Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: Ila_Chia_Echelon    25/06/2012    0 recensioni
Una strana one-shot, più che altro un modo assai particolare per fornire una mezza interpretazione a una delle mie canzoni preferite dei Mars-Stranger In A Strange Land-che nell'ultimo periodo mi stava assai ossessionando.
Seconda classificata per il concorso di FanFiction sul Forum!:D
Ilaria.
Genere: Dark, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Nick Autore: Stranger96
Titolo Fan Fiction: Affini anime sconosciute
Rating: Giallo.
Disclaimer: Questa Fan Fiction non è scritta a scopro di lucro. Non detengo i diritti sui personaggi usati, tranne quelli inventati da me.
Mi dispiace non aver inserito Tomo e Shannon, ma avevo già iniziato questa fan fiction che aveva come protagonista soltanto Jared e sono in un periodo di scarsa creatività, purtroppo.
Fic dedicata a ChiaryEchelon, un po' perchè è stata la prima a leggerla e poi, beh poi perchè ogni mia schifezzuola sui Mars dovrebbe essere dedicata a lei. 
AFFINI ANIME SCONOSCIUTE
 
"Io sono sangue. Il tuo, quello di tua madre, quello di tuo padre, del tuo migliore amico, sono il sangue sparso invano e quello che ancora scorre nelle tue vene,
Non lo vedi, ma la mia pelle ne è intrisa, piccoli fiumicelli rossi scelgono il loro corso antigravitazionale ed il mio potere deriva dalla magia che essi mi donano.
Cambio pelle ogni mese, da anni ormai, e il bruciore che questa pratica oscura mi provoca è andato via via sciamando, fino a diventare un semplice formicolio.
Il mio stesso urlo di orrore a volte mi risuona ancora nelle orecchie, il terrore che provai non è nemmeno lontanamente immaginabile, tu non hai mai visto la tua pelle squarciarsi, ritrarsi sempre di più, fino a scomparire magicamente nel nulla, per poi ricomporsi dopo pochi istanti (istanti nei quali sei più che certo di essere un morto nella terra dei vivi) nuova, lucida, quasi diafana: un perfetto piano di scorrimento per il liquido della vita e della morte.
Hai paura, sei spaventato, sconvolto, terrorizzato, COSA?
Continui a fissarmi con i tuoi occhioni, sei forse convinto di suscitare in me compassione? Sei forse convinto che io sia UMANA?
Eppure continuo a parlare, come se avessi bisogno del supporto psicologico di uno strizzacervelli, in realtà è solo una consapevolezza rassegnata della mia sanguinosa perdizione.
Ma ora sono così stanca..."

Lo dice in modo così sconfortato che una calda sensazione di pietà riesce quasi a giungere alle labbra. Sono sempre stato un bambino sensibile, con l'età non sono certo migliorato.
È vero che continuo a fissarla, ma non è solo paura quella che provo, nonostante abbia ormai capito che quando deciderà di stendere la mano verso di me il mio corpo verrà completamente svuotato, tutto il sangue risucchiato dal vortice assassino che custodisce dentro di sé.
È ammirazione.
Un'ammirazione stupefatta, silenziosa. Per aver mantenuto una parvenza di umanità quando la sua vita gliel'ha strappata in modo così crudele e brutale.
È amore.
Non un semplice sentimento passeggero e irrilevante, è qualcosa che mi consuma, che non si spegne, nemmeno ora, che in un certo senso illumina il mio viso, rischiarandolo per mezzo di una luce calda e morbidamente rosata.
La guardo e quei suoi occhi rassegnati non fanno che rafforzare il legame indissolubile che lega la mia anima alla sua.
Il tempo sembra rallentarsi, la vedo accasciarsi a terra, prendersi il viso tra le mani, non piange.
Rabbrividisco e non è per il freddo, nonostante sia inverno e le nuvole siano gonfie di candidi fiocchi di neve.
Contro ogni logica umanamente accettabile mi siedo e immediatamente la mia mente viene invasa da immagini confortanti: mia madre che mi sorride mentre toglie un piatto pulito e rilucente dalla lavastoviglie della sua calda e accogliente cucina, proprio come lei, i capelli biondi leggermente scarmigliati; mio fratello che fa roteare le drumsticks ad un nostro concerto, uno dei primi; una semplice margherita solitaria che affronta coraggiosamente un'enorme distesa erbosa.
Un gatto miagola in lontananza, la mia testa lavora febbrilmente. Spartiti evanescenti fluttuano leggeri davanti ai miei occhi, una melodia solitaria, amara, cruda; amore, odio, desiderio.
Sottili vibrazioni mi percorrono le ossa, mentre a poco a poco prendo coscienza di quel mondo che è soltanto mio: la mia creatività.
Un mondo in cui non esiste la parola "commerciale", in cui una canzone non deve per forza passare in radio per essere bella, per emozionare; un mondo in cui semplicemente la realtà non ha peso, non influisce sul corso degli eventi.
Lascio placidamente che mi travolga, pescando di tanto in tanto alcune parole che ritengo adatte, in un tempo che pare infinitamente grande, ma che so essersi dilatato solo per me.

