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Autore: Ambii    24/06/2012    6 recensioni
-Jacopo, puoi mantenere un segreto-
-Dimmi tutto Flavio-
-Sto impazzendo-
-in che senso?-
-Nel senso che.. la sorella di Mattia.. Mi fa impazzire-
[...]
-Nata, me lo mantieni un segreto?-
-Certo tesoro,dimmi tutto-
-Ieri ero in camera da sola in mutande.. è arrivato l'amico di mio fratello e...-
-E...?-
-E io non ci ho capito più niente!-
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap 2 n
-You want to be mine?-

"your eyes"


"Se l'amore vi spaventa, è perchè ve l'hanno descritto come qualcosa di, per l'appunto, terrificante. Ma non badate a nulla di quello che vi dicono gli altri."

Era una delle perle di saggezza del professore Belli, insegnante di italiano di Flavio.
Flavio aveva 18 anni, tra due giorni ne avrebbe fatti 19 e tra pochi mesi avrebbe avuto i famosi ESAMI DI STATO.
-Oh Mattia, che ne dici se stasera passo da te? Ci studiamo qualcosa di italiano per la verifica di lunedì?- Disse Flavio rivolgendosi a Mattia.
Mattia era il suo migliore amico, anzi, il suo amico più grande. Flavio detestava il termine MIGLIORE AMICO, diceva che portava sfortuna.
-Va ben...ah no, non puoi- Rispose con tono scocciato e deluso Mattia.
-E perchè?- Ribattè Flavio
-Stasera c'è quell'idiota di Marta a casa-
-Ma non doveva uscire?-
-Doveva! Ha litigato con le sue amiche, quindi non esce più-
Marta era la sorella minore di Mattia, anche se non la più piccola; Infatti erano tre figli in famiglia, due femmine a un maschio. Marta era la figlia di mezzo, aveva 16 anni, faceva terza superiore ed aveva un caratterino per niente indifferente.
-Non importa Mattia, vengo lo stesso, tanto non credo ci darà fastidio; Al massimo la chiudi in bagno-
Tra i due scoppiarono le risate, e fu l'entrata della professoressa di matematica a interromperle.

POV FLAVIO
'Marta.. Ma perchè non riesco mai ad associarla a niente? Quella ragazza mi sa di poco significante; Le poche volte che l'ho vista, era sempre attaccata al suo portatile nero, con il pigiama; Non si è manco mai degnata di dirmi CIAO; forse non dovrei andare a casa di Mattia oggi..'
Erano i miei pensieri fissi durante l'ora di matematica. Ci tenevo ad andare da Mat (nomignolo che gli diedi il primo giorno di prima superiore), però mi dava fastidio la presenza di sua sorella. Non avevo nulla contro Marta, ma mi sapeva di ragazzina superficiale e anche un po' maleducata. Le poche volte che l'ho vista in passato non mi ha mai rivolto parola, non mi ha nemmeno mai guardato; E' sempre stata tra i suoi problemi, il suo computer e la sua musica. Insomma, nemmeno un ciao. Eppure io sono sempre a casa loro, ormai dovrebbe conoscermi bene, sono un tipo gentile, per quale ragione comportarsi così?
Non sono il tipo di ragazzo che salta troppo presto alle conclusioni, ma quella ragazza.. sembrava quasi mi odiasse, per qualche strano motivo.
-Signorino FLAVIO sto interrompendo qualche pensiero importante dei suoi?- La voce irritante della prof, mi richiamò all'attenzione.
-Mi scusi, stavo riflettendo..-
-Oh, allora sarebbe opportuno riflettere ad alta voce; Credo che i suoi compagni siano molto curiosi-
La prof giocava sporco, ma io sapevo tener testa meglio di qualunque altro..
-Si prof, stavo riflettendo che è quasi un'ora che siamo in quest'aula con lei e non abbiamo ancora iniziato i nuovi argomenti; Stiamo correggendo i compiti dall'inizio della lezione.. Gli esami si avvicinano e sarebbe più giusto se lei, invece di farci perdere ulteriore tempo, ci spiegasse i nuovi argomenti, in modo da finire il programma predisposto prima di giugno..-
In classe scoppiò una piccola risatina; I miei occhi fissavano quella della professoressa, che era rimasta senza parole.. Io lo ripeto: Ero bravo a giocar sporco, lei non doveva mettersi contro di me.
-Giusta osservazione. Prego allora, signorino FLAVIO, venga alla lavagna..-
Ahia.. Ero bravo si.. ero bravo a mettermi nei guai!

