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Autore: ELIOTbynight    24/06/2012    2 recensioni
C’è chi cambia idea spesso, c’è chi non sa decidersi affatto, c’è chi invece ha le idee chiare fin da subito.
Ma la scelta giusta viene sempre alla fine.

[...]
La sua tranquillità mi lasciava sempre più perplessa.
- Aspetta, ma ti rendi conto di quello che ti sto dicendo?-
- Certo!-
- E non ti fa né caldo né freddo?-
- No, non più ormai.- disse bevendo a larghe sorsate.
- Ah, capisco … e non ti stupisci nemmeno se ti dico che per sfogarmi ho baciato Georg per sbaglio?-
- Sul serio? Hai baciato Georg?? Oh, ma che cosa carina!-
Lo guardai interrogativa, Bill diventava sempre più enigmatico!
- Intendo per lui … - continuò giocherellando col bicchiere.
[Sequel di "Sms, Guitar & Love"]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Trilogia di Eliot'
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9° capitolo


Durante uno dei tanti pomeriggi estivi che stavo felicemente trascorrendo in quella vacanza, eravamo io, Aly, Kia e Giu nella nostra stanza. Kiara e Giulia erano distese sul letto a guardare Mtv, Alice era fuori sul balcone e io mi stavo vestendo in bagno perché avevo appena finito di farmi la doccia. Uscii tutta pimpante col turbante in testa:
- Che vacanza fantastica!!!-

Raggiunsi Kiara sul letto e le dissi:
- Io mi sto proprio divertendo, e voi?-
- Non sai quanto! Chi l’avrebbe mai detto che avremmo incontrato i nostri TH!-
Giulia intervenne:
- Hai ragione, e io non avrei mai pensato di incontrarvi qui, è una cosa eccezionale!-
Mi sedetti in mezzo a loro e iniziai anch’io a guardare la tv.

Intanto Alice era fuori e si guardava intorno. “Chissà cosa staranno facendo i ragazzi!” si chiese. Guardò sopra di lei verso la loro stanza e sospirò. Stava per tornare dentro con noi quando sentì qualcosa che la fece fermare di scatto. Tornò fuori e lanciò lo sguardo di nuovo verso il balcone della camera dei TH. Ancora quel rumore: una risata irrefrenabile. E le risate si moltiplicavano e diventavano sempre più rumorose.
- Ma che cavolo … -

Aly tornò dentro e si diresse verso la porta.
- Dove vai?- le chiese la sorella.
- Succedono cose strane su dagli altri.-
- Cose strane??- dissi io alzandomi e raggiungendola.
- Boh, non so cosa stia succedendo, ma quelle strane risate che ho sentito dalla loro stanza mi convincono poco!-
- Aspetta, veniamo anche noi!- fece Giulia alzandosi seguita da Kiara.

Il tempo di levarmi il turbante rimanendo coi capelli bagnati ed ero già davanti alla porta dei Tokio Hotel che bussavo.
- Ehi, là dentro, tutto bene? Possiamo entrare?-
Per tutta risposta sentii un urletto isterico seguito da una risata quasi satanica. Poi udimmo un coretto di voci dire: - Avaaanti!-
Lanciai un’occhiata perplessa alle mie compagne ed aprii la porta.

La scena davanti a noi era scandalizzante, ma allo stesso tempo tremendamente demenziale.
Quei quattro scalmanati dei Tokio Hotel erano seduti stesi l’uno sull’altro, in preda a una crisi di ridarola. Occupavano tutto il divano e non smettevano di dimenarsi. Poi a tratti smettevano, si guardavano e poi riprendevano a ridere come dei pazzi. Capii cos’era successo quando vidi i bicchieri che tenevano in mano, che non contenevano certo acqua.
- Oh, niente di grave … un’innocua sbronza!-
- E secondo te reagiscono sempre così all’effetto del alcol?- disse Giulia.
Alice rispose:
- Conoscendoli penso di sì … forse, volendo, potrebbero fare anche qualcosa di più pazzo del classico delirare sul divano!-

All’improvviso Tom gridò:
- Ciaoooo! Volete favorire, ragazzòle?-
All’unisono esclamammo: - No, grazie!!-
- Non sapete cosa vi perdete, care amiche mie … - disse Bill in falsetto stendendosi sulle gambe di Georg.
Quest’ultimo, tirando la testa all’indietro, fece:
- Yuhuuu, tutti a bordo che si parte!-
E Gustav lo seguì a ruota, esclamando:
- Sì, salpate le ancore, marinai sfaticati!-

Kiara sussurrò:
- Guardateli come delirano! Che roba!!-
Improvvisamente Bill si alzò e andò verso Giulia barcollando.
- Ciao Giuly, allora, come wa??- biascicò mentre finiva il bicchiere in un sorso solo, rischiando di strozzarsi. La povera Giù rispose:
- Ehm …  bene, grazie!-
- Sì, anch’io sto bene, sto una favolaaa … -
- Ok, d’accordo, adesso però dammi il bicchiere che lo mettiamo a posto, ok?- disse afferrando il bicchiere di Bill e posandolo sul tavolino dietro di lei.

