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Autore: Ingy_    24/06/2012    3 recensioni
Buon giorno lettori. La mia prima fic Draco/Hermione. I nostri due protagonisti, dopo una breve ma intensa storia d'amore decidono di cancellare la loro memoria riguardante i loro sentimenti per paura di quello che potrebbe succedere con l'inizio di una guerra. Spero che sia di vostro gradimento.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Pansy Parkinson, Ron Weasley, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Hogwarts, Stanza delle Necessità

 

"E se..."

"Shh, non dire niente, mio amore…"

"Ma..."      

Un bacio a fior di labbra, tenero, caldo, carico di mille promesse e tanta amarezza.

"Io non voglio perderti..."

"Nemmeno io, ma questo è l’unico modo che abbiamo per restare per sempre uniti… ti ho amata fin dal primo minuto in cui ti ho vista… ti ho desiderata fin dal primo momento in cui tu mi hai accettato… non voglio che tutto finisca per una stupida guerra…"

"Lo so… il destino c’è stato avverso fin dal primo momento…"

Lacrime amare presero a scorrere.

Singhiozzi sempre più acuti.

Un abbraccio…

"Ti amo… non scordarlo mai!"

"Non lo farò, ti amo anch'io…"

"Sei pronta?"

"… sì …"

 "Oblivion"

 

 "Aahhh!"

"Mione!"

Harry accorse subito a vedere cosa era successo alla sua migliore amica.

La trovò seduta sul letto arrossata e madida di sudore.

"Che cosa è successo? Hai di nuovo fatto un incubo?"

Si avvicinò a lei sedendosi sul letto. Le mise un braccio intorno alla vita attirandola a sè, con la mano libera le accarezzava amorevolmente la testa cercando di tranquillizzarla. Il risultato però non fu dei migliori. Hermione si mise a piangere.

"Shh, non piangere… non è successo nulla…" Harry cercava di calmarla, ma non sapeva bene nemmeno lui come fare.

 

Da quando avevano terminato gli studi Harry, Ron e Hermione avevano deciso di vivere tutti assieme nella casa del padrino di Harry. Si erano laureati entrambi a pieni voti, Ron ce l'aveva fatta per miracolo, ma nonostante tutto erano tutti e tre ottimi Auror: grazie a loro molti seguaci di Lord Voldemort avevano avuto vita corta.

Conducevano un’esistenza, per quanto il loro lavoro glielo permetteva, abbastanza tranquilla. Ciò nonostante, da quando avevano finito la scuola, la loro amica era colta da incubi. All’inizio erano rari e sporadici ma da un mese avevano preso la malsana abitudine di presentarsi quasi tutte le notti a farle visita.

"Harry…" un suono appena udibile sovrastato dai singhiozzi.

"Tranquilla, rilassati, veglierò io su di te…"

Harry continuava a coccolarla, le accarezzava i soffici ricci castani sussurrandole parole dolci finché, stanca, si addormentò.

Una volta sicuro che stesse dormendo, l’adagiò sul letto comprendola con le coperte, le diede un bacio sulla fronte e si allontanò.

Si chiuse la porta alle sue spalle.

Nel corridoio riecheggiava il russare di Ron, per il resto era tutto tranquillo.

Si avviò verso la sua camera ripensando a quanto era appena accaduto. Non riusciva proprio a capire cosa aveva potuto scaturire quegli incubi.

Hermione era sempre andata fin troppo bene a scuola, non aveva particolari nemici, intelligente, ferma nelle sue convinzioni, altruista, un’ottima amica; ciò nonostante qualcosa non andava in lei o meglio qualcosa la tormentata. Forse un rimorso che non le dava tregua, ma avevano sempre condiviso tutto. Si sarebbe accorto se qualcosa non andava o se gli nascondeva qualcosa. Dopotutto gli aveva confessato anche della relazione che si era venuta a creare con Draco Malfoy.

INIZIO  FLASCH BACK

Torre di Grifondoro 1.40am

Harry se ne stava comodamente seduto sulla sua poltrona preferita. Era tardi, orami la maggior parte dei suoi compagni era gia a letto. Aveva deciso di aspettare il rientro della sua amica.

Sì perchè, da un paio di settimane Hermione faceva ritorno al dormitorio molto tardi.  Solitamente era la prima ad andare a dormire o comunque a rientrare alla torre; questo suo improvviso cambiamento di orari lo aveva fatto preoccupare. Molte volte aveva provato a chiederle spiegazioni, ma lei abilmente sviava il discorso dicendo di andare a fare una passeggiata in riva al lago. Naturalmente aveva capito che gli stava mentendo, ma aveva deciso, inizialmente, di prendere la risposta come se fosse la verità, in fondo si fidava dell'amica.

Con Ron non ne aveva mai parlato, non voleva distrarlo dallo studio: si stava impegnando parecchio per gli imminenti esami e non voleva farlo preoccupare.

Un rumore di passi lo fece destare dal suo torpore, il ritratto si aprì: Hermione stava entrando.

Passi svelti e silenziosi si apprestavano a salire le scale che conducevano alle camere, naturalmente non si era accorta della presenza di Harry.

"Herm... "

Il cuore di Hermione perse un battito.

