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Autore: _curlsenough    24/06/2012    9 recensioni
"I will love you baby, always. And I'll be there forever and a day, always."
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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«Allie, tesoro, scendi un attimo? Devo dirti una cosa importante.» urlò con molta calma mia madre dal salotto. Ero immersa in uno dei miei romanzi preferiti, “le parole che non ti ho detto” di Nicholas Sparks, non sono mai stata una tipa romantica ma mi piace leggere romanzi di questo genere, riescono a farmi sentire diversa e riescono ad esternarmi dalla solita monotonia.
Scesi velocemente le scale senza voglia e arrivai in salotto dove c’era mia madre, bella da far invidia a qualsiasi donna, alta, magra, capelli lunghi e mossi castani e occhi nocciola, mi sorrideva tristemente e dentro di me sentivo che c’era qualcosa che non andava così mi sedetti di fronte a lei e la incitai a parlare.
«Allie, questa mattina ho parlato con il direttore e mi ha offerto un altro lavoro, guadagnerò molto di più.. » iniziò a piangere, non capivo il motivo di questa sua tristezza, le sue lacrime erano un miscuglio tra tristezza e felicità, però non capivo quella tristezza da dove proveniva.
«Mamma ma è una notizia fantastica, non vedo dove sia il problema» dissi sorridendo.
«Allie dobbiamo trasferirci, a Londra» ecco, ora capivo tutto. La mia espressione cambiò di botto, mi sentii cadere il mondo addosso. Mia madre sapeva che odiavo Londra, non mi è mai piaciuta, l’ho sempre trovata una città triste e monotona, anche se non l’ho mai visitata. Vidi mia madre continuare a piangere così mi alzai e corsi ad abbracciarla.
«Non preoccuparti, andrà tutto bene mamma, ti voglio bene, cosa sarà mai Londra? È vero non è per niente paragonabile a New York, ma ci faremo l’abitudine» conclusi con una smorfia che doveva somigliare ad un sorriso.
Io e mia madre abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto, siamo un po’ come due amiche, le confido tutto, sa tutto di me, ogni cosa, tranne qualche piccolo dettaglio. Dopo la morte di mio padre siamo diventate un tutt’uno.
«Vado a fare del caffè e ne parliamo meglio. » legai i capelli lunghi e lisci in un morbido chignon e mi diressi in cucina, accesi la macchinetta del caffè e nel frattempo che aspettavo decisi di mandare un messaggio alla mia migliore amica Emily. Trovavo tantissimi lati negativi di questo trasferimento, soprattutto abbandonare lei, è tutto per me, è quella sorella che non ho mai avuto, abbiamo riso, pianto e litigato, ma siamo tornate sempre più forti di prima, è la mia ragione, il mio perché, il mio tutto ed il mio niente.
“stasera pizza da me, porta un film, dobbiamo parlare, un bacio.”. Presi le tazze col caffè e mi recai di nuovo nel salotto.
«Allora quando si parte?» cercai di sorridere ma mi era un po’ difficile e mia mamma lo notò.
«Tra una settimana» il suo sorriso era più falso del mio, ma aveva bisogno di quel lavoro, avevamo bisogno di soldi per mantenerci, da quando mio padre è venuto a mancare abbiamo avuto molti problemi economici. Dopo una lunga chiacchierata tra mamma e figlia salii di sopra e corsi in bagno, era settembre ma il clima era già freddo e pioveva, cosa c’era di meglio di un lungo bagno caldo? Mi immersi in quell’acqua profumata, accesi la radio e addio pensieri. Partì “wake me up when september ends” dei Green Day.

 

“Summer has come and passed, the innocent can never last. Wake me up when September ends.
Like my fathers come to pass, seven years has gone so fast. Wake me up when September ends”
 

   
 
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