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Autore: dayake    24/06/2012    3 recensioni
Un anno pieno di amori, dolori, conquiste e amicizie. Questo è un anno alla Gakuen, secondo Daniela.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Quindi... dici che ti pedina?"
"Esatto.."
"Ma... ti da fastidio in qualche modo?"
"Oh, ehm.. no!" Mentii. Come specificato prima, volevo affrontarlo da sola, ma volevo qualche consiglio su COME affrontarlo, naturalmente.
"Mh... Allora non ti devi preoccupare. non ti farà nulla. Se ti si avvicina, basta che gli regali un Cupcake, e ti lascerà in pace."
"C-Cupcake?" Dissi io, stupita. Come era possibile che si potesse fermare un pazzo assassino con solamente un Cupcake?!
"Sì. Fidati di me." Disse lui, in tono gentile. 
 
Cavolo, cominciavo a fidarmi. Ma non ero ancora sicura.
 
" ... E va bene. Però se mi succede qualcosa, regala dei soldi ai miei fratelloni."
"A-ACH! Perchè?!"
"Eredità inesistente."
"E che cosa vuol dire?!"
"Che io non ho niente da lasciargli, quindi gliela lascerai tu qualcosa." Dissi io, trattenendo le risatine. Mi piaceva comunque, prenderlo in giro!
 
Dopo aver parlato e scherzato un pò, decisi di andare nella mia stanza per stare un pò da sola a riflettere, e magari cucinare qualche dolcetto. Ci misi un'altra mezz'ora, ma riuscii ad arrivare nella mia stanza. Sana e salva.
 
"Fiù.." Sospirai, chiudendo la porta alle mie spalle, per poi togliermi la divisa e mettermi qualcosa di più comodo. Aprii l'armadio, e vidi una maglietta rossa, con sopra disegnato un dolcetto. Era la mia preferita, e mi misi quella, poi indossai un paio di pantaloncini bianchi, mentre come scarpe mi tolsi quelle per scuola e mi misi delle ballerine nere. Adoravo quei vestiti, nonostante non sembrassero, erano molto comodi.
Mi sedetti sulla poltroncina, e guardai fuori dalla finestra. Dopo dei lunghi e interminabili secondi, mi alzai e mi affacciai dalla piccola finestra, notando che dava proprio sul cortile. Decisi di curiosare un pò, guardando cosa stavano facendo gli altri miei compagni.
Vidi Prussia, Spagna e Francia, seduti sull'erba, che stavano parlando, e ogni tanto scoppiavano a ridere. Erano davvero molto amici, eh!
Guardando a sinistra, notai Russia. Era davanti ad un altro ragazzino, molto più basso, con i capelli biondi, che tremava. Non sapevo chi fosse, non l'avevo ancora incontrato. Russia stava sorridendo, forse stavano solo recitando. Sì, doveva essere proprio così. 
 
Girandomi a destra, invece, vidi Lui. Era Artie, che stava parlando con Inghilterra. 
Avendo paura che potesse notarmi, tornai dentro la stanza, smettendo di guardare fuori. Avevo fame, quindi dovetti uscire per andare in mensa. Per fortuna si poteva uscire con i propri vestiti, quando non era orario di lezione. Cominciava a piacermi quella scuola, infatti andai in giro tutta sorridente. 
Arrivata in mensa, vidi poche persone, tra cui Austria e un'altra ragazza accanto a lui, che aveva i capelli castani lunghi, con un fiore rosa tra i capelli. 
Non sapevo chi fosse. L'avrei chiesto più tardi a Russia. Andai ad ordinare due muffin, e poi andai a sedermi ad un tavolo.
 
Morsi uno dei dolcetti, gustandomi il sapore. Era al cioccolato, con delle gocce, anch'esse di cioccolato.
Dopo averli mangiati entrambi, andai dalla cuoca per chiedergli quale fosse la ricetta, e anche per complimentarmi.
 
"Oh, non li ho cucinati io! Li ha fatti uno studente! Si è offerto di aiutarmi, è molto gentile!"
"Sapete per caso il suo nome? Vorrei dirgli che erano buonissimi!"
"Credo.. credo si chiamasse Artie Kirkland, o qualcosa del genere.."
"A-Artie?! .. Grazie, signora! Arrivederci!"
"Ah, ehm, arrivederci!"
 
Corsi subito nel cortile, cercando Artie. 
Sì, forse ero stupida a cercarlo quando finalmente non cel'avevo dietro, ma dovevo complimentarmi e chiedergli la ricetta, erano davvero troppo buoni.
"Inghilterra?"
"Sì?"
"Dov'è Artie?" 
"E' andato nella sua stanza.."
"Ah, e.. dov'è la sua stanza?"
"Vicino alla tua."
 
MACHECAZZ--?! Avevo un simile individuo vicino alla mia stanza? Vabbè, ci passai sopra. Corsi vicino alla mia stanza, e guardai:
Vidi due porte. Entrambe avevano un cartello. Sulla prima c'era scritto "Cupcake", sull'altra c'era scritto "Cupcakes". 
 
Dovevo pensare a quello che mi aveva detto Inghilterra. Se adorava i Cupcakes, voleva dire che ne voleva più di uno. Quindi, la parola Cupcake al plurale, quindi "Cupcakes"!
 
Bussai alla porta, aspettando che qualcuno aprisse.
Avevo il cuore a mille, mai mi sarei aspettata di andare a cercare io a lui, invece che lui a me. Ad un tratto, vidi la porta aprirsi. Subito serrai l labbra, continuando a fissare la porta. Si aprì completamente e ne uscì... un gatto.
 
