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Autore: QueenSango    25/06/2012    5 recensioni
Così è questa la tua risposta?”chiese una ragazza, abbastanza infastidita
“Ehm...in realtà...io..” farfugliò il giovane dinnanzi a lei, agitato.
“Tu cosa? Non ho più tempo da perdere con te. Ne ho perso già troppo”
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doremi Harukaze, Tetsuya Kotake, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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                                      Sweet Disposition

Secondo Capitolo : You left with no goodbye

Sbiancò a veder il suo interlocutore, perché se c'era lui, non poteva mancare all'appello quella persona.

Che ci fai da queste parti?” le domandò Takao, un suo vecchio compagno di scuola, curioso e allo stesso tempo sorpreso.

Ci lavoro” gli rispose Doremì, una volta ripresa, mentre le sue iridi magenta vagavano verso gli altri ragazzi, in cerca di due occhi blu. Un brivido le percosse la schiena non appena vide quei occhi profondi blu scrutarla con sorpresa e smarrimento. I loro sguardi s’incrociarono per un millesimo di secondo, poi, la fanciulla abbassò lo sguardo per poi alzarlo in direzione del vecchio compagno di classe. Un sospiro amareggiato uscì dalla bocca di Kotake; era prevedibile la reazione della ragazza, ciò lo faceva star male da morire dopo così tanto tempo. Rivederla era stato sempre un tuffo al cuore. Takao guardò in direzione dell’amico preoccupato, poi, i suoi occhi castani si soffermarono su quelli della rossa che rimaneva impassibile a tutto.

Quanti siete?Così vedo se ci sono tavoli disponibili” chiese la fanciulla con un filo di voce, riprendendo il vassoio caduto da terra.

Dovremmo essere sette” le comunicò il castano, piegando la bocca contando i suoi compagni.

Ok, il tavolo 10 è libero, è quello all’angolo, accomodatevi. “ riferì la ragazza con tono neutro, indicando il tavolo “ Aspettate che io vada a finire di servire i tavoli e presto sarò da voi” aggiunse abbozzando un sorriso di cortesia falsissimo, dirigendosi verso il bancone dove l’aspettava Keita. Il ragazzo guardando il viso pallido della ragazza accigliò lo sguardo perplesso, poiché Doremì aveva mutato atteggiamento con l’entrata di quella squadra di calcio.

Tutto ok?”le chiese, leggermente preoccupato “ Non ti senti bene?”continuò squadrandola attentamente.

No, è tutto ok. Sono solo un po’ stanca “ mentì, facendogli un piccolo sorriso prendendo i piatti da servire, non convincendo del tutto Keita, il quale fissava dubbioso la fanciulla dirigersi in quel tavolo. Nel frattempo Doremì, inspirava e respirava lentamente, cercando di mantenersi più tranquilla possibile mentre si dirigeva in quel tavolo.

Calma, fai finta che siano clienti normali, che sia un cliente normale!” si diceva a se stessa nella sua mente, mentre le mani e le gambe cominciavano a tremare.

Eccomi, cosa vi porto?” domandò Doremì, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi con il block- notes e la penna in mano.

Mm” mugugnò Takao, pensieroso leggendo il menù “ Una bella fetta di torta al doppio cioccolato e una coca” le disse, nel frattempo che la ragazza scriveva più veloce che poteva.

Io ho una fame terribile, quindi vada per delle patatine fritte, un cheeseburger, quello maxi, ovviamente, e una fetta di torta alle mele e anche per me una coca” asserì Shuu, soddisfatto “ Ah, si e poi se vuoi anche il tuo numero” aggiunse, sorridendo malizioso alla rossa che smise per un attimo di scrivere, guardandolo esterrefatta, mentre tutti gli altri, meno Kotake, scuotevano la testa esasperati.