POV MARTA
DRIIIIN
-Oh finalmente l'intervallo, non ce la facevo più-
Furono le parole della mia migliore amica, Nata. Avevamo avuto due ore di fila strazianti di Economia aziendale, una materia sì importante.. ma estremamente noiosa.
-Allora, Marta, usciamo oggi?-
-No Nata.. Voglio stare a casa per ripassare il ballo di danza. E' difficile, cavolo, devo impararlo così da eseguirlo in modo perfetto!-
-Ma.. Lo sai com'è tuo fratello, non ti lascerà stare in camera con lui-
-Tranquilla, dovrà farlo per forza. Gli ho detto che ho litigato con te, quindi non potrà scacciare via la sua amata sorellina triste dalla NOSTRA camera- Ribattei io, sottolineando con voce forte la parola NOSTRA.
Io vivevo in un piccolo appartamento, ed eravamo in 5. Avevamo un bagno, due stanze da letto (una dei miei genitori e una di noi tre figli), una cucina e un salotto. Solo che in quei giorni il salotto era inacessibile, in quanto fuori dal balcone della sala, c'era un nido di vespe, instaurato lì da chissà quanto e i disinfestatori avevano detto che non ci avremmo potuto fare accesso per un paio di giorni. La cucina era piccolina, non abbastanza grande per BALLARE e la camera dei miei era sigillata a chiave. Mia mamma NON voleva per nessun motivo che noi entrassimo nella loro camera. Il bagno era in ogni caso un luogo inappropriato per la mia attività. Perciò, che a mio fratello andasse bene o meno, io quel giorno sarei dovuta stare in cameretta con lui! Dovevo provare quel cavolo di balletto; Dovevo essere perfetta come lo sono sempre stata! La danza è l'unica cosa che mi riesce bene nella vita.
Mentre finivo di parlare con Nata, il mio cellulare vibrò; Era segno di un messaggio arrivato.
FROM BRO:

"Oggi viene Flavio, quindi vedi di non disturbare se proprio devi stare con noi. O miglior cosa, vedi di far pace con le tue amiche stupide, così ti levi dai piedi"

-OH MA CHE PALLE!-
Fu la mia esclamazione molto rozza, dopo la lettura di quel SMS.
-Che succede Marta?-
-Quell'amico sfigato di mio fratello viene a casa MIA oggi.-
Non sopportavo FLOW. Era strano, con l'aria stupida e, a mio avviso, troppo banale come ragazzo. Un sempliciotto con la R moscia, la barba folta peggio di Babbo Natale e la puzza sotto il naso. Non mi piaceva per niente, era l'amico più sfigato che mio fratello avesse mai avuto; Per questo non gli avevo mai rivolto parola.
Feci che rispondere con un misero "Ok" e il mio umore scese in maniera assurda.
Flow mi avrebbe rovinato la mia giornata di sola danza, quanto lo detestavo... A proposito.. Flow è un nomignolo datogli da me, non ha un significato particolare, è semplicemente meglio del suo nome originale.
-Non preoccuparti Marta, se vuoi puoi mangiare a casa mia, così, fino alle 3, puoi provare il tuo balletto.. Poi però, alle 3 devi andare a casa tua.. Perchè arriva mia mamma per quell'ora e tu lo sai che non sopporta avere ospiti in casa senza essere stata avvisata almeno una settimana prima.-
-Grazie mille Nata, sei la migliore-
Quanto amavo la mia migliore amica..
Quanto odiavo mio fratello.. e il suo amico sfigato!