"Harry, mi hai spaventata... cosa ci fai qui? E' tardi?" chiese come se non fosse successo niente.

"Dovrei chiedertelo io questo, Hermione. Sono orami tre settimane che esci di nascosto la notte… posso sapere il perchè?"

"Te l'ho detto, siamo presi dallo studio, fra poco ci saranno i M.A.G.O.; l'unico modo che ho di rilassarmi è fare una passeggiata in riva al lago."

"E non puoi farlo di giorno? Sembra che tu abbia qualcosa da nascondere..."

Hermione era titubante non sapeva cosa fare, sospettava che Harry non credesse alla storia del lago, d’altronde se fosse stata lei nei suoi panni non ci avrebbe creduto. In fondo si fidava del suo migliore amico, avevano condiviso tutto assieme.

"Hermione, sai che di me ti puoi fidare… se non vuoi che si sappia in giro manterrò il segreto."

"Beh… non so nemmeno io cosa fare… non vorrei ti arrabbiassi."

Cercava di prendere tempo per raggruppare bene le sue idee. Ormai doveva dirglielo.

"Come posso arrabbiarmi se non so neanche l'argomento principale?"

"Draco Malfoy."

"Cosa c'entra lui adesso?" Harry non sapeva cosa pensare, Hermione era stata troppo generica e soprattutto non capiva cosa centrasse Malfoy con tutto questo.

"Senti Harry, ho deciso di dirtelo ma prima di arrivare a conclusioni sbagliate per favore fammi finire tutto il mio discorso, ok?"

"Ok, cercherò di non interromperti."

Hermione si adagiò sul divano, fece un respiro profondo ed iniziò.

"Prima di tutto, la storia del lago non è propriamente una bugia. Una sera non riuscivo a addormentarmi così avevo deciso di uscire a fare una passeggiata. Naturalmente sono stata prudente e nessuno mi ha visto uscire dal Castello. Mi sono diretta verso il Lago Nero e mi sono seduta ai piedi di una grande quercia. Il panorama era bellissimo, la luna si rifletteva benissimo e diffondeva una tiepida luce. Mi stavo rilassando, quando ho sentito dei passi venire verso di me..."

Harry ascoltava tutto, cercando di non perdere nemmeno una sola parola del racconto.

"Ho impugnato la bacchetta pronta a difendermi, lo sentivo avvicinarsi sempre di più, fin quando mi superò, io ero coperta dal tronco quindi non mi aveva visto, presi un colpo, quando capii chi era. Era Draco Malfoy. All’inizio non sapevo cosa fare non volevo scontrarmi con lui, così sono rimasta immobile ad osservarlo. Aveva un’espressione triste quasi rassegnata. Se ne stava lì, seduto sulla riva del Lago ad osservare il riflesso della luna sull’acqua. Sono rimasta in incognito per quasi dieci minuti, poi ho deciso che era meglio rivelarmi, anche perché, se mi avesse scoperto lui a quest’ora sarei ancora in infermeria. Così gli feci notare la mia presenza. Non sembrava per nulla sorpreso, come se avesse sempre saputo che io ero lì. Mi ha salutato tranquillamente e mi ha invitato ad unirmi a lui in quella sorta di riflessione. Poi non so… abbiamo iniziato a parlare."

"Cosa ti ha detto?" La interruppe Harry ormai preso da tutta quella storia.

"Beh, fondamentalmente niente. Le solite cose: la scuola, lo studio, gli amici… abbiamo conversato per più di un’ora, poi abbiamo deciso che era meglio rientrare nei nostri dormitori così ci siamo diretti verso il Castello e nel frattempo ci siamo promessi di rivederci la notte dopo e di non parlare con nessuno dei nostri incontri."

Harry era allibito e scioccato non capiva se crederle o no.

"Quindi fino ad ora vi siete incontrati al Lago Nero per parlare?"

"Sì, però poi le cose si sono evolute e…"

"E?" Harry non capiva dove volesse arrivare.

"E, beh, sai com’è che succede… una cosa tira l’atra… e ora stiamo assieme." Hermione era titubante: da un lato era felice di aver rivelato a Harry la verità, ma dall’altro non sapeva come l’avrebbe presa.

"COSA!?"

"Harry, calmati. Ti posso assicurare che in queste notti sono stata benissimo con lui e che non è assolutamente il Draco che conosciamo, anzi si è rivelato una persona stupenda."

Harry non parlava più, se ne stava seduto sul divano con lo sguardo assente, perso nei suoi pensieri.

"Harry, dimmi qualcosa..." Hermione iniziava a preoccuparsi.

"Cosa vuoi che ti dica? Naturalmente non approvo questa tua decisione, ma se ti rende felice cercherò di farmela piacere o per lo meno di conviverci. Ma sappi che se Malfoy ti dovesse far del male, allora se la vedrebbe con me e ti assicuro che non ne uscirebbe vivo!"

"Oh grazie, Harry!"

 

 

 

 

***Note Autrice***

Dopo aver pubblicato questa storia su acciofanfiction nel 2009, ho finalmente deciso di pubblicare la mia prima storia su Draco e Hermione.

Spero vi piacia :*

Ingy_

  
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