Certo...” gli rispose Doremì, alzando gli occhi al cielo, ancora perplessa. Tossì leggermente e prendendosi di coraggio, indirizzò i propri occhi verso la figura di Kotake “ A te cosa porto?” chiese con un tono più neutrale possibile. Il ragazzo sollevò lievemente il capo, osservando la figura della rossa fissarlo in modo indecifrabile; un brivido gli percosse la schiena.

Per me solo un caffè, grazie” gli rispose cercando anche lui di essere più tranquillo, per poi distogliere il suo sguardo da quello di lei.

Ok, arrivo il prima possibile” esclamò la rossa, pimpante correndo verso il bancone.

Ragazzi, ma l’avete vista? E’ proprio bona! “ commentò Shuu allegro, piegandosi dalla sua posizione osservando il fondo schiena della fanciulla, facendo infastidire non poco Tetsuya “ E tu perché non mi hai detto di conoscere una ragazza così bella?” aggiunse additando Takao, lievemente scocciato.

Perché sei un assatanato e poi Doremì non fa per te “ gli rispose il ragazzo tranquillo, facendo increspare le labbra all’amico in una smorfia, non convincendolo del tutto.

Uff, be’ se per questo non fa per nessuno di noi, dato che ha il ragazzo “ considerò incrociando le tornite braccia dietro la testa, indicando sempre con quest’ultima Doremì scherzare affettuosamente con Keita. Kotake si voltò nella direzione in cui diceva il suo compagno di squadra ; un nodo di stizza s’impossessò del suo corpo osservando quel ragazzo toccare e abbracciare la ragazza. Rabbuiò e ciò venne notato dal suo migliore amico.

Ehi, non è detto che quello sia il suo ragazzo, magari è solo un suo collega e che io ricorda bene, Doremì è una tipa allegra da fare amicizia con tutti” cercò di rassicurare l’amico, senza farlo notare agli altri. “ Non è detto che se una donna scherza affettuosamente con un uomo significa che stanno insieme! “ aggiunse, sorseggiando la sua coca, zittendo per un po’ il biondo che si ficcò in bocca l’ultima patatina rimasta sul piatto.

Dopo aver servito un bel po’ di gente, com’era solito in quell’orario, Doremì fece una pausa, uscendo dalla porta principale del cafè per prendersi una bella boccata d’aria fresca poiché nel locale faceva un caldo assurdo con tutti i riscaldamenti, e anche per rilassarsi un pochetto, dato che non si era fermata mai un attimo dalla mattina. Si stiracchiò allungando le esili braccia in alto, inclinando il collo prima da una parte e poi dall’altra.

Che stanchezza! “disse a voce alta a se stessa, ignorando bellamente la gente che la guardava perplessa. “ Proprio una bella giornata!” continuò mentre nel suo viso si disegnava un sorriso. Guardò l’orologio sul suo polso, notando che aveva una bell’oretta di tempo di pausa, tutto il tempo per farsi una passeggiata veloce, rilassandosi un po’ e sopratutto per smaltire lo shock di aver rivisto dopo tanto tempo quella persona. Trasse un lungo respiro e cominciò ad incamminarsi quando...

Doremì “ la chiamò una voce, quella voce, cristallina e allo stesso tempo profonda. Sussultò a sentir pronunciare il suo nome da lui, dopo tanto tempo. Lentamente la ragazza si voltò, cercando di mantenersi indifferente, senza far trapelare in alcun modo la sua agitazione.

