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Autore: Yawarakai_Kusa    25/06/2012    3 recensioni
Una misteriosa lettera giunge al nostro professore: si tratta di una richiesta d'aiuto. Quale sarà il nuovo, intricato ed affascinante mistero che dovranno affrontare Layton e Luke?
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. Di me ti puoi fidare


Dov'ero finito? Dov'era il professore? Non lo sapevo.
Sapevo solo di essere al buio, chiuso dentro qualcosa, su un veicolo in movimento.
Probabilmente mi trovavo a viaggiare su una lunga strada dissestata, con molte curve: che stessi scendendo dalla montagna?
Delle voci provenivano dall'esterno della mia solida prigione: un uomo e una donna, la quale parlava dentro un telefono. Non sentivo la voce del suo interlocutore... ma sembrava importante.
- L'ho preso... Sì, verrà sicuramente, ora... Siamo nei pressi di Torino, sì... D'accordo: per domani mattina all'alba saremo a Venezia.
Venezia? Che fossero... gli scagnozzi della misteriosa ragazza? Oppure... gli scagnozzi del killer!
Il sangue mi schizzò alla testa, raggelandosi. Era finita, per me?
- Sele desidera che il bambino arrivi entro domani mattina. Come si fa?
- Lucia... io conosco tutte le scorciatoie inimmaginabili! Saremo a Venezia in mattinata!
Mi rannicchiai contro le pareti della mia prigione, nascondendo il mento nelle ginocchia.
Professore... Aiuto...

***


Clive non si dava pace per la scomparsa di Luke. Continuava ad accavallare le gambe con un certo nervosismo, le sue dita tremavano... E come biasimarlo? Poteva perdere la nostra fiducia e, così, anche il nostro prezioso aiuto.
- Clive... calmati, ti prego. Luke starà bene, ne sono certo!
- Potrebbe essere stato il killer, lo sa?
Sorseggia il tè.
- Come fa ad essere così calmo?
- Mmh... un vero gentiluomo non si scompone mai, mio caro... Eppure, ti confesso, che ho molta paura. Ma dobbiamo avere fiducia in Luke! E' in gamba, quel ragazzino!

***


Le ore trascorsero, interminabili. Viaggiammo tutta la notte, credo, senza sosta.
Non me la sentii di chiudere gli occhi... la paura me lo impediva.
Iniziava a far caldo, nella mia prigione: cambiai angolo, spostandomi in quello adiacente. Un forellino, fino ad allora coperto dalla mia schiena, dava sul mondo esterno. Ci appoggiai il viso, scrutando l'esterno.
Mare. Limpido, fresco e profumato mare.
Ero arrivato a destinazione.
Finalmente avrei incontrato il mio rapitore.

Dopo una serie di curve su strada probabilmente sterrata, ci fermammo.
Aprirono la mia prigione, che scoprii essere una cassa di legno.
Non feci in tempo a vedere le loro facce: mi legarono una benda sugli occhi, intimandomi di stare in silenzio. Le mani mi furono legate dietro al schiena.

Camminammo per un po', io guidato dai due scagnozzi.
- Eccoci arrivati, cucciolo - disse la misteriosa donna.
Aprirono una porta, ed entrai, pronto ad incontrare persino la morte.
Scalini, sui quali inciampai spesso. Corridoi freddi e umidi. Infine, un'altra porta: mi tolsero la benda.
Il salone in cui mi trovavo era avvolto dalla penombra, ma era di squisito gusto italiano. Due divani erano posti uno di fronte all'altro, su un elegante tappeto. Librerie tappezzavano i muri e le tende scarlatte ammorbidivano la luce potente del sole.
Vidi una figura, su uno di questi divani, in controluce.
- Signorina Sele: il suo ospite è arrivato.
La figura girò la testa verso di me. Teneva la schiena curva.
- Oh. Prego, siediti.
Andai a sedermi di fronte a lei, sprofondando nel divano. La voce della ragazza sembrava invasa dal dolore.
- Perdona il brusco modo in cui sei stato condotto sin qua...
La faccia della ragazza era coperta da una maschera con un lungo naso. Indossava un lungo vestito nero da festa, con uno scialle d'oro a coprire tutta la schiena.
Strano. Di solito la schiena, con vestiti come quello, rimane scoperta.
Aveva capelli ricci, molto corti dietro e più lunghi davanti.
- ... Non potevo permettermi rischi.
Sorrisi un po’. - Piacere. Sono Luke Triton.
- Il piacere è mio. Tu eri con Clive, giusto?
- S...sì. E lei è...?
- Sele Kiehr, il Pentagramma.
Rabbrividii.
Si avvicinò a me, sedendomi accanto.
- Oh, ma ti prego: di me ti puoi fidare.




***
E rieccomi, dopo tanto tempo! çwç Chiedo perdono.... e ringrazio tutti voi che mi avete recensito! Alla prossima ;)
  
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