi diventando la donna più bella che avessi mai visto.

Chissà come stai ora.

Chissà come sta andando ora la tua vita.

Harry dice che sei manager, che tutto sembra andarti bene.

Hai fatto un mutuo, stai restaurando quel vecchio rudere di famiglia.

Lui verrà con te?

Hai mai parlato con lui di matrimonio?

Hai mai pensato ad una nostra ipotetica vita assieme?

Io si, ci ho fantasticato ma sapevo perfettamente che finché tu non ti fossi laureata, non avremmo potuto avere molte possibilità.

Non saremmo durati, avanti, lo sai.

L'amore non basta in casi come il nostro e avresti finito per sacrificarti, troppo, per me.

No, voglio prima che tu ti realizzi, voglio che sistemi quella casa che tanto hai sognato.

Hai ottimo gusto, sai?

Potresti fare la designer, la tua laurea però non te lo permette.

Un vero peccato.

Ma tu continui a sostenere che fare l'arredatrice quando giochi a The Sims o quando progetti casa tua, ti basta e avanza, parole di Harold.

Ora, dopo questa lunghissima lettera probabilmente ti starai chiedendo perché diavolo ti ho scritto, ora, in ritardo.

Il treno passa una sola volta, vero, ma davvero non c'è la possibilità che con una corsa riesca a prenderlo lo stesso, quel treno?

Sono forse in ritardo per chiederti di venire qui, tra le mie braccia?

Sono davvero arrivato troppo tardi?

Hazza dice che il tuo ragazzo da qualche tempo pensa alla convivenza, forse addirittura al matrimonio e che tu sembri avere mille ripensamenti.

Faccio parte anch'io di quei pensieri che tanto ti tormentano?

Ti amo, forse è troppo tardi, forse sono solo un'idiota, forse riderai di me.

Non lo so, ma so che ti amo, non ho altro da dirti.

Ti prego, torna da me.

Insegnami ad essere tutto ciò di cui hai bisogno.

Ti prego, in ginocchio.

Perdonami.

 

Ti amo.

Louis.

 

Ps. C'è un volo per Londra assieme alla lettera. Puoi scegliere, hai due settimane di tempo per prendere la decisione.

 

 

 

 

Sono qui, all'aeroporto.

Sono qui, solo per te questa volta.

Il tuo aereo sta per atterrare e non ho la più pallida idea di cosa tu abbia deciso di fare.

Sapevo non mi avresti risposto, avrai sicuramente avuto bisogno del tuo tempo per riflettere.

Avrai sicuramente chiamato Harry e credo proprio vi siate anche visti, visto la scusa stupida che il riccio mi ha propinato riguardo la sua sparizione in quest'ultimo fine settimana.

Che lui sia riuscito a convincerti dove le mie parole hanno fallito?

Ho paura, una paura fottuta.

Ho lasciato Eleanor, sai?

Ci mancherebbe altro, probabilmente mi risponderesti così.

Ridacchio appena conquistandomi delle occhiatacce mortali da alcuni passanti, probabilmente credono io sia pazzo.

Ma come mi hai confessato tu stessa, in quelle due settimane di tour, è stata la mia folli a colpirti inizialmente.

E mi sono impegnato appieno per restare così, come tu mi hai amato.

Mi ami ancora?

Sai già che ti ho estinto il mutuo permettendoti così di goderti la vita senza doverti impegnare per quindici anni in sacrifici che non dovrebbero neppure essere richiesti alla nostra età?

Se anche non verrai, voglio tu sia felice in quella casa.

Consideralo un mio augurio, il mio regalo per te.

Sbuffo, sono in ansia.

E se davvero tu non venissi?

Le porte si spalancano, esce diversa gente.

Ma tu non ci sei.

Avrei dovuto aspettarmelo.

Sbatto gli occhi, non posso piangere.

Non devo.

Avrei dovuto sapere che non mi avresti perdonato.

Che stupido che sono stato.

Mi volto, allontanandomi pian piano.

I passeggeri del tuo volo sono già usciti tutti.

Stringo i pugni con forza, le nocche sbiancano.

Cazzo, perché non sei venuta?

Avrei solo voglia di piangere, di mandare a fanculo le fan che mi hanno riconosciuto.

Vorrei solo poter essere lasciato in pace.

Tu non ci sei.

Non sei venuta.

Non hai scelto me.

-Ehi, Tomlinson, è così che si fa quando si invitano le persone a Londra?-

Mi blocco.

Non può essere vero.

Mi volto pian piano, con calma, con la paura che tu non sia reale.

Sei qui, bella da far morire e con un leggero sorriso sulle labbra.

Quanto mi sei mancata, solo ora mi rendo conto di quanto sia stato davvero orribile tenerti lontana.

Hai fatto la tua scelta, lo leggo nei tuoi occhi.

Non ci sono rimpianti, solo lacrime di gioia.

Di colpo mi avvento su di te, baciandoti come avrei dovuto fare anni prima e non posso far altro che ridere mentre tu continui a piangere.

Ti stringo a me. -Questa volta è per sempre.-

-Lo giuri?-

Ti guardo appena asciugandoti poi l'ennesima lacrima.

Avvicino le mie labbra alle tue. -Ti amo, direi proprio che posso giurartelo. Per sempre.-

E il sorriso che nasce sulle tue labbra, prima che io ti baci, mi fa sentire realizzato.

I tuoi occhi parlano da sé, non sei mai riuscita ad andare oltre a noi in tutto questo tempo.

Non mi hai mai messo da parte.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino tutto mio!!

Piccola idea che mi girava per la testa da un bel po', il nome Eleonora non è stato scelto a caso, mi piaceva semplicemente l'idea di un Louis diviso tra la sua Eleanor e questa nuova fiamma, il cui nome è sempre richiamato dalla povera Eleanor.

Non l'avevo pensata così, inizialmente, ma non avrei potuto scriverla in modo diverso.

Spero vi piaccia, fatemi pure sapere cosa ne pensate.

Giusto per precisare, ovviamente non ho nulla contro Eleanor, ci mancherebbe, ma essendo piuttosto pazza di Louis, la loro rottura era necessaria in questa fanfic.

Ah, già, quasi dimenticavo! La parte in cui Eleonora afferma che si prenderà lei cura dei pargoli di Louis, si riferisce al fatto che Niall e Louis non cantano molto perché le loro voci mettono incinta le ragazze!!

Chiedo scusa in anticipo in caso ci siano errori grammaticali!!

 

_L. Cassiopeia_

 

  
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