Kotake “ sussurrò, mentre i loro sguardi s’incrociavano ansiosi e titubanti. Kotake arrossì notando la vermiglia scrutarlo con quegli occhi magenta vispi e divenuti sensuali ai suoi occhi. Vagò, inconsciamente,sul corpo magro della fanciulla, ricordandolo diverso da come l’aveva lasciato un anno prima. Da quando Doremì era diventata fottutamene sensuale? Che fine aveva fatto la ragazzina che conosceva? Quella di cui si era innamorato? Non che gli dispiacesse la Doremì attuale, anzi, era bella, bellissima, solamente che non possedeva più, almeno ai suoi occhi, quell’innocenza che la distingueva, cosa per la quale lo rassicurava in qualche modo, non che lo inquietasse, in senso positivo del termine, ovviamente. Il suo corpo cominciò a riscaldarsi quando i suoi occhi si soffermarono in un punto particolare del corpo della fanciulla: la piccola tavola da surf, come l’aveva rinominata lui quando ancora erano in buoni rapporti, era diventata una collina, una florida collina. La fanciulla, ovviamente, notò il punto in cui la stava osservando, e con un gesto veloce si protette con le braccia in quel punto, diventando lievemente paonazza, lanciando un’occhiataccia a Kotake che subito abbassò il capo imbarazzato. Rimasero senza dirsi una parola per una bella decina di minuti, finché a rompere quel silenzio glaciale fu proprio il giovane:

Dove stavi andando di bello?” le domandò con la voce incrinata, come se fosse la cosa più naturale al mondo, pensando che quello fosse il modo meno imbarazzante per attaccar bottone e sciogliere il ghiaccio. Doremì arricciò il naso e aggrottò la fronte, sbigottita dalla domanda fatta dal giovane. Possibile che dopo tutto quel tempo che non si erano visti, la prima cosa da dirle, e c’è ne erano cose da dire, era quella? Una semplice domanda, come se tra loro non fosse successo nulla. In quell’istante un nodo di stizza pervase in tutto il corpo della rossa. L’agitazione e l’imbarazzo che provava in quel momento passò in secondo piano per far spazio alla sua rabbia; incrociò le braccia al petto, avvicinandosi a passo di marcia verso Kotake che oltre indietreggiare leggermente, sgranava gli occhi spaventato per l’atteggiamento di Doremì, sapendo che quello sguardo furente- dannatamente eccitante- una delle poche cose che non era cambiato in lei, non prometteva nulla di buono. La fanciulla ridusse a due piccolissime fessure gli occhi, abbastanza infastidita, facendo deglutire il ragazzo che man mano diventava sempre più nervoso.

Questo è tutto quello che hai da dirmi?” ruggì inferocita, serrando le labbra e posizionandosi le mani ai fianchi. Un mattone enorme si vide cader addosso il giovane a quelle parole, così banali, ma dette da lei con quel tono, assumevano un altro significato. Kotake fece un lungo respiro, trovando il coraggio per risponderle, ma venne bloccato dalle parole di Doremì:

Dopo un anno che attendo tue notizie, una tua risposta, te ne esci così? Facendomi una stupida domanda come se tra noi non fosse successo nulla?!Sei uno STUPIDO!STUPIDO! “ gli sputò contro con tutta la rabbia che aveva addosso, soffocando a stento le piccole stille salate che cominciavano a solcare il suo viso, colpendo in pieno centro lo stomaco del ragazzo, che si mordicchiò le labbra, afflitto alla vista delle lacrime, quello che voleva totalmente evitare. Non lo meritava affatto e lui era stato un codardo, uno stronzo, a trattarla in quella maniera, a farla soffrire così tanto. Titubante si avvicinò verso la fanciulla che aveva la capa magenta chinata, poggiò le sue mani sulle piccole spalle della fanciulla, alzando dolcemente il suo viso con l’indice, mentre la rossa lo fissava tra lo stupito e l’incavolato.

So perfettamente di non essermi comportato bene con te, di questo ne sono veramente dispiaciuto “ cercò di giustificarsi, abbozzandole un dolce sorriso “ C’è una spiegazione a tutto ciò...” proseguì con il tono più pacato possibile e cercando di mantenersi sereno

Quale?” lo incitò a parlare Doremì, esaminandolo ansiosa e desiderosa di saper la verità; aveva aspettato da troppo tempo quel momento, e adesso era proprio giunta l’ora di sapere la verità e il responso. Kotake puntò con fermezza le sue iridi blu su quelli vermigli caldi.

Il fatto è che io...in realtà...ti...”

