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Autore: Balla sulle nuvole    25/06/2012    6 recensioni
| HoDan | / Fluff / Slice of Life | One-Shot | Het / Missing Moments | Gender Bender|
Dalla storia:
“Dove credi di andare” gridò rincorrendolo ancora frastornata per lo stupore, “ ora mi devi dare delle spiegazioni e questa volta non accetto monosillabi”.
Inutile dirlo dal corridoio non arrivò nessuna risposta.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Gender Bender
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Spazio Me:

Ed eccomi di nuovo qui con questa schifezza, si esatto l’ennesima della mia carriera d’autrice dilettante.
Però non ho potuto resistere visto che sono mesi che voglio scrivere su di loro, tutto dopo aver visto delle fan art spettacolari ( http://www.zerochan.net/1111642,  http://www.zerochan.net/1084952). Immagini che hanno convinto la mia mente bacata che Seidou Dan sia una ragazza (http://www.zerochan.net/1111646). Insomma va bene che in IE alcuni personaggi siano molto ambigui, ma lei cioè lui lo è fin troppo. Quindi per me è una ragazza dai bellissimi capelli color carota e gli occhi grandi-grandi.
Detto questo ecco qui la mia prima e credo non ultima Seidou Dan/ Hoda Mitsuhiro, buona lettura.
 




25 gradi:
 

 
Erano solamente le nove del mattino eppure nel loro appartamento, senza aria condizionata, la calura estiva aveva già raggiunto i venticinque gradi.
Il termometro appeso di fianco al piccolo frigorifero non mentiva, ogni stanza quel giorno era diventata una vera e propria sauna artigianale, persino il corridoio solitamente gelido.
Rassegnata  Seidou si passò una mano tra i lisci capelli color carota, cercando abilmente di districare i piccoli ma numerosi nodi che si erano creati,  qua e là,  a causa del caldo.
Nonostante tutto però, la ragazza continuava con ostinazione a lasciarli sciolti, privi d’ogni elastico, e nemmeno il sudore che le imperlava la fronte ed il capo era in grado di farle cambiare idea.
Era uno spirito libero la rossa, imprevedibile e lunatica come nessun altro all’interno della Unlimited Shining.
Per questo, quando Hoda entrò nella piccola cucina con la cadenza di un bradipo, non si sorprese più di tanto nel vederla completamente sdraiata sul pavimento di marmo, al suo fianco la vaschetta del ghiaccio oramai vuota.
“Ho caldo” esclamò immediatamente quest’ultima sulla difensiva, squadrandolo da capo a piedi con un sorrisetto poco raccomandabile.
Non le capitava tutti i giorni di trovarsi davanti al biondo attaccante senza maglietta, uno spettacolo che le piaceva ammirare  ogni volta con attenzione.
La sua carnagione olivastra contrastava col candore delle pareti, mentre il tatuaggio che portava  sul ventre muscoloso si muoveva ad ogni suo respiro, un piccolo sole tribale nero come l’inchiostro.
Come sempre il ragazzo si limitò ad annuire col capo, prima di lasciarsi cadere su  di uno sgabello, gli occhi dal taglio orientale puntati verso il soffitto.
La centrocampista si sollevò da terra con un balzo fin troppo atletico, “ho finito il caffè, quindi per te non c’è ” disse in tono di sfida, l’indifferenza  di Mitsuhiko era in grado di farle cambiare umore ancor più velocemente del solito. Perché la giovane Dan era uno scorpione e come tale il suo stato d’animo era paragonabile ad una giostra in continuo movimento.
Hoda la osservò con distacco, le labbra inarcate in un mezzo sorriso di divertimento, “ la caffeina ti rende più intrattabile del solito” commentò con quel tono di voce distaccato e profondo che da sempre Seidou associava immediatamente a lui.
Infatti sorrise, sistemandosi meglio la lunga maglietta che utilizzava come vestito, “ è bello sentirti dire un’intera frase di senso compiuto” esclamò stiracchiandosi.
Tutti all’interno del team sapevano che, per quanto Mitsuhiro fosse un ottimo elemento, la loquacità non era il suo punto forte. Da sempre  si esprimeva con lo sguardo e di tanto in tanto qualche monosillabo detto per caso. Nonostante tutto però la rossa cercava di coinvolgerlo regolarmente in lunghi dibattiti, che la maggior parte delle volte si trasformavano in un monologo senza capo ne coda.
Anche quella volta, Hoda semplicemente annuì, il capo dondolante per la stanchezza ed i capelli legati in una coda ribelle dall’aria improvvisata.
“Andiamo  Hoho, interagisci con me” trillò senza perdersi d’animo la rossa, dirigendosi verso il frigorifero per  afferrare il succo d’arancia senza zucchero che tanto piaceva al suo muto interlocutore.
Il biondo continuava ad osservarla senza la minima reazione, “grazie” bisbigliò per educazione quando lei gli porse il bicchiere.
 Seidou però non si dava mai per vinta tanto facilmente,  caparbia  e testarda non si arrendeva  davanti  a niente “Come mai sei già sveglio?” domandò cercando l’ennesimo approccio, dando il via ad una serie di domande disperate e di risposte fin troppo brevi,“Fa caldo”.
Così, erano bastati solamente dieci minuti alla ragazza per capire che parlare del tempo, di cibo e del loro sport preferito  era completamente inutile e dopo la ventesima risposta stentata,  finalmente, esplose,  puntandogli contro l’indice pallido, “ sei davvero un cafone Hoda” ringhiò, gli occhi, solitamente così grandi, ridotti a due fessure minacciose.
Finalmente il ragazzo  si decise ad incontrare il suo sguardo, accennando ad un altro sorriso  sornione, “ e tu parli troppo Seidy”  disse senza il minimo tentennamento prima di scivolare giù dallo sgabello e  darle le spalle.
Poi con lo stesso passo lento e strascicato si avviò verso la porta, fermandosi sull'uscio  teatralmente, “ però, devo dire che con le guance arrossate dal caldo sei davvero carina Dan e hai davvero delle belle gambe” aggiunse senza il minimo imbarazzo.
La rossa avvampò all’istante, la bocca spalancata per la sorpresa. In tutti quegl’anni tra di loro si era creato uno strano legame di amicizia, un rapporto talmente singolare che persino la ragazza non riusciva a comprendere fino in fondo, tuttavia l’attaccante non le aveva mai fatto un complimento del genere.
“Dove credi di andare” gridò rincorrendolo ancora frastornata per lo stupore, “ ora mi devi dare delle spiegazioni  e questa volta non accetto monosillabi”.
Inutile dirlo dal corridoio non arrivò nessuna risposta.





Spazio Me finale:
Ok è una schifezza, corta e senza senso ma il mio cervello è morto, quindi non posso pretendere molto dai miei neuroni in sciopero.
Comunque dalle fan art io questi due me li sono immaginata così e li amo.
Non ho molto da dire, spero che leggendola nessuno si senta male.
Per il resto tante coppie non molto tratte a tutti voi (??)
Un bacione
Mary
  
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