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Autore: Rouge_san    24/06/2012    3 recensioni
Maka Albran, diciotto anni. La sua vita cambierà alla sua prima volta a letto con Soul. Lui l'abbandonerà a se stessa in un terribile momento. Da sola la nostra protagonista si ritroverà a contare solo su Kid. Un nuovo nemico si nasconde nell'ombra.La Shibusen sarà a rischio. Soul ormai diventato falce della morte tenterà di proteggere la persona che ama. Tuttavia otto anni di assenza sono molti e quando il nostro eroe ritroverà la sua Maka dovrà fare i conti con qualcosa più grande di lui...Due gemelli indemoniati.
Dal capitolo uno...
L’unico ricordo che avevo di lui, è in loro.
In loro, già. Il mio più prezioso tesoro…I miei due splendidi figli.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'After you, the show must go on'
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How much pain has cracked your soul?
How much love would make you whole?
You're my guiding lightning strike

I can't find the words to say
They're overdue
I've travelled half the world to say
I belong to you (I belong to you-Muse)

 
- Soul – Hayate – Maka Yuki Prof di lettere –Prof di matematica Prof di scienze Prof d’inglese –Prof di storia

 
Capitolo 9
 

In casa eravamo rimasti solo io e il piccolo Hayate.
«Mamma non  poteva darti punizione peggiore!»
  «P-Perché, scusa?!»
«Sai, mi sa che delle pagelle non si era affatto scordata! Aveva programmato tutto, che furba!»
   «Continuo a non seguirti!»
«Ci arriverai finiti i ricevimenti! Ora andiamo!» E fu così che partimmo per il ricevimento.
***
Quel bacio, era da tanto che volevo dirglielo. Avevo fatto bene? Non lo potevo sapere. Però non potevo fargliela passare liscia tanto facilmente!  Quale punizione, se non subirsi gli insegnanti dei gemelli! Dopo otto anni, se la meritava!
«Mamma, delle pagelle ti ricordavi benissimo, vero?»
  «Delle pagelle si,ma del vaccino no» era vero, me ne ero totalmente scordata!
«Uffa! Se non fossi stata male, l’altra settimana avrei potuto evitare questo maledetto vaccino!»
   «Dai, dai è solo una puntura!  Non ti mangia mica!»
«Lo so! Grazie della presa in giro!»
   «Che hai? Ti sei alzata con la luna storta?»
«Pensavo, che sei stata veramente cattiva, a lasciare Soul  nelle mani dei miei insegnanti!»
  « Tranquilla,sarà ancora vivo, finiti i colloqui!»
«Ma dai, se papà  Kid  dopo esserci andato una volta, si è rifiutato categoricamente di tornarci!»
   «Povero, Kid! Bè neanche a me piace andarci!»
«Non voglio neanche immaginare….»
Eh, si! Era una punizione perfetta! Ero fiera del mio sadismo!
***
Arrivati alla scuola, io e mio “figlio” Ci dirigemmo dall’insegnante di lettere, per la consegna delle pagelle.
  «Buongiorno, Albran!»
«Professoressa … Come sta?»
  «Molto bene, grazie. Chi è il signore che sta con te?»
«Lui, bè ecco…»
  «Sono il padre. Soul Eater Evans, piacere»
«Il padre misterioso! Era ora! La sua leggenda è circolata parecchio per questi corridoi! Sono molto felice di conoscerla! Sa lei assomiglia molto a Yuki! Si, si stessi capelli! Ma gli occhi non sono gli stessi,no,no! Gli occhi di Hayate, sono simili ai suoi! Stesso colore e stesso taglio e…»
«Professoressa, io e mio PADRE non siamo qui per discutere di parentela,ma per ritirare le pagelle e per sapere come vado a scuola, ma soprattutto se  posso andare in vacanza!»
«Oh si giusto!»
Lanciai un’occhiata verso Hayate, che era già stufo di stare lì, e non era l’unico!
«Ecco a lei le pagelle dei gemelli!»
Diedi un’occhiata ad entrambe le pagelle,  Yuki era bravissima, tutti voti alti. Tale madre, tale figlia!
 Hayate, invece, tutte sufficienze, tranne inglese, che aveva un NOVE?!
«Molto bene, Albran, sei promosso, in quest’ultimo periodo ti sei dato daffare. Quindi sei stato premiato! Però devi aumentare i voti in lettere, perché puoi fare di meglio! Non mi basterà più il sei, il prossimo anno..»
«Professoressa…»
  «Sappi che devi arrivare almeno all’otto!»
«PROFESSORESSA!»
   «Si Albran?»
«Arrivederci e buone vacanze! Leggerò tutti quanti i sette libri che ci ha dato da leggere e ne farò la recensione, ora arrivederci! Hayate Albran se ne va, pace!»
  Usciti da quella stanza avevo la testa che mi faceva male. Quella aveva un interruttore?!
«Mio dio, la tua insegnante è davvero logorroica! Abbiamo sprecato una buona mezz’ora lì a parlare con lei!»
