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Autore: happy ending    25/06/2012    0 recensioni
E se Bella non fosse riuscita a fermare Edward in Italia?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Mi avevano detto che sarei riuscita ad andare avanti anche senza di lui. Be', non è così, per niente. Quando Edward aveva deciso di porre fine alla sua "vita", dirigendosi in Italia, non riuscii a raggiungerlo in tempo ed i Volturi lo avevano fatto a pezzi. Aro non era contento, avrebbe voluto che entrasse a far parte della sua collezione di vampiri super dotati, ma Edward non intendeva accettare l'offerta, ed è stato ucciso. Quel giorno mi sentii crollare il mondo addosso. Il mondo non poteva esistere senza di lui, non poteva andare avanti, e nemmeno io. Alice, con il volto perfetto scalfito dal dolore, mi aveva trascinata con forza a casa, mentre io non capivo nulla. Edward non c'era più. Continuavo a ripetere il suo nome, pregando che fosse semplicemente un terribile incubo, ma non mi svegliai mai.
La bella vampira mi portò a casa dei Cullen e raccontò tutto quello che era successo. Esme si aggrappò forte a Carlisle per non cadere, mentre lui diventò, se possibile, ancora più pallido; Emmet diede un pugno talmente forte al muro da lasciare il segno; Rosalie si alzò ed uscì silenziosamente; Jasper si sedette addolorato accanto ad Alice e la strinse a sè. Nessuno sapeva bene cosa dire, io volevo solamente uscire di lì e farla finita.
"Bella, mi dispiace" mi sussurrò Rosalie quando rientrò.
Io annuii e basta. Le scuse non avrebbero riportato in vita il mio angelo.
"Vieni Bella, hai bisogno di dormire... Ti riporto a casa" Carlisle mi prese per mano e mi portò in macchina. Durante il viaggio non parlammo, ma quando fummo arrivati davanti a casa, spense il motore e mi mise una mano fredda sul braccio, per fermarmi.
"Bella capisco il tuo dolore. Edward era un ragazzo davvero speciale e stanotte è come se avessi perso un figlio, una parte di me. Ma tu devi andare avanti, in nome del suo amore. Lui è morto credendo che anche tu lo fossi, pensa alla disperazione che proverebbe se tu non riprendessi a vivere. Non so se vorrai ancora vederci, ma sappi che per noi sei ancora un membro della famiglia e che ci saremo sempre per te".
Lo guardai e rividi la bellezza di Edward... Scoppiai a piangere e Carlisle mi abbracciò. Charlie, mio padre, corse fuori dalla porta di casa e ci raggiunse infuriato e preoccupato insieme.
"Che è successo?! Dove sei stata?!" mi gridò guardando prima il vampiro e poi me in lacrime.
"Posso parlarle un attimo signor Swan?" gli chiese gentilmente Carlisle.
"Ce...Certo" borbottò Charlie confuso.
Vidi il vampiro scendere dalla macchina e allontanarsi con mio padre. Si stava inventando qualche storia credibile sulla morte di Edward, di sicuro.
Tornarono e Charlie aprì la portiera per aiutarmi a scendere, con lo sguardo triste e comprensivo.
Salutò il dottor Cullen e mi accompagnò in casa. Mi fece sedere sul divano, accanto a lui.
"Ascoltami piccola, so cosa significa perdere una persona...".
"Oh, per favore..." sussurrai io stanca.
"Mi dispiace, davvero. Edward, in fondo, era un bravo ragazzo... Un po' strano, ma educato".
"Non c'è più".
"Bella, è vero, ma devi andare avanti. Sei giovane, conoscerai altri ragazzi, ma lui rimarrà sempre nel tuo cuore".
"Non c'è più".
"Piccola...".
"Non c'è più".
Charlie rinunciò a cercare di farmi ragionare e si limitò a stringermi a lui.
   
 
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