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Autore: Rosie Bongiovi    25/06/2012    2 recensioni
"Teneteli" disse, lasciando nelle loro mani un ciondolo. Un simbolo della loro amicizia, solida come una costruzione di acciaio, delicata come un castello di sabbia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui, ho cercato di fare più veloce che potevo” disse Richie, dopo aver varcato la soglia di casa e essersi precipitato sul divano, sul quale era seduta Chelsea, con gli occhi rossi e le mani tremolanti. Si era spaventata e non aveva tutti i torti; Ross, ai tempi, non sempre era rimasto con le mani a posto. Si ricordava di quanto fosse brutto vederlo arrabbiato e non avrebbe mai potuto cancellare i ricordi di certe sue reazioni durante le discussioni, anche le più banali.

Richie si avvicinò alla donna, mettendosi al suo fianco e aspettando una sua reazione. Chelsea non alzò lo sguardo, lo abbracciò affondando il viso nel suo petto e lo strinse a sé, come se fosse un tesoro così prezioso da non poter essere lasciato incustodito. Il chitarrista le accarezzò i capelli, confuso e nel contempo spaventato: cosa le era successo? Perché era così triste?

Va tutto bene, ci sono io ora..” sussurrò, baciandole la testa e tenendola a sé. Mentre mille domande e dubbi gli frullavano per la mente, cercava di guardare il viso e il corpo di Chelsea, per controllare che non ci fossero ferite. Nessun danno fisico, erano solo morali a quanto pare.. E in un certo senso, pensava, era peggio. Passarono pochi secondi, poi Chelsea parlò, dopo un lungo respiro.

Mi sono solo spaventata.. Ross è venuto qui e..”.

Cosa ti ha fatto? Io giuro che lo ammazzo, che cosa vuole da te?”. Non riusciva a non reagire in quella maniera, era più forte di lui. Quella sgradevolissima sensazione nei confronti di quell'uomo non l'aveva mai abbandonato.

Calmati..” mormorò Chelsea, accarezzandogli il braccio e cercando di farlo rimanere seduto: Richie, infatti, stava per alzarsi in piedi per il nervoso. “Voleva solamente dirmi che non è stata solo colpa sua se mi ha tradita, anzi. Sciocchezze simili. Sembrava molto nervoso.. Mi sono spaventata quando dopo averlo cacciato di casa.. Ha iniziato a bussare alla porta in maniera abbastanza violenta. Voleva che lo facessi entrare, diceva che non voleva essere trattato come avevo fatto io, che non ero capace ad affrontare una discussione e che non avevo mai avuto spina dorsale. Poi ha iniziato a tirare calci contro la porta, finché non gli ho detto che stavo chiamando la polizia. Allora se n'è andato..”. L'espressione di Richie era disgustata, non c'erano altri modi per descriverla. Mentre, incredulo, teneva ancora tra le braccia Chelsea, scuoteva la testa.

Dovresti denunciarlo..” mormorò. La donna fece spallucce.

Non servirebbe a nulla. Adesso andrà ad un colloquio di lavoro o ad una riunione o non ne ho idea. Se si rifarà vivo.. Gli lancerò addosso un vaso come quanto te ne ho tirato uno io” rispose, sorridendo. Con quel sorriso, Richie si tranquillizzò.

Non ricordarmelo, ti prego” replicò, ridendo. “Che cavolo ti era passato per la testa, lo sai solo tu”.

A proposito di teste.. Come mai quel cappello da cowboy? Non avevi deciso di indossarlo solo per i concerti e di non girarci più per strada come una volta?” domandò, dimenticandosi la ragione per cui il chitarrista era stato costretto a coprire i suoi capelli, ovvero la tinta azzurra.

Veramente.. Un motivo... Ci sarebbe” disse tra i denti. A Chelsea si accese la lampadina e realizzò che il motivo era ovviamente collegato con quel che aveva combinato poco prima. “Prometti di non ridere”. La donna, iniziando a provare un senso di colpa, annuì. Richie si tolse il cappello, mostrando una folta chioma.. Azzurra.

Era venuta proprio bene, meglio di quanto Chelsea si aspettasse.

Le scappò una risatina, che smorzò immediatamente.

Ti.. Ti donano, sai?”. Il chitarrista le rivolse uno sguardo inceneritore.

Adesso come faccio? Mi sono lavato i capelli e mi sono ritrovato di questo colore. Dammi un paio di giorni e denuncio la ditta di shampoo” replicò, con voce arrabbiata.

In fondo, dopo la corsa che aveva fatto per raggiungerla e calmarla, Chelsea era nuovamente in debito con lui (che novità).

Richie, forse potrei darti una mano.. Tra gli innumerevoli prodotti che ho in bagno, magari qualcosa per rimuovere quella tinta dovrebbe esserci..”. La donna si alzò, rendendosi conto solo in quel momento di essere rimasta tra le braccia di lui per tutta la durata della conversazione.

Sei un angelo” commentò Richie, sorridendo. Chelsea ricambiò il sorriso.

Aspettami un secondo solo”. Salì velocemente le scale che l'avrebbero condotta al piano superiore. Entrò nel bagno, cercando tra i tanti shampoo, balsamo e creme che teneva nella cassettiera di fronte alla vasca.

No, questo no.. Questo no a meno che non voglia farsi la ceretta.. Eccolo” disse, prendendo una sorta di sapone che aveva acquistato insieme a quella specie di tinta temporanea; avere una parrucchiera come amica aveva i suoi vantaggi. “Ecco la tua salvezza!” esclamò, arrivata in soggiorno.