Bill seguì il bicchiere con gli occhi sorridendo come un ebete, poi prese il braccio di Giulia e la trascinò sul divano con lui.
- Oddio, qui si mette male … - feci osservandoli preoccupata.
- Alora, Sciulia … Che mi racconti di bello? Eh? Eh??-
Mentre Giulia tentava di tenere a bada il moro, Georg disse a Tom:
- Ehi, fratello, senti un po’ … vogliamo invitare queste fanciulle a divertirsi con noi?-
- Ma con piacere, senz’altro! Uei, ragazze, venite pure voi qui con noi eh?-
- No, grazie, ora ho da fare!!- dissi io girandomi per uscire.

Ma Georg riuscì ad afferrarmi e a buttarmi sul divano di fianco a lui. Guardai le gemelle implorando aiuto con lo sguardo, ma loro si fissarono senza sapere cosa fare. Tom e Gustav si misero le braccia uno sulle spalle dell’altro e cominciarono a dire frasi senza senso, mentre Georg mi disse:
- Eleeeee … indowina chi è la pershona a cui vojo più bene di tutti, daaai!-
- Ehm, Georg calmati, per favore!-
- Sei tuuu … - fece appoggiandosi alla mia spalla.
Io arrossii. Anche se era ubriaco fradicio, Georg era sempre Georg.

- D-dici davvero?-
- Massìììì … io ti voglio taaaaaanto beeeeeene!-
- Georg, credo che sia l’alcol che ti fa questo effetto, perché non ti stendi un attimo e torni quaggiù sulla Terra? Eh, ti va?-
- Ma nuuu, mi sto così divertendooo!-
Mi voltai verso le gemelle, ma le vidi che ridevano.
- Ehi, anziché aiutarmi vi mettete a ridere pure voi??-
- Scusa, ma Georg fa troppo sbellicare!!- fecero loro.
Cominciai sul serio a pensare che quella sbronza non era poi così innocua …

Nel frattempo, per fortuna, Giulia era riuscita a far addormentare Bill e a farlo stendere - e russare, aggiungerei - sul letto. Beata lei, io invece non sapevo come mettere Georg KO. Ma all’improvviso sentii la sua mano passarmi in mezzo ai capelli.
- Shai che stai proprio bene con i capelli bagghiati, eh Ele?-
Non sapevo se me lo diceva sul serio o per l’effetto dell’alcol, ma in qualche maniera dovevo fermarlo, farlo smettere. Poi ebbi un’idea. Anche se mi sarebbe costato non poco, perché mi sarei sentita parecchio in imbarazzo. Ma dovevo provarci, per l’incolumità di Georg.

Lo presi per le spalle e lo sbattei con la schiena per terra.
Rimasi sopra di lui e gli feci un sorrisetto provocatore. Dapprima mi guardò stupito, poi quasi incantato. Con una vocetta da bambino, mi domandò:
- Ele … che fai?-
- Devo calmare il tuo bollente spirito, caro mio!-
- E come pensi di fare?- chiese ingenuamente.
Mi avvicinai a lui con il viso … pian piano … e infine gli diedi una testata con la fronte che lo stordì e lo privò di sensi.
Mi sedetti per terra.
- Auff, così non darà più problemi! Quasi mi dispiace, però … -

*

Non so come, finimmo tra le braccia di Morfeo placidamente addormentati.
Io mi risvegliai dopo qualche ora sdraiata sul divano … accanto a Georg. Sbattei le ciglia confusa, ma poi pensai, divertita:
“Spero di non avere più a che fare con te, quando sei ubriaco!”
E dopo aver ammirato il suo volto addormentato, mi riappoggiai lievemente sulla sua spalla, sorridendo.
Intanto scorsi Bill e Giulia teneramente avvinghiati l’uno all’altra, immersi nel mondo dei sogni.


*
   
 
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