   «Puoi ben dirlo! Pensa che io mi faccio sette ore con lei in una settimana!»
«Non vorrei mai essere nei tuoi panni!»
   «Me lo ha detto anche lo zio Kid! Lui però ha rinunciato a venire dopo aver incontrato il prof di storia!»
«Allora andiamo da storia!»
«NOOO!!»
  «E perché?»
«Lui è meglio tenerselo per ultimo!»
   «Come vuoi…»
«A-Andiamo a parlare con matematica!»
  Appena entrati in quella porta, volevo già scappare!
 Dietro la scrivania, c’era una donna grassa e bassa. Aveva i capelli neri e gli occhi blu, i capelli, erano raccolti in un  mungo veramente malfatto! Dalla lontananza di un metro si sentiva già puzza di fumo, per non parlare dei denti! Erano gialli, che dico gialli?! Arancioni! Tra i denti aveva perfino dei pezzi di insalata!
Che schifo!  Ma lo spazzolino, per questa donna esisteva?! Per non parlare che sembrava la nonna brutta di dracula! Quanti anni aveva? Due secoli? Cercavo di mantenermi a debita distanza!
«ALBRAN!!!» Gridò quella vecchiaccia.
  «Si,mege…Ehm professoressa Portman?»
 «Sei stato promosso per il rotto della cuffia, eh?!» disse lei sempre gridando.
«Professoressa, io sento anche se non urla,sa?»
  «Mio caro ragazzo,credo sia ora che tu abbassi la cresta!»
«Scusi,ma siamo qui  per parlare di come mi figlio va in matematica,non per come è stato promosso o che altro!»
  «A-Aspetti, lei è il padre?!»
«Già!»
   «Suo figlio in logica se la cava, è per questo che gli ho dato sei!  Comunque, non le conviene andare dalla professoressa di scienze!» disse lei, sempre urlando.
«Grazie, è stata molto chiara e… Squillante!»
  «S-Squillante?!»
«Arrivederci e buone vacanze prof!»
Usciti dalla sala..
«Già arrivederci e a mai più! Mi servirà l’amplifon prima ancora dei sessant’anni!»
  «E qua io e mia sorella ci siamo giocati la baby-sitter!»
«Come biasimarla! Scusa,ma quella era veramente la nonna brutta di Dracula!»
«No,no! Lei è quella bella!»
  «Sono preoccupato di sapere com’è quella brutta, sai?»
Entrammo dalla professoressa di scienze,ma prima di oltrepassare la porta Hayate si girò verso di me e mi disse:
«Da qui non sono sicuro di poter garantire la tua incolumità! Lei è la sorella più piccola della prof di matematica, è veramente un mostro!»
   «Che sarà mai!» mi pentii subito delle mie parole, non appena vidi quella donna.
Era, a differenza della sorella, alta e talmente magra che dal torace spuntavano le ossa!  Portava una camicetta che le lasciava quasi scoperto il petto, perché di seno non ne aveva! Faceva schifo lo stesso!
  Anche lei fumava come una turca!  Aveva i denti gialli e storti,  aveva anche delle ciglia spropositate, piene di rimmel!
Era anche munita di monociglio, verruche e denti sporgenti! Salvatemi da quest’incubo!!
«Salve professoressa Portman!»
   «Albran? Quando sei arrivato?»
Ah, dimenticavo, non è solo brutta, è anche sorda e ceca, con un paio d’occhiali spessissimi!  Per non dire che quando parla sputa ovunque!
«Ora professoressa!» Gridò Hayate
  «Ohhh! Ci è il vecchietto che è con te?»
«Vecchietto io?! Ma parli per se!»
 «STAI ZITTO!!!!! E SPERA CHE NON TI ABBIA SENTITO!»
Quella, era davvero la nonna brutta di Dracula!
«Come ha detto tuo nonno?» disse la megera, un po’ sbigottita
  «Io non sono il nonno, ma il PADRE! P-A-D-R-E!!»
«Padre? Lei è il padre dei gemelli Albran?!»
  «SI! S-I!!»
«Quel disgraziato! Come si fa ad abbandonare quelle due povere creaturine indifese!? »
« Scusi,ma noi ci conosciamo?»
  «Ma non si vergogna?! Spuntare poi così all’improvviso! Ė veramente un infimo!»
«Ripeto, ma lei che sa di me?»
   «Tutto!»
«Eh? Mi ricorderei di averla vista signora, sa! Una faccia come la sua non si dimentica facilmente!»
   «Soul, è-è meglio andare…»
«Porta via quel disgraziato!!!!!» disse lei lanciando cose dappertutto.
Io e Hayate scappammo a gambe levate da lì! Che cavolo aveva contro di me?!  Manco la conoscevo! 
«Mio dio quella è partita di cervello! Ma non la mandano in pensione quel decesso d’antiquariato?! No,manco antiquariato, mandatela direttamente alla discarica!!!»
  «Soul,la sua reazione, è colpa mia!»
«Eh?»
  «Per farmi dare il sei ho raccontato di mio padre, e non l’ha presa tanto bene…»
«Questo l’ho intuito!»
   «Sei arrabbiato?»
«Eh? No, non sono arrabbiato. Non ne avrei motivo, anche perché non sono io tuo padre»

