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Autore: violanassi    25/06/2012    0 recensioni
Rachel è sempre la solita, la stella egocentrica e fin troppo talentuosa che tutti conosciamo da sempre.
E Finn...beh, Finn ha deciso di non mollarla e seguirla ovunque lei andasse, e infatti eccolo capitato a Broadway, neanche fosse per sbaglio, insieme a lei, pronti per debuttare in uno dei musical più famosi e longevi di sempre, "Les Misérables".
Ma c'è qualcuno nel cast oltre a loro due, qualcuno di ben noto a Finn, che di sicuro non migliorerà né faciliterà le cose, già ben confuse così come sono...
(Long a quattro mani, Finchel iniziale, ma poi si comincerà col Faberry vero e proprio! :))
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel, Quinn/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Love is bigger than Broadway.

Cap. 5: ''Homophobia''.
 

«E cinque, sei, sette e otto!» urlò il coerografo guardando tutte le persone scelte per il musical.
Si sedette su una delle comode poltroncine assieme ad Alessandro e scosse la testa, voleva dirgli che aveva bisogno di veri ballerini.
Quelli presenti non lo soddisfacevano per niente.Li guardava come se fossero dei sacchi di patate di scarso valore, e dentro di sé era così furibondo con Alessandro.
I ragazzi si pestavano i piedi a vicenda, alcuni si scontravano ed altri uscivano dal palco senza rendersene conto.
Il coerografo si alzò in piedi di scatto ed urlò:«No, no, no, no! Così non va!»

I ragazzi smisero di ballare e lo guardarono con aria impaurita, dopotutto lui era uno dei migliori coreografi in circolazione e... anche l'unico disponibile.
Corse agitandosi verso il parco per poi rivolgersi ad Alessandro, il quale pensava a tutt'altro in quel momento. 

«E così, questi sarebbero i migliori, eh? Mi stai prendendo in giro per caso? Io sono Laurent Gautier, uno dei migliori coerografi di tutta New York. Non posso lavorare con questa banda di fannulloni.»
Alessandrò diventò rosso quasi come un peperone e cercò una scusa per poter giustificare i ragazzi, ma non gli venne in mente nulla. 
Laurent aspettò la risposta dell'altro uomo, e i ragazzi dietro di lui iniziarono a tremare sempre più implorando con lo sguardo Alessandro di aiutarli.
Quest'ultimo si alzò in piedi molto lentamente e poi rivolse lo sguardo verso Laurent. 
Sembrava così sicuro di sè che i ragazzi iniziarono a tranquillizzarsi. 
«Allora vai, non vedi come sono impauriti? Non sono ballerini, ma cantanti ed attori, e meritano rispetto.»
Il coerografo si gonfiò di rabbia ed era vicino a prendere a botte il povero Alessandro, e Finn ed un altro ragazzo di nome Chuck provarono a fermarlo ma Laurent li stacco da sé e si avviò verso l'uscita del teatro a pugni stretti.
Non appena arrivato all'uscita guardò per l'ultima volta Alessandro e gli altri e gridò: <>
I ragazzi esultarono dalla felicità ma Rachel si fece avanti ancora tremante e qualche lacrima scivolò sul suo viso. 
Guardò i suoi colleghi e si sentì svenire ma si riprese subito senza cadere.
Alessandro la notò e non disse niente, ma sorrise.
Rachel si domandò il perchè di quel sorriso, così gli domandò: «Alessandro, ma che fa? Non può andare via! Abbiamo bisogno di lui!».
Posò le mani sul suo viso perchè era vicina ad una crisi di pianto, così Quinn le si avvicinò per consolarla, e si ritrovarono vicine; fin troppo vicine...
«Ho fatto la cosa giusta, Rachel. Tu, Finn e Quinn venite dalla McKinley, giusto?» chiese Alesssandro sorridendo e accarezzandosi il mento glabro.
Finn si fece ancora più avanti e annuì pienamente mentre Quinn consolava ancora la sua ragazza. 
«Conosco molto bene William Shuester e spesso mi ha fatto vedere dei vostri video. Secondo voi scelgo le persone per i miei musical guardando una sola audizione? Sbagliatissimo. Oltre ad aver preferito miss Fabray, mr. Hudson e miss. Berry ho anche adocchiato la signorina Pierce e il signor... signor...»
«Chang» disse Quinn con un sorriso, abbracciando ancora Rachel.
«Grazie Quinn. Cosa stavo dicendo? Ah, sì. Li chiamerò più tardi... Che fate ancora qua? Su, avete la giornata libera! Domani alle sette e mezzo qui. Grazie ragazzi.»
Ci fu una grande baraonda in teatro perchè tutti quanti andarono nei camerini per cambiarsi e per fare qualche giro per Broadway. Qualcuno ritornava anche nell'appartamento affittato da Alessandro per tutti gli attori che partecipavano al suo musical, altri andavano in centro a comprare qualcosa.
Rachel e Quinn si stavano cambiando nel loro camerino e iniziarono a parlare fra loro, dimenticandosi delle colleghe.
«Rachel ma... La NYADA? Era il tuo sogno!»
«Ho dato il posto a Kurt, se lo meritava davvero tanto e poi io sono impegnata con il musical. E tu? Yale?»
«Ho dato il posto ad un'amica di mamma, desiderava davvero andarci. E come hai detto tu... sono impegnata con il musical»
«Non credevo che avresti mai fatto un'audizione per un musical, scusami, ma non mi sembravi molto il tipo... Posso chiederti il motivo?»
«Ecco, beh, Rachel, io volevo dirti una cosa da fin trop-» non fece nemmeno in tempo a finire la frase che una ragazza molto alta appoggiò violentemente la sua mano sulla porta. Il suono rimbombò per tutta la stanza e fece saltare le due ragazze per la sorpresa.
«Così... siete della McKinley, eh?» domandò facendo un mezzo sorriso piuttosto inquietante.
Esaminarono la ragazza a fondo: i suoi occhi erano di un azzurro introvabile ma non sprigionavano simpatia o dolcezza. In quel momento i suoi lunghi capelli castani erano raccolti in una coda fatta in fretta e notarono persino il suo corpo. Sembrava molto esile. Notarono anche un piercing sul suo piccolo naso.
Le ragazze deglutirono e annuirono all'unisono. 
«Ho già capito chi siete» disse guardandole storto. Non aveva molto piacere ad averle fra i piedi. 
«Davvero? Noi no quindi cia-» Rachel cercò di scrollarsi quella ragazza di dosso per non crearsi problemi ma non fece in tempo ad andarsene che la ragazza le sbarrò la strada.
Le due intuirono che la cosa si stava aggravando e non erano le tipe da lotta, forse Lauren lo era, ma non loro. Non avevano nemmeno mai preso una lezione di difesa personale e lì se ne pentirono amaramente. 
«Siete lesbiche.» disse la ragazza.
Quinn iniziò a respirare irregolarmente e il suo cuore batteva all'impazzata mentre a Rachel le si sgranarono gli occhi e non respirò per dieci secondi. 
«Scusami, vuoi ripetere?» domandò Rachel sorridendole gentilmente e pregò con tutta se stessa che avesse capito male. 
Le altre ragazze guardarono quella scena come se fossero dentro ad un cinema e aggiunsero anche qualche risatina. Erano dalla parte della ragazza.
«Hai capito benissimo nasona. Siete lesbiche. Ed io e le altre non sopportiamo di avere nel nostro team delle ragazze malate.» disse guardando le sue amiche e ridacchiando. 
Le altre iniziarono ad accerchiarle e le loro chiacchiere diventarono ancora più forti. 
Ci fu anche qualche strillo.
Si sentirono in trappola. 
«Falle fuori Gabbe!» urlò qualcuno nella folla.


Beth's corner!
Scusate tantissimo per il ritardo dell'aggiornamento, ma ho fatto il saggio di danza ed ero impegnatissima fra prove/prove generali/prove vestiti/prove pettinature/prove trucco...troppe prove, credetemi ._.
Ora però son libera e aggiornerò il prima possibile :)
Niente da dire su questo capitolo, spero vi sia piaciuto, alla prossima!
Un bacio,
Viola, alias Beth
   
 
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