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Autore: whiteskin    25/06/2012    18 recensioni
"Mi concede questo ballo?" allunga la mano.
Charlene si volta, socchiude gli occhi infastidita dalla luce del sole.
"In pieno giorno?" domanda.
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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September, 2003.

 

da leggere con Moments dei One Direction



September, 2003.

Stringe la ringhiera verde, calde lacrime salate scorrono sulle sue guance per poi finire dritte nel fiume.

Le gambe gli tremano da quell'altezza, e per un momento oltre alla paura riesce a pensare il motivo, il perché del suo gesto.

Chiude gli occhi e sospira, buttarsi o non buttarsi?


 

**


July, 1997.
 

"Mi dica signorina Thompson, cosa ci fa una ragazza del vostro livello in questo… -  si guarda intorno ridacchiando - postaccio?" sorride poi il diciassettenne dai capelli ricci e gli occhi verdi.

Charlene apre gli occhi, la pupilla si restringe mettendo in risalto l'iride grigia. 

"Sa, signorino Styles, ogni tanto bisogna spezzare la routine, altrimenti dove finisce quel pizzico di follia che rende la vita interessante?"

Harry rimane in silenzio, sorride compiaciuto e si limita a scuotere la testa.

"Dove sei stata tutto questo tempo" la guarda, la studia, la osserva, eppure Charlene Thompson è una porta chiusa a chiave, una serratura che nemmeno il più astuto ladro del mondo riesce a scassinare.

Charlene ride abbassando lo sguardo, guardandosi le punte delle sue ballerine color salmone consumate. 

"Ti stancherai di me, ben presto vedrai" si volta con movimenti lenti, che ad Harry fanno perdere la testa.

Ha le braccia conserte, la gonna leggermente alzata dal vento e il corpetto che le stringe la vita, Charlene Thompson è sinonimo di purezza, semplicità, innocenza, sedici anni di dannata innocenza.

I capelli neri legati in uno chignon, la pelle bianca come il latte, il sorriso di una stronza rinchiusa in un corpo di una bambola.

Forse è questo che ha fatto andare in tilt tutte le funzioni celebrali del piccolo e irresistibile Harry.

Il ricciolino si alza dalla palla di fieno dove dapprima era seduto. 

"Mi concede questo ballo?" allunga la mano.

Charlene si volta, socchiude gli occhi infastidita dalla luce del sole. 

"In pieno giorno?" domanda sbalordita.

Harry annuisce e sorride prendendo la mano curata della ragazza.

Lei si stringe al suo petto ed insieme ballano un lento, Charlene non parla perché in tutta la sua vita qualche cosa ha imparato, ha imparato ad allacciarsi le scarpe, ha imparato che non bisogna bere niente che non ti sei preparato tu da solo, ha imparato a guardare la strada prima di attraversare, ha imparato a stendere lo smalto, ed ha imparato che le cose migliori bisogna godersele in silenzio.

Chiudere gli occhi, quando è possibile, ed ascoltare quello che il cuore e i rumori al di fuori delle parole hanno da dire.

Ed in quel momento il battito del cuore di Harry è il miglior rumore che Charlene abbia mai udito.

 

 

**



6 November, 2000.
 

E' steso a terra, le guance rosee ormai umide, i capelli sudati, il collo bagnato, gli occhi arrossati e spenti ed un cuore rotto.

Fa scivolare il bicchiere da mano, il vetro rotola sul pavimento, 

Harry è fermo immobile sul pavimento, fissa lo stesso angolo di stanza da ormai una ventina di minuti.

E' privo di emozioni, privo di vita.

Sbatte le palpebre per convincere a se stesso che ancora c'è.

Il bicchiere raggiunge le scale e rotola, rotola fino a rompersi gradino per gradino, lentamente, rumorosamente.

Quel rumore Harry già l'ha sentito, perché dentro di lui qualcosa si è già rotto.


 

**


27 October, 2000.

 

"Perché sei venuto lo stesso? Puoi ammalarti" Charlene passa un dito sul grande palmo della mano di Harry, quest'ultimo la interrompe stringendola dolcemente.