Tetsuya!Muoviti il culo, l’allenatore rompe e stavolta non ti copro più”proruppe all’improvviso la voce prepotente di Shuu, uscito per avvertirlo, non accorgendosi della presenza della ragazza che lo fissava con un punto interrogativo stampato in faccia. Kotake in quel momento maledì nella sua testa con parole poco carine l’amico, che si accorse solo un minuto dopo che il giovane non fosse da solo. Osservò prima Kotake e poi Doremì con uno sguardo indecifrabile.

Ho disturbato qualcosa?” chiese, sollevando il sopracciglio biondo,incerto,grattandosi imbarazzato la nuca, captando all’istante dallo sguardo furioso di Kotake che aveva interrotto qualcosa di veramente importante.

No, Shuu!” gli rispose aspro, facendogli segno di andar via con la mano. Il biondo si allontanò da lui poco convinto, osservandolo da lontano inquisitorio facendo innervosire non poco il blu.

Ti lascio il mio recapito telefonico, in questo modo potremmo parlare tranquillamente senza scomode interruzioni” decretò, scrivendo in un fazzoletto pulito estratto dalla tasca dei suoi jeans, il proprio numero, mettendoglielo tra le mani. “ Scappo” concluse dandole le spalle, amareggiato per non aver concluso il discorso, lasciando la ragazza incavolata più che mai con lui. Sospirò afflitto non appena la sentì asserire tagliente più che mai “ Scappa, scappare è quel che ti riesce meglio”. Altro rospo da digerire duramente. Scrollò il capo, dirigendosi dai suoi compagni, scoraggiato al massimo.

Doremì, una volta rimasta da sola, fissò apatica il punto dove Kotake era scomparso, strinse i pugni lungo i fianchi, si mordicchiò fortemente il labbro così forte tanto da sentir il sapor rugginoso del sangue, imbestialita. Diede un forte calcio alla lattina a terra facendola arrivare per strada, imprecando sul ragazzo che non solo le aveva fatto perdere inutilmente il suo tempo prezioso di pausa, ma a non dandole per l’ennesima volta una spiegazione, e sopratutto una risposta chiara e concisa che giustamente meritava. Maledì anche se stessa per essersi fatta vedere piangere da lui, l’ultima persona a cui voleva farsi vedere in quello stato, orgogliosa com’era. Prese il piccolo specchietto che si portava dietro dalla tasca della gonna della divisa, asciugandosi gli occhi e cercando di togliersi quegli occhi gonfi e rossi del pianto; Keita sicuramente vedendola in quello stato le avrebbe fatto un sacco di domande, e in quel momento lei non ne voleva sapere di rispondere, forse l’avrebbe fatto più avanti, ma quello non era sicuramente il momento giusto.

Si assicurò che il suo viso fosse tornato normale, tornando al lavoro con quel grande sorriso radioso che la distingueva, anche se in quel momento avrebbe voluto continuare a versare lacrime amare.



                                                                                                                                                               ♥♥♥




Hai saputo che Kotake è tornato?” chiese Masaru indifferente, le braccia incrociate dietro la testa appoggiata al cuscino, rivolgendosi alla ragazza a fianco a sé dai lunghi capelli castani sparsi nel cuscino. La fanciulla s’isso all’improvviso dalla sua posizione, voltandosi verso il ragazzo dai capelli erba, spalancando i grandi occhi castani sorpresa e preoccupata.

Doremì lo sa?” fu subito la sua domanda, pensando immediatamente alla reazione della sua migliore amica, una volta saputo del ritorno del ragazzo.

Non so “ le rispose atono, giocando con una ciocca dei suoi capelli.

Chissà come reagirà...”mormorò Hazuki, corrucciando la fronte e storcendo la bocca, seriamente preoccupata per l’amica, sapendo quanto avesse sofferto e quante lacrime aveva versato per lui. Il ragazzo osservò la castana angosciarsi un po’ per le sorti della rossa.

