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Autore: CrHacker98    24/06/2012    1 recensioni
E se un ragazzo trovasse un mazzo di carte speciale? Un mazzo di carte, capace di uccidere con una semplice partita? Che cosa succederà...?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Lies'
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Ryan appena uscito dalla scuola estrasse le carte dalla fodera. Prese l’ultima, quelle che con le istruzioni, e sobbalzò dalla paura: sul retro era disegnato, al posto dello scheletro con la falce, un teschio che stringeva tra i denti un “2” insanguinato, con i soliti quattro diavoli ai lati.
- Ehi, amico, tutto bene?- disse Liar dandogli una pacca sulla spalla :- Uhm...bella carta. Non mi ricordo però di averla vista nel mazzo quando hai giocato-
- Liar, sei davvero un amico come credo?- chiese titubante il ragazzo. Il giovane socchiuse gli occhi annuendo.
- Bene, seguimi... – disse. I due si avviarono verso la casa del ragazzo e salirono nella camera di quest’ultimo. Liar mise da parte lo zaino accanto a quello dell’amico, sedendosi sul suo letto.
- Pochi giorni fa una vecchia mi ha regalato questo mazzo, dicendo che mi avrebbe protetto. Ma in realtà questo mazzo uccide le persone...-
- Aspetta, le carte da gioco sono 54, contando i due Jolly. Ma qui vedo anche altre carte, credo che non ti abbia dato un mazzo qualunque. Questi sono tarocchi, servono a predire il futuro, usate nel modo corretto. Per fortuna una qualche mia zia è una chiromante e mi ha insegnato a farlo, vuoi che ti aiuti?-
- Guarda che non sono carte normali, forse c’è anche un qualche pericolo nel predire i tarcocchi...-
- A parte il fatto che si dicono “tarocchi”, non lo scopriremo mai se non ci proviamo – rispose Liar. Ryan guardò quei occhi verde brillante che riflettevano un animo a dir poco criptico. Dentro di sé sapeva di non doversi fidare di nessuno, in special modo di quella specie di metà serpente. Ma non aveva altri a cui chiedere aiuto, quindi si sarebbe accontentato di lui.
- Va bene, ecco le carte mancanti – disse porgendogliene altre che non erano contenute nel mazzo che aveva portato a scuola.
Liar tolse tutte gli oggetti dalla scrivania e  vi dispose a lato il mucchietto di carte, che aveva messo in ordine, però alcune sembravano rovesciate. Il ragazzo chiuse gli occhi e si concentrò, stando però in silenzio. Ryan non disse una parola, stando molto attento. Il giovane pescò sei carte mettendole di fronte a sé.
Voltò la prima, era una luna rovesciata, la seconda era un diavolo diritto, la terza l’eremita rovesciato, la quarta e la quinta la temperanza e gli amanti, rovesciate tutte e due. L’ultima carta fece accapponare la pelle  a Ryan: era la morte, a testa in giù anch’essa. Quando Liar aprì gli occhi e guardò il risultato, non sembrava molto allegro :- Insomma, Lupo, non ti aspetta un buon futuro. Le carte dicono che ci saranno molti ostacoli sulla tua via, e che non è sicuro che tu li superi tutti e...-
- VEDI!!! SONO CONDANNATO, ANCHE LE CARTE LO DICONO, MORIRO’ ANCHE IO A CAUSA LORO, COME DARREN E COME QUEL RAGAZZINO DI STAMATTINA E...-
- Tappati quella boccaccia un secondo...mica è una condanna a morte sicura e firmata, c’è un certa probabilità, è vero, ma mica è una cosa sicura...un po’ di ottimismo mica fa male, sai?- lo rassicurò l’amico. Ryan era terrorizzato a morte, mentre stringeva tra i palmi le coperte. Stava sudando freddo e non riusciva a togliersi quella sensazione preoccupante.
- Ma tu mi aiuterai, eh? Amico mio...- chiese il ragazzo. Liar annuì sorridendo:- Ma certo... sono tuo amico, è mio dovere aiutarti...-
- Bene, quindi, che cosa facciamo?-
- Beh, se la tua preoccupazione più grande è che il mazzo uccida qualcuno, distruggi le carte, semplice, no?- Ryan era felicissimo.
- OTTIMA IDEA!! Perché non ci ho pensato prima?- si disse prendendo il mazzo. I due scesero in cucina e presero una padella. Liar accese il fuoco e Ryan prese la padella. Mise le carte in quest’ultima e la chiuse, mettendola sul fuoco. Dopo circa dieci minuti aprì il contenitore, ma quelle era ancora intatte.
- Dannazione, e io che credevo sarebbe stato così semplice...che cos’altro possiamo fare?- chiese infastidito e un poco preoccupato Ryan.
- Non lo so, non potresti non usarle più?-
- Già, così le carte ammazzano me, non hai letto le regole?-
- Va bene, va bene, stavo solo pensando... E se regali il mazzo a qualcun altro?- propose.
- Come sei sicuro che lo accettino?-
- Beh, basta togliere la carta con le istruzioni e...-
- LE REGOLEEEEE...se tolgo quella carta muoio...no ti entra in testa, eh?-rispose seccato il ragazzo togliendo le carte maledette dalla pentola. Le gettò sul piano del tavolo e cercò di calmarsi. Liar guardava pensoso l’amico, ma purtroppo non sapeva che fare, e questo lo rendeva furioso. Poi gli venne un’idea brillante.
- Ryan, perché non regali il pacco a me?- propose titubante.
- Liar, sai cosa che cosa stai rischiando???-lo informò il ragazzo :- Lo sai che se non usi il mazzo muori?-
- Meglio io che te, io non ho famiglia né amici, tu invece ce li hai...- pensò lui.  Ryan prima titubante, poi poco più sicuro, porse il mazzo di carte all’amico. Quello lo prese tremante. Appena il mazzo sfiorò la mano del giovane, una nuvoletta verde e nera uscì dal pacchetto. Quando ritornò normale, Liar lo aprì e prese la carta con le istruzioni. A quanto pareva il numero delle anime si era azzerato. Lo scambio era avvenuto.
- Ok...adesso tu sei al sicuro...però io ora devo andare, ho molti compiti per domani...- disse Liar avviandosi verso la porta. Ryan era allibito.
- C...come? Te ne vai così? Insomma, non sei preoccupato, NON HAI PAURA?- gli urlò il ragazzo. L’adolescente si fermò in mezzo alla stanza.
- Senti, amico...ti ho già detto che va tutto bene. Tu sei salvo, ora non ti devi più preoccupare di questo dannato mazzo- rispose uscendo e sbattendo la porta. Ryan rimase per un po’ in silenzio, fissando il posto dove poco prima c’era stato quel dannato pacchetto. Quando i suoi genitori tornarono a casa, non trovarono nessuna differenza in lui, per loro si comportava in modo normale, come se niente fosse mai successo. Ma in realtà c’era qualcosa che lo ossessionava. Come se si fosse dimenticato qualcosa. Qualcosa di troppo importante da essere trascurato...ma cosa?


COMMENTO DELL'AUTRICE ( drogata tra l'altro )...
Muahahahhahha...chissà che cosa succederà adesso al nostro amico lupo. E Liar? Come mai era così tranquillo? Lo scoprirete "Nella prossima puntata"
- Ma che palle, dobbiamo aspettare??-
Si...muaahahhahhhahah    

   
 
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