Posso sapere che cosa ci fa questa qui?”. Chelsea vide, tra le mani di Richie, la boccetta che conteneva la tinta azzurra. Sentì, d'un tratto, che la terra era scomparsa sotto di sé. Cosa poteva inventarsi? Se avesse detto che era solo un colorante alimentare, ci sarebbe cascato? No, certo che no. La scritta non mentiva. “Allora?”. La sua voce, arrabbiata, richiamò la sua attenzione. Era rimasta praticamente a bocca aperta.

Io..”.

E questa, non è la sim del mio cellulare?” chiese, dopo averla vista appoggiata in bella vista accanto al vaso che conteneva una felce. “Potrei avere delle spiegazioni?”.

Sì.. Quella è la tua sim e.. Richie, io volevo..”.

: - Ma sì, ormai, peggio di così non può andare. Forse è meglio raccontare la verità -.

Volevo sabotare.. I tuoi appuntamenti con.. Con Denise..” bisbigliò, quasi incomprensibilmente. Le sue guance erano diventate rosse come pomodori. Voleva sotterrarsi all'istante. La testa aveva iniziato a girare, a girare vorticosamente. Sentiva un buco alla bocca dello stomaco e una grande paura di aver distrutto, con una grande onda, un castello di sabbia costruito anni e anni prima. Fino a quel momento era rimasto intatto, allargandosi sempre più e diventando inspiegabilmente sempre più prezioso e ben fatto.

Ti prego.. Dimmi che non hai detto quello che ho sentito” disse Richie, sorpreso e al contempo deluso. Chelsea non rispose. Di fatto, non avendo mai litigato con lui, non sapeva come comportarsi in quella situazione. Il chitarrista scosse la testa, si avvicinò a Chelsea, le prese di mano lo shampoo per poi allontanarsi verso la porta. “Mai sentita quella voce riguardo alle persone egoiste? Finiscono sempre per fare del male e per rimanere sole. Non sapevo che fossi entrata in quella categoria, francamente non me lo aspettavo”. Mise il cappello sulla testa e, prima che Chelsea potesse replicare, varcò la soglia, uscendo. La donna si passò una mano tra i capelli e sospirò.

L'ho combinata grossa stavolta..”.

 

Hai intenzione.. Di.. Camminare ancora.. Per molto?”.
“Ancora una ventina di metri e ci siamo”. Richie diede la mano a Chelsea, aiutandola a salire su un grosso sasso e ad arrampicarsi su un ramo, dal quale scesero entrambi, per poggiare i piedi sull'ennesimo sentiero di montagna percorso quella mattina.

Venti metri? Io non mi sento più il corpo dal collo in giù!” replicò la ragazza, portandosi una mano sul fianco e tirando un lungo respiro.

Siamo arrivati, Miss Agilità 1993” disse, ridacchiando.

Non c'è niente qui, a parte il bellissimo panorama che si vedeva anche trecento metri fa”.

Ah-ah, non è vero. Dai un'occhiata su quella roccia”. Chelsea soffiò indietro un ciuffo che si era appoggiato sulle sue labbra, poi si avvicinò. Rimosse dalla roccia dell'edera e delle foglie. Si rese conto di trovarsi di fronte ad una scritta, che lesse ad alta voce.

“ 'Lo splendore dell'amicizia non è la mano tesa né il sorriso gentile né la gioia della compagnia: è l'ispirazione spirituale quando scopriamo che qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi. Ralph Waldo Emerson'. E tu come facevi a sapere che qui c'era questa frase?”.

Quando avevo 10 anni, mio padre mi portò qui.. Mi mostrò la scritta, dicendomi che l'aveva incisa il suo migliore amico quando erano parecchio giovani. Ritienilo una sorta di.. Portafortuna? Ovviamente non possiamo portarcelo dietro, però mio padre e il suo migliore amico non hanno mai litigato, mai un'incomprensione, mai uno scontro. Francamente credo che sia un legame fortissimo, il loro. E, a dirla tutta, penso che la stessa cosa valga anche per noi” disse, sorridendo. Chelsea fece altrettanto.

Siamo così fuori di testa, che non riuscirei mai e poi mai a trovare una persona come te.. Quindi, caro Richie, credo proprio che non avrai altra scelta: dovrai sopportarmi fino alla fine dei tuoi giorni”.

Lo stesso vale per me. Non c'è nessun'altra che sa minacciarmi meglio di te” rispose, ridendo.

Oh, modestamente il mio lo considero un dono” commentò.

Torniamo a casa ora, insopportabile che non sei altro” concluse Richie, dandole una spinta e tornando sul sentiero. “Il primo che arriva giù non guida e dorme in macchina!” esclamò, iniziando a correre.

Non vale, l'hai detto quando eri in vantaggio!” replicò Chelsea, prendendo la rincorsa e saltandogli sulla schiena. Il chitarrista si ritrovò a terra, dolorante, mentre l'amica lo stava seminando.

Questa me la paghi, me la paghi eccome!”. 



Nota dell'autrice:


Eccomi qui! Manca poco, anzi, pochissimo alla conclusione di questa mia FF.. Ahimè. Però, dato che sono sadica e voglio vedervi soffrire, ho iniziato anche un'altra storia sempre sui nostri amatissimi Bon Jovi (qui prologo e primo capitolo, se volete dare un'occhiata.. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1049638&i=1 ).

Ringrazio, come al solito, tutte le persone che hanno recensito e che seguono "All you need is.." ovvero:

_KeepSmiling (<3)

_barbara83

_HarryJo (<3)

_VaVa_95 (<3)

_ _lullaby

_BrianneSixx

_chiaretta78

_DodoBJ

_erika_rose

 

Un bacione (stavolta del Sambo). Alla prossima (che sarà presto, promesso!)

 

 

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