Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: _nox    25/06/2012    4 recensioni
Minnie era la persona più felice del mondo. Stava per sposarsi con un uomo speciale, aveva amici stupendi, una famiglia perfetta, ed era incinta di una bimba. Chiunque avrebbe voluto essere al suo posto.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Thanks for saving my life.

 

A Rachel, perchè lei è speciale.

(Rei, se te lo stai chiedendo: sì, ti dedicherò tutte le OneShot)

E a Martino, lo è anche lui.

Vi voglio bene.

 

Minerva era nella macchina che la stava accompagnando al suo matrimonio, in compagnia della sua amica più cara e fedele, la quale cercava di tranquillizzare la neo-sposina che era decisamente nervosa.

Minnie era la persona più felice del mondo.

Stava per sposarsi con un uomo speciale, aveva amici stupendi, una famiglia perfetta, ed era incinta di una bimba. Chiunque avrebbe voluto essere al suo posto.

 

Erano le undici del mattino, e, una mezz'ora più tardi si sarebbe tenuta la cerimonia; a Westmister Abbey. Avevano voluto fare le cose in grande, molto in grande.

Ad un certo punto l' autista si fermò bruscamente a causa del semaforo rosso. Le due ragazze sussultarono.

La promessa sposa voltò il viso e si ritrovò a guardare fuori dal finestrino. Pioveva. C'era una vecchietta che passeggiava col suo cagnolino, un uomo d'affari con la ventiquattrore in pelle nera, ed un giovane che stava per attraversare il bel viale.

La sua amica cacciò un urlo. Una macchina, il cui guidatore non aveva visto né il semaforo né il ragazzo, stava arrivando a velocità sostenuta dall'incrocio poche decine di metri prima, e stava andando incontro alla enorme massa di ricci castani, un po' umidi per la pioggerellina, del giovane.

Minerva ebbe circa un millesimo di secondo per decidere la prossima mossa.

Spalancò la portiera e si catapultò fuori, quasi inciampando nel lungo strascico color panna. Corse in contro al riccio e lo spinse fuori dalla traiettoria della macchina in arrivo. Fece per spostarsi a sua volta, ma cadde, a causa del lungo abito.

L'auto non rallentò e la prese in pieno.

 

 

*Punto di vista di Harry, il ragazzo riccio*

 

 

Stavo attraversando la strada, pensando ad una nuova canzone che mi frullava in testa.

Ad un tratto vidi una donna bellissima, una sposa, visto l' abito, scendere da una Roll's Royce bianca e corrermi in contro. Mi spinse verso il marciapiede con una forza veramente inaspettata, inciampò, e finì sull'asfalto bagnato. Poi sentii un grande botto, e capii tutto.

La ragazza mi aveva salvato la vita.

 

 

*Due settimane dopo*

 

 

Ero all' ospedale, come tutti i giorni dall'incidente.

No, non per la mia salute, per lei, la mia salvatrice.

Minerva, ma tutti la chiamavano Minnie, era in coma farmacologico, in una situazione veramente critica.

Ore diciotto e trenta. Finalmente potevo andare a farle compagnia; le infermiere si erano abituate a me, ormai mi facevano stare là molto più tempo di quanto fosse concesso ai semplici visitatori, ed io in effetti non lo ero. Fungevo da guardiano, vegliavo su di lei, ero il suo Angelo Custode.

Entrai nella stanza immacolata e la vidi. Distesa, inespressiva, non dava alcun segno di vita. Se non fosse stato per il “Beep, Beep, Beep,..” del macchinario che la affiancava, l' avrei considerata morta anch'io.

Mi sedetti sulla sedia di legno e la avvicinai al letto. Stetti a stringerle la mano per oltre un' ora e mezza, poi un'infermiera venne a buttarmi fuori. Prima di uscire le accarezzai il viso e dissi “Ciao piccola Minnie, ci vediamo domattina”, per poi lasciarle un veloce bacio fra i capelli.

Appropinquandomi alla porta, sentii un flebile sussurro, ma, convinto di essermelo immaginato, proseguii.

Ne sentii un altro, allora tornai indietro, e vidi qualcosa di veramente inaspettato. I dolci occhioni neri della mia Minnie erano spalancati, e lei respirava, anche se con molta fatica.

Appena mi mise a fuoco, mi fece un sorriso grandissimo, che la illuminava tutta e la faceva sembrare una bambina. Era meravigliosa.

Le sorrisi a mia volta e feci per dire qualcosa, ma le si bloccò il respiro, la risata si affievolì e gli occhioni si chiusero. Chiamai i dottori e le infermiere, ma non fecero in tempo a salvarla.

Lei era morta, con lo spettro dell'ultimo sorriso ancora impresso sul volto.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _nox