Fuori piove, tira vento e le finestre sono chiuse, fuori fa freddo e Charlene ama il freddo.

Si stringe al petto nudo di Harry, sotto le coperte bianche del suo letto a mezza piazza.

"Perché non mi importa di ammalarmi lo sai, e poi è una semplice influenza" la bacia sulla tempia bollente, la sua pelle color ceramica è simile a quella di Harry, che avvolge il suo corpo esile con un braccio.

Charlene ama stare in silenzio, ma per la prima volta è lei a prendere parola.

"Grazie" ha gli occhi chiusi per la stanchezza.

"Per non essere andato via." sussurra, Harry la guarda, le lentiggini sul suo visto, le borse sotto gli occhi, i capelli sciolti appena mossi, la pelle che profuma di vaniglia.

E' così bella nelle sue piccole imperfezioni, in tutti i suoi sbalzi di umore, le sue stranezze, nelle sue fissazioni, nei suoi interminabili silenzi, nei suoi tempi.

"Sai non avevo mai potuto immaginare di poter trasformare un leone in un agnello." dice poi, ridacchiando e continuando a giocare con la sua mano.

Anche Harry ride, ride perché è vero. Ride perché è consapevole di essere diventato un indifeso ed innocente agnello, un piccolo animale che ha imparato ad amare.

"Agnello? E saresti tu il leone ora?" ribadisce lui, Charlene sorride e annuisce.

"Vediamo cosa sai fare allora leonessa" Harry stringe i denti e comincia a farle il solletico, perché non c'era niente di più gratificante di riuscire a farla ridere.

"Ti amo" sussurra tra le risa e per Harry il mondo smette di girare, il cuore di battere,  il vento di soffiare.


 

**



September, 2003.

 

Il vento gli scompiglia i capelli, sono passati quasi tre anni ed ogni mattina ed ogni sera Harry Styles si sveglia ripetendo la stessa frase.

"E' stata leucemia fulminante, non abbiamo potuto fare nulla per salvarla, era troppo tardi."

Sussurra anche questa volta prima di sporgersi ancora di più. 

Riesce a sentire l'odore del fiume e mentre stringe gli occhi per evitare che altre lacrime scorrano "era troppo tardi" ripete.

"Non-non so cosa, no-non è mai troppo tardi se hai tutta la vita davanti." una voce femminile trema alle sue spalle, Harry si volta.

"No-non si butti" ripete la ragazza dai capelli rossi, è vicina alla ringhiera e porge una mano "non c'è nulla che non si possa risolvere, la prego." deglutisce.

Harry sbatte le palpebre per convincere a se stesso che ancora c'è. 

Ha gli occhi rossi, le labbra gonfie e il viso stanco di chi ha sofferto tanto, la guarda negli occhi per qualche istante, il cuore gli batte.
La polvere cade ed il cuore di Harry ritorna ad aver colore, dopo tre lunghi anni.

Harry guarda il fiume e pensa a Charlene.
Diciannove anni di innocenza.

La pensa ancora un'ultima volta prima di decidere di afferrare la mano della sconosciuta e ricominciare.
















 



sono le 2.40 di notte
ed io sono qui a postare una one shot.
AMATEMI.
ho anche pianto, e non piango mai per ciò che scrivo, quindi spero che sia di vostro gradimento uu
è una delle mie faavourite one shots ee
non ho riletto, se ci sono errori pardonnez moi (?)
ANYWAY sapete che a me piacciono le cose tristi no?
e pensare che volevo scrivere una one shot dove la protagonista era una ragazza
e mi è uscito questo AHAHAHAHAH
sono coerente, tanto coerente e.e
c'è un rumore strano, posto la one shot prima che mi rapiscono cc
RECENZITE E COMENTATE.
vi amuzzo

p.s. dal 29 al 16 non ci sarò perchè sto in England 2 settimane
immaginate quante one shots scriverò lì cc
ebehèenkjfg non so come si scrive

vac a rummì [cit. la vrenzola che c'è in me]

VI AMO DONNOLE E FURETTI MU@@@

martins
xbieberspancake 

:3

  
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