   «Ne sei certo, di questo? »
«No»
  «E allora? Forza andiamo dalla prof d’inglese!»
Dalla professoressa d’inglese si era cambiata totalmente musica!
 Era alta,bella e magra ( magra il giusto!) il seno era prosperoso. Era una donna molto affascinante,ma non mi faceva un grande effetto, era strano.  Mai in questi otto anni mi era mai uscito il sangue dal naso, l’unica che era riuscita a farlo uscire era stata Maka! Ora che dopo otto anni vedo un seno molto più che  prosperoso, il nulla!
«Albran, contento per il nove d’inglese?»
   «Si, al settimo cielo!» disse lui assorto. Notai che mentre la prof parlava,ad Hayate iniziava a scendere il sangue dal naso.
«Oh, povero caro! Ti esce il sangue!»
 «Eh? Come?!»
 «Tieni il mio fazzoletto!» Ed iniziò ad asciugare il sangue.
«Mi sembra preparata per certe evenienze»
  «Certo,anche a mio marito capita spesso perde il sangue dal naso» ed ecco che il piccolo Hayate aveva incominciato a deprimersi!
 «Quindi in inglese non mi devo preoccupare, vero?»
  «No,no lui va più che bene…Scusi ma lei chi è? Non mi sembra né la madre, né lo zio!»
  «Sono il padre, infatti!»
    «Finalmente!!!» Disse stringendomi la mano con foga.
«S-Si, ho capito!»
   «Era da un bel pezzo che volevo conoscerla!»
«Prof, io e mio padre dovremmo andare!»
   «Oh, certo! Arrivederci Albran e salutami tua sorella!»
«SICURAMENTE!»
Usciti di lì…
«Ė-Ė SOPSATA!!»
  «  Scusa,ma in inglese vai bene perché ti interessa la materia o chi la insegna?»
«Punti di vista»
   «Forza finiamo i professori!»
Andammo da gli ultimi tre professori, tutti nella media, fortunatamente. Infine, toccò al tanto odiato professore di storia.
  Quando io e Hayate entrammo, io non volevo credere ai miei occhi!
«La mia leggenda incomincia nel dodicesimo secolo..Vuoi sentire le mie nobili gesta, Albran?»
   «No,grazie professor Excalibur,non ci tengo!»
«Cretino! Dimmi il tuo numero preferito dall’uno al dodici!»
  «Il dodici, perché la sua leggenda prof comincia nel dodicesimo secolo»
« Giusto! Chi è il cretino vicino a te?»
  «Io sarei il padre»
«Oh, bè lei è un cretino!»
  «E perché?»
«Non c’è un perché!»
 «Professore arrivederci e buone vacanze, siamo passati solo a salutarla!»
«Al prossimo anno! Cretino!»
 Usciti dalla scuola io ero sconvolto, eravamo andati lì alle otto del mattino e siamo usciti a l’una e mezza!!
Sembrava una barzelletta. Sta di fatto che sulla strada del ritorno, io e Hayate ci fermammo in un Fast Food sulla strada.
«Che vuoi da mangiare?»
  «Sempre se questo si possa definire cibo, prendo un hamburger. Tu?»
«Semplici patatine»
  «Belli e bravi i miei insegnanti, vero?»
«Santo cielo! Spero di non doverli vedere più!»
  «Mamma delle pagelle si ricordava alla perfezione, diciamo che te la fatta pagare…per qualcosa di cui io non sono a conoscenza»
 «Questa tua madre me la paga!»
   «vedremo chi la spunterà per primo»
Tornati a casa io mi ero messo sul divano a  dormire. Le insegnanti dei gemelli mi avevano fatto venire l’emicrania. Speravo solo di non sognarmi le nonne brutte di Dracula!
***
Era stata una giornata stancante, ma mi ero divertito.
  Quando andavo con mamma non potevo mai muovere una critica  ai prof.
 Con lui, non è stato uno di quei soliti e noiosi colloqui con i prof è stato tutto molto meno pesante.
Volevo veramente che mio padre fosse lui, mi ci ero affezionato e mi era simpatico.
 Illuminazione. Mamma, Yuki e lo zio Kid non c’erano, Soul dormiva, camera della mamma era vuota, il comodino era incustodito.
