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Autore: Scream_Out_Loud    24/06/2012    0 recensioni
Per leggere la presentazione dei personaggi e la trama leggete il primo capitolo.
Per vedere il trailer cliccate qui: http://www.youtube.com/watch?v=ebUB4lk8IvI&feature=relmfu
Spero che la seguirete in tante!! :D
xxx :)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Believe In Me'
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Capitolo 4.
Destino?

 

Ora di Letteratura.
Arrivò l’annuncio tanto atteso, ma un po’ meno atteso fu il momento in cui scoprì che avevano già assegnato i ruoli, ero sicura che io non sarei stata scelta per fare una parte importante, e che le cheerleader avrebbero dominato la scena anche qui, invece con mi grande sorpresa la prof. Laurence mi assegnò la parte di Giulietta! Finalmente avrei avuto una parte che contava qualcosa...
Fu una sorpresa anche nello scoprire che Romeo, lo avrebbe interpretato nientepopodimeno che “Mr. sono figo e me ne vanto”. Avrei voluto vedere come sarebbe riuscito a imparare la sua parte, e la risposta non tarò ad arrivare, gliegl’avrei dovuta insegnare io!!! Non poteva andare peggio di così… Mercuzio sarebbe stato interpretato da Liam Payne, e anche lì avrei voluto vedere come l’avrebbe imparata, e Benevolio lo avrebbe interpretato Harry, Harry Styles. In quel momento l’unica cosa che desideravo era tornare indietro nel tempo e trasformare la storia in Benevolio e Giulietta, altro che Romeo… Nella classe di letteratura c’era anche Niall Horan, a cui venne affidato il ruolo di Tibaldo, nipote di madonna Capuleti, la mamma di giulietta, avrebbe anche suonato qualcosa con la chitarra, ma tutti sapevano che era bravo nel farlo…
 
Incontrai Milly al cambio dell’ora e le raccontai tutto, lei era entusiasta per me, anzi avrebbe voluto prendere volentieri il mio posto e glielo avrei ceduto anche volentieri, dato il gasato che doveva recitare con me… subito dopo ci recammo all’aula di musica, dove il professor Gregory ci aspettava per iniziare a fare le prove del concerto di primavera, avevo preso parte anche a quello dato che non avevo mai niente da fare, e poi più mi impegnavo in attività scolastiche più crediti accumulavo, questo era il penultimo anno in quella scuola, l’anno scorso avevo passato l’esame GCSE, e il prossimo avrei avuto il GCSE A, non era obbligatorio ma i miei mi avevano costretto a fare anche questi due anni, credevano che io sarei andata avanti con gli studi, ma io non ero della stessa idea… Per il concerto di primavera avrei cantato due canzoni, di cui una era un duetto, Take a Bow di Rihanna e Somebody To Love dei Queen, non sapevo ancora con chi avrei dovuto cantare ma il professor Gregory mi disse che me lo avrebbe fatto sapere presto.

Così dopo un estenuante giornata ritornai a casa, feci sempre le solite cose, leggere, suonare, cantare, ascoltare la musica, non era un granché la mia vita… Alle 6 e mezza aprii la porta a mio padre, stavo ascoltando Skyscraper di Demi Lovato – papi senti un po' qua – gli dissi portandogli l’auricolare vicino all’orecchio, mi piaceva fare ascoltare le canzoni che mi emozionavano e esprimevano i miei sentimenti, arrivato il momento dell’alto mia padre esclamò – però, che brava! –

- Eh già – annuii un po malinconica – mi basterebbe avere una bella voce limpida come la sua – piagnucolai

- se avessi la sua voce non faresti il college, faresti canto.. – disse mio padre mentre iniziava a preparare la cena.

Quell’affermazione si infranse su di me come una violenta onda su uno scoglio prima della tempesta, sentii come un pugnale di ghiaccio trafiggermi, trattenni le lacrime e dissi – vado un po in camera –

Corsi in camera e mi gettai sul letto piangendo, mi si poteva dire qualsiasi cosa ma non bisognava toccarmi il canto, era il mio sogno, il mio punto debole, amavo il canto e la musica, volevo migliorare volevo diventare qualcuno nel mondo della musica, ci mettevo tutta me stessa quando cantavo, ma ero consapevole di non avere possibilità.. questo mi faceva tremendamente male, era come se quel mio sogno viaggiasse ai 120 km\h e io lo stessi seguendo in bicicletta, una cosa inimmaginabile… A volte mentre cantavo chiusa nella mia stanzetta, pensavo di poter arrivare ai livelli di qualsiasi altro cantante, pensavo anche di poter superarli, eppure c’era chi riusciva con mezza frase a distruggermi un mondo, il mio mondo. Mi impegnavo a fondo, ce la mettevo tutta per raggiungere le note più alte del pentagramma e mi sembrava di riuscirci, pensavo di aver vinto chissà quale battaglia e invece tutta quella forza che sentivo, veniva meno, svaniva, non appena le persone che mi dovrebbero amare se ne fregavano dei miei sogni, delle mie ambizioni e non esitano a ridurle a un mucchio di insignificante cenere. Piansi per chissà quanto tempo, e solo dopo essermi calmata scesi, avrei voluto un amico con cui parlarne, è vero avevo Milly però lei non capiva quello che provavo per la musica,forse nessuno mi avrebbe capito, nessuno poteva farlo, nemmeno quelli che io chiamavo genitori.

