E’ un caldo giorno estivo.
Caldo, sì, ma solo per il sole che batte.
Perché mai, in tutta la mia vita ho visto un’Hogwarts così.
Così… dannatamente triste… e dannatamente unita.
Per la prima volta mi rendo veramente conto di cosa voglia dire essere in prima fila contro Voldemort e i suoi seguaci…
E proprio per l’essere stato lì, Silente non c’è più.
Mentre qualcuno parla di lui, di quello che è stato, di quant’era importante per questa scuola e per l’intero mondo magico mi rendo conto che tutte le cose che sono successe quest’anno, tutti gli stupidi pensieri da sedicenne che avevo, sono inutili…
Se ci fosse stato, in questo momento, mi avrebbe semplicemente detto ‘Suvvia, Hermione, hai solo sedici anni…’
Ora come ora mi sembra di averne molti più di sedici.
Sembra impossibile a pensarlo, ma è come se da un momento all’altro mi sia veramente resa conto che non sono una semplice ragazzina. Quello che voglio fare veramente è andare avanti, aiutare Harry a finire questa dannata guerra…
Piccole lacrime scendono dal mio viso. È in questo momento che Ron, sì, il Ron che tanto mi ha fatta arrabbiare mi mette un braccio intorno alle spalle. Lo so che il suo è un semplice gesto di tenerezza, ma è proprio del suo affetto che ho bisogno in questo momento…
Ed è lui che mi allontana da tutti; lui, che mi stringe quando ormai inizio a singhiozzare…
“Ehi… Hermione… smettila di piangere, su…” è questo che mi sta dicendo.
Dannato, stupido Ronald! Come faccio a smettere di piangere sapendo che lui, lui non c’è più in questo momento?
Ma forse è proprio questo che mi piace di te…
“Portami via…” gli sussurro, piano.
Lui non se lo fa ripetere… piano, sempre abbracciandomi, mi allontana da tutti, da quelle persone di cui la maggior parte sicuramente è qui solo per fare bella figura con il resto del mondo magico…
Mi porta vicino alla capanna di Hagrid, dove, finalmente, siamo soli…
“Grazie… Ron” mormoro.
Vorrei tanto dirgli tutto, vorrei dirgli quanto lo amo, quanto sto bene qui, da sola, con lui…
Ma è lui a parlare.
“Hermione… ascolta” inizia, sempre stringendomi a sé.
Io alzo lo sguardo.
“Forse… forse ho sbagliato a stare con Lavanda”
“E perché?” chiedo io, scocciata. Come se fosse il caso di parlare di quella…
“E’ che… io l’ho fatto solo perché… perché Ginny mi aveva detto quelle cose, perché… perché non avrei mai pensato… che tu… cioè… tu sei uscita con McLaggen invece che con me… e…”
Caro, vecchio Ronald… non cambia mai.
Decido di bloccare quel suo farfugliare con un bacio. Un bacio semplice, sicuramente diverso da quelli che era solito dare a Lavanda.
Non avrei mai pensato che a un funerale, anzi, al funerale del più importante esponente del mondo magico avrei baciato Ronald. Forse è stato proprio questo a sbloccarci, ancora non lo so…
So che ora come ora, questo bacio era ciò che più mi serviva.
“Forse… è meglio se torniamo” sussurro, prima di mettermi a correre incontro a Harry.
Ora so che anche se l’anno prossimo non tornerò a scuola, anche se non so cosa succederà, adesso la mia vita è solo con Ronald… se lui vuole andare con Harry a cercare gli Horcrux… so che non lo abbandonerò. Perché è Ronald che voglio.
E’ per questo che non mi voglio buttare giù… per questo che ora, anche se Silente è morto, anche se ormai Hogwarts verrà chiusa e tutti noi spediti a casa e io non prenderò mai il diploma, sto sorridendo…
Perché la vita continua…
Ed è questo che voglio fare… vivere.
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Piccola one-shot uscita dalla mia mente malata mentre ascoltavo questa canzone di Hilary Duff…
Spero che vi piaccia! ^_^
Me lo lasciate un commentino, positivo o negativo?
Un bacio
_olly_