 Era la volta buona per avere le risposte che mi spettavano di diritto.  Sapevo benissimo che non dovevo farlo, ma per me era troppo importante. Avevo bisogno del mio vero padre, per me era necessario. Speravo che fosse lui,ma anche se non lo fosse stato io me ne sarei fatto una ragione.
  Iniziai a frugare nel cassetto di mamma senza sosta, finchè non trovai un album di foto. Mamma e Soul erano praticamente in tutto l’album!  Notai una foto in particolare. C’era mia madre, com’era giovane! Non che adesso sia vecchia, anzi! Ha neanche ventisei anni! Il particolare che mi saltava agli occhi era il suo sorriso, così vero, sincero e raggiante.
  Non ne avevo mai visti di così belli! Vicino a lei c’era Soul che le cingeva la vita. Erano entrambi felici. Negli occhi di lui vedevo tanto affetto. Erano molto innamorati, si capiva. Voltai la pagina e c’era il vuoto. Scrollai l’album. Ed ecco la foto mancante.
«Se avessi saputo che era così semplice  l’avrei fatto molto prima!»
  La foto era caduta a rovescio, in fatti sul retro c’era una scritta: “ Tu che mi hai regalato i gemelli”
 Era la calligrafia di mamma, l’avrei riconosciuta tra mille! Anche perché una volta mi era anche capitato di dover falsificare la sua firma. Ero pronto. Volevo assolutamente scoprire chi era. Voltai la foto. Nella foto c’era un ragazzo che suonava un pianoforte, dai capelli bianchi e occhi rossi, color del rubino.
 Il mixer di emozioni che provavo in quell’istante era indescrivibile. Ero felice,ma allo stesso tempo scosso. Ero agitato,ma nel contempo sollevato. Perché nella foto c’era lui: Soul!
 Lui era mio padre! Solo ora mi venivano in mente tante somiglianze, i miei occhi erano come i suoi, il mio carattere era come il suo! L-Lui era veramente mio padre!  Ma come lo avrei trattato da quel momento in poi? Lo avrei detto anche a mia sorella che lui era nostro padre?  No, lo avrei trattato come sempre e terrò il segreto per me! Nessuno deve sapere.
 C’era solo una cosa che volevo fare, però. Misi a posto la foto di papà come l’avevo trovata, perché a mamma non venissero dei sospetti. Poi presi la foto che avevo notato prima. Volevo un ricordo di loro due insieme, senza litigi vari o separazioni altrettanto improvviso. Era troppo chiedere un ricordo di loro insieme quando erano felici insieme? Non mi sembrava.
  Tornai in camera mia a riflettere. Notai  sempre guardando la loro foto  che i loro occhi erano di due colori complementari.  Rosso e verde. Smeraldo e rubino. Negli occhi di lui c’era il fuoco, in quelli di lei la foresta.  
  Rosso e verde, una simbiosi perfetta. Come sarebbe andata a finire tutta questa storia? Solo il futuro mi avrebbe dato risposte.

 

Spazio Autrice:

 Io: Salve siamo già al capitolo 9?
Yuki:  Si proprio così!
   Io: Scusate, nelle altre anticipazioni ho messo che era Soul  a scoprire un segreto, invece era Hayate! Scusate!  Nel prossimo capitolo, Si saprà che hanno combinato Maka e sua figlia, mentre voi eravate ai colloqui, più una sorpresa!
Yuki: Che sorpresa?
 Io: Se te lo dico non è più una sorpresa, ti pare?
Yuki: In effetti…
  Io: After You! Capitolo 10! Non perdete volo!
Hayate: Autrice lo sai che da come lanci le anticipazioni sembri davvero un conduttore?
  Io: Davvero? Grazie!
Hayate: Solo in senso negativo, fai quasi paura!
 Io: Ah… ritiro ciò che ho detto prima!
 
 
 

  
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