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Autore: jenniferhoen    25/06/2012    3 recensioni
Il mio nome è Jennifer, Jennifer Hoen Sparks.
Diciassette anni appena, vivo da sola per cause familiari.
Non ho un passato perfetto e tranquillo come quello dei miei amici. La mia infanzia è sempre stata caotica.
Essere portata con la forza da una famiglia all'altra non è il massimo, ma tutto si risolve. Si va avanti, tutto andrà bene.
Sono abbastanza scontrosa, acida, ma posso essere anche simpatica e dolce, soltanto se gli altri me lo permettono.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio nome è Jennifer, Jennifer Hoën Sparks.
 
Diciassette anni appena, vivo da sola per cause familiari.
Non ho un passato perfetto e tranquillo come quello dei miei amici. La mia infanzia è sempre stata caotica.
Essere portata con la forza da una famiglia all'altra non è il massimo, ma tutto si risolve. Si va avanti, tutto andrà bene.
Sono abbastanza scontrosa, acida, ma posso essere anche simpatica e dolce, soltanto se gli altri me lo permettono.
 
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20 luglio.
 
Un suono metallico mi fece svegliare; era la sveglia.
Sbuffai per la poca voglia di alzarmi da quel caldo e soffice letto, ma ad un tratto mi ricordai una cosa: dovevo trasferirmi, finalmente.
Sarei potuta andare via da quella casa, così vuota.
Scelsi l'abito da mettere, mi preparai, presi la valigia e partii.
Passarono ore prima che potessi arrivare in quella città, ma finalmente il tragitto finì.
Scesi dal treno e presi un taxi per raggiungere la mia nuova casa.
Arrivai.
Era una casa splendida. Aveva un bellissimo prato verde, con un cortile davvero invitante.
Entrai in casa ed appoggiai le valigie, quando poi, suonò il campanello.
Mi affacciai; era un ragazzo, alto, occhi grandi e chiari e capelli castani.

Salve, ehm, ha dimenticato questa borsa fuori dal cancello. -disse imbarazzato lui.
Oh, grazie mille. Sei di qui? -dissi.
Sì, vivo nella casa affianco, potresti venire a bere un pò di thè fresco. -disse lui.
Ora? Non mi sembra il caso, magari disturbo i tuoi genitori. -ribattei cercando di cambiare argomento.
No, vivo da solo. Allora, vieni? -disse lui.
Mhh, va bene, ma rimango soltanto per una decina di minuti. -risposi.

Ci sedettimo nel suo cortile. 

Non ti ho chiesto il nome. -balbettai io.
Io sono Josh, tu? -mi domandò.
Io mi chiamo Jennifer. -risposi.
Fantastico. Io ho diciotto anni. -disse.
Io ne ho diciassette, ma vivo da sola. -dissi io.
Ah, capisco.. senti, ti potrei far conoscere dei miei amici, e magari domani andremo in piscina tutti insieme, che ne dici? -domandò nervosamente.

Ero felicissima all'idea di andare in piscina con quel ragazzo. 
passammo l'intera serata a parlare insieme.

É ora che io vada. É stato bello conoscerti. A domani allora. -dissi io.
A domani. -rispose lui sorridendo.

Entrai in casa, guardai l'orologio e mi accorsi che si era fatto tardi. Mi sdraiai sul letto e caddi in un sonno profondo.




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EHI TU BABBANO.
FERMATI E SCRIVI LA RECENSIONE.
ACCETTO CRITICHE, MA NON OFFESE.
SO DI AVER SCRITTO POCO, MA IL SECONDO CAPITOLO SARA' PIU' LUNGO. PROMESSO.


 
  
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