Dopo cena mi affacciai al balcone per chiudere le persiane, come da routine, e con mia sorpresa vidi Louis

– ehi! – mi salutò poi si bloccò – ma hai pianto? – chiese.

Come aveva fatto ad accorgersene se nemmeno i miei genitori lo avevano notato?!

- N-no – risposi incerta

- Courtney, guarda che si vede da qua che hai gli occhi gonfi – rispose lui.

- Okey forse un po.. – ammisi, lui alzò un sopracciglio – Ci vediamo domani a scuola Tomlinson! – e detto questo chiusi la persiana, lasciandolo lì come un baccalà.
 
Il giorno dopo all’ora di geografia, vidi Milly prendere accordi con Harry, cavolo che fortunella che era! Così implorai Milly di fargli alcune domande tanto per sapere cosa piaceva a Harry, anche se non sarei mai cambiata per uno che non mi avrebbe filata ne ora ne mai… Louis mi sorrise più volte durante l’ora, ma feci finta di niente, non volevo affezionarmi e poi rimanerci male se lui mi avesse ignorata, devo sempre ricordare che è uno dei fighetti della scuola…
 

PDV di Zayn
Due giorni fa il preside mi chiamò nel suo studio, e mi punì, direi piuttosto severamente, vi chiederete come mai? Beh.. ho incendiato il globo girevole o come diavolo si chiama nell’aula di geografia della Laurence, che a sua volta ha incendiato le varie mappe appese al muro delle quali era rimasto solo un mucchietto di cenere e tanta, ma tanta puzza di fumo, eh forse avevo esagerato… così adesso mi ritrovo ai lavori caritatevoli FORZATI, mi sarei dovuto fermare tutti i giorni dopo scuola e avrei dovuto partecipare a quasi tutte le attività organizzate dalla scuola, il che comprendeva anche quella stupida noiosissima recita, proprio della professoressa Laurence, che con aria indignata mi consegnò la parte e mi obbligò a impararla con Courtney Saunders, che interpretava Giulietta, sperando che lei potesse aiutarmi a non trasformare il suo adorato palcoscenico in una farsa. Tutti i professori consideravano Courtney una studente modello, era sempre silenziosa e attenta anche se la vedevo perfettamente fissare Harry che era mio vicino di banco, a volte sembrava che stesse fissando me ma poi mi accorgevo che con quei suoi occhi blu mare cercava di vedere cosa stesse combinando Harry.

Harry, Harry non trovava la ragazza giusta e quando la Darren lo sistemò nel gruppo con Mildred Thortnon lo vidi rimanere un attimo perplesso, poi però mentre ‘minacciavo’ quella temeraria della Saunders, si avvicinò facendo il gentile… Lo faceva sempre con le ragazze che gli interessavano, non ci credevo, non poteva piacergli la Saunders o la Thortnon, di solito non guardava le ragazze meno popolari.. Chissà se avevano fatto anche a lui la stessa ramanzina che era stata fatta a me… Ho detto Temeraria perché era una che non esitava a dirti come la pensava, era schietta, a volte perfino sgarbata e per questo non la sopportavo, certo è vero non era una ragazza falsa, ma non capivo proprio perché dovesse sempre parlarmi così aspramente, in fondo io non le avevo fatto niente, così seguii il consiglio del nostro ‘caro’ e anziano preside. Harry e la Thortnon erano vicino alla porta dell’aula, ricostruita, di geografia e li vidi prendere accordi, si scambiarono il numero di telefono e dopo di che entrarono in classe, io entrai e mi sedetti in fondo vicino a Liam e Harry per fare il deficiente, come mio solito... eh insomma non potevo cambiare così da un giorno all’altro!

Finita l’ora cercai di avvicinare la Saunders senza farmi troppo vedere, ma come la campanella suonò, non la vidi più.
Il mio orario era un vero schifo oggi, avrei avuto storia all’ultima ora, NIENTE DI PEGGIORE!
Così per tutta la mattinata controllai nei corridoi, senza farmi notare troppo, per trovare la Saunders e metterci d’accordo per la ricerca, ma inutilmente. Arrivò l’ultima sfibrante ora, storia. E indovinate un po' che cosa stavamo, o meglio, stavano studiando?! Le innovazioni del teatro nell’epoca elisabettiana. Giuro che se avessi potuto avrei ucciso Shakespeare prima che potesse iniziare a scrivere quelle tragedie di opere! Shakespeare, Globe Theatre, mi stava tutto uscendo dalle orecchie!! Ero arrivato in ritardo, apposta perché storia mi faceva più schifo delle altre materie, anzi diciamo che le uniche materie dalle quali non fugavo erano ginnastica e musica, per il resto quando potevo me la svignavo, ed anche per questo mi avevano bocciato già una volta, eh si, sono un anno più grande… Entrai nell’aula con le mani in tasca, sciallo e indifferente come sempre, il professor Edwards oramai non mi teneva nemmeno più in conto… Osservai la classe, annoiata e silenziosa, notai che l’unico banco vuoto era vicino a una tizia che guardava fuori dalla finestra, era girata ma quei capelli lunghi scuri, li avevo già visti… così mi diressi verso il posto libero accanto a quella ragazza misteriosa, quando spostai la seggiola per sedermi si voltò e dopo aver visto chi ero si rigirò in direzione della finestra, con un espressione piuttosto seccata direi. 


#Angolo Autrice:
Chi sarà la tizia che osserva fuori dalla finestra?? :3
recensite :)) un bacionee :)
   
 
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