Marta andò a casa di Nata, non appena le lezioni furono concluse e lo stesso fece Flavio, andando a casa di Mattia.
-Dov'è tua sorella?- Chiese Flavio a Mattia.
-Mi ha detto che aveva dei recuperi scolastici fino alle 3.. Boh non ho capito un granchè bene- Rispose Mattia con tono disinteressato.
Sul volto di Flavio comparve un'espressione di sollievo, quasi come se la mancanza di Marta fosse per lui una vittoria!
E infatti lo era.. E lo era anche per lei; Infatti riuscì a provare quel fatitico balletto molte volte a casa di Nata; Non era ancora perfetto, ma di certo stava facendo degli ottimi miglioramenti.
Peccato che il tempo, nella maggior parte dei casi, vola sempre.. arrivarono le 3 in men che non si dica.
-Destra, sinistra, due passi in avanti e salto! Ce la posso fare- Disse Marta, parlando tra sè e sè, ma ad alta voce.
-Scusami Marta, ma sono le 3.. Devi andare prima che arrivi mia madre..- Disse Nata con tono dispiaciuto.
-Sono già le 3? Mannaggia.. D'accordo, alzo i tacchi e vado.. Speriamo che Flow nel frattempo sia caduto da qualche parte, o magari ha avuto qualche impegno improvviso-
-Lo spero per te; Fammi sapere poi come va-
-Va bene. Grazie per il pranzo, ci sentiamo dopo-
Le due amiche si scambiarono un bacio sulla guancia, prima che Marta potesse uscire dalla casa dell'amica per poi chiudere la porta d'entrata alle sue spalle.
Nel frattempo, a casa Tammi (Cognome di Mattia e Marta), i due ragazzi stavano studiando seriamente e faticosamente da.. 10 minuti.
-Non ci capisco niente di questa materia- Esclamò con tono distrutto Flavio, come se stesse studiando da ore e ore.
-Avanti Flavio, è italiano.. Studiamoci queste benedette pagine che.. Oh caz..-
Mattia si piegò in due, forse dal dolore, facendo preoccupare in modo assurdo l'amico.
-Mat che hai? Stai male?- Chiese preoccupato Flavio.
-Credo sia per qualcosa che ho mangiato, vado in bagno e torno-
Furono le ultime parole di Mattia, che corse come una gazzella per raggiungere il bagno. Erano le 3 e 2o.
Nel frattempo Flavio era rimasto da solo in cameretta, ancora intento a studiare, quando sentì un girarsi di chiavi e una porta aprirsi. Sicuro che fosse l'amico uscire dal bagno, non ne fece molta attenzione e continuò a leggere il suo libro scolastico.
In realtà era proprio Marta.
"La macchina non c'è, le cartelle non ci sono, le luci sono spente, la porta era chiusa a chiave senza la chiave dietro, le stanze sono aperte, nessuno parla, non ci sono le scarpe in giro; Oh.. Cos'è quel foglietto sul tavolo" Erano i pensieri di Marta, che entrando in cucina, vide un foglietto sul tavolo.
'NON CI SONO PER NESSUNO ' diceva il biglietto,"Questo vuol dire che.. Sono uscitiiiiii, yuuuuuu, non sono in casaaaaa" Marta non parlò, si limitò a pensarle queste cose e a saltare come una pazza. Decise così di farsi una doccia e, mentre andava verso la cameretta, si era già tolta la maglia, rimanendo così solo in reggiseno. Entrò felice con la maglia in mano, ma appena aprì la porta:
-Ahhhhhh. E TU CHE CI FAI QUA?!-
Vide Flavio in cameretta, che si alzò, coprendosi gli occhi, quasi come se davanti a lui ci fosse un fantasma.
-Rispondimi idiota-
A quelle parole, Flavio di tolse le mani dagli occhi e si avvicinò a lei per chiederle scusa. Ma proprio mentre stava per farlo, si fermò a fissarla nel verde dei suoi occhi, mentre Marta si perse nell'azzurro celeste degli occhi di FLOW.





Angolo dell'autrice:
Primo capitolo fatto; Spero di essere stata abbastanza veloce nel pubblicarlo e spero anche che vi piaccia; Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie mille. A presto, dalla vostra
MataDance
   
 
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