Ma che..?! Avevo sbagliato porta! Quella era vuota. Bastardo!
...
Mi sono stufata di fare le scuse. 
 
Chiusi la porta, e bussai all'altra, aspettando che qualcuno aprisse. Stavolta, venne aperta, e spuntò Lui. Mi sorrise, per niente sorpreso della mia visita.
 
"Oh.. Dani.~"
"C-Ciao Artie."
"Non stare sulla porta, entra pure.~"
 
Io annuii, anche se un pò scettica, ed entrai nella sua stanza. 
Quest'ultima non aveva niente di strano, anzi, era carina! Solo che forse c'era troppo rosa per i miei gusti...
 
"Beh.~ Cosa ci fai qui?~" Chiese lui, dopo avermi fatto sedere sul letto, accanto a lui.
"Sono... sono andata in mensa. Ho mangiato alcuni Muffin. Poi sono andata dalla cuoca per chiedergli la ricetta, e mi ha detto che li avevi preparati tu, quindi sono venuta per dirti che erano davvero molto buoni.."
"Oh, ti ringrazio.~ Io a contrario di mio fratello, so cucinare.~"
"Inghilterra.. non sa cucinare?"
"No, affatto.~ Hanno paura che lui possa cucinare qualcosa.~"
"Pff.." Trattenni le risatine. Non sapevo questo segreto di Inghilterra...
"Eh già, è da ridere.~" Disse lui, ridacchiando.
 
Poi lo vidi guardarmi il petto. 
 
"Che bella maglietta.~" Disse lui, sorridendomi.
 
Dato che mi ero dimenticata della maglietta che indossavo, la guardai, e poi guardai nuovamente lui.
 
"Eh sì, è la mia preferita."
"Ti piacciono i Cupcakes?~"
"Mh, sì, sono buoni... Una volta li ho assaggiati in America."
"Eh sì, me li copiano anche là.~"
"Tu li sai cucinare?"
"Certo.~"
 
... Lo guardai con aria complice. Lui ricambiò lo sguardo, ridacchiando.
 
"So già cosa stai pensando.~ Li vuoi fare, giusto?~"
"Esatto." Dissi, sorridendogli. 
"Bene, andiamo nella mensa allora.~" E si alzò, porgendomi la mano.
 
Ero ancora un pochino scettica, ma decisi di fidarmi. Perciò gli presi la mano, e, dopo essermi alzata, ci dirigemmo nella mensa, mano nella mano.
Cavolo, sembrava il mio ragazzo. Che sensazioni strane.
Arrivati, chiedemmo alla cuoca se potevamo usare la cucina. Lei ci rispose di sì, sorridendoci, e ci lasciò entrare.
 
"Bene, prendiamo gli ingredienti.~"
 
Disse lui, e, sapendo che io non li sapevo cucinare, mi mostrò come si creavano. Era davvero molto bravo, che avesse fatto una qualche scuola di cucina o qualcosa del genere? 
 
"Ecco, sono pronti.~ Mettiamoli in forno.~" Detto questo, prese la teglia e li mise nel forno. Poi si girò verso di me, chiedendomi: "Capito?~"
"Sì!" Dissi io prontamente.
 
Intanto notai che il profumo dei Cupcakes aveva attirato tutti gli studenti nella mensa. Ero così felice! Speravo davvero che piacessero a tutti. 
 
"Aspetta.. Artie!"
"Cosa c'è?~"
"Ma.. basteranno per tutti?!"
"Ma certo che basteranno, i Cupcakes bastano sempre.~"
"Oh, se lo dici tu.." Gli dissi, sorridendogli, per poi girarmi verso gli studenti. "Siete pronti a mangiare?" 
 
"SI!" Dissero tutti, felici. 
"Spero vi piacciano!" 
"Vi devono piacere... o siete morti.~" Sussurrò Artie, ma non lo sentii, c'era troppo baccano. 
 
Poi tolse fuori la teglia dal forno, e me la porse, facendomi l'occhiolino. Io gli sorrisi. Presi la teglia, e la poggiai sul bancone, in modo che tutti potessero servirsi. 
 
"Mi raccomando, una sola persona non deve prenderne più di uno!"
"Sì, sì.." Disse Prussia, prendendone però 3. 
"GIL!" 
"Oh, e va bene.." Sospirò, posando gli altri due. 
 
Ridemmo tutti insieme. Poi notai che Artie stava da solo in un angolo della cucina, a guardare nel forno. Come mai rimaneva da solo? Poteva ridere e scherzare con gli altri..
Non mi piaceva vederlo lì da solo, anche se un'oretta prima avevo paura di lui. Mi avvicinai.
 
"Artie..?"
"Eh?~" Sembrava allarmato, vidi che aveva nascosto qualcosa. 
"Cosa c'è? Non vuoi mangiare i dolci?"
"S-Sì, arrivo.~" Disse lui, sorridendomi. 
 
Poi ad un tratto, mi afferrò, mettendomi un braccio dietro la schiena e trascinandomi al bancone.
 
"Facciamo un hip-hip urrà per la nuova arrivata.~"
"E-Eh?!" Dissi io, arrossendo. Non ce n'era bisogno, si scomodavano troppo! 
 
Poco dopo, li sentii urlare "HIP-HIP, URRA'!" 
 
"A-Aw... Vi adoro tutti, ragazzi!"
 
Restammo lì per altre due ore, poi arrivò l'ora della lezione serale. Tornai nella mia camera, rimettendomi la divisa, e tornai nella mia classe, sorridente per il bel giorno trascorso.
E mi tornarono in mente i suoi occhi. Ora sì, che li vedevo come dovevano essere. Meravigliosi.
  
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