Non preoccuparti. Risolveranno tutto.” la rassicurò, calmo “ E ora vieni qui “ aggiunse prendendola di scatto per i fianchi, attirandola a sé, facendo avvampare Hazuki.

Masaru...” tartagliò timida,nel frattempo che il giovane le lasciava dei baci infuocati sulla diafana clavicola, provocandole dei brividi lungo la bianca schiena, zittendola lambendo lentamente la sua rosea bocca, mentre le mani della fanciulla accarezzavano con impeto la zazzera verde...




                                                                                                                                                                         ♥♥♥



Kotake da quando era tornati non aveva proferito parola, chiudendosi direttamente nella sua camera, facendo insospettire e preoccupare non poco Takao e Shuu, in particolar modo quando aveva rifiutato di mangiare- lui era un pozzo senza fondo- oltre la sua pietanza preferita, anche l’invito di vedere una partita di una delle sue squadre preferite- lui non rifiutava mai guardare partite e roba del genere- lasciando sbigottiti gli altri compagni di squadra.

Kotake sdraiato nel suo letto con le braccia incrociate dietro la schiena, osservata con sguardo vuoto un punto ignoto del soffitto, giocando ogni tanto con il piede con il suo amato pallone. Sospirò tormentato, ripensando a quello che era successo quel pomeriggio. Non era di certo quello che si era immaginato, no, il loro incontro dopo quella volta, non doveva essere così, non dovevano lasciarsi in quel modo. La colpa, da una parte non era da dare tutta a lui, Shuu ci aveva messo anche il suo zampino, certo, involontariamente, quindi non poteva fargliene una colpa, se non l’avesse interrotto avrebbe avuto il coraggio di dire tutta la verità a Doremì? Si, pensava, anche se, in cuor suo, sapeva che non fosse stato così semplice, sopratutto per uno come lui, spavaldo e sicuro in campo e con gli amici e codardo e imbranato con le ragazze, con quella ragazza, nonostante avesse uno stuolo di ragazze che gli ronzavano attorno, facendo uscire la parte del galletto che era in lui. Lei era diversa, lei era Doremì, non una ragazza qualunque, la ragazza dai buffi codini , dal broncio adorabile, dal sorriso radioso, dal cuore generoso, dall’animo battagliero, di cui si era innamorato follemente da quando aveva fatto parte della sua vita. Un sorriso divertito e amaro si delineo nel suo viso, pensando a quando erano bambini e lui la stuzzicava e le faceva i dispetti più terribili, cercando la sua attenzione facendola incavolare di brutto, nascondendo in realtà ciò che provava per lei.

Un altro respiro afflitto fuoriuscì dalla sua bocca. Scosse la testa, cercandosi di togliersi dalla mente quei pensieri e lanciò brutalmente il pallone che aveva tra i piedi verso la porta, non rompendola per poco.




                                                                                                                                                                  ♥♥♥



Un urlo vittorioso rimbombò per tutta la palestra del liceo, una volta che Aiko ebbe segnato l’ennesimo punto contro la squadra avversaria, la 1F, ritenuta una delle più forti.. Un enorme sorriso si stampò nel volto della giovane quando venne fischiato la fine della partita. Batté il cinque felice con le sue compagne di squadra, ringraziandole per poi asciugarsi la fronte intrisa di sudore con il braccio, dirigendosi verso la panchina, dove l'aspettavano Doremì e Nobuko.

Aiko.chan, sei stata fantastica “ trillò la bionda pimpante, abbracciandola con tanto vigore che per poco non la fece cadere a terra. Doremì sorrise di gusto all'esaltazione della compagna.

Grazie, ma non ho fatto nulla di eccezionale “ le rispose imbarazzata, una volta svincolatasi dalla bionda. Aiko non amava i complimenti, la facevano vergognare più che mai.

