Titolo: Why So Hilarious?
Autore: Jaqueline.
Fandom: Soul Eater (You don't say?)
Rating: Verde.
Genere: Commedia, fluff.
Avvertimenti: Drabble, Flashfic, Raccolta.
Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans.
Pairing: SoMa.
Trama: 10 piccoli momenti per questi due pazzi. Perché sono così comici insieme che non si può fare a meno di amarli.
Note: Allora, questa flash e quella di prima sono collegate, visto che biondocenere mi ha chiesto nella sua recensione, un ricongiungimento tra i due :)
Volevo anche dirvi che io sono aperta a qualunque suggerimento, quindi se avete un genere particolare in mente, chiedete: io proverò ad accontentarvi :)
Come sempre vi chiedo di farmi notare se i personaggi sono IC.
Volevo anche dirvi che io sono aperta a qualunque suggerimento, quindi se avete un genere particolare in mente, chiedete: io proverò ad accontentarvi :)
Come sempre vi chiedo di farmi notare se i personaggi sono IC.
Ringraziamenti: Ringrazio Shyar per aver recensito e KuroAi e scythemeister_MakaAlbarn per averla inserita fra le seguite!
Disclaimer: I personaggi non sono di mia proprietà, sono stati creati dal maestro Atsushi Ohkubo. - Why So Hilarious? -
.:Nothing is changed:.
Soul era rimasto un po' stupito quando Maka, che lo aspettava all'aeroporto, lo aveva salutato con un misero 'ciao'.
Non si aspettava certo lacrime a fiotti o abbracci stritolanti - due cose non propriamente da Maka -, ma gli avrebbe fatto piacere qualcosa di più d'un semplice saluto e una sfilza di domande sulla sua permanenza in Alaska.
Arrivati a casa Blair l'aveva stritolato tra le braccia e gli aveva fatto immergere la faccia nel suo petto prosperoso, ma Soul aveva ottenuto solo un semplice Maka-Chop come punizione, molto più debole di quelli che ricordava, e nemmeno un insulto; non capiva cosa stesse succedendo alla sua Meister, pareva quasi malata.
La cena l'avevano passata a chiacchierare delle loro giornate, senza che Maka accennasse alla vita che aveva condotto in quei due anni passati da sola.
Dopo aver sparecchiato e lavato i piatti, Maka era andata in camera sua, congedandosi con un 'buonanotte'; Soul aveva sospirato sconsolato, avviandosi afflitto nella sua, di camera.
Quando, verso mezzanotte, aveva sentito qualcuno entrare nella sua stanza e infilarsi nel suo letto, aveva pensato subito a Blair: ma la gatta non possedeva di certo un corpo così poco formoso, e la sua pelle non emanava di certo odore di vaniglia.
Mentre la sua Shokunin intrecciava le dita con le sue, Soul sospirò di felicità, rendendosi conto che Maka aveva volutamente ignorato quei due anni di lontananza, per far finta che nulla fosse cambiato.
A Soul, alla fine, andava benissimo così.
Non si aspettava certo lacrime a fiotti o abbracci stritolanti - due cose non propriamente da Maka -, ma gli avrebbe fatto piacere qualcosa di più d'un semplice saluto e una sfilza di domande sulla sua permanenza in Alaska.
Arrivati a casa Blair l'aveva stritolato tra le braccia e gli aveva fatto immergere la faccia nel suo petto prosperoso, ma Soul aveva ottenuto solo un semplice Maka-Chop come punizione, molto più debole di quelli che ricordava, e nemmeno un insulto; non capiva cosa stesse succedendo alla sua Meister, pareva quasi malata.
La cena l'avevano passata a chiacchierare delle loro giornate, senza che Maka accennasse alla vita che aveva condotto in quei due anni passati da sola.
Dopo aver sparecchiato e lavato i piatti, Maka era andata in camera sua, congedandosi con un 'buonanotte'; Soul aveva sospirato sconsolato, avviandosi afflitto nella sua, di camera.
Quando, verso mezzanotte, aveva sentito qualcuno entrare nella sua stanza e infilarsi nel suo letto, aveva pensato subito a Blair: ma la gatta non possedeva di certo un corpo così poco formoso, e la sua pelle non emanava di certo odore di vaniglia.
Mentre la sua Shokunin intrecciava le dita con le sue, Soul sospirò di felicità, rendendosi conto che Maka aveva volutamente ignorato quei due anni di lontananza, per far finta che nulla fosse cambiato.
A Soul, alla fine, andava benissimo così.