Enemy of mine, I’m just a stranger in a strange land.

Forse sono uno straniero nella terra dell'amore, ma di certo non lo sono in quella del dolore, la permanenza in quella landa desolata mi ha quasi reso insensibile alla sua morsa d'acciaio.
Mia nemica, non lo senti, che mi danno attraverso te?
Il fuoco greco delle tue frecce incendiarie arde anche nei miei occhi di ghiaccio.

Running out of time, better go..go..go!

Corriamo una corsa leggendaria, sconosciuta, perchè parallela. Accompagna le nostre vite, snodandosi a pochi metri di distanza, ma mai incrociandole in modo tale da farsi percorrere da noi.
Forse abbandonarsi a queste nitide visioni di felicità non porta altro che dolore, forse non è altro che una mera illusione.
Meglio andarcene da questa terra di mezzo, fuggiamo ancora una volta dall'amore, così come lui rifugge noi.

Angel or demon?

Me lo sono chiesto così tante volte mentre sto qui seduto a terra, mentre la mia schiena sfiora questa ruvida parete di pietra, che non trasmette altro che freddo.
Ma in te elementi rilucenti e l'essenza stessa dell'oscurità convivono, combinandosi in maniera perfetta ai miei occhi.
Ed io, io, cosa sono, chi sono, cosa rappresento in questo complesso gioco di luci ed ombre?

I gave up my soul, I’m guilty of treason, I’ve abandoned control.

Io, che ho abbandonato tutto ciò in cui credevo, il mio stile di vita, tutto ciò che mi caratterizzava: la ragione.
Ma quello non ero realmente io, era soltanto un'immagine sbiadita di me stesso, una pausa dall'immane fatica di sognare con un enorme carico di timori, timori di vedere i miei desideri sgretolarsi per opera di forze a me sconosciute.

The end is coming, everybody run now, we're gonna live forever, gonna live forever tonight, tonight

Tu, che temi te stessa, che hai ragione di farlo, che vuoi vivere, ma causi morte.
Lasciati cullare, ti prego, lascia che io ti culli.
Sento che la fine di tutto questo si sta avvicinando, possiamo correre insieme, tenendoci per mano, mentre tutti cercano di farlo da soli, possiamo vivere per sempre, donandoci l'un l'altro il rispettivo cuore.

Ti abbraccio con la mente, la mia mano sfiora la tua pelle, non mi importa della tua maledizione, lasciamo che travolga anche me, oppure combattiamola, mostriamole la potenza di un legame nuovo, vero.
Finalmente abbandoni quella laconica e triste posizione, mi guardi, mi fissi e percepisco in modo chiaro e netto che quel lieve contatto ti ha spalancato le porte del mio essere.
E quello, cos'e? Forse l'ombra di un sorriso?
Un sorriso che ricambio.
Ci alziamo insieme, la tua mano scivola nella mia ed io la stringo forte, quasi a volerne risucchiare il calore.
Ma è dalla tua anima che traggo forza, dal grido che intreccia le nostre voci e che riecheggia limpido tra le pareti della mia mente.

YOUR SOUL!

E, finalmente, non ho più paura.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

   
 
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