Cosa dici?Non fare la modesta adesso “ la schernì bonariamente Nobuko “ Tieni va...campionessa “ aggiunse facendole una boccaccia, porgendole l'asciugamano color canarino per potersi asciugare il sudore, mentre Doremì le porgeva, invece, una bottiglietta d'acqua, per poi scoppiare tutte e tre in una insensata fragorosa risata.

Ho rivisto Kotake “ dichiarò all'improvviso la rossa piatta, facendo voltare di scatto e smettere di ridere le altre due, sorprese.

Co-come hai rivisto Ko..take?” ripeté la ragazza dai capelli blu, ancora sgomenta, sollevando leggermente il sopracciglio.

Si, proprio così “ le rispose indifferente la magenta, lasciando sempre più sbigottite le amiche.

Che ti ha detto?” l'incalzò a parlare Aiko, allarmata e curiosa allo stesso tempo, osservando attentamente Doremì che rimaneva impassibile. Un sospiro uscì dalla bocca della rossa. Stava per aprire bocca quando

Coff..coff..qui è la preside che vi parla, si prega gentilmente la signorina Harukaze Doremì di recarsi immediatamente in presidenza “ annunciò la voce femminile della preside...

TO BE CONTINUED

ANGOLO AUTRICE:

Ansia e Ansia, scusate è quello che mi viene in mente adesso dopo aver visto la partita dell'Italia <3! Yatta! Ce l'abbiamo fatta, dopo varie vicessitudini...meglio così XD! Detto questo passiamo a noi: 

Mi scuso con l'enorme ritardo con cui posto, ma, oltre aver problemi di connesione, oltre la ma pigrizia innata, ho avuto a che fare con gli esami e ne avrò sino al 19 luglio! Ditemi voi se si può studiare in queste condizioni con quest'afa terribile, mentre vedi tutti quanti andar a mare allegramente imprecando che si affoghino, no dai, scherzavo, imprecando piuttosto la pioggia, dato che tu devi rimanere in casa a studiare-_- vabbe'. Che dire di questo capitolo? Tutto e niente, dico solo che la parte finale doveva essere tutt'altro, come al mio solito, ma vabbe' questo finale avuto la meglio. Che avrà combinato stavolta Doremì? Curiosi, eh...so che ancora non vi sembra così angst, ma piuttosto una commedia leggera, ma dal prossimo capitolo le cose peggiorerranno, eh già... non dico come  altrimenti faccio spoiler XD! Finalmente siamo giunti all'atteso incontro di Doremì e Kotake, finito male per ovvie ragione, insomma non può andar tutto rose e fiori tra quei due sin da subito, altrimenti il bello qual è?  Ammetto che avevo optato per un'altra cosa, ma questa linea l'ho preferita perche' serviva per il proseguimento della storia- se mai ci sara :P- tra i due. Per quanto riguarda la parte di Hazuki e Masaru io li immagino così, timidi e riservati all'esterno ma che ci danno dentro a letto, non chiedetemi il perche' XD. Sarà il caldo e il ciclo che mi fanno dire queste fesserie. Dal prossimo capitolo ci saranno anche due altri vecchi incontri, non dico quali, saranno a sorpresa;)- Detto questo ringrazio le 8 persone che hanno messo la ff nelle seguite e le altre due nelle ricordate e preferite, grazie di cuore. Ecco...mi farebbe piacere cosa vi ha spinto a metterla nelle preferite, seguite ecc...non mordo mica, forse oggi si, non fate le pigre come me, quando avrò tempo prometto che recensirò anche le vostre :D* Queen in modo subdolo ricatta*. Accetto tutti i tipi di commento, meno quelli bimbominchieschi, se ci sono errori scusatami, ho controllato varie volte, anche se alle volte, sono distratta e non noto certe piccole sciocchezzuole, ora vi saluto e torno alla mia settimana di fuoco dato che ho due esami in contemporanea ç_ç-

Un bacione e si spera a presto ^.-!

Prossimo capitolo: I Won